29 gennaio 2018

RECENSIONE " LO STUPORE DI UNA NOTTE DI LUCE" di CLARA SANCHEZ

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Con la recensione di oggi comincia ufficialmente il mio recupero di serie lasciate incomplete nell'attesa del momento in cui il mio cervello si decida a volerne leggere i seguiti.
Direi che, pur essendo stata una scelta facile da fare in questo caso trattandosi di sue volumi, a piccoli passi metterò fine alle mille mila serie di cui ho letto uno o due volumi perché si, il 2018 è l'anno della svolta e delle conclusioni!
Un discorso che non so per quanti di voi avrà senso, ma io mi sono capita abbastanza, quindi adesso direi che è il momento di procedere e parlarvi di cosa ne ho pensato di questo romanzo.. BUONA LETTURA!



TRAMA: Sandra e Julian sembrano aver ripreso la loro vita di sempre dopo aver avuto l'incontro con i membri della confraternita fascista sopravvissuta.
Sandra vive con suo figlio e lavora presso il negozio della sorella, Julian continua a dare il tormento al macellaio di Mauthausen presso I tre ulivi, la residenza per anziani a Dianium.
Tutto sembra tranquillo fino a quando un biglietto viene ritrovato nella borsa del piccolo Janin e Sandra si ritrova catapultata in quel mondo che, con tanta paura, aveva lasciato un anno prima.

Titolo: Lo stupore di una notte di luce
Autore: Clara Sachez
Casa Editrice: Garzanti
Anno: 2017 (Ristampa)
Pag: 400
Prezzo: 12,00 euro





VALUTAZIONE:



Come poter parlare di un romanzo di cui si avevano alte aspettative che sono state deluse? O meglio, come riuscire a farlo senza trasformare la recensione in una raccolta di "insulti" nei confronti del libro di cui si dovrebbe parlare? 
Ebbene, questa è la storia di un'ardua impresa che cercherò di portare a termine nel migliore dei modi possibili, magari partendo dall'inizio...

Quando ho letto Il profumo delle foglie di limone ero rimasta molto colpita dall'intreccio che l'autrice aveva creato attorno alla figura di Julian, il sopravvissuto di Mauthausen che vuole vendicarsi degli ultimi esponenti sopravvissuti del fascismo convinti nella forza dei loro valori di superiorità e del giusto trattamento riservato ai loro prigionieri.
Mi era piaciuta molto l'idea di un protagonista di età avanzata ma con una energia da fare invidia ai giovani. Allo stesso tempo ero, però, rimasta dubbiosa sul senso di ossessione che lo stesso Julian aveva nei confronti dei suoi antagonisti.

Devo dire che le stesse sensazioni hanno accompagnato anche la lettura di questo secondo volume che, del primo, ha portato con se solamente i due protagonisti, Julian e Sandra, lasciando tutti gli altri a meri elementi di contorno.
Non posso certamente dirvi cosa succede in questo secondo volume, o meglio, guardando la bandella in realtà c'è tutto spiegato lì, quindi non ci sarebbe neanche pericolo di spoiler da parte mia, ma cercherò di parlarvi del romanzo per quello che ho pensato durante la lettura.

Non posso dire che lo stile della Sanchez sia pesante, lento o particolarmente ricco di termini che ne rallentano la lettura, anzi, ci troviamo davanti ad un linguaggio moderno, immediato e senza particolari fronzoli. Quello che, secondo me, è mancato in questo secondo volume è proprio l'intreccio che tanta parte aveva avuto nel primo romanzo.
Ne Lo stupore di una notte di luce la sensazione è che l'autrice abbia voluto dare per forza una continuazione ad una storia che, solamente con sessanta pagine in più, poteva concludersi con un volume unico.
Qui non troviamo chissà quali particolari situazioni avvincenti, se non verso le ultime cento pagine di un romanzo che, nella sua parte iniziale, si caratterizza per una costante ripetizione di quello che è successo nel primo, alternato a descrizioni legate alla quotidianità di Sandra e Julian, lei con il bambino e il rapporto problematico con Santi (padre del bambino) e Julian con i tentativi di far impazzire il Macellaio che si trova con lui alla residenza I tre Ulivi.

Ecco, purtroppo non sono rimasta soddisfatta di questa lettura che per quanto non pesante, comunque non ha dato nulla di tanto importante alla storia già raccontata. 
I due fascisti del primo libro, i coniugi Christensen, non sono più considerati qui, come tutta la vecchia guardia. Ci troviamo, invece, a seguire le mezze vicende di personaggi nuovi o che non hanno avuto alcun interesse nel primo libro.

La sensazione è palesemente quella di un libro che poteva anche non essere scritto o che poteva essere integrato nel primo perché tanto di nuovo e di effettivamente esplicativo in questo secondo volume non c'è nulla.
Sandra mi è sembrata superficiale nel suo atteggiamento con il figlio, nonostamte poi cerchi di risollevare il suo ruolo successivamente ( ma non vi dico perché). Julian continua a cercare indizi del suo vecchio amico Salva ma poi non si arriva ad una spiegazione, ad un perché di tutto questo.
Insomma, un libro inconcludente, senza infamia e senza gloria e da cui, sicuramente, mi aspettavo di più. Purtroppo è stato solamente un girare di pagine che mi ha risollevato leggermente l'interesse alle ultime 60, ma questo non può giustificare l'inutilità delle prime 350 giusto?!

Bene, penso di aver distrutto abbastanza questo romanzo, purtroppo non posso essere molto esplicita nel raccontarvi le cose con i fatti della storia, ma spero di avervi fatto capire comunque il mio pensiero sulla storia.

Fatemi sapere se avete letto questo romanzo, se avete letto qualcosa di questa autrice e cosa ne avete pensato.
Devo ancora decidere se la Sanchez possa essere un'autrice nelle mie corde, vista la delusione cocente di questa lettura, magari aspetterò il momento in cui un suo libro richiamerà la mia attenzione, per adesso darò sicuramente spazio ad altri autori.

Vi mando un saluto e un abbraccio... Fate delle belllissime letture!!!

4 commenti:

  1. Ciao! Purtroppo ho letto solo un libro della Sanchez e non mi è proprio piaciuto...ma ho capito che sei una fan e mi spiace che tu sia rimasta delusa :-(

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    1. Ciao Silvia, non sono una fan della Sanchez, ho letto il primo di questa serie e mi era piaciuto abbastanza. Le premesse per una continuazione migliore c'erano tutte e invece è scaduta nell'inutilità! Capita :-)

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  2. Sinceramente anche il primo libro non mi aveva convinta del tutto. Scorrevole magari ma con personaggi un po’ sopra le righe, non del tutto convincenti. Dopo la tua recensione temo di averci visto giusto e che il secondo sia peggio del primo. Peccato perché la Sanchez ha una scrittura accattivante, sono le trame forse un po’ tirate.

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    1. Ciao Susanna :-) Il primo volume era decisamente migliore di questo anche io avevo trovato i personaggi un po' strani ma ci poteva pure stare, questo secondo volume è stata una trovata abbastanza inutile che non consiglio proprio!

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