29 luglio 2016

RECENSIONE "MERLINO. IL DESTINO DI UN GIOVANE MAGO" di LUISA MATTIA

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Eccomi di nuovo con una recensione, sto leggendo molto in questo periodo e mi piace poter condividere i miei pensieri su quello che leggo, così a volte, non passa neanche un giorno che sono già davanti ad un foglio a buttare giù qualcosa per il blog!
Spero che questo mio entusiasmo traspaia almeno un pochino da quello che scrivo :-)
La recensione di oggi è sul primo libro di una trilogia che si prospetta davvero entusiasmante e ancora una volta, come nel caso di Miki Monticelli di cui vi ho già recensito un libro, il plauso va ad una autrice italiana e sono molto contenta di ciò!!!
Vi lascio al post così vi spiego tutto... Buona lettura!!



TRAMA: Merlino è figlio della principessa Gwyneth e di un uomo misterioso che appare all'improvviso e allo stesso modo scompare nella nebbia. Di lui non si sa nulla, ma il bambino che nasce è tacciato fin da subito di essere una creatura diabolica e pericolosa.
L'infanzia di Merlino, un bambino dai capelli rossi e gli occhi di ghiaccio, trascorre senza particolari intoppi , fino a quando le sue abilità magiche cominciano ad essere palesate e lui deve fare i conti con ciò che è la sua vera natura e le sue origini.



Titolo: Merlino. Il destino di un giovane mago
Autore: Luisa Mattia
Casa Editrice: Giunti
Anno:  2015 (Ristampa)
Pag: 331
Prezzo: 7,90 euro





VALUTAZIONE:






Primo libro di una trilogia per ragazzi davvero molto molto molto carina da leggere e adatta anche ad un pubblico più grande di quello dei nove anni di lettura, sinceramente.
Mi è stato regalato per Pasqua dalla mia dolce metà e con la Challenge ho avuto occasione di leggerlo e ne sono stata veramente entusiasta.

Chi non associa la figura del Mago Merlino del film Disney LA SPADA NELLA ROCCIA, ogni volta che viene nominato il suo nome??? Io lo faccio sempre, ma questa volta sono rimasta affascinata dal fatto che il libro tratti un Merlino che non ha ancora compreso la potenzialità del suo essere.
Luisa Mattia in questo romanzo ci narra le origini di questo personaggio che tanto fascino ha aggiunto alla figura di re Artù e della sua corte, quell'elemento in più che fa apprezzare le avventure della sua corte.
In questo caso, come ho detto, siamo ancora ben lontani dal grande e potente Merlino, ci troviamo alle prese con una biografia legata alla figura di un bambino che deve ancora trovare il suo posto e ruolo nel mondo degli adulti.

Tutto inizia nel 450 d.C., alla corte della Britannia Occidentale,  nel Regno dei Demezi retto da re Deer. Merlino è figlio della figlia del re, la principessa Gwyneth e di un uomo che, apparso all'improvviso, la seduce lasciandole il fardello di un figlio in un periodo e in un luogo in cui, l'assenza di un uomo per una donna incinta, significava solo essere allontanata dalla sua casa assieme al bambino.
In realtà il tentativo di abbandonarlo viene sventato da un frate, frate Jon, che nonostante avesse visto la magia negli occhi di Merlino, impone al re di lasciarlo nella sua corte e di riconoscerlo.
E' così che Merlino, nipote del re, trascorre la sua infanzia all'oscuro di tutto quello che riguarda la sua nascita, i suoi genitori, e la sua natura.
Non preoccupatevi, non ho anticipato nulla, tutto questo si trova nelle prime pagine del libro, quindi avete ancora molte e molte pagine da leggere e scoprire ;-)


La figura di Merlino ha sempre avuto un fascino particolare su di me, non so neanche bene per quale motivo, il vecchino un pò rincitrullito del cartone ha sempre suscitato la mia simpatia e anche le altre rappresentazioni che ne sono state fatte al cinema, ad esempio, mi hanno attratto per il mistero che avvolge questa figura. L'occasione di conoscere di più di questo personaggio è stata per me una bellissima sorpresa e una scoperta molto piacevole da fare.

Attraverso le 331 pagine di questo libro, la Mattia ci presenta una serie di personaggi molto ben caratterizzati anche quando si tratta di semplici comparse. Una caratterizzazione che non si ferma solamente al loro aspetto esteriore, ma ad una indagine nel loro animo e soprattutto nei loro tormenti. Elemento che accomuna la maggior parte dei nostri protagonisti è la SOLITUDINE. 
Quella di Merlino, legata alla sua natura e all'incomprensione che gli altri hanno verso di lui. La sua magia buona non viene compresa ma viene, al contrario, considerata come una maledizione, una cosa di cui aver paura, da temere.
Merlino è un bambino che vuole trovare la sua identità, e per farlo deve superare le prove che la sua pur breve vita gli riserva.
La ricerca di una storia, della sua storia, è l'origine dei tormenti di chi sente dentro di sé la mancanza di un pezzo della sua vita


" "Era così?" (parla della madre) "Lo è ancora".  "Nel vostro ricordo, Blasius. Ma non per me. Io non ne ho memoria. Invidio quelli che possono ricordare anche soltanto un profumo, un sorriso". "E' una pena, per te, lo so". "Somiglia più a un dolore".  "Molti dolori hanno visto le stanze di questo castello. Forse troppi. La memoria ne esce, a volte, appesantita".  "Vorrei che fosse piena anche di ricordi su mia madre e mio padre. Invece, la mia è leggera come il polline dei prati". "


Il tormento è presente anche in altri personaggi, Gals, l'altro figlio di re Deer, è il figlio che non è mai stato apprezzato per la sua irruenza, la sua bramosia di potere che lo porta a compiere gesti e azioni inconsulte. E' il figlio che si sente perennemente in secondo piano, quello che non viene mai creduto e ora, con Merlino, è colui che può essere facilmente sacrificato, se vogliamo dire così.
Lo stesso re Deer è continuamente sottoposto a tormenti che non lo abbandonano mai, anzi lo travolgono completamente quando la verità viene fuori, e tutti devono così affrontare quei mostri che hanno sempre cercato di seppellire.


"Fosse stato l'uomo che non era, non avrebbe rimpianto le sue scelte del passato, tormentandosi sulla sorte di un figlio, forse traditore, su una figlia dispersa in terre lontane e sul futuro incerto di un ragazzino, partito alla ricerca di una madre perduta. Fosse stato un altro uomo, adesso non sarebbe rimasto solo, a chiedere perdono alla notte e a se stesso. Solo. Come sempre era stato. Come sarebbe stato ancora."

Un libro che lascia la curiosità di voler continuare ad assistere Merlino nelle sue avventure, di vedere che fine faranno i suoi altri personaggi. Un libro che dà la speranza di una svolta positiva nella storia dei personaggi che la stanno costruendo senza, però, tralasciare la sofferenza o le ferite che il suo raggiungimento può comportare.
Un libro ben scritto, con una prosa incalzante che ti lascia con il fiato sospeso per tutto il tempo che non lo leggi.
Un libro che unisce avventura e magia nelle giuste quantità. Un libro che può piacere a tutti, grandi e piccoli e che non esita a mostrarti il lato meno bello della vita.
Un libro che consiglio e che sicuramente mi ha portato a voler proseguire la lettura degli altri due volumi che spero di leggere a breve.

Sono stata molto soddisfatta di questa lettura, veramente, spero si sia capito da quello che ho scritto, voi lo avete letto? Avete pensato di farlo? Se si fatelo perché sicuramente vi piacerà ;-)
Penso di avervi detto tutto senza avervi rovinato il piacere della sua scoperta, un saluto a voi lettori e non e come sempre vi auguro di fare buon viaggio tra le pagine dei libri che leggerete!!! Un abbraccio virtuale a tutti voi miei cari Viaggialettori!!!

27 luglio 2016

WWW...WEDNESDAY...#13

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Come state amici? Queste settimane corrono troppo velocemente non credete? Non arrivo al venerdì e al week end in corso, che già mi ritrovo a quello successivo...Mah!
Comunque, oggi ritorno con un nuovo aggiornamento visto che la scorsa settimana, causa mini blocco del lettore non avevo fatto granché, ma adesso sono tornata all'ordine ;-)


Cosa stai leggendo?





Copertina ancora più inquietante di quella del primo volume, sto parlando del secondo volume della serie dedicata ai bambini Speciali di Miss Peregrine, Hollow City. Il ritorno dei Bambini Speciali di Miss Peregrine di Ransom Riggs.
La lettura di questo secondo volume in realtà mi sta facendo lo stesso effetto di quando ho letto il primo, ovvero un GRANDE NI!!! Non so dirvi se mi piaccia oppure no, forse è uno di quelli che devo prima finire e metabolizzare e poi capire se mi sia piaciuto o meno. Sicuramente è una lettura molto scorrevole, però, BO!!!




Cosa hai appena finito di leggere?
























Ebbene si, mi sono data alla lettura completa della Guerra civile di Cesare.
Un libro che ho divorato e che mi ha lasciato senza parole. Non ho mai dubitato della capacità di Cesare nelle guerre o nelle conquiste di altri territori, ma conoscerne i dettagli, le strategie militari applicate, la capacità di incitare il suo esercito e i sacrifici che lui stesso ha affrontato mettendosi al loro livello, mi hanno dato una motivazione ulteriore al pensiero di lui come di un uomo coraggioso e allo stesso tempo innovativo nel suo campo. Mentre leggevo ho spesso pensato a quanto le tecniche militari utilizzate oggi e lette su questo tipo di libri possano risultare un pò banali, lo so è stupido, ma questo è il primo pensiero che mi è venuto mentre leggevo, presa dalla foga di conoscerne di più, ma poi ogni volta che chiudevo il libro, o quando ho girato l'ultima pagina, mi sono resa conto del fatto che non è tanto logico applicare a questa lettura l'ovvietà di una tecnica, quanto stupirsi dell'ingegnosità di un uomo che pur di raggiungere il suo obiettivo è riuscito a realizzare strutture, ponti, torrette di controllo, sistemi di difesa, recinzioni e quant'altro con il nulla che avevano all'epoca e lo ha fatto portando a casa tantissime conquiste e vittorie.
Credo che la bellezza di questi Commentarii stia proprio nella riflessione che portano dopo la lettura che se ne fa. Sono stata giorni interi a pensare a quanto fascino abbia suscitato in me questa figura di cui avevo sentito parlare in occasione degli studi scolastici e universitari o della serie tv Roma che mandarono in onda qualche tempo fa. Sicuramente aver sempre voluto saperne di più sulla storia di Roma e dei romani mi ha aiutato anche a non ritrovarmi completamente spiazzata davanti ad una lettura di questo tipo. 
E' stata una lettura veramente affascinante, coinvolgente e appassionante che sebbene fatta con qualche riserva, legata magari alla pesantezza che avrebbe potuto comportare, in realtà mi ha portato ad una lettura pienamente soddisfacente e che consiglio sicuramente a tutti, nessun escluso!
Il secondo libro che vi mostro nella foto La breve e favolosa vita di Oscar Wao di Junot Dìaz, è stata una lettura travolgente che unisce la storia personale di una famiglia, a quella di una delle dittature più sanguinarie, quella di Trujillo nella Repubblica Dominicana. E' una storia familiare nella quale prendono il loro spazio tutti i membri della famiglia di Oscar, in particolare le figure femminili di cui lui diventa la contrapposizione. Un libro veramente molto bello, con una scrittura molto particolare, come particolare è la struttura su cui viene costruito. Un libro da leggere e che consiglio a chiunque ami le storie di famiglia intrecciate alla storia vera di un paese o nazione.


Cosa leggerai in seguito?


Proseguendo con la Summer Challenge, il titolo che ho estratto è appunto L'isola degli sperduti di Melissa de la Cruz.
Il libro risponde alla richiesta del punto numero 10 che dice:

Un libro che ti fa venire voglia di metterti in viaggio

Credo che, anche in questo caso, come per il libro che sto attualmente leggendo, si tratti di una lettura fresca e divertente. Della storia so solamente che i protagonisti sono i figli dei personaggi cattivi delle favole Disney e la cosa mi piace, vedremo poi se ne sia valsa la pena oppure no!!

Bene, questo è il mio aggiornamento settimanale, avete letto qualcuno di questi titoli? Se si come li avete trovati? Lasciatemi un commento qui o sulla mia pagina facebook, vi lascio il link qui se volete, cliccando mi piace, rimarrete aggiornati sulle pubblicazioni, altrimenti potete iscrivervi qui e rimarrete anche in questo caso aggiornati!!! 
Io continuo a ringraziarvi per le visualizzazioni anche se rimanete anonimi, GRAZIE MILLE A TUTTI VOI CHE MI LEGGETE!!!
Come sempre vi auguro BUONE LETTURE E BUONA ESTATE!!!

25 luglio 2016

AGGIORNAMENTO... SISSY&ANITA SUMMER CHALLENGE...#3

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Amici miei come state? Spero tutto bene, questa settimana è stata un pò impegnativa per me ma non credo di essere l'unica, nonostante la maggior parte delle persone vanno a fare le vacanze... me invidiosa.. eh eh eh!

Oggi torno per farvi un nuovo aggiornamento della SISSY&ANITA SUMMER CHALLENGE.
Devo dire che nonostante il blocco o semi-blocco di lettura che ho avuto la settimana scorsa in questa mi sto riprendendo. Ho letto un libro in breve tempo e un altro che mi sta piacendo ma non sono ancora del tutto convinta, forse mi incuriosisce più che piacere, ma vedrò poi!

Il primo libro della settimana che ho letto risponde al punto numero 9:

Un libro con una copertina che ha lo stesso sapore del tuo gelato preferito




Ho deciso di leggere La breve e favolosa vita di Oscar Wao di Junot Diaz.
Ho letto questo libro in brevissimo tempo e devo dirvi che mi è piaciuto moltissimo. Seppure sembri, dalla copertina, che si tratta della biografia di un solo personaggio, Oscar Wao, in realtà è la storia di tutta la sua famiglia. Una bella lettura da suggerire soprattutto a chi ama i romanzi familiari.

La seconda lettura che non so ancora se mi piace oppure no è quella che risponde al punto numero 5:

Il secondo libro di una serie che hai già iniziato




Si tratta di Hollow City. Il ritorno dei bambini Speciali di Miss Peregrine di Ransom Riggs.
E' molto probabile che anche in questo caso, come successe per il primo libro La casa per bambini Speciali di Miss Peregrine non so dare un giudizio del tutto positivo o del tutto negativo. C'è da dire anche che non sono arrivata neanche alla metà quindi, per dirvi qualcosa di più, lo farò nella recensione singola che scriverò appena finita la lettura.


Questa è la situazione di lettura della mia terza settimana di challenge, e voi come state procedendo?? Vi stanno piacendo tutte le letture che state facendo per questa gara??
Io vi saluto ci rileggiamo prossimamente... Un abbraccio e Buona Challenge a tutti!!!

22 luglio 2016

RECENSIONE "FAHRENHEIT 451" di RAY BRADBURY

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Come state amici? Io finalmente sto godendo di qualche giorno di mare sparso qua e là, appena possibile insomma, e anche se fa un caldo pazzesco almeno una rinfrescata in acqua lì è sempre a disposizione.
Oggi vi parlo di un libro che ho puntato nelle librerie da una vita ma non ho mai avuto l'ispirazione giusta per cominciare a leggerlo e adesso che l'ho fatto sto cercando di capire perché ho rimandato per così tanto tempo... Misteri della vita!!!
Vi lascio al post, Buona Lettura!!!








TRAMA: Montag è un pompiere il cui compito è bruciare i libri e le case di chi li possiede, sostenendo così, con il suo lavoro, il progetto governativo di eliminare la libertà culturale e il libero pensiero.


Titolo: Fahrenheit 451
Autore: Ray Bradbury








VALUTAZIONE:




Dopo non so quanti secoli sono finalmente riuscita a leggere questo libro e la prima cosa che mi sono domandata appena averlo finito è stata come mai io abbia aspettato così a lungo per farlo!
Prima di cominciare devo scusarmi con voi per la mancanza di informazioni legate al libro fisico che ho letto perché, in realtà, ho letto un e-book e tutto quello che riguarda editore, pagine e prezzo appartiene a case editrici differenti, per questo motivo non ho potuto darvi informazioni precise.

Ho letto questo libro in un arco temporale di 4 ore circa senza mai sentire la pesantezza della lettura, nonostante mi fossi dedicata solo a questo romanzo.
Appartenente alla categoria letteraria della Distopia, il libro di Ray Bradbury è il concentrato di un manifesto elogiativo alla libertà di pensiero e culturale.
Una storia piena di contrasti che inevitabilmente porta noi lettori alla riflessione.
Ci troviamo in una parte del mondo che non viene mai specificata. La cosa certa che si sa, è che la società è fondata sulla cultura della NON CULTURA, e scusate il gioco di parole.
Il nostro protagonista è Montag, il suo mestiere è quello di pompiere, il suo compito? Quello di distruggere i libri, bruciarli assieme alle case o ai luoghi che li ospitano incuranti della perdita che possono causare a chi li detiene che viene arrestato.

La trama del libro, almeno della parte che vi posso dire, senza anticipare nulla, è sostanzialmente questa. Il lettore si trova davanti ad una lettura che fin da subito mostra di voler scardinare tutto quello che per noi potrebbe risultare ovvio e banale. 
Il gioco principale usato da Bradbury per la sua narrazione è basato principalmente sui contrasti tra elementi, nella organizzazione sociale e tra le persone.
Le persone, infatti, in questo tipo di società, sembrano essere state completamente trasportate all'interno di una bolla di vetro che li mette come in una condizione di stand-by che non gli permette di avere una opinione personale, provare sentimenti liberi da condizionamenti.
Giusti rappresentati di una cultura legata ad una tecnologia super avanzata caratterizzata da grandi pareti schermate che permettono a tutti di parlare con persone che appaiono e scompaiono sul video e che possono essere azzittiti semplicemente abbassando il volume. Una società il cui governo facilità e favorisce l'assenza di contatti umani a quelli tramite video. Una società super tecnologica che si serve di segugi robotici per stanare i libri, visti come entità mostruose.
La tecnologia che supera lo studio, la lettura e la conoscenza. Una società che, sebbene sia stata inventata da Bradbury più di sessanta anni fa è mostruosamente rappresentativa di ciò che accade ai nostri giorni nel mondo.

Altro contrasto importante è quello tra la moglie del protagonista, Mildred, degna rappresentante di questo tipo di società, e la vicina di casa, Clarisse, una ragazzina di sedici anni appartenente ad una famiglia ritenuta "pericolosa" dallo stato proprio perché ha un passato libertino dal punto di vista culturale.
La profondità di questa ragazzina, e dei suoi pensieri colpisce a tal punto Montag da portarlo a riflettere sulla sua condizione e sul ruolo che avrebbe dovuto avere in una società normale!

" - Non leggete mai qualcuno dei libri che bruciate? - Lui si mise a ridere: -Ma è contro la legge! - .Oh, già, certo. - -E' un bel lavoro, sapete. Il lunedì bruciare i luminari della poesia, il mercoledì Melville, il venerdì Whitman, ridurli in cenere e poi bruciar la cenere. E' il nostro motto ufficiale -. Continuarono a camminare e infine la ragazza domandò - E' vero che tanto tempo fa i vigili del fuoco spegnevano gli incendi invece di appiccarli?- -No, è una leggenda. Le case sono sempre state antincendio, potete prendermi in parola - . - E' strano. Mi ricordo di aver sentito dire che molto, molto tempo fa le cose ardevano spesso per disgrazia e che occorrevano gli uomini del fuoco per domare le fiamme -. Montag si mise a ridere." 

Le parole della ragazzina istillano in Montag il dubbio che tutto quello per cui ha vissuto fino a quel momento, una sorta di bolla d'aria realizzata appositamente per facilitare la governabilità di un paese che può e deve accontentarsi del poco che gli viene dato da pensare.
Una dittatura che seppure non impone la propria presenza fisica sul popolo, crea lo sviluppo di quello stesso popolo su cui agisce come se fossero automi non in grado di pensare, parlare liberamente di qualcosa di più profondo che l'ultimo pettegolezzo in circolazione.
Una sorta di dittatura che seleziona le sue prede, invece di realizzare attacchi massicci sull'intero popolo ma che, nello stesso momento, non esita a distruggere l'intera città per impedire che la cultura sia diffusa.

Un libro che, dal mio punto di vista, è un appello alla salvezza della cultura che viene, ovviamente, rappresentato e incarnato dal protagonista, Montag il pompiere, che pur non credendo alle parole della ragazza che lo avverte del ruolo reale che avrebbe dovuto avere nella società, si fa comunque minare nelle fondamenta del suo credo, innescando così un processo di ricerca della verità.
Il personaggio di Montag è sicuramente uno di quelli che porta il lettore a mettersi dalla sua parte, è un personaggio che riesce a catturare il lettore e a fare in modo che si tifi per lui in una battaglia che, purtroppo lo vede sostenuto da pochissime persone.

" - Dove andremo a finire? I libri potranno esserci d'aiuto? - - La prima, come ho detto, è sostanza, identificazione della vita. La seconda agio, tempo di pensare a questa identificazione, di assimilare la vita. La terza: diritto di agire in base a ciò che apprendiamo dall'influenza che le prime due possano esercitare su di noi. E non credo che un vecchio decrepito e un milite incendiario in rivolta possano fare molto, al punto in cui siamo -."


I personaggi che popolano questo libro non sono esageratamente numerosi, ma trovo che ognuno abbia il suo ruolo ben definito, ruoli che fanno riflettere sia se sono parte del mondo dei buoni sia nel caso in cui rappresentino un governo che nel libro, in realtà, non appare mai se non attraverso la figura dei pompieri. Per questo motivo non credo di poter stabilire quale possa essere il mio preferito tra loro, perché ognuno ha lasciato in me qualcosa.

Nonostante la storia mi sia piaciuta molto ho comunque delle riserve da mantenere che mi hanno fatto dare solo tre farfalle come valutazione. 
Quello che mi ha lasciato un po' perplessa è che nella storia che, si presumeva con un minimo di avventura, in realtà non ha colpi di scena che mi hanno fatto rimanere a bocca aperta. La successione degli eventi è lineare, seguiamo le azioni di Montag e tutto il contorno che viene a formarsi gradualmente attorno a lui. Mi aspettavo qualcosa di più, non so. Probabilmente il fatto che sia un libro con poche pagine ha portato inevitabilmente l'autore a tralasciare delle cose.
La sensazione che ho provato è quella che Bradbury avesse buttato nella storia tanti accenni ad eventi o a situazioni che avrebbe potuto spiegare molto più ampiamente di come ha fatto, ma purtroppo essendo tante non ha saputo scegliere quale affrontare.
Non so se ho reso l'idea. Appena ho girato l'ultima pagina del romanzo ho provato come una sorta di sensazione di incompletezza, come se ci mancasse qualcosa nel farmi dire "Si, mi sento soddisfatta di questa lettura!"
Non so se è una sensazione che ho provato solo io leggendo questo romanzo, forse potrebbe essere solo la voglia di voler sapere di più di Montag e del suo mondo, magari.
Sicuramente è un libro molto particolare, e proprio per la sua particolarità il lettore viene attirato all'interno di quel mondo che, seppure abbozzato, secondo me, rimane comunque molto interessante.
A favore della lettura, una scrittura che scorre davanti agli occhi con una semplicità e una linearità che non ti permette di sentirne la noia.

Una lettura che consiglio a tutti coloro che amano la distopia e a tutti coloro che vogliono cominciare ad apprezzare questo genere. Ovviamente anche a tutti coloro che, come me, stanno aspettando una vita per leggere questo romanzo rimandandone sempre la lettura ;-)!

Spero che la recensione vi sia piaciuta, fatemi sapere se lo avete letto e se vi è piaciuto o avete trovato qualche difetto o qualcosa che vi ha fatto storcere il naso.
Io Vi auguro come sempre Buona Lettura e a presto con altri post!!!


20 luglio 2016

AGGIORNAMENTO...SISSY&ANITA SUMMER CHALLENGE...#2

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Come stati amici con queste temperature che salgono e scendono e non ci danno tregua?? 
Oggi sono qui a farvi il secondo aggiornamento sulle letture fatte per la Challenge creata da SissyTube e Anita del canale L'ora del Libro!
Devo dire che questa settimana sono andata un pochino più a rilento, non con la lettura, ma per il fatto che ho fatto letture che non c'entrano nulla con la Challenge e questo ovviamente ha tolto tempo a quelle che sono in questa lista.
Il libro che ho terminato per la sfida rispondeva al punto numero 2:

Un libro con una copertina che ami




Questa è stata la mia scelta, Spiderwick. Le cronache di Tony Di Terlizzi e Holly Black.
Una lettura molto piacevole da fare, con una trama che si segue bene e non annoia mai, anzi favorisce la continuazione della lettura per la curiosità che le vicende ti fanno venire.
Un libro molto curato e con delle illustrazioni veramente molto belle fatte sia su pagina intera che nelle parti laterali come corredo alle pagine scritte.
Molto carino e divertente, sicuramente una lettura da fare in estate per staccare.

L'altra lettura che ho iniziato, ma che, avendo letto altro, ho lasciato in disparte è quella che corrisponde al punto della challenge numero 9:

Un libro che ha lo stesso sapore del tuo gusto di gelato preferito




La scelta del libro ho pensato dipendesse dal colore della sua copertina e per questo, visto che i miei gelati preferiti sono crema e malaga (che presumo non fanno più, presumo perché non posso più mangiare gelati, me triste!!), ho preso questa copertina che, come potete vedere non ha nulla di giallo eh eh eh!
Ho iniziato a leggere La breve e favolosa vita di Oscar Wao di Junot Diaz da poco e non so ancora dirvi se mi piace oppure no, sono arrivata a una trentina di pagine quindi non so... Sicuramente adesso che ho terminato le altre due letture extra che ho fatto avrò più tempo per dedicarmi a questa e sono curiosissima! Ve ne parlerò meglio più in là!

Prossima lettura che farò.. in realtà non so quale possa essere magari lo vedrò la prossima settimana con il nuovo WWW. Non ha molto senso farlo questa settimana visto che sarebbe uguale al precedente più o meno, così l'ho sostituito con l'aggiornamento per la Challenge!!


Bene, questo è quello che sta succedendo con la Summer Challenge, fatemi sapere se avete letto questi libri, cosa ne pensate, o se avete intenzione di leggerli e ovviamente fatemi sapere quali sono le vostre letture al momento.
Vi mando un abbraccio e spero che continuiate seguirmi...Un grazie a tutti voi che mi leggete qui e sulla pagina facebook!!! Alla prossima e come sempre BUONE LETTURE!!!

18 luglio 2016

RECENSIONE "THE DARK" di JOHN McGAHERN

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Come state amici con questo caldo? Io sto perennemente chiusa in casa, quando posso, visto che ho una pressione che non è bassa DI PIU' e il rischio svenimento anche in posti improbabili è sempre in agguato!!!

Ma lasciamo stare le mie disavventure estive e procediamo con il post...
Quella di oggi è una recensione/opinioni (Come al solito) di un libro che mi ha fatto provare emozioni contrastanti, dalla rabbia, alla pena e non avevo mai letto cose simili. Non libri che mi facessero provare questo tipo di emozioni, ma proprio il tipo di libro, non mi aspettavo mi potesse piacere. Vi spiego tutto nel post, BUONA LETTURA!!!






TRAMA: Un ragazzo alla ricerca della propria posizione nel mondo, attraverso il superamento di un male oscuro che non è solo esterno, ma anche dentro di sé.




Titolo: The Dark
Autore: John McGahern
Casa Editrice: Minimum Fax
Anno: 2016
Pag: 204
Prezzo: 15,00 euro







VALUTAZIONE:



Non so se vi sia mai capitato di vedere la copertina di un libro e farvi un' idea tutta vostra della storia che racconta al suo interno. Bene questo è stato il caso di The Dark che, a vederne la copertina, mi ha dato l'idea di essere un thriller, ma non è così. Di solito ho il brutto vizio di non leggere quasi mai le trame se non ho il libro fisico tra le mani, e, anche in quel caso, non arrivo mai fino alla fine eh eh eh...
Per alcuni potrebbe essere una pazzia la mia, e magari tanti fanno la stessa cosa che faccio io chissà, a me molte volte è andata bene così, e credo che il fatto di non leggere sempre tutta la trama possa evitare di anticiparti la storia.
Tornando a noi, la storia raccontata in questo libriccino di poco più di 200 pagine è qualcosa che ti coinvolge senza che tu, lettore, te ne possa rendere conto.

La storia che McGahern ci racconta è ambientata nell'Irlanda degli anni '50, una nazione fortemente condizionata dal cattolicesimo che va a giustificare anche quelli che, nella morale comune e lontana da condizionamenti di ogni tipo, devono essere considerati come comportamenti malsani.
L'attenzione di questo scrittore si concentra su due figure principalmente, Mahoney, il capofamiglia, e suo figlio, di cui l'autore non ci dice mai il nome, ma è come se desse la possibilità al lettore di essere il protagonista dei fatti raccontati.
Le vicende riguardano il percorso di crescita di questo figlio, che cerca di allontanarsi dalla vita che svolge suo padre, il contadino, ma, allo stesso tempo, non vuole staccarsene del tutto.

Mahoney è un uomo violento, irascibile, sempre pronto alla lite, alle urla, alla violenza, di tutti i generi, nei confronti di chiunque dimostri di avere un proprio cervello o delle proprie aspirazioni personali diverse dal mandare avanti il lavoro dei campi. Un uomo rude e rozzo che non sa cosa significhi essere nel mondo, con gli altri, e che, come dicevo prima, è il primo a sfruttare la sua forte appartenenza religiosa per giustificare i continui soprusi ai suoi figli.
In realtà in questo libro si parla anche di un percorso di redenzione, se vogliamo dire così, proprio di questo padre, che nel corso delle pagine e degli anni che vengono in esse percorsi, accenna a voler essere migliore di quanto non sia stato fino ad allora.
Il figlio, di cui non sappiamo nulla che possa identificarlo, è un ragazzino continuamente stressato da ciò che gli viene imposto dal padre e dalla società. 
Diventare prete, in questo caso, è la rappresentazione di una entrata prepotente del senso religioso nella sua vita di adolescente che sa di non voler rinunciare a quello che la vita potrebbe riservargli. Un ragazzino costantemente diviso tra ciò che lo aveva sempre accompagnato nella sua esistenza e ciò che invece avrebbe potuto essere per lui un trampolino di lancio per VIVERE.
La sua giovane esistenza, costantemente vessata e umiliata da un padre che non capisce quando sia il momento di smetterla, sempre in lotta con se stesso, sempre attento ai suoi bisogni, alle sue carenze, alle sue mancanze, senza, però, mai considerare il fatto che probabilmente la causa del suo male fosse proprio se stesso.

"Avevi assistito a quella scena, e a ogni parola e gesto l'odio per quell'uomo era cresciuto. Del resto era successo tante di quelle volte che ti ci eri quasi abituato. Però, quando i piedi si staccarono da terra e iniziarono a oscillare, gli occhi strabuzzati per il terrore, le grida, non fu più possibile sopportare. "Smettila. Ti sto dicendo di smetterla". "


Un libro che è un viaggio nell'animo di questo ragazzo e di quello di suo padre che ci raccontano come ci si possa riappropriare della propria vita e renderla migliore nonostante siano stati fatti degli errori, che possono essere più o meno gravi, ma che, con la presenza di chi è disposto a perdonare, possano essere risolti.

Un libro che in poche pagine porta il lettore a vivere in quella realtà, nonostante si tratti di un romanzo in cui non ci sono tanti eventi, né particolari colpi di scena da trovarsi davanti.
Un libro che proprio grazie alla quotidianità di una famiglia irlandese, anche se atipica, ma non saprei dire quanto, ci mette davanti ad una lunga riflessione interiore che porta inevitabilmente ad esplorare cosa si nasconde dietro all'apparente normalità.

Per quanto mi riguarda è stata una lettura veramente coinvolgente, con uno stile di scrittura che sebbene sia duro, pungente, tagliente, secco e diretto in tutte le cose che racconta, ti lascia incollato alle pagine e ti fa pensare continuamente a quello che il protagonista sta per fare o ha subito.
E' un libro che, nonostante non presenti una trama particolarmente articolata lascia provare sensazioni che inevitabilmente ti portano ad immedesimarti. A questo proposito la tecnica utilizzata è quella del cambio del punto di vista da parte dell'autore.
Infatti, se nei primi capitoli l'autore parla in terza persona, raccontando i fatti dall'esterno, ad un certo punto, il lettore si trova ad essere direttamente interpellato dallo scrittore che, nel parlare di ciò che succede si rivolge direttamente a te che stai leggendo, anche se poi si parla del ragazzo.
Devo dire la verità, non ho mai letto nulla di simile, una tecnica narrativa che, sicuramente ha giocato un ruolo importante nel piacere che ho provato leggendo questo libro.
Sicuramente non è un thriller, come avevo supposto vedendo la copertina, ma una storia di vita, che può risultare magari noiosa a chi si aspetta delle letture sempre molto piene di avvenimenti e colpi di scena, ma allo stesso tempo una storia che potrebbe coinvolgere maggiormente proprio per la sua mancanza di eventi.

"Non ne sapevi granché di te stesso. Adesso ti trovavi di fronte a uno specchio, con la tentazione di sondare la sua mente per scorgere altre immagini di te. Ma non sarebbe stato giusto: lei aveva la sua vita, come tu avevi la tua, e ogni vita era troppo piena di cose più o meno importanti per fare da specchio vivente a quella di un altro" 

Un altro elemento che mi è piaciuto molto è il rapporto che padre e figlio hanno. Un rapporto fatto di violenza, di disprezzo, di vergogna, di cose non dette, di cose nascoste, ma che di base nasconde un amore e una compassione a volte che lasciano senza parole.
Sicuramente il concetto di perdono e accettazione, tipicamente cattolici, sono molto presenti in questo libro soprattutto da metà libro in poi. Gli anni che passano, danno maggiore maturità ad entrambi i personaggi per capire cosa non va nel loro rapporto e cercare, in un certo senso di cambiarlo.
Probabilmente non tutti sarebbero in grado di accettare una condizione simile, soprattutto in questi anni, e pensando che un comportamento del genere da un padre non si aspetta, ma ho apprezzato comunque il ragazzo per la sua capacità di comprensione che, però, non è mai muta e passiva accettazione.

"Attraversaste la città, padre e figlio, e incrociando gli altri studenti ti vergognavi di lui e subito dopo ti disprezzavi per quella vergogna immotivata, nata dallo stupido desiderio che la tua identità non venisse associata a quella di tuo padre: ti avrebbero associato a lui, invece di vederti indipendente e libero su uno sfondo di neve."

Non so se sia riuscita a trasmettervi quello che ho trovato all'interno di questo libro, da parte mia posso dirvi che la sensazione di impotenza che ha caratterizzato la lettura delle prime pagine che ho letto di questo libro è andata gradualmente sciogliendosi assumendo un senso di libertà, di tranquillità, se così posso dire che forse è proprio quello che l'autore ha cercato di trasmetterci.
E' stata una bella scoperta per me, una lettura scelta per caso, aspettandomi altro, che mi ha segnato sia nel bene che nel male, che ha dato comunque una speranza al lettore per uscire dal buio e dall'oscurità che il suo titolo presagisce.
Non mi resta altro da dirvi se non che leggere questo romanzo non è sicuramente un dovere, ma è uno strumento attraverso il quale potreste scoprire che non sempre il buio del cuore rimane lì a far soccombere, e che si può trovare la forza e il modo di uscire anche da quelle situazioni che ci sembrano insormontabili ritrovando se stessi e la propria indipendenza e forza.


Sono così giunta alla fine di questa recensione con la speranza di avervi infuso un po' di curiosità nei confronti di un romanzo che davvero merita di essere letto.
Fatemi sapere se lo avete letto, se questa recensione può esservi stata utile nella scelta di leggerlo o se vi è semplicemente piaciuto quello che avete letto qui... Io vi saluto e vi faccio come al solito l'augurio che le vostre letture vi diano sempre emozioni... 
Un abbraccio a tutti voi amici Viaggialettori... Ci rileggiamo prossimamente!!!

15 luglio 2016

RECENSIONE "LO STREGONE DEI VENTI" di MIKI MONTICELLI

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Allora amici come sta andando la vostra estate? Il caldo è arrivato e il mare, il sole, e l'ombrellone chiamano per tenerci compagnia e nei momenti di siesta anche con un buon libro tra le mani direi.
Oggi voglio parlarvi di una lettura molto fresca e piena di magia che ho finito non molto tempo fa e che mi ha particolarmente colpito.. Ve ne parlo meglio nel post.. Buona lettura!


TRAMA: Cassandra ha sedici anni, ha perso i suoi genitori ed ora vive in un collegio femminile. La sua vita non è semplice, avere a che fare con un gruppo di ragazzine impertinenti che non fanno altro che metterla nei guai la costringe ad isolarsi da tutti quelli che le sono attorno. Un giorno scopre di essere l'unica erede di una zia piuttosto antipatica e dispotica che le ha lasciato in eredità una lampada rossa e uno strano quadretto con una casa di pan di zenzero disegnata. Poco dopo incontra uno strano animaletto dai grandi occhi neri e dalla lunga coda che ben presto la coinvolge in una magica avventura in un altro mondo, quello di Tant'acque, e dei suoi strani abitanti, scoprendo la vera eredità che la donna le ha lasciato, oltre a scoprire la sua vera identità.

Titolo: Lo stregone dei venti
Autore: Miki Monticelli
Casa Editrice: Piemme
Anno: 2014 (Ristampa)
Pag: 343
Prezzo: 10,50 euro



VALUTAZIONE:



Con questo libro ho voluto approcciarmi ad una autrice che ho sentito essere molto apprezzata nel mondo dei libri per ragazzi e bambini. Non ne avevo sentito parlare fino a quando, credo a Natale o comunque durante quel periodo, è uscito il suo nuovo romanzo, IL SANGUE DI MARKLANT che mi aveva colpito, così andando in libreria per prenderlo e non avendolo trovato ho deciso di comprare questo qui e devo dire che non ho fatto un cattivo acquisto, anzi.

"Lo stregone dei venti" è una storia che unisce al suo interno magia, avventura e riflessione in un mix perfetto sia per una lettura da ragazzi che per adulti che vogliono fare letture fresche, divertenti e solo apparentemente leggere. Sicuramente i temi, anche se affrontati in maniera più semplice rispetto ad un libro per adulti, inducono comunque alla riflessione.
Devo dire che dopo Harry Potter, questo è stato uno dei pochi libri per ragazzi che ho cominciato a leggere, da poco, e per fortuna ogni volta rimango piacevolmente stupita.
La protagonista di questo romanzo è Cassandra, una ragazza di 16 anni che, rimasta orfana, vive in un collegio femminile e si trova costretta a subire le continue angherie che le sue compagne si divertono a fare affibbiandole le colpe.
Un giorno scopre di essere diventata l'unica erede di una zia di cui in realtà non conosce molto, se non il fatto di essere una persona antipatica, dispotica e prepotente. Nonostante questo, oltre ad averle lasciato una ingente somma di denaro, le viene rilasciata una scatola contenente, tra le altre cose, una vecchia lampada rossa e un quadro raffigurante una casa in campagna fatta di pan di zenzero.
Cassandra ha 16 anni e come tutti i ragazzini di quell'età si trova ad affrontare, da sola, la crisi adolescenziale che, credo, chiunque di noi ha passato a quell'età. 
Questo è infatti uno dei temi che ho riscontrato attraverso le pagine di questo libro.
Il non piacersi, il non sentirsi all'altezza dei propri compagni, l'essere vista come una persona strana solo perché non si condividono le cose fatte da altri compagni e quindi il successivo isolamento da parte di questi e il bullismo che subisce e che, purtroppo è tema di grande attualità.
Una serie di eventi che portano i giovani ad essere sempre più lontani da quello stato di felicità che dovrebbe essere loro proprio a quell'età.


" - Spiacente di non essere altrettanto floreale e allegra, signor Ambaradan! - osservò pungente. Lui si riprese subito e scosse la testa: - Non siate sciocca, sì che lo siete. Voglio dire... floreale. Non certo allegra. A dir la verità a guardarvi parrebbe che la vostra faccia non abbia mai neppure sorriso, e se non vi avessi visto ridere fino alle lacrime poco fa non avrei mai immaginato che aveste delle fossette tanto buffe. Dovreste farlo più spesso, rende la vita più dolce, o almeno così dicono! - sentenziò scrutandola attentamente.

Lei si guardò bene dal sorridere, visto che cominciava a sentirsi offesa. -La mia vita non è mai stata dolce né lo diventerà di colpo se sorrido - osservò con un sospiro."

Per una serie di sfortunati eventi, infatti, Cassandra si ritrova ad essere punita per una cosa che, scoprirà in seguito, essere stata fatta da una serie di personaggi che non appartengono propriamente al suo mondo. Rinchiusa nella torre dell'orologio del collegio, una notte Cassandra incontra un animaletto dai grandi occhi neri e dalla lunga coda che, senza rendersene conto la coinvolge in una avventura magica e in quella che è la vera natura della sua eredità.
Cassandra, infatti, è l'erede della potente fattucchiere, Zenzero, di Tant'acque, un villaggio di contadini popolato di creature magiche in continua lotta tra loro. Alla fattucchiera Zenzero era stato affidato il compito di proteggere il suo villaggio, ma stanca delle continue battaglie, un giorno aveva deciso di abbandonare il suo mondo.

Il protagonista maschile della storia è Ambaradan, anche lui è un ragazzo di sedici anni che ha un passato piuttosto burrascoso e misterioso, come misteriose sono le sue apparizioni e sparizioni improvvise.
Ambradan è il solo altro che, come Cassandra, riesce a vedere Saltapicchio, l'animaletto, e questo lo spinge a raccontare e coinvolgere Cassandra in quella che doveva essere ormai la sua battaglia personale con il mondo dei cattivi. Non credo che posso aggiungere altro nel raccontare le vicende, altrimenti vi faccio troppe anticipazioni sulla storia, quindi procedo con la mia visione del tutto.



La lotta tra il bene e il male e la conseguente presenza di una bipartizione tra personaggi positivi e negativi possono far pensare ad una storia letta già mille volte, qualcosa di scontato nel mondo della letteratura e di quella per ragazzi, in particolare, in questo caso, ma posso assicurarvi che non è così.
Nonostante si tratti di una lettura per bambini, l'intreccio che la Monticelli ha creato per far procedere la storia non è così banale o scontato. Si tratta di una vicenda "complicata" che va oltre il fatto di dover salvare un villaggio dal cattivo di turno. Si tratta di parlare della lotta tra fratelli dall'animo diverso, che, se in un caso riescono a capire le ragioni uno dell'altro, nell'altro caso si tratta di una battaglia che non ha trovato la giusta motivazione per essere risanata.
Si tratta di una storia che insegna il valore dell'amicizia e di quanto essa sia importante nel momento del bisogno e non deve essere mai data per scontato.
Ma si parla anche di superare la cattiva opinione di sé grazie anche alla capacità di poter aiutare qualcuno senza che venga richiesto nulla in cambio.

La storia mia è piaciuta moltissimo, è una storia fresca, leggera e divertente. La scrittrice è riuscita ad unire perfettamente la serietà di alcuni temi trattati con la leggerezza della risata e della goffaggine di due personaggi che chiaramente hanno questo ruolo.

Lo stile utilizzato dalla Monticelli è molto scorrevole e incalzante, cosa che ti spinge a voler continuare la lettura. La cosa, però, che mi è parsa un pochino strana a questo proposito è stato l'utilizzo di alcuni termini che mi sono sembrati un po' troppo difficili, forse, per un bambino, ma se letto da un adulto ovviamente non ci sono problemi.
Magari è una cosa che a me ha dato questa impressione, ma non avendo figli non so dirvi, sinceramente a che livello sono i ragazzini di oggi con il loro vocabolario, quindi diciamo che è una piccola postilla semi negativa a quella che è stata per me una piacevolissima scoperta letteraria.
Sicuramente leggerò altro della scrittrice, non so ancora quando, ma lo farò, e mi piace anche il fatto che ci siano degli scrittori o scrittrici italiane che possono tranquillamente essere messi sullo stesso piano dei grandi scrittori stranieri, bisognerebbe solo dargli un po' più di fiducia credo, ecco tutto.

Va bene basta con la polemica velata ma non troppo, sicuramente questa, è una lettura consigliata per tutti quelli che amano le storie di magia, per quelli che vogliono leggere qualcosa di divertente e scanzonato e per tutti coloro che vogliono staccare da letture pesanti, insomma leggetelo tutti e il divertimento è assicurato ;-)

Bene amici credo di aver detto tutto su questo libro... fatemi sapere se lo avete letto e se vi è piaciuto... Cosa avete in programma di leggere durante questa calda estate?
Vi ringrazio ancora perché state diventando sempre più numerosi e sono molto contenta di questo... Un grande abbraccio a tutti voi Viaggialettori... Alla prossima e come sempre BUONE LETTURE!!!