28 marzo 2019

BIG or Small? ... QUESTA VOLTA COSA HO LETTO?

SALVE  A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Quella di oggi non sarà assolutamente una recensione "necessaria", nel senso che vi racconterò le mie impressioni su un libro che di opinioni ne ha avute moltissime e che è oggetto di studi in continuazione, quindi questa mia, sarà solamente un ulteriore puntino tra i tanti che hanno parlato di lui... ma vediamo di cosa sto parlando...Buona Lettura!




IL SIGNORE DEGLI ANELLI di J.R.R.TOLKIEN

La compagnia dell'anello
Le due torri
Il ritorno del re





Titolo: Il signore degli anelli
Autore: J. R. R. Tolkien
Casa Editrice: Bompiani
Anno: 2017
Pag: 1264
Presso: 19.90 euro


TRAMA: Una bizzarra compagnia di Hobbit, Nani, Elfi e Uomini inizia un'avventura fantastica per distruggere l'Anello che tanto dolore, terrore, distruzione e morte ha portato nella Terra di Mezzo. Un re deve tornare sul trono di un regno vasto e assoggettato all'occhio di Sauron, il Male per eccellenza.
Un viaggio avventuroso alla scoperta di mondi fantastici e personaggi incredibili che saranno teatro della continua lotta tra bene e male.



VALUTAZIONE:



Sono stata molto indecisa sullo scrivere o meno una recensione su questo libro, una delle ultime letture che ho fatto nel 2018.
Come vi ho spiegato nella intro del post, non credo che ci sia bisogno di altre opinioni su un libro così tanto famoso e apprezzato, ma avendo deciso di raccontarvi cosa penso delle letture che affronto, e avendovi detto che avrei recuperato le recensioni dei libri che mi avevano colpito dell'ultima parte del 2018, eccomi qui a parlarvi del viaggio più incredibile che mi sia mai capitato di fare.

In questi ultimi tempi mi sono decisa a recuperare delle letture che sono, per la maggior parte dei casi, imprescindibili per la "carriera" di un lettore degno di questo nome, e Il signore degli anelli è proprio una di queste, cosa che mi rende molto felice, soprattutto perché sono delle bellissime letture.

Non mi soffermerò sulla trama perché mi sembra assurdo parlare di una storia che è DECISAMENTE nota al mondo intero, quindi parlerò a ruota libera delle sensazioni e delle emozioni che questa lettura mi ha trasmesso.

La storia che Tolkien ci racconta nei tre volumi non è una vicenda che lascia sorprese nel suo svolgimento. Fin da subito sappiamo che ci troveremo a leggere di un viaggio per distruggere l'anello portatore del male. 
Quello che non conosciamo è la modalità nella quale in viaggio si svolge.
Nei tre libri, infatti, affianchiamo Frodo e Samvise Gangi in quella che è una lunga discesa verso gli inferi di un mondo completamente travolto dal male.
Ed è essenzialmente questa la prima cosa che salta all'occhio del lettore che passa dal primo agli altri volumi successivi.
Ad ogni volume c'è, infatti, un cambiamento totale dell'atmosfera e dei paesaggi. Se nel primo volume la leggerezza e la spensieratezza di Hobbiville ci travolgono come se fossimo nel paese dei Balocchi, dal secondo volume in poi la scena si sposta nelle terre di Mordor e nei campi di battaglia per la riconquista del regno di Minas Tirith.





Fin dal primo volume Tolkien ci parla di un mondo fantastico e meraviglioso con il quale ci dà lezioni di civiltà e buon senso. Il viaggio della Compagnia ci mostra come il Bene e il Male siano sempre in contrasto tra loro e che, almeno in questo caso, anche se con grandi difficoltà, il Male verrà sempre sopraffatto.

Gli eroi di questa storia sono dei personaggi improbabili che, negli Hobbit, ci portano a riconoscere l'antieroe per eccellenza.
I piccoli Hobbit diventano simbolo di Fedeltà (Samvise) di Amicizia (Merry e Pipino) di fratellanza e condivisione delle paure con Frodo, protagonista e portatore del Fardello.

Affiancano i piccoli Hobbit un Ramingo, Aragorn o GranPasso, un nome che incute paura e mistero erede del regno di Elendil e portatore della spada spezzata. Uomo di battaglie che diffida di tutti quelli che incontra e per questo preziosa guida per i nostri piccoli amici.
Legolas l'elfo leggiadro, veloce e sempre in contatto con la natura. Un abile arciere dal passo felpato e silenzioso. Gimli il Nano, in contrasto con gli elfi ma poi grandi e inseparabili amici ed infine Boromir l'unico che nasconde qualcosa. 
La compagnia si forma grazie ad un personaggio fondamentale nella lotta contro il male ma anche nella storia, tanto da essere presente anche nelle sue lunghe assenze: Gandalf il mago, il Mithrandhir portatore di notizie nefaste e consigli. 
Ovviamente questi non sono gli unici personaggi che si incontrano tra le pagine del libro. Molti altri fanno la loro comparsa più o meno frequentemente, uno su tutti è Gollum che riamane molto impresso nella memoria sia per la sua continua ossessione per il "Tesssssssoro" che per la storia triste che lo accompagna.
Ma poi ci sono i regnanti di Lothlorien, Elron e la bellissima Dama Galadriel creatura aurea, dall'eleganza e saggezza sconfinate, Eowin e Faramir, Barbalbero, Saruman e molti altri.





Le descrizioni sono l'altro elemento che rendono questo un libro spettacolare.
La tendenza a modificare il paesaggio circostante con la gravità della situazione contribuisce a creare uno stato di ansia per le sorti dei protagonisti, soprattutto quando la successione di questi paesaggi è repentina e improvvisa. 
La contea di Hobbiville ridente, prosperosa, verde e rigogliosa è circondata da Bosco Atro, luogo oscuro, tetro, pieno di creature paurose e mostruose che uccidono senza permettere di rendersene conto. E poi ci troviamo a Gran Burrone e Lothloriel, il regno degli elfi, un luogo incantato che lascia stupefatti.
Gli occhi si riempiono di bellezza  e meraviglia per le descrizioni che Tolkien fa, minuziose, è vero, pesanti e apparentemente inutili a volte, ma vi assicuro che ogni cosa, ogni dettaglio che sembra insignificante a prima vista, diventa estremamente importante ai fini dello svolgimento della storia.

Nel primo volume si riconosce la volontà dell'autore di porre le basi che introducono alle vicende successive.
La Compagnia dell'Anello, infatti, ci presenta tutti, o perlomeno la maggior parte  dei personaggi che vediamo agire nei libri successivi e si raccontano gli antefatti per la comprensione della situazione che la diffusione del potere distruttivo di Sauron sta avendo su questo mondo.
Ho adorato lo stile utilizzato da Tolkien in questo libro, il descrittivismo così pieno e ricco mi hanno permesso di avere davanti a me tutti i mondi e i teatri delle scene in maniera vivida, palpabile e reale.
Ho amato tutti i personaggi buoni e cattivi. Ho adorato le storie che sono dietro ognuno di essi e il modo in cui la fantasia di questo autore è riuscito a creare questo mondo.
La lettura di questo primo volume è stata sicuramente molto influenzata dalla visione del film che è quello che ricordo meglio dei tre. Non sono riuscita a non associare i volti degli attori a Frodo, Sam e gli altri. Una lettura che sicuramente mi ha meravigliato, a livello di trama, meno degli altri due volumi, sebbene mi sia piaciuto moltissimo lo stesso.




Nel secondo volume, che inizia esattamente nel punto in cui il primo finisce, ci troviamo nel pieno dell'azione. 
Il teatro delle scene è completamente diverso, come pure il clima che si respira nell'andare avanti con la storia. Cambia, qui, anche il modo in cui si struttura la narrazione. Due filoni narrativi ci portano a leggere le avventure di una compagnia divisa e, di conseguenza, molti sono anche i momenti che la narrazione ci porta a seguire.
Ne Le Due Torri la narrazione ha molta più azione, molto più intrigo e ci sono molti più personaggi negativi che fanno il loro ingresso. 
La presenza infestante degli orchi ci rende anche la narrazione più cupa, più affannosa, ansiogena, non so come spiegarvi.   
Questo è, per me, il libro migliore dei tre. Mi è piaciuto tutto, molto più degli altri due volumi che sono, forse, anche i più prevedibili nello svolgimento e nella conclusione della storia.
Ho amato il fatto che, nonostante lo svolgimento della storia fosse ben noto, le vicende di questo volume finiscono con il sorprenderci nel momento in cui sembra che tutto si sia ormai deciso.
E poi, ovviamente, è in questo volume che fa il suo ingresso GOLLUM altro grande personaggio noto della narrazione.
Di lui conosciamo la storia, il perché sia diventato così e soprattutto diventa l'anello di congiunzione con quanto successo ne Lo Hobbit, romanzo che sicuramente ha posto le basi per lo sviluppo de Il signore degli anelli.
Il male diventa protagonista di molte delle scene de Le Due Torri. Gli orchi, brulicanti come formiche nella terra di Morguldiventano molto più reali e concreti rispetto al primo volume in cui rimanevano solamente una minaccia latente. Molte parti in questo secondo romanzo li vedono dei protagonisti nel cambiare le sorti degli eventi. Diventando protagonisti anche degli orchi ci vengono mostrati i rancori le invidie e i dissapori che li rendono molto più umani di quanto si creda.
Anche in questo volume, ovviamente, le descrizioni diventano fondamentali e basilari non solo per comprendere lo scenario nel quale si realizzano le scene ma anche per dare una testimonianza concreta di come il male influisce su questa realtà.





Il Ritorno del Re è l'ultimo volume di una storia che con il secondo volume vi tiene con i l fiato sospeso. Tutto inizia al centro di una battaglia cruenta e di altre che occupano la maggior parte del volume.
Minas Tirith deve essere liberata e deve tornare nelle mani di un re buono e giusto.
Un volume finale che, nonostante possa risultare scontato, perché sappiamo tutti che il bene trionferà, vi lascia comunque con un senso di attesa spasmodica nel voler conoscere l'esito delle numerose battaglie che lo attraversano.
Le sorti dei personaggi sono molteplici e la tristezza, a volte, lascia il magone, ma tutto è finalizzato ad una narrazione che vi lascerà completamente soddisfatti.

Un romanzo mondo che Tolkien realizza e progetta nei minimi particolari. Nel raccontarci questa storia, infatti, l'autore non si limita a crearne la trama e il mondo, ma ne ricostruisce le leggende, i miti, le religioni, le tradizioni di ogni popolo rendendoli riconoscibili fin dalle prime parole.
Tutto è costruito magistralmente e scrupolosamente, ed è sicuramente questo che favorisce la vividezza della lettura.
Ho apprezzato molto il fatto che nonostante si tratti di una vicenda principalmente maschile emergano tre personaggi femminili che, proprio per la loro scarsità, rimangono fortemente impressi nella memoria del lettore sebbene le loro presenze siano molto ridotte nella storia: 
Dama Galadriel, Arwen e  Eowin. Tre donne tanto femminili e belle quanto mascoline e battagliere.
Mi è piaciuto il modo in cui Tolkien racconta della corruzione dell'animo umano e di come proprio il lasciarsi avvolgere dalla malvagità finisca con il trasformare completamente. 
Gollum ne è l'esempio lampante, ma la stessa immagine di Frodo ormai preda del potere dell'Anello ne diventa un esempio. Ovviamente affianco a Frodo il bene di Samvise Gangi.

Insomma, come si fa a leggere il Signore degli anelli e a parlarne in modo decente? Ad ogni pagina ci sarebbero centinaia di cose  da dire... 
Sicuramente non si può leggere questo libro come se fosse un passatempo, Il signore degli anelli è un romanzo che deve essere assaporato ad ogni pagina, una storia che coinvolge e che che vi fa provare paura, gioia e allegria condividendo la vita e le avventure dei suoi protagonisti.
E' palpabile l'amore per la natura e e per le storie che racconta. E posso dire che, avendo letto altro di suo, decisamente Il signore Degli anelli rappresenta il suo apice produttivo.

Un romanzo lungo, è innegabile, pieno di descrizioni e di dettagli raccontati come se dovessero essere reali e indimenticabili. 
Una lettura che non può essere fatta per riempire i buchi del dolce far niente, ma deve essere una lettura che ti chiama e che va fatta nel momento giusto per comprenderla e amarla.
Insomma io ho cercato di raccontarvi cosa ho visto in questo romanzo, che mi è piaciuto credo si sia capito, che lo rileggerò anche e che lo consiglio solamente se siete pronti per fare questo viaggio bellissimo ma da dosare al meglio.

Fatemi sapere se lo avete letto, se vi è piaciuto, cosa ne avete pensato.
Io credo che, almeno una volta, si debba leggere e che il ricordo di averlo fatto non vi lascerà.
Vi mando un abbraccio e vi auguro di fare bellissimi viaggi tra le pagine dei vostri libri!!!

21 marzo 2019

RECENSIONE "L'ULTIMO CAVALIERE. LA TORRE NERA VOL 1" di STEPHEN KING

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Come state amici? come stanno procedendo le vostre letture? Io mi sto imbattendo in una serie di gineprai infiniti quasi con una passione masochista. Questo perché sto cominciando una serie di saghe che mi porterò avanti per non so quanto tempo invece di finire quelle che ho cominciato... SONO UNA CASO PERSO!
Oggi, infatti, vi parlo del primo volume della saga de LA TORRE NERA di King che mi incuriosisce da moltissimo tempo ma non c'è mai stato quel richiamo che fanno i libri per essere letti.
E' finalmente giunto il suo momento e adesso non mi resta che parlarvi di quello che ne ho pensato, BUONA LETTURA!!!






TRAMA: Roland il pistolero rincorre l'Uomo in nero attraverso un mondo deserto rovina di un mondo passato e fiorente.
Il suo obiettivo finale è quello di raggiungere la Torre Nera. Lungo il suo viaggio incontri reali e mistici lo accompagnano rendendo la sua meta più difficile da raggiungere.

Titolo: L'ultimo cavaliere
Autore: Stephen King
Casa Editrice: PickWick
Anno: 2017
Pag: 223
Prezzo:13.00 euro






Cosa ne penso...


Primo capitolo di quella che si prospetta essere una lettura lenta ma piena di colpi di scena che ci accompagnerà per 8 volumi.

Ci troviamo in un mondo completamente desertico, inaridito e circondato da un nulla spettrale.
Qui un uomo, un cavaliere, un pistolero, l'ultimo della sua specie, rincorre un Uomo in Nero personaggio criptico e misterioso che diventa suo nemico e "consigliere" in questo mondo.

L'atmosfera che King crea all'interno di queste pagine è molto palpabile, quel senso di secchezza delle fauci, la necessità di acqua e di un colore del mondo diverso dal giallo delle sabbie è molto evidente e quasi asfissiante durante la lettura.
Ma è in questo mondo che si muove Roland il Pistolero.
Di lui King ci racconta qualcosa in quegli squarci che rimandano al suo passato ambientati in un mondo totalmente diverso da quello che vive adesso.
Un personaggio anche lui molto complesso che non si abbandona molto all'empatia né dà la possibilità al lettore di rendersi piacevole.
Nel suo viaggio, o almeno in una parte di esso, Roland è affiancato da un ragazzo che diventa il capro espiatorio proprio per la conoscenza del suo passato.
Un ragazzino impaurito che sembra essere arrivato da un altro mondo improvvisamente e che diventa per lui una sorta di pegno o condanna, la cosa non è molto chiara.

Tutto è poco chiaro, in realtà, in questo volume che è un volume introduttivo con il quale King pone le basi di un mondo e di una realtà sicuramente molto più complessa.
Forse proprio il suo essere introduttivo porta un po' di confusione nella lettura in quanto la sensazione che mi è arrivata è quella di un autore che dà informazioni come se il lettore conoscesse già tutto o parte abbondante della storia.
In questo caso, forse, la brevità del volume non è una cosa a favore della lettura nonostante la curiosità di conoscerne di più di questa storia è molto presente.

I personaggi di cui parlare sono molto pochi, le azioni sono poche, ma nonostante tutto il libro si legge con piacere e con curiosità.
Tutto è sovrastato da un alone di religiosità mistica e un senso di giudizio sociale che, però, ancora non mi è ben chiaro nel suo intento
Mi rendo conto che non si tratta di una chiacchierata molto soddisfacente, ma vi assicuro che i dettagli su cui discutere almeno per ora sono davvero pochi.
Non mi resta quindi che consigliarvi la lettura di un libro che apre le porte a questo mondo così particolare popolato da persone ancora più particolari e rimandare ad una recensione più approfondita quando ci saranno maggiori informazioni da dare.




VOTAZIONE:



Nonostante la poca ciccia del romanzo comunque gli voglio dare un voto sufficiente per la velocità e la capacità di trasmettere sensazioni molto vivide nel corso della lettura.
Ci aggiorniamo, con la Torre Nera, a quando avrò letto anche gli altri volumi, nella speranza che le cose si facciano un po' più complete.Avrei pensato di leggerne uno al mese/mese e mezzo perché dipende sempre dalla lunghezza che King ha deciso di attribuirgli.

Fatemi sapere se avete letto la saga e se avete avuto la mia stessa sensazione leggendo questo primo volume. 

Vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare bellissime letture!!! A presto!

18 marzo 2019

SERIE CHE VORREI FINIRE DI LEGGERE ENTRO L'ANNO... STORIE DI ECCESSIVA AMBIZIONE DI UNA LETTRICE

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Ebbene si, è arrivato quel momento in cui ci si vuole mettere a nudo e mostrare, chiaramente, la propria incapacità di portare avanti dei progetti di lettura che portano a leggere tutt'altro rispetto a quanto ci si prefigge.

Nel corso degli ultimi mesi del 2018  mi sono resa conto di quanto sia effettivamente molto più coinvolgente leggere una storia divisa in più volumi tutta di un fiato. Ovviamente quando i libri in questione sono al massimo tre, altrimenti si rischia la dipendenza eccessiva e non ce la potrei fare.
Comunque, questa cosa mi ha portato a riflettere sul fatto che negli anni ho incominciato a leggere tante storie, anche complete ormai, che poi ho abbandonato per aspettare non so cosa, in realtà.
Con il post di oggi, quindi, vorrei mostrarvi quali sono le serie che ho cominciato e magari avere da voi un consiglio su quale portare a termine nel corso di questo 2019 che si prospetta già troppo pieno di progetti che non so se porterò mai a termine... POVERA ME!!!

Vi metterò il primo volume della serie, così si capisce di chi o cosa io stia parlando, ma cominciamo subito con la carrellata, BUONA LETTURA!!!








LA CASA PER BAMBINI SPECIALI DI MISS PEREGRINE di RANSOM RIGGS è una di quelle serie di cui ho abbozzato piacere nella lettura del primo volume e poi con il secondo ne sono rimasta completamente rapita. 
Poi ho deciso di comprare il terzo volume in inglese perché ero così curiosa di sapere la fine della storia che ho lasciato il volume a morire sugli scaffali e nel frattempo sono usciti altri tre volumi collegati a questo mondo...
BRAVA ME!!!













LA CORONA DI GHIACCIO di SARAH J. MAAS è un altro esempio della mia infinita curiosità nei confronti di un fantasy che tutti, e dico TUTTI, stanno amando e che a me non ha chiamato più dopo la lettura del primo volume. 
In realtà in questo caso si tratta di un volume di novelle che raccontano gli antefatti di quello che ha portato alla storia vera e propria.
So che stanno ancora pubblicando i volumi in Italia, credo siano arrivati al 5?! ma in America è conclusa, quindi non mi resta che cominciare a recuperarli piano piano e leggerli... Giusto???











REBEL, IL DESERTO IN FIAMME di  ALWYN HAMILTON una lettura che affrontai grazie ad un gruppo di lettura e che non mi aveva per niente colpito, ma poi la voglia di riaffrontarlo e il recupero degli altri due volumi (VEDETE IL MASOCHISMO? NON MI PIACE UNA STORIA.. COMPRO TUTTI I VOLUMI!) mi stanno facendo rinascere la curiosità. Anche perché, contrariamente a quanto si sente in giro nel fantasy, l'ambientazione desertica è cosa rara ancora e mi incuriosisce non poco. Staremo a vedere quando arriverà il momento di concluderla.
Anche di questa ho letto il primo volume e mi sono fermata, ovviamente!













Arriviamo allo scandalo degli scandali con PERCY JACKSON E GLI DEI DELL'OLIMPO di RICK RIORDAN. Ci credete che sarò rimasta l'unica a non aver letto questa serie? O meglio, sono arrivata a leggere i primi tre e poi mi sono fermata.
Ma la cosa che mi fa arrabbiare è che mi stava piacendo pure, in realtà tutte, a parte Rebel, mi stavano piacendo.
Comunque... anche in questo caso è la vergogna, la mitologia viene raccontata in modo semplice e divertente e io sono ancora ferma al terzo volume... CE LA DEVO FARE!!!













HANIA di SILVANA DE MARI credo che sia una trilogia letta da pochissime persone, o almeno io non ne ho sentito parlare da nessuno. 
Ho letto il prequel e questo primo volume e mi aveva colpito moltissimo, poi ho lasciato perdere la lettura perché non erano ancora usciti i volumi successivi cosa che, ho scoperto recentemente, è avvenuta e così posso comprare gli altri due volumi e completarla.
Devo dire la verità che questa è la trilogia che mi attira più di tutte le altre da portare a termine entro l'anno e credo che al prossimo ordine che farò li recupererò sicuramente.














Un fantasy che, gentilmente e poco diplomaticamente mi sono fregata dalla libreria di mio fratello è THE WITCHER la storia di GERALT DI RIVIA di cui ho letto quasi tre anni fa l'ultimo volume e poi ho cominciato da questo che sarebbe il primo dei due volumi di racconti che introducono alla storia di Geralt.
Una storia che mi stava piacendo ma anche in questo caso la lettura se ne è andata da un'altra parte... e vabbé...







Passando poi alle serie che non riguardano più il mondo fantasy ho ancora da recuperare: 






L'ALLIEVA di ALESSIA GAZZOLA che, da quando mi sono fermata, ha scritto altri tre o quattro libri.
Per quanto mi fosse sempre piaciuto leggere dell'imbranata Alice Allevi, devo dire che con la prima serie tv mi ha un po' stancato leggerla.
Nonostante questo, però, avendo in casa i volumi fino a UN PO' DI FOLLIA A PRIMAVERA credo che li leggerò almeno fino a quello e poi vedrò se mi riscoppia l'amore.





Penultima serie che vi mostro oggi è quella dedicata alla figura di Cormoran Strike scritta da J.K. ROWLING in arte ROBERT GALBRAITH.
In realtà, piccola anticipazione, il secondo volume ho intenzione di inserirlo nella prossima tbr trimestrale e quindi si leggerà a breve e se ci riesco leggerò i volumi prima che ne escano altri duecento quindi... INCROCIAMO LE DITA!




Ultima serie cominciata ormai un paio di anni fa è quella dedicata alla famiglia MEDICI di MATTEO STRUKUL.
Nel frattempo non solo sono usciti tutti i volumi, ma la Newton ha stampato un volume unico che li racchiude tutti e che mi sono procurata facendolo vegetare ormai da quasi un anno sulla mia scrivania.


Bene amici, la mia vergogna, o almeno quella che mi ricordo al momento, è tutta in questo post lunghissimo. Ovviamente non riuscirò mai a leggere tutti i seguiti di queste serie, ma anche e riuscissi almeno a finirne qualcuna non mi dispiacerebbe. Magari ci ritroviamo tra un anno e vediamo a che punto sono arrivata.
Spero di non essere la sola ad aver abbandonato così tante serie di libri e soprattutto che non sono l'unica a non averne finite di così famose.
Fatemi sapere se ci sono persone che mi fanno compagnia in questa carrellata e cosa, secondo voi, vale la pena di portare a termine e dargli, quindi priorità.
Spero che il post vi sia piaciuto, vi mando un abbraccio e vi auguro di fare bellissime letture tra le pagine dei vostri libri... A presto!!!

14 marzo 2019

RECENSIONE "UNA STANZA PIENA DI GENTE" di DANIEL KEYES

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Quando mi sono fatta regalare questo libro per Natale nel lontani 2016, non avrei mai pensato che una volta terminato mi avrebbe scatenato una profonda curiosità nei confronti di quello che è il fenomeno della personalità multipla e di quanto questo potesse essere doloroso in chi lo vive. 
Ma ve ne parlo meglio nel post... Buona lettura!



TRAMA: Billy Milligan viene accusato di stupro nei confronti di tre ragazze nei pressi di un college dell'Ohio. Viene arrestato, viene processato e viene assolto per non avere la possibilità di capire a chi deve essere attribuito il reato. Questo perché Billy è affetto dalla sindrome della personalità multipla.


Titolo: Una stanza piena di gente
Autore: Daniel Keyes
Anno: 2016
Casa Editrice: Nord
Pag: 541
Prezzo: 19,00 euro 








Cosa ne penso...


Immaginate di trovarvi in una stanza piccola e piena di persone che vi parlano intorno.
Immaginate che quella stanza piccola sia la vostra mente. 
Immaginate che chiudendo gli occhi in quella stanza ci sia un cono di luce che illumina chi decide di mettersi sotto di lui. 
Immaginate che chi prende il posto, sotto il cono di luce, decida della vostra vita per un periodo di tempo che può essere più o meno lungo.
Immaginate poi di riaprire gli occhi, di ritrovarvi in una città che non è la vostra, di esservi arrivato senza ricordare nulla di come avete fatto.
Immaginate di avere una grande confusione in testa e che l'unico modo per placarla sia uscire fuori dal "posto" e non prendere più parte alla vita.

Ho provato a fare tutte queste cose mano a mano che andavo avanti nella lettura di questo libro che non è un romanzo ma appartiene al genere della NON-FICTION, ovvero delle storie di vita che non possono essere definite saggio né romanzo.
Ecco, Una stanza piena di gente racconta la storia di Billy Milligan, uno stupratore che nell'America degli anni 80 viene accusato e poi assolto per non aver commesso il fatto avendogli riconosciuto la personalità multipla.

Attraverso le pagine veniamo a conoscenza del periodo in cui Milligan è stato accusato e processato e poi della sua vita da quando il fenomeno è iniziato.
Il libro, infatti, si divide in tre parti: La prima è dedicata al processo e alla successiva chiusura di Billy in un ospedale psichiatrico che avrebbe dovuto aiutarlo a gestire la sua malattia.
La seconda parte è dedicata invece al ripercorrere tutta la sua vita fino al momento in cui compie i tre stupri. Badate bene, dicendo questo non vi sto spoilerando nulla in quanto l'accusa che viene mossa contro di lui è nota fin dalle prime pagine. L'ultima parte è dedicata, infine, a quello che succede nel suo periodo di riabilitazione psichiatrica.
Non vi dirò altro della trama o della struttura di questo libro, così, se siete ancora tra quelli che non lo hanno letto avrete la possibilità di fare le vostre scoperte in autonomia.

Non posso dire di aver letto questo libro non sapendo che cosa aspettarmi, è stato talmente chiacchierato che almeno il tema generale mi era ben noto. Come pure la penna di Daniel Keyes che mi aveva già conquistata con FIORI PER ALGERNON che ho letto un paio di anni fa ormai, regalandomi emozioni e riflessioni che lasciano il segno.

La lettura della storia di Milligan fa parte di quelle storie di fronte alle quali non si può rimanere indifferenti e non parlo solamente della tematica che è decisamente particolare e difficile da gestire in un libro, ma proprio delle sensazioni che l'autore riesce a trasmettere attraverso le sue parole nello spiegare le emozioni provate da Billy.
Ci troviamo davanti ad un ragazzo di 26 anni che viene costantemente sottoposto a giudizio, che sia di medici, giudici e cittadini comuni. Un uomo che ha subito violenze da fisica e psicologica da parte di chi lo circondava.
Un uomo che ha trovato come unico modo di sopravvivere alla sua vita attraverso lo spezzamento della sua anima in tante parti quante sono le sue sensazioni e il suo dolore.

Mi sono ritrovata tante volte a pensare se sia stato giusto non condannare Billy per gli stupri commessi, ma ho anche pensato che così facendo si sarebbe arrivati, innanzitutto a non concepire la malattia, ma poi a condannare una persona che realmente non comprendeva cosa stesse facendo.
Un libro che sconcerta, stupisce e sconvolge per la capacità magistrale di Keyes nel dare voce a tutte le persone che vivono nella mente di Billy. Quando si arriva a metà libro e si leggono le parole e i dialoghi che vengono fatti con i medici e i giudici o gli avvocati, noi lettori arriviamo a riconoscere in autonomia quale parte di Billy sta parlando.
Questo è sicuramente dovuto alla capacità dell'autore ma anche alla impossibilità di rimanere fuori e lontano dalla vita di Billy. In realtà non sarebbe neanche giusto nominare sempre lui per tutti gli altri, perché si, ci sono 24 le personalità racchiuse dentro di sé e tutte si presentano con delle caratteristiche proprie come se fossero altre persone e non la stessa.

Gli atteggiamenti assunti da Billy, che diventa quindi il corpo ospitante, cambiano in base alla persona che ne acquisisce il controllo, una volta è Danny, un ragazzino di 14 anni che ha paura degli uomini, un'altra volta è Ragen bosniaco che cerca di tenere tutti sotto protezione, poi c'è Arthur che inglese, razionale, e capace a gestire con razionalità le varie situazioni. Ma ci sono anche Adalana di 19 anni, che ha bisogno di affetto e Tommy che parla e scrive fluentemente l'arabo ed è perdutamente innamorato di Marlene o David di 8 anni che è empatico e assorbe tutto il dolore degli altri.

Devo confessare che sono rimasta agghiacciata da questa lettura, un libro che ti coinvolge totalmente lasciando addosso una sensazione di impotenza e di tristezza. Si comprende il dolore e l'afflizione per non riuscire a capire cosa succede. Si capisce come la vita gioca degli scherzi che è difficile da comprendere razionalmente e che non si riesce a fare a meno di provare rabbia nel momento in cui ci si approfitta di chi non riesce ad essere lucido.

La cosa bella di questo  libro non è solamente il modo in cui si parla di Billy, un modo delicato ma diretto, senza censure e senza scendere nella volgarità o nell'eccesso. Quello che colpisce è soprattutto il messaggio che passa proprio attraverso Billy che si batte insieme a tutti i suoi compagni, per la violenza contro i bambini.

Molte sono le sensazioni che si provano leggendo questa storia, la rabbia, la paura, l'angoscia, il panico, tutte sensazioni che si provano mano a mano che si legge delle varie situazioni che, ora l'uno ora l'altra parte di Billy, si ritrovano ad affrontare.
Sebbene la situazione di Billy sia decisamente dolorosa e difficile non si può non apprezzare il fatto che ha sempre cercato di vivere come una persona normale. Avere rapporti con delle persone che pur comprendendo la sua situazione decidono di sostenerlo nelle sue difficoltà.
E poi, ovviamente, non si può non provare comprensione nei confronti di Billy e del dramma che vive nel non sapere cosa gli succede, perché si trova in determinate situazioni, perché perde dei momenti di vita senza averne ricordi. 

Una menzione a parte deve essere fatta alla madre che ci appare come una donna molto debole che passa da una relazione all'altra senza fare nulla per tutelare i suoi figli lasciandoli vivere e crescere in autonomia. Uomini che si approfittano di lei e che lei stessa non è in grado di gestire finiscono per peggiorare la situazione di un ragazzino che è già di per sé debole. Una donna che è difficile non giudicare o capire nei suoi comportamenti. L'aggettivo che mi risuona nella mente è egoista ma non so se sia giusto definirla così.

Insomma, parlare di questo libro in maniera fluida mi porterebbe a fare troppe anticipazioni su quella che è una storia che in Italia è poco conosciuta, una storia che porta con se molto dolore e che vi lascia in difficoltà nel concepirla in modo razionale.
Vi ritroverete inevitabilmente a prendere le difese di Billy quando è solo e spaventato, a condannarlo quando compie i reati ma subito dopo vi accorgerete di stare nuovamente a difenderlo e a trovare una giustificazione plausibile al suo comportamento.
Un libro altalenante che disturba e inquieta, ma allo stesso tempo apre gli occhi su una vicenda che è tanto reale quanto spaventosamente difficile da digerire.


VOTAZIONE:


 Non posso non dare voto pieno a questa lettura così piena e densa. Se la mole vi sembra e eccessiva state tranquilli che una volta cominciato a leggere non riuscirete a metterlo giù nonostante la tematica affrontata sia molto difficile da digerire.
Un libro emozionante che vi farà ridere a momenti e provare una profonda tristezza in altri.
Una lettura necessaria per la conoscenza di alcuni episodi di vita anche se non sono necessariamente vicini alla nostra realtà.
Va da se, quindi, che la lettura è consigliata e che spero vi piaccia.

Adesso è tempo di salutarvi amici, fate bellissime letture... A presto!!!

11 marzo 2019

CASSETTA DELLA POSTA... #23... FEBBRAIO 2019

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!!

Ormai sono passati degli eoni da quando vi ho mostrato gli ultimi acquisti che ho fatto e che sono, quindi, entrati a far parte dello sterminato mondo della mia libreria di libri ancora da leggere.
Ovviamente i propositi che uno si pone all'inizio di ogni anno vengono sempre, e dico, SEMPRE, disattesi. In questo caso il complice malvagio di questa mia continua mania di acquisto compulsivo sono gli sconti di tutte, o quasi, le case editrici che normalmente per farti comprare un libro a prezzo pieno devi dare loro un rene.
Bene, come non approfittare degli sconti del 25% per fare una scorpacciata di titoli che bramavo da un po'?
Nella foto in basso vi mostro TUTTO il mio bottino del mese di Febbraio 2019.. Vi lascio alla lettura del post con la speranza di regalarvi qualche spunto di lettura...




Pensavo si riuscisse a vedere meglio di così, sinceramente ma cercherò di fare luce sui titoli mettendo le relative immagini di seguito.
In tutto ho comprato ben 7 libri... mi sono trattenuta abbastanza nonostante ci fossero altri titoli che avrei voluto prendere, ma devo decisamente darmi una regolata e leggere le centinaia di libri che ho accumulato nel tempo.
Aspettate... Ma lo dico ogni volta che vi mostro qualche nuovo arrivo... Bhe, allora mi aggiungo alla schiera dei casi persi e disperati come me ;-)
Partendo dall'alto...




VASILIJ GROSSMAN con L'INFERNO DI TREBLINKA è un piccolo libretto nel quale l'autore racconta di cosa sia stato Treblinka negli anni della guerra. A quanto ho capito dovrebbe essere uno dei primi reportage fatti proprio su questo campo di concentramento subito dopo la liberazione dei detenuti. Di Grossman ho sentito parlare benissimo anche di VITA E DESTINO una sorta di romanzo familiare che, però, ancora non ho avuto modo di recuperare.




Altro libricino che ho comprato per curiosità visto che si tratta di letture molto veloci da fare, è MARIA ANTONIETTA E LO SCANDALO DELLA COLLANA di BENEDETTA CRAVERI. Una sorta di racconto dedicato ad un fatto realmente accaduto.
Anche in questo caso è stato un acquisto legato alla buona fama dell'autrice di cui vorrei recuperare, prima o poi, AMANTI E REGINE.




Terzo acquisto sempre della collana Adelphi è L'INCUBO DI HILL HOUSE di SHIRLEY JACKSON. Devo dire che nonostante io sia abbastanza allergica all'acquisto dei libri nel momento del loro maggiore hipe, non ho potuto fare a meno di prendere questo romanzo sebbene sia meno esaltato rispetto ad ABBIAMO SEMPRE VISSUTO NEL CASTELLO. Ho capito che hanno fatto una serie tv su questo romanzo e che non c'entra molto con il libro, staremo a vedere.




Sono stata molto in dubbio sul comprare o meno questo romanzo, EPEPE di FERENC KARINTHY è stato un romanzo osannato in positivo e negativo. Una storia molto particolare, claustrofobica a tratti che mi incuriosisce soprattutto per il modo in cui l'autore sia riuscito a mettere per iscritto questa situazione che deve essere molto asfissiante anche nel leggerla.
Appena lo farò vi informerò subito.




Ultimo libro delle edizioni Adelphi che ho comprato è TONY & SUSAN di AUSTIN WRIGHT una storia di cui non ho cercato nulla più di quanto Stefania di LIBRI COME IL PANE abbia descritto nel video. Ho capito che si tratta si una storia che parla di libri e la cosa mi basta. Spero di leggerlo presto e di parlarvene quanto prima.




TRILOGIA DELLA FRONTIERA di CORMAC MCCARTHY è una raccolta dei tre libri (Cavalli selvaggi - Oltre il confine - Città della Pianura) scritti dall'autore che tutti conoscono per LA STRADA e che io, ovviamente, ancora non ho recuperato.
In realtà avevo comprato ad un mercatino dell'usato il primo volume di questa trilogia non pensando che fosse tale. Mi incuriosiva il titolo e per due euro l'ho comprato. Poi vedendo un video di FEDERICA SHERWOOD  ho pensato di recuperare l'intera trilogia approfittando degli sconti e quindi appena la leggerò vi saprò dire.




Chiudo in bellezza con l'acquisto che non pensavo proprio di poter fare a breve ed invece quando sono entrata in libreria lui era li, tutto solo, che mi aspettava e non ho potuto fare a meno di prenderlo e portarmelo a casa, ovviamente pagandolo sempre con il 25% di sconto. Sto parlando del bellissimo volume de LE MILLE E UNA NOTTE della Bur con le illustrazioni delle edizioni deluxe.
Un acquisto obbligatorio dopo la lettura di TONY NESSUNO di cui vi ho parlato poco tempo fa e quindi a desso aspetta solo di essere letto.


Bene amici, questi sono stati tutti gli acquisti che ho fatto durante questo periodo i sconti. Devo dire che sono molto soddisfatta di tutti i libri che ho preso perché sono delle storie che volevo prendere già da un po' e mi è sembrato giusto prenderle approfittando di questo momento.
Ovviamente adesso la speranza è di riuscirli a leggere presto senza procedere con l'accumulo che sono riuscita ad evitare nel mese di Gennaio leggendo subito i due libri che ho preso: IL CANTO DI PENELOPE di cui vi ho già' parlato e GUERRA E PACE che non è propriamente un libro che si legge tutto d'un fiato ma mi sto impegnando a farlo. 

Fatemi sapere se avete letto qualcuno di questi libri, se ce n'è uno che vi incuriosisce più degli altri così magari posso dargli la precedenza nel dirvi cosa ne penso.
Vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare bellissimi viaggi tra le pagine dei vostri libri... 
A presto!