Come state amici? Io sto attraversando una fase di noia da lettura che spero passerà presto, mi sta prendendo brutta perché non si tratta di un blocco vero e proprio che non mi fa leggere nulla, ma tutto quello che mi passa sotto mano mi annoia, ogni storia che inizio la lascio dopo poche pagine e non ho stimoli per andare a scegliere nuove storie da conoscere. Non so che "malattia" strana sia, ma diciamo che la situazione attuale è questa. Sto facendo delle letture per le sfide, ma pure li sono "obbligata" in un certo senso a farle, per il resto non mi va di leggere...
Ho DECISAMENTE UN PROBLEMA e DEVO risolverlo al più presto!!!
Nonostante tutto ciò, direi che oggi vi parlerò della prima lettura interamente in inglese che abbia mai fatto nella mia vita. Ovviamente ho letto in inglese nel corso degli anni ma non un libro intero, magari degli articoli o delle parti di testi o dei libri che ho preso per ampliare un po' il vocabolario, ma mai un romanzo. Vi racconto la mia esperienza nel post, quindi non mi resta altro da fare che augurarvi una BUONA LETTURA!!!
TRAMA: Aristotele non sa nuotare e un giorno, andando in piscina, incontra Dante che, vedendolo in difficoltà, si offre per dargli delle lezioni. I due cominciano a frequentarsi anche fuori e a conoscersi sempre di più fino a diventare amici imparando a conoscere anche se stessi.
Una storia di amicizia, di conoscenza e scoperta del mondo.
Titolo: Aristotle and Dante discover the secrets of the universe
Autore: Benjamin Alire Saenz
Casa Editrice: Simon&Schuster
Anno: 2013 (Ristampa)
Pag: 359
Prezzo: 10,14 euro
VALUTAZIONE:
Uno dei buoni propositi libreschi che mi sono impegnata a stilare per questo 2017 è quello di leggere almeno tre libri in lingua. Perché proprio tre??? Perché sono quelli che ho comprato spinta dalla curiosità e dal fatto che, in lingua originale, costassero la metà di quelli in italiano (Evviva il materialismo spiccio!!).
E' vero pure che il livello di inglese non l'ho considerato affatto, quindi ci saranno casi in cui ci metterò una vita e casi in cui la lettura sarà giusto un pochino meno veloce di quella in italiano. Ma sono decisa a portare avanti questo obiettivo e così ho cominciato con questo libro che tutti dicono essere abbordabile.
La storia di Aristotele e Dante è quella di due ragazzini adolescenti che vivono la loro vita un po' da borderline. Sono molto diversi tra loro e proprio questa diversità, probabilmente, li ha spinti ad avvicinarsi l'uno all'altro.
Aristotele è il protagonista vero di questa storia, tutto ruota attorno alla sua vita e ad una sorta di segreto che la famiglia cerca di nascondergli relativo al fratello di cui lui ha pochi ricordi.
Dante è un coprotagonista che va a riempire, in un certo senso, le mancanze di Aristotele e a dare, a lui, degli spunti di riflessione su tutto quello che di diverso trova nella sua famiglia.
Un libro che parla di molte cose e lo fa in maniera semplice e diretta, cercando di rendere, forse, meno drammatiche alcune delle situazioni di cui ci troviamo a leggere.
Tra le varie tematiche che l'autore tocca c'è, ovviamente, quella dell'AMICIZIA vera, profonda, incondizionata, leale. Quella che nasce tra due persone che hanno piacere di trascorrere del tempo insieme, nonostante ci siano dei momenti di stanchezza.
Aristotele e Dante sono due personaggi che nella loro diversità si comprendono e si sostengono. Ed è molto bello vedere come proprio la loro diversità sia il loro punto di forza.
Altra tematica è quella della FAMIGLIA, rappresentata in due modi, per quanto siano entrambe basate sull'affetto.
La famiglia di Aristotele è meno spensierata, ed è visibile la presenza di elementi che minacciano la serenità di tutti i membri che la compongono. La famiglia di Dante è molto più affettuosa e l'affetto si vede, nel contatto fisico di baci e abbracci che si danno tra loro, nella libertà di parlare di tematiche più difficili da trattare tra figli e genitori. Insomma la famiglia di Aristotele, come lo stesso Ari, è molto più introversa rispetto a quella di Dante. O almeno questa è stata la mia impressione.
Se la Famiglia e l'Amicizia sono i due grandi temi affrontati nel romanzo, sicuramente attorno gravitano altre tematiche a cui l'autore concede più o meno spazio. Tra questi, le prime esperienze (alcol, droga e approccio con l'altro sesso), il tema del trauma di guerra, il tema dell'omosessualità, quello della violenza sul "diverso". Insomma ci sono moltissime tematiche che rendono questo romanzo uno strumento di formazione per giovani e ragazzi.
Per quanto mi riguarda devo dire che è stata una lettura molto piacevole, proprio perché apparentemente si tratta di un romanzo leggero che, però, di leggero ha ben poco. Mi è piaciuto molto il modo in cui momenti di alta tensione drammatica siano stati smorzati dall'atteggiamento assunto dai personaggi.
Mi è piaciuto molto il modo in cui l'autore ha costruito dei protagonisti che si completano e che sono di conforto l'uno all'altro nel momento del bisogno.
Non ho ben capito, o meglio, non ho accettato affatto il comportamento dei genitori e delle sorelle di Aristotele di tenerlo fuori da una parte importante e negativa della loro famiglia. Lo trattano come se non ci fosse e se non lo riguardasse, nonostante i suoi tentativi di voler conoscere la storia di suo fratello fossero stati tanti da parte sua. Non ho apprezzato neanche il fatto che, per conoscere la verità, Ari abbia dovuto fare una sorta di "violenza" su di sé e accettare la scelta dei suoi genitori di ignorarlo e che solo quando succedono cose brutte si finisca per cedere le armi.
Ecco, queste cose proprio non le ho digerite, perché non fanno parte del mio modo di essere, posso comprendere le ragioni, forse, ma di certo non accettarle.
Per quanto riguarda, invece, lo stile e il livello di inglese, i discorsi da fare sono diversi.
Per quanto mi riguarda la difficoltà della lingua è quella di non conoscerne la grammatica, perché il vocabolario, si recupera o si amplia in base al tipo di letture che si fanno. Tutto dipende dalla pazienza che si ha nel volersi avvicinare al dizionario. Sicuramente se si parte con l'idea di voler capire tutto e subito è sbagliato, ma vedrete che mano a mano che si va avanti, ci si abitua allo stile dell'autore e anche alla presenza di espressioni che vengono ripetute spesso.
Nel caso specifico posso dire che la scelta di utilizzare molti dialoghi e meno descrizioni, rendono il libro più comprensibile e soprattutto avvicinano il lettore, anche quello meno esperto, ad espressioni idiomatiche e di uso comune che nelle grammatiche non si trovano. Come vi ripeto iniziare un libro in lingua e sperare che tutte le parole siano comprese è un errore da non fare in partenza.
Per quanto riguarda la mia esperienza personale posso dirvi che all'inizio ho dovuto cercare molte parole, poi mano a mano che andavo avanti ne ho comprese sempre di più e la ricerca è stata meno presente. Altro elemento da tenere in considerazione è il fatto che non è necessario, sempre, tradurre tutte le parole, è possibile comprendere il senso di ciò che si legge anche attraverso la traduzione di un periodo ampio e vedere, così facilitata, la comprensione del resto.
Ovviamente le cose che ho detto non sono regole che si devono seguire necessariamente, sono solamente cose che ho riscontrato io nella mia esperienza, voi magari avrete un altro metodo.
Per tornare al libro, come ho detto, mi ha colpito molto la scelta di utilizzare i dialoghi, cosa che di solito non apprezzo molto perché mi sembra di non ritrovarmi una storia completa, invece in questo caso non ho riscontrato questa sensazione. Le descrizioni ci sono, ma vanno a colmare perfettamente quelle carenze che il dialogo, a volte, comporta.
Insomma, una lettura molto carina, leggera, adatta a chi vuole approcciarsi alla lingua essendo consapevole della presenza di molte espressioni e modi di dire colloquiali, e di parole con più significati. Una libro che fa riflettere senza essere eccessivamente pesante.
Una lettura che mi è piaciuta molto anche se avrei modificato alcune cose, ma non si può volere tutto.
Anche per questo volume ho detto tutto, fatemi sapere se avete letto questo romanzo, se leggete in lingua, non necessariamente inglese, io vorrei affrontare anche il francese ma non so proprio da cosa partire e poi imparare lo spagnolo, ma forse voglio fare troppe cose e tutte insieme :-/
Non mi resta che salutarvi, mandarvi un abbraccio e augurarvi BUONE LETTURE!!!
Ciao Mikla! Beata te che leggi in inglese, io lo mastico poco e quindi non ho mai provato a farlo. Questo libro mi ha sempre incuriosito e dalle tue parole deduco che sia anche molto carino! Peccato doverci rinunciare!
RispondiEliminaCiao Maria, provaci a leggere in inglese, ci vorrà un po' di pazienza ma vedrai che ce la fari ;-) Comunque questo libro lo hanno pubblicato anche in italiano quindi se vorrai leggerlo c'è!!!
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