28 marzo 2018

WWW... RECAP DEL MESE... MARZO 2018

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Non so se anche per voi sia la stessa cosa, ma ogni volta che si arriva a dover scrivere questo resoconto del mese mi si mette l'ansia addosso perché mi accorgo di quanto il tempo corra più veloce del momento in cui io mi accorga che un altro mese sia passato.
Come ogni mese, quindi, rieccoci a parlare di quello che ho letto durante questi 31 giorni di Marzo 2018. Buona lettura!!!



Cosa Stai Leggendo?






IL NIDO di CYNTHIA D'APRIX SWEENEY è il libro che sto leggendo per la TUTTI AD HOGWARTS CON LE TRE CIAMBELLE. Una storia familiare che ci trasporta in una New York di benestanti decaduti. Una storia intrigante di cui vi parlerò presto, sono quasi alla fine della lettura.
La seconda immagine è legata ad una lettura che volevo fare da una vita, e poi un giorno sono andata in camera di mio fratello e mi sono presa il romanzo I PILASTRI DELLA TERRA di KEN FOLLETT opera mastodontica che si legge come se si stesse guardando la serie tv. Un romanzo pieno di personaggi, di situazioni, di intrighi politici, di tradimenti. Un romanzo ricco che mi porterò dietro per un bel po' di tempo ma di cui voglio assaporare ogni dettaglio.



Cosa hai finito di leggere?




MAGIC di V. E. SCHWAB è il primo romanzo che ho completato nel mese di Marzo. Un romanzo coinvolgente, con una storia nuova che non ricalca il solito fantasy di magia. Quattro versioni di una stessa città, Londra, già di per sé affascinate e misteriosa, ci vengono presentate attraverso varie caratteristiche peculiari e i personaggi che la rappresentano al meglio. Un solo personaggio è in grado di viaggiare per i quattro mondi, Kell, un Antari, l'ultimo. Una storia fitta di tradimenti, violenza, magia, e strategia, una storia nuova che attrae per la sua creatività. 





Classico della letteratura Fantasy è LO HOBBIT di J. R. R. TOLKIEN. Anche questa lettura faceva parte di quelle che avrei voluto fare da una vita e che ho sempre rimandato. Un viaggio fantastico attraverso un mondo riccamente descritto e variegato. Dalla tranquilla collina di Hobbiton alla natura selvaggia e infida di Boscotetro fino alla desolazione della Montagna Solitaria. Altrettanto variegate le creature che i dodici nini guidati da Thorin Scudo di Quercia e Bilbo Beggins, lo hobbit protagonista, incontrano sul loro cammino: troll, ragni giganti, elfi silvani, lupi mannari e altre creature altrettanto spaventose. Una lettura bella ma da cui mi sarei aspettata qualcosa in più soprattutto in alcune parti. 




AMSTERDAM di IAN MCEWAN è il mio secondo approccio all'autore e devo dire che non è stato malaccio. Sicuramente Ian McEwan è uno scrittore morale che nei suoi romanzi punta il dito contro determinati comportamenti sociali e in questo caso non si è smentito.
Una lettura fluida che mi ha attirato soprattutto perché si tratta di uno scrittore che, pur raccontando in modo "lento" le vicende, finisce comunque per farti incuriosire per capire fin dove i suoi personaggi possono arrivare. Sicuramente continuerò a leggere altro di suo. 





I MIEI SOGNI MI APPARTENGONO di MARY SHELLEY è un piccolo libricino di 65 pagine in cui sono raccolte alcune lettere che spiegano e mostrano la natura privata di vari scrittori. In questo caso l'immagine che ho letto è quella di una giovane ragazzina di 16 anni che scappa di casa con Shelley di cui era amante e profondamente innamorata. Un uomo cui sarà fedele prima e dopo la morte e di cui, proprio la morte, ci viene raccontata in una delle lettere qui contenute. Un racconto struggente, doloroso e intenso come tutti i sentimenti espressi in queste lettere.
Un libro carino come idea regalo e sicuramente dei piccoli gioielli per sapere qualcosa in più di alcuni degli autori della letteratura mondiale.


Cosa hai intenzione di leggere in seguito?




Appena possibile, questa sarà la mia prossima lettura: LA RAGAZZA CHE GIOCAVA COL FUOCO di STIEG LARSSON secondo romanzo della Trilogia Millennium.
Sono molto curiosa di leggere come prosegue la storia di Mikail e Lisbeth, nonostante io abbia visto i film. E poi sono contenta di fare questa lettura anche perché in questo modo porto avanti il progetto di terminare alcune delle saghe che ho cominciato negli anni scorsi e che ho lasciato così, abbandonate a se stesse :-)


Bene lettori, queste sono state le letture che ho fatto nel corso di questo mese. Ovviamente non ho inserito quelle della TBR di cui vi farò il solito post a parte.
Devo dire che sono rimasta soddisfatta delle letture che ho fatto, certo, non mi è piaciuto tutto, ma sono comunque soddisfatta perché non c'è stata una lettura che ho completamente detestato.
Fatemi sapere come è andato il vostro mese di letture, se vi ha soddisfatto, se siete vittime di un blocco che vi impedisce di leggere, io per fortuna ne sto uscendo piano piano, anche se ci sono ancora delle letture che abbandono a poche pagine dall'inizio, ma vabbè, capita.
Vi mando un grande abbraccio... A Presto e buone letture!!!

26 marzo 2018

BIG OR small.. QUESTA VOLTA COSA HO LETTO???

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Buon inizio settimana amici, per il blog, questa, sarà l'ultima recensione del mese e sono già carica per le letture che affronterò nel mese di Aprile. Come al solito vorrei leggere un sacco di libri, ma non so quanti riuscirò effettivamente a portarne a termine. La speranza ovviamente c'è sempre :-)

Il libro di cui vi parlo oggi è un romanzo che ho comprato una paio di anni fa, credo, al mercatino dell'usato, vorrei tornarci ma poi quando arriva il suo giorno me ne accorgo sempre quando è ormai passato, sono un disastro.
Torniamo  a noi, ho letto questo libro per la MADE IN ITALY BOOKS CHALLENGE  del  2018 ed ero molto curiosa di farlo. Mi ha soddisfatto? Ve lo dirò nel post, BUONA LETTURA!!!



"AGOSTINO" di ALBERTO MORAVIA






TRAMA: Agostino è al mare con sua madre, una donna bellissima, affascinante piena di ammiratori  e vedova. Un giorno la donna si allontana in pattino con un uomo e Agostino decide di allontanarsi dal loro ombrellone imbattendosi in un gruppo di ragazzini che lo introducono  nell'età adolescenziale e nei turbamenti che questa comporta.


Titolo: Agostino
Autore: Alberto Moravia
Casa Editrice: Bompiani
Anno: 2014
Pag: 182
Prezzo: 12,00 euro




VALUTAZIONE:




Nella mia partecipazione alle sfide di lettura, mi sono resa conto che una cosa molto positiva è dover andare a spulciare tra gli scaffali della libreria in cui tengo tutti i libri da leggere e scoprire di aver fatto degli acquisti che neanche ricordavo più. Ovviamente la parte positiva è anche il ritorno dell'interesse per quelle letture e il fatto di non comprare dei doppioni... Scherzo.. La parte positiva è il fatto di leggere dei libri che al momento non si pensava di leggere e approcciarsi, a volte, anche a dei generi o degli autori che non sentiamo molto vicini a noi.

Di Alberto Moravia lessi tanti anni fa Gli Indifferenti, mi ricordo qualcosa della storia e non mi aveva lasciato un ricordo pienamente soddisfacente. Purtroppo anche in questo caso la lettura non mi ha soddisfatto a pieno.
Leggere Agostino è stata una impresa emotivamente titanica, per l'esile mole del volume. Ho trovato il protagonista molto irritante, per non parlare della madre eccessivamente appiccicosa ed egoista, per certi versi, come pure il gruppo di ragazzini con cui ha a che fare Agostino, tutti uno più detestabile dell'altro.

La storia di Agostino è quella di un ragazzino di tredici anni che, dalla campana di vetro in cui ha vissuto, si ritrova a fare i conti con le cose della sua età reale.
Un brusco risveglio che avviene per un incontro casuale e, a mio avviso, salvifico per certi aspetti, con una banda di ragazzini più svegli e scafati di lui.

Un romanzo di formazione, sicuramente, ma anche una storia in cui si ritrova una delle tematiche presenti nelle opere di Moravia ovvero la critica nei confronti della borghesia che 
in Agostino si concretizza nel mettere in evidenza la differenza tra le classi. Agostino ha una villa con servitori e camerieri, i ragazzini sono figli dei bagnini, di operai, di persone del popolo, passatemi il termine. 
La sua incredulità davanti alle cose più naturali, di Agostino dico, rende palese questa differenza con chi ha vissuto per strada. Il dover rubare della frutta per mangiare dei ragazzini, cozza con la presenza dei camerieri in casa di Agostino, come pure la facilità di recuperare i soldi per una determinata scena che non posso dirvi, va a scontrarsi con il raggiro che gli viene fatto da uno di quegli stessi ragazzini proprio per recuperare soldi.

Ma la differenza tra i ragazzi non è solamente legata alla classe sociale di appartenenza, Agostino, nel suo incontro con il gruppo, si ritrova a dover affrontare una realtà di cui non si era ancora accorto: la madre, essendo una donna ancora giovane e attraente, sceglie di stare con il suo amante lasciando Agostino da solo. Un tradimento che Agostino comincia a vedere in malo modo e questo apre una serie di riflessioni accelerate dalla maggiore scaltrezza dei ragazzi. Prima fra tutti il tema del sesso, di cui Agostino non sapeva nulla prima che i ragazzini gli rendessero nota una visione della madre differente dalla sua, quella cioè di una donna piacente che suscita sogni proibiti.

Comincia così, per Agostino, una sorta di risveglio di coscienza, fatta di turbamenti, di riflessioni, di scontri con se stesso e con la realtà nella quale ha sempre vissuto fino a quel momento. Su tutto la voglia di sperimentare, di conoscere di guardare il mondo con uno sguardo nuovo, più "adulto".

Per quanto riguarda il mio pensiero su questa lettura, non posso dire che mi sia piaciuta, ho trovato che lo stile dell'autore sia molto leggero, veloce, direi essenziale e scarno di descrizioni e di emozioni, tutto sembra essere raccontato con il piglio di un giornalista che vede gli eventi dall'esterno. Uno stile troppo freddo che, per come vedo io la lettura, avrebbe necessitato di una lunghezza maggiore per permettere ad un lettore come me di empatizzare maggiormente con i protagonisti.
A questa cosa associo sicuramente l'antipatia che ho provato per il gruppo di ragazzini, Berto soprattutto, ma anche dello stesso Agostino, troppo remissivo, che accetta qualunque cosa gli venga fatta senza reagire minimamente, e quando ci prova, in quelle rare volte, basta una sola mezza parola di qualcuno del gruppo per farlo subito ritirare.
La cosa che mi ha urtato di più è stato il suo continuo voler stare per forza con quel gruppo, una sorta di vittima volontaria di un bullismo gratuito e a me queste cose  non piacciono.

Insomma la storia di Agostino, purtroppo non mi ha attirato affatto, una storia che non mi ha dato un senso di completezza, di soddisfazione, non so come spiegarvelo. Una storia che non mi ha convinto, ma credo sia pure lo stile dell'autore che non mi ha facilitato la cosa.

Voi avete letto questo romanzo? Vi è piaciuto? Avete letto altro di Moravia? Lo conoscete come scrittore?
Vi mando un grande abbraccio e vi ringrazio per le visite che fate sul mio blog... A presto!

23 marzo 2018

RECENSIONE "LO HOBBIT" di J. R. R. TOLKIEN

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Ebbene si, dopo anni che sto dicendo di voler entrare nel magico mondo della Terra di mezzo posso dire di avercela fatta!!!
Lettura che mi sono goduta a pieno e che ho prolungato volutamente per venti giorni, o giù di lì e mi è piaciuta molto, anche se ho qualcosa da dire. Un voto non pieno ma soddisfacente, tranquilli :-)



TRAMA: Bilbo Baggins ama starsene seduto sul prato a fare cerchi di fumo con la sua pipa e mangiare le torte nel suo buco hobbit. Una sera sente bussare alla sua porta e Gandalf il grigio, accompagnato da tredici nani, lo invitano a partecipare ad una avventura straordinaria. La sua iniziale ritrosia viene sostituita dallo spirito avventuriero del ramo Tuc della sua famiglia, ed inizia così, per Bilbo, il suo viaggio inaspettato.

Titolo: Lo hobbit
Autore: J. R. R. Tolkien
Casa Editrice: Bompiani
Anno: 2012 (Ristampa)
Pag: 410
Prezzo: 11,00 euro





VALUTAZIONE:



Ho sempre voluto leggere la storia di Bilbo e Frodo da quando ho visto i film tratti dai romanzi, ma il giudizio di pesantezza che mi era stato dato della scrittura di Tolkien mi ha sempre frenato dal farlo. Questo fino a quando ho letto, per caso, un libro che avrei dovuto regalare e che poi ho deciso di tenere per me, LA CADUTA DI ARTU', che ho letteralmente adorato e che mi ha dato la spinta giusta per leggere le opere di Tolkien.
E' vero che in un annetto ho letto alcune delle sue storie da cui non ho tratto lo stesso piacere, IL FABBRO DI WOTTON MAJOR o ROVERANDOM, ma Lo Hobbit mi ha ridato una speranza nuova, sebbene qualcosa mi abbia fatto storcere il naso. Ma andiamo con ordine.

Lo hobbit è una storia che tutti conoscono, ormai, quella di un viaggio pieno di incontri e avventure che portano Bilbo a superare molti ostacoli e paure.
Un viaggio fatto di natura, di stenti, di paura, di pericoli e risate che accompagna il lettore attraverso un paesaggio che da tranquillo procede in modo piuttosto spedito verso la desolazione.

Creature che popolano la miologia e le leggende del mondo vengono unite all'interno di un romanzo di avventura che nasconde una tematica importante per l'autore, quella dell'amicizia. Una tematica che è motore della vicenda di Bilbo e dei suoi compagni che, pur dimostrandosi inizialmente riluttanti sulla presenza di un piccolo hobbit, dovranno poi ricredersi con il passare delle vicende.

Tolkien ci accompagna con il suo stile pomposo ma mai pedante, attraverso la vegetazione  di hobbiton, cosi rassicurante e curata, a quella oscura di Boscotetro e delle sue creature pericolose. Raggiungiamo le terre degli elfi silvani e la casa di Beorn al limitare della foresta. Fino a raggiungere la città ai piedi della Montagna Solitaria attraverso il Lago Lungo e la montagna stessa con le sue pareti scoscese.
Una serie di paesaggi che l'autore ci descrive in modo tale da renderci tutto facilmente riconoscibile. Ogni elemento permette al lettore di essere identificato anche solo da un particolare, come pure i tredici nani che accompagnano il nostro Bilbo, primo fra tutti Thorin Scudo di Quercia tanto burbero quanto fedele alla sua famiglia e al suo regno.
E poi il drago, Smaug, il distruttore della città, grande nemico dei nostri viaggiatori, una creatura possente e forte che mette i brividi anche solo ad immaginarla. E prima di lui Gollum, che tanta parte avrà nella storia di Frodo e dell'anello, di cui qui abbiamo un accenno importante.

Lo Hobbit è l'inizio di tutto, di quella che diventerà una lotta di potere e che pone le basi per la conoscenza dei suoi protagonisti.
Un romanzo che è chiaramente per un pubblico giovane, e si sente. 
Indubbiamente è affascinante il modo in cui le varie creature ci vengono presentate, come pure i paesaggi così diversi e caratteristici di ogni parte del mondo che i nani e Bilbo attraversano. 
Ho trovato, però, questa storia un po' troppo frettolosa nelle sue varie componenti, le avventure, o meglio, disavventure, si susseguono in modo molto rapido e la cosa mi è parsa molto evidente soprattutto nella parte di cui si ha a che fare con Smaug e il "suo" tesoro.
Ho avuto la sensazione che più si procedesse con la narrazione e più l'autore cercasse di tagliare parti inutili o superficiali per quel particolare momento per procedere, poi, al raggiungimento di un finale che mi sarei aspettato più epico ed eclatante. In questo ho trovato il film migliore del libro.

Il romanzo mi è sicuramente piaciuto moltissimo, ma credo che la visione precedente del film e il fatto che io abbia una certa età mi abbiano un po' condizionato, sia nel coinvolgimento emotivo dell'avventura, che c'è comunque stato, sia chiaro, sia nell'apprezzamento di una storia che avrei preferito fosse più ricca di dettagli in determinati punti.
Credo che Lo hobbit sia sicuramente una buona partenza per chi volesse iniziarsi a Tolkien, soprattutto nelle nuove traduzioni che hanno fatto per la Bompiani, ed è un buon libro per approcciarsi alla marea di personaggi che popoleranno Il signore degli anelli, indubbiamente un'opera più complessa e articolata di questa.

E' stato bello viaggiare con i nani pronti all'avventura e il cambiamento che Bilbo subisce mano a mano che le sue certezze vengono lasciate alle spalle. Bilbo cambia, matura, cambia il suo modo di vedere le cose del mondo e la natura, che non è sempre benevola.
Una lettura bella e appassionante che trasporta il lettore in un mondo incantato e tetro. Una realtà che non sembra essere molto lontana da noi, nonostante sia popolata di nani, orchi, hobbit ed elfi. Questa è la forza di questo romanzo, l'idea che tutto questo sia reale e vivibile da chiunque ed è un elemento che si sente molto tra le pagine e che ti permette di apprezzare il racconto.

Un libro che sono stata molto contenta di aver letto, finalmente e che mi ha sicuramente portato maggiore curiosità nei confronti della prosecuzione della storia.
Fatemi sapere se sono rimasta solamente io a non aver ancora letto Il signore degli anelli o c'è qualcuno che come me se lo sta lasciando per tempi migliori.
Spero che  la recensione sia stata chiara e che mi facciate sapere se avete letto  o meno questo romanzo. 
Un saluto e un abbraccio a tutti voi che mi leggete con costanza o che passate semplicemente di qui, spero che un giorno possiate sostare un po' di più e unirvi ai miei lettori che male non fa :-)  A presto!!!

19 marzo 2018

GRAPHIC NOVEL "PAROLE RUBATE" di PIETRO FAVORITO

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Buon inizio settimana a tutti voi lettori, quello di oggi non sarà un post molto felice, purtroppo capita anche questo a noi lettori, ma la cosa positiva è che la rubrica delle GRaphic Novel ancora resiste ;-)
La Graphic Novel di oggi che mi è stata inviata dalla Cuore Noir Edizioni. L'ho letto un mesetto fa ma non ho trovato il tempo di parlarvene avendo arretrato molte cose in questo periodo di blocchi di letture e impegni vari. Vi avverto che parlerò senza censure di questa storia, quindi non dite che non vi avevo avvertito in tempo :-)
Cercherò, con di recuperare quindi non mi resta che augurarvi da fare una BUONA LETTURA!!!


TRAMA: In un piccolo paese, Latiano, cinque ragazzi decidono di svolgere una seduta spiritica dalla quale non usciranno vivi.
Dorian Ferri, psicologo e speaker radiofonico, viene coinvolto nel caso a seguito di una telefonata in cui il ragazzo chiamante vorrebbe conoscere la natura di particolari incubi che lo tormentano.
Attraverso una serie di indagini fatte da Ferri, si verranno a scoprire alcuni particolari sulla scrittura di un testo risalente a Giacomo Leopardi e ad un suo ipotetico plagio.

Titolo: Parole Rubate
Autore: Pietro Favorito
Casa Editrice: Cuore Noir Edizioni
Anno: 2017
Pag: 108
Prezzo: 9,90 euro




VALUTAZIONE: 



Quando mi è arrivata la mail in cui mi si chiedeva di parlare di questo lavoro ho accettato e chiesto una copia dell'opera in questione. Un pdf che ho letto in una giornata di neve e bufera che mi ha impedito di andare a lavoro.
Devo dire che l'idea generale della trama mi aveva incuriosito perché si trattava di una sorta di giallo da risolvere legato al mondo della letteratura.
Purtroppo, però, quando ho letto il fumetto sono rimasta molto delusa e un po' annoiata.

La storia che Favorito ci racconta in questa Graphic Novel, è quella di un ipotetico plagio letterario che vedrebbe coinvolto Leopardi e un giovane salentino morto in circostanze misteriose duecento anni prima di lui.
Bene, fin qui potrebbe essere tutto molto interessante. Il problema nasce nel momento in cui si comincia narrare la storia.

Il lettore viene coinvolto in una specie di racconto surreale, splatter e horror che, a mio avviso, non ha né capo né coda. Tutte le vicende si susseguono in modo sempre più assurdo.
La storia della seduta spiritica che apre il fumetto è una sorta di richiamo al film di Kubrik che lo stesso autore dice di aver omaggiato. Ma per fare cosa?
Altro elemento è la natura assurda del soggetto demoniaco che viene inserito nella storia come vendicatore nei confronti di tutti coloro che non credono alla sua paternità del testo leopardiano. Una sorta di diavolo vampiresco che squarcia e imbratta di sangue tutte le pagine in cui compare per poi venire a capire che può essere sconfitto leggendo i versi della sua opera. Mah!

Ci sono poi i personaggi di Dorian Ferri, dello psicologo matto (o apparente tale), la studiosa e la professoressa che ha scoperto il testo che non mi hanno per niente coinvolto nella vicenda, anzi.

Tutto mi è sembrato assurdo, un accozzaglia di elemento che non avevano nulla di comune. Non capisco per quale motivo parlare di un ritrovamento del genere avrebbe dovuto portare una persona a crearne una assurdità di questo tipo.
Sono dura? Probabilmente si, troppo? Non lo so.
Mi è stato mandato il file e nelle mie referenze ho scritto che le opere avrebbero potuto ottenere un giudizio negativo. Bhé, mi dispiace ma questa volta proprio non ci siamo.







La sensazione che ho avuto leggendo questa storia è che si sia trattata di una trovata, quella di coinvolgere persone famose nel ritratto dei personaggi, solamente perché, effettivamente, la storia non ha proprio nulla di bello o interessante da dire.
L'unica cosa che salvo sono i disegni. C'è molto nero e i dettagli sono fatti benissimo. Mi è sembrato un tratto vecchio stile, e devo dire che mi è piaciuto.

Sinceramente non ho neanche molto da dire, a parte le due cose che ho detto qui sopra.
Una storia che non mi ha coinvolto, non mi è piaciuta e l'unica sensazione che mi ha lasciato è stata quella di aver perso tempo a leggerla.
Non so se si tratti di un autore conosciuto o meno, ma in questo caso non mi ha convinto per niente.

Anche la storia di Dorian Ferri, ad esempio, viene raccontata a mozzichi e bocconi e non ne ho proprio capito il senso. L'unica cosa comune con il ragazzo che lo porta a Latiano è la presenza di questi incubi e poi non si sa perché li abbia(Ferri, dico), ma si intuisce solamente una mezza cosa. Insomma, non mi è piaciuta affatto.

Mi dispiace se offenderò qualcuno, ma la diplomazia non mi appartiene e non credo sia giusto dire che mi è piaciuta una cosa quando nella realtà non è così.
Ovviamente non lo consiglio affatto, ma non credo  ci fosse bisogno di dirlo, Vero?!

Fatemi sapere se per caso avete letto questo fumetto, se conoscete l'autore e cosa ne avete pensato.
Io dopo aver scritto con il vetriolo questa mini mini recensione, mi ritiro in lettura e vi mando un abbraccio augurandovi di fare tante e bellissime letture!!!

16 marzo 2018

RECENSIONE "CHOCOLAT" di JOANNE HARRIS

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Nel passato fine settimana ho vissuto una condizione di abbattimento fisico da cambio stagione che mi ha dato modo di leggere un libro letto praticamente da tutti, per non parlare poi del film che io, ovviamente, non ho visto, figuriamoci. Insomma un libro che mi è piaciuto moltissimo e che mi ha sorpreso. Ve ne parlo meglio nel post, BUONA LETTURA!!!




TRAMA: E' il giorno di carnevale quando Vianne e Anoux arrivano in un piccolo paese della provincia francese Lansquenet sur la Tannes. Un paese in cui il senso religioso è fortemente radicato, le novità spaventano e incuriosiscono, figuriamoci l'arrivo di una donna sola con una bambina. Ma più di tutto è l'arte che Vianne porta con se, quella della cioccolata, a destare sospetti e inquietudine, cambiamenti...




Titolo: Chocolat
Autore: Joanne Harris
Casa Editrice: Garzanti
Anno: 2012 (Ristampa)
Pag: 338
Prezzo: 9,90 Euro





VALUTAZIONE:



Ho sentito molte volte parlare di questo libro e del film che ne è stato tratto. Non so per quale motivo, però, mi ritrovo spesso a rifiutare la lettura di alcuni libri che, a priori, dico di non voler leggere. Ogni volta che faccio questa cosa poi mi ritrovo ad apprezzare proprio quel titolo. Anche in questo caso è stato così. Ho letto Chocolat perché la sfida TUTTI AD HOGWARTS CON LE TRE CIAMBELLE mi chiedeva di leggere un libro che parlasse di Cucina/Pasticceria e avendolo, non so neanche più da quanto tempo, sul Kobo ho pensato che fosse arrivato il momento di leggerlo nonostante la mia iniziale considerazione fosse di un romanzo si di cucina, ma con una melensa storia d'amore. E mai come questa volta mi sono sbagliata a giudicare.

Chocolat è un romanzo dal sapore dolce-amaro, come la cioccolata che viene utilizzata da Vianne per le sue ricette. Un romanzo intenso e pieno di sensibilità e sentimento. Non necessariamente un sentimento romantico, anzi, ci troviamo più davanti all'amore filiale, a quello per le amicizie che curano l'animo e che rendono libero il cuore dalle preoccupazioni o da situazioni impossibili da portare avanti ancora per lungo tempo.

La storia di Vianne è la storia di una donna che decide di partire e fermarsi in un piccolo paese di provincia fortemente ancorato ad una tradizione religiosa che finisce con l'annullare il libero pensiero personale, che limita e "tradisce" l'insegnamento religioso cui gli abitanti sono tanto attaccati e che finiscono con il vedere il nemico in ogni forma di innovazione e novità. 
Ma Vianne e Anouk sono diverse, la loro religione non è quella tradizionale, i loro comportamenti, liberi da condizionamenti religiosi, sono malvisti dai cittadini di Lansquenet. Pronti a giudicare male chiunque non frequenti la chiesa, chiunque abbia un modo diverso di pensare e vivere la propria vita.

Una storia che non è solo quella legata alle nostre protagoniste che con fatica cercano di integrarsi in questa comunità, ma è quella di una ipocrisia generale che condiziona le persone e le porta a nascondere, inutilmente, la loro vera natura dietro ad un finto perbenismo e ad un velo di ipocrisia.

I temi che vengono trattati in questo romanzo sono vari e più o meno evidenti. Sicuramente l'opposizione tra Religione "tradizionale" cristiana e quella personale delle due nostre protagoniste è quello più evidente. Ma scavando e leggendo attentamente si parla di molto altro: l'ostracismo, la violenza, la difficoltà di integrarsi e adattarsi ad una nuova vita, l'elaborazione del lutto, la libertà di pensiero.

La cioccolateria di Vianne diventa, oltre ad un luogo di perdizione morale, luogo di incontri, scontri, pensieri e riflessioni che permettono a noi lettori di conoscere il paese e le persone che lo abitano con tutti i loro scheletri nell'armadio. 
Tutti i personaggi vengono analizzati dalla Harris in modo approfondito e di tutti conosciamo il carattere: Armande, Guillaume, Josephine, Roux sono tutti personaggi che si finisce con l'amare sviluppando così, facilmente, quasi un senso di protezione nei loro confronti.

Vianne è personaggio profondo sensibile che nasconde un segreto doloroso dal quale è riuscita a trarre beneficio. Una donna libera che non ha paura di affrontare il pregiudizio e lo fa sempre con il sorriso sulle labbra. Una donna tanto misteriosa quanto forte.

Mi è piaciuto molto il modo in cui la storia di Vianne e della sua permanenza a Lansquenet sia stata inframmezzata dalla parole di un altro personaggio (che non vi dirò, ovviamente) rappresentate del pensiero della comunità tutta. Mi è piaciuta anche l'analisi che di questo personaggio viene fuori, tormentato, ferito e rabbioso. In netto contrasto con il vento di tranquillità e serenità portato dalle nostre protagoniste.    


Una storia che mi è piaciuta molto e che fa bene al cuore leggere. Personaggi che si ricorderanno anche con il passare del tempo e situazioni che pur apparentemente lontane dalla nostra realtà finiscono con l'appartenerci, nonostante l'aura di magia che aleggia tra le pagine. Caratteristica che dà quel tocco in più ad una storia che altrimenti avrebbe visto ridurre la sensazione di familiarità che invece ne è un elemento importante.



Non mi resta che consigliarvi di leggere questo romanzo una storia che si legge in pochissimo tempo nonostante si tratti di un romanzo di più di trecento pagine. Una storia che scalda il cuore e che fa riflettere su molti degli atteggiamenti che anche inconsapevolmente si assumono nei confronti di una novità.



Fatemi sapere se avete letto questo libro, so che ci sono dei seguiti a questa storia ma ho un po' paura di rovinarmi la bella sensazione che questa lettura mi ha lasciato.

Voi me li consigliate? Spero che la recensione vi piaccia e che stiate facendo delle belle letture anche voi in questo periodo.
Vi mando un abbraccio... A presto, fate bellissimi viaggi tra le pagine dei vostri libri!!!

14 marzo 2018

SAGHE... TRILOGIE... INIZIATE E CHE VORREI PORTARE A TERMINE... CE LA POSSO FARE!!!

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Quello che vi propongo oggi è un post chiacchiericcio con il quale mostrerò al mondo la vergogna di tutte le serie che ho iniziato e lasciato a vagare nei meandri del mio cervellino, oltre ad avere i volumi nella mia libreria non letti... Ma questa è una vergogna che vi mostrerò in un altro momento, diciamo così.
Nel post di oggi mi limiterò a farvi vedere quali sono le serie o trilogie che ho iniziato negli anni scorsi e che vorrei cercare di portare a termine... Ma non mi pongo dei limiti entro cui farlo, visto che stiamo parlando di molte storie... ahime! Vi mostro le copertine dei primi volumi così da facilitare il collegamento con le varie storie. La motivazione del non completamento è sempre la stessa, volevo staccarmi dalla storia e leggere altri volumi che in quel momento mi sembrava avessero la priorità. Di tutte troverete la recensione andando sulla scheda AUTORI E OPERE, dove troverete anche i volumi successivi al primo che ho letto.
Ma iniziamo subito con la carrellata... BUONA LETTURA!!!





RANSOM RIGGS con LA CASA PER BAMBINI SPECIALI DI MISS PEREGRINE è una delle prime serie che non ho portato a termine, ancora.
I bambini speciali hanno avuto per me un approccio non molto esplosivo ma, nel secondo volume, hanno recuperato alla grande.
I bambini speciali hanno dei poteri, e questo li mette in pericolo nei confronti di chi vuole appropriarsi delle loro capacità. Abilità e viaggi in dimensioni parallele condiscono una storia che si compone di tre volumi di cui ho letto i primi due, mancherebbe solamente il terzo, ma la rilettura è d'obbligo!








UOMINI CHE ODIANO LE DONNE di STIEG LARSSON è il primo volume della Trilogia Millennium. Trilogia thriller nella quale l'autore, attraverso l'attività giornalistica e investigativa dei due protagonisti principali, cerca di svelare e smascherare il perbenismo della classe agiata e, allo stesso tempo, ricostruire la storia di Lisbeth Salander, haker e protagonista delle storie.
Una trilogia di cui ho visto i film e che mi aveva colpito moltissimo anche perché ambientata nelle fredde terre del nord Europa. Di questa trilogia ho letto solamente il primo volume, ma ho programmato di leggerne almeno un'altro entro l'anno... Ce la farò?









LA LAMA DELL'ASSASSINA di SARAH J. MAAS è un volume di novelle che anticipa tutta la storia del TRONO DI GHIACCIO composta, per ora, da sei volumi ed ancora in corso di pubblicazione.
Una storia che mi ha colpito molto, per il personaggio, che ne passa di ogni, per la costruzione di un mondo che è il mo preferito, quello di una sorta di medioevo alternativo e personaggi ben costruiti fin da queste novelle.
Non so se leggerò mai questa storia in italiano, questo primo volume per ora si, so che sono stati pubblicati i primi tre volumi ma poi non si sa più nulla.
Vedrò con il tempo, per adesso non è una priorità.









Altra protagonista forte e cazzuta è Amani di REBEL. IL DESERTO IN FIAMME di ALWYN HAMILTON. Questo è il primo volume che ho letto, ma posso dirvi di aver comprato il secondo qualche giorno fa, quindi la terminerò sicuramente entro l'anno.
Come primo approccio, non è stato dei migliori. Avevo trovato molti difetti in questo primo romanzo ma vorrei dargli una possibilità perché comunque il mondo scelto per ambientare questa storia non mi era dispiaciuto affatto. Spero che con il secondo volume riesca a convincermi un po' di più. 
Si tratta di una trilogia conclusa, quindi prevedo che, nel bene o nel male, la continuerò lo stesso perché odio lasciare le storie a metà!







IL RICHIAMO DEL CUCULO di ROBERT GALBRAITH è il primo volume di una trilogia scritta dalla eccezionale penna di J. K. Rowling sotto pseudonimo. 
Un primo volume che mi era piaciuto molto, due personaggi che si compensano in maniera impeccabile e che riescono a rendere leggero un volume di più di cinquecento pagine dedicato all'indagine per la risoluzione di un caso investigativo.
A questi due personaggi sono legati altri due volumi che vanno a completare quella che, almeno per ora, è una trilogia. Ho sentito la notizia che ci sarebbe, forse, un quarto volume, ma non è ancora una cosa certa, quindi acqua in bocca.
Consigliata, ovviamente!










LA TERRA DELLE STORIE. L'INCANTESIMO DEL DESIDERIO di CHRIS COLFER è il primo volume di una pentalogia tutta pubblicata in Italia.
L'autore ha realizzato una serie da cui tutti, grandi e piccoli, possono trovare giovamento.
Una storia che racchiude tante storie, quelle delle fiabe dei fratelli Grimm alle quali l'autore rende omaggio aggiungendo un suo particolare tocco.
Una storia molto divertente e magica :-)








HANIA. IL CAVALIERE DI LUCE di SILVANA DE MARI è il primo volume di una trilogia che, purtroppo ancora non è conclusa. Io ho letto solamente il Prequel e questo volume lasciando, volontariamente da parte, il secondo, già pubblicato.
Non ci riuscirei a sapere come procede la storia senza poterne conoscere il finale.
Hania, è una bambina dotata di poteri, non si sa se siano buoni o cattivi, è tutto da vedere.
Una storia di cavalieri, spade, maghi e magia che ci riportano al ricordo di Merlino ed altri fantasy che hanno questi elementi.
E' un peccato che non sia ancora stata ultimata perché è davvero una bella storia.







IL SENSO DEL DOLORE. L'INVERNO DEL COMMISSARIO RICCIARDI di MAURIZIO DE GIOVANNI è il primo volume di una serie dedicata alla figura di questo commissario nella Napoli degli anni fascisti.
Un personaggio ombroso, scontroso, con una storia particolare alle spalle.
Un primo volume che affascina per la presenza di una scrittura poetica, evocativa e musicale che l'autore utilizza magistralmente anche nei momenti in cui non ci si aspetta.
Una serie che anticipa quella più famosa dedicata ai BASTARDI DI PIZZOFALCONE e di cui possiedo il primo volume... CURIOSITA'...










L'AMICA GENIALE di ELENA FERRANTE è una storia che tutti hanno amato e a me ha fatto venire solo rabbia.
Due protagoniste che non mi sono piaciute affatto, soprattutto Elena, la narratrice.
La mia mamma ha letto da poco tutta la serie e dice che le è piaciuta molto. Ma ha trovato anche lei le protagoniste odiose.
Sono piuttosto combattuta per questa lettura, possiedo tutti gli altri tre volumi ma non è ancora arrivato il momento di continuare a conoscere le due amiche!











Una storia delicata, surreale e fievole quella raccontata da BANANA YOSHIMOTO nel primo volume, ANDROMEDA HEIGHTS, di una tetralogia da poco  ultimata e che compone la saga del REGNO.
La storia è quella di una ragazza che ha sempre vissuto con la nonna su una montagna. Un giorno la donna decide di andarsene con il suo nuovo compagno costringendo, così, la nipote a doversi creare una nuova vita.
Sono quattro volumetti molto brevi che richiamano la atmosfera magica della scrittura della Yoshimoto.













I MEDICI di MATTEO STRUKUL è una tetralogia, anche questa conclusasi da poco e che ci racconta la storia di una delle famiglie più importanti della nostra Italia attraverso le vicende di quattro grandi personaggi della famiglia Medici.
Ovviamente le epoche cambiano in base al personaggio che incontrerete nei quattro volumi. 
Anche di questa serie ho letto il primo volume e sono molto curiosa di sapere quali siano le vicende degli altri tre protagonisti.










PERCY JACKSON E GLI DEI DELL'OLIMPO di RICK RIORDAN è composta da cinque volumi ed è una di quelle serie che leggo nei periodi in cui si avvicina pericolosamente un blocco del lettore.
Mi ha salvato qualche tempo fa e mi ha lasciato una curiosità barbina nel voler proseguire la storia di Percy e dei suoi amici.
A questa serie ne seguono altre, tutte dedicate alle figure dei mezzosangue, sebbene la mitologia che viene raccontata è diversa per ogni serie.
In questo caso sono arrivata a leggere il secondo volume, e presto inizierò il terzo, così da portare a termine la lettura del volumone che sta aspettando sul mio comodino ;-)








Bene amici, questa è una carrellata di tutte le serie che ho iniziato e che devo portare a termine, ma nel frattempo, sappiatelo, sto iniziando anche altre serie, il che mi porta a vivere in un circolo vizioso che, per carità, mi piace da morire esserci finita, ma la necessità di leggere e concludere le storie che inizio sembra che in questo 2018 abbia deciso di farsi sentire in modo più impellente.
Quindi prometto che mi impegnerò a portarne a termine il più possibile e che l'anno prossimo avrete un post in cui vi parlerò di tutte quelle che ho iniziato e concluso in questo 2018 da pazzi in cui i programmi di lettura non fanno altro che accavallarsi ed aumentare.

Fatemi sapere quali sono le serie che avete iniziato voi e se ce ne sono alcune in comune con le mie. Se avete letto qualcuna di queste fatemelo sapere, ovviamente senza dirmi come va a finire la storia MI RACCOMANDO!!! Spero che questo post vi sia piaciuto.

Vi mando un abbraccio e vi auguro di fare bellissime letture!!!