15 ottobre 2020

Recensione: "OHIO" di STEPHEN MARKLEY

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Questa settimana mi sto dando al recupero di post e recensioni da mostrarvi perché in questi giorni di blocco fisico mi sembra di essermi arretrata con tutta la mia vita. E' una sensazione stranissima, forse perché mi è capitato improvvisamente e non mi era mai successo, o almeno non mi era mai capitato di rimanere bloccata. 

Fatto sta che in questi giorni sto continuando a leggere e a scrivere i post che da qualche tempo avevo programmato di fare. Quindi oggi vi racconto le mie impressioni su un libro uscito moooolto di recente che mi ha catturata dal momento in cui ne era stata annunciata la pubblicazione. Insomma vi mostro cosa mi ha lasciato questo libro, BUONA LETTURA!





Trama: New Canaan è una città di provincia dalla quale tutti sono andati via dopo il diploma. Sono passati ormai dieci anni e per uno strano motivo quattro di quei ragazzi sono tornati lì, proprio dove avevano deciso di lasciare il loro passato. 

Titolo: Ohio
Autore: Stephen Markley
Casa Editrice: Einaudi
Anno: 2020
Pag: 536
Prezzo: 21.00 euro



Cosa Ne Penso...



Spesso mi succede di voler leggere dei libri solo perché guardandoli mi chiamano in qualche modo. In realtà mi succede così nella maggior parte dei casi in cui compro libri, a parte quei titoli di cui sento parlare molto ma che finisco per leggere sempre qualche mese se non anni dopo.
Mi piace leggere delle storie poco conosciute, quelle di cui si parla poco e anche se mi capita di leggerne di note il fatto che io le affronti dopo molto tempo me le rende misteriose.
In questo caso, invece, mi sono trovata davanti ad un ibrido. Nel senso che l'uscita è stata pubblicizzata, ma credo che non abbia raggiunto molte persone o almeno io di opinioni su questo romanzo ne ho sentita solo una.

Ho cominciato a leggere OHIO con le dita incrociate nella speranza che mi piacesse, il costo non era irrisorio, avevo deciso di comprare il meno possibile e di fare acquisti mirati, quindi quando mi sono trovata davanti questo libro l'ho preso e l'ho letto subito.

Tutto inizia con un funerale nella cittadina di New Canaan. Un ragazzo del posto è morto da militare in guerra, non si tratta di un ragazzo qualsiasi, però, ma di uno dei più popolari della scuola durante i suoi anni di studio. Un funerale a cui hanno partecipato in molti spinti sia dall'amor di patria che proprio dalla sua popolarità. Ma quattro persone sono i grandi assenti e allo stesso tempo i protagonisti di questo romanzo.

C'è Bill l'idealista convinto e disilluso che vuole provare a cambiare il mondo nella sua politica e nella sua storia. Bill è un personaggio legante diciamo. Anche lui era molto popolare proprio per il suo essere fuori dagli schemi, da ogni concetto prestabilito, da ogni costruzione sociale. Rimasto a New Canaan Bill si rende conto di quanto sia sporca quella realtà e di quanto la sua sporcizia influenzi inevitabilmente la vita di chi la abita.

Un altro personaggio è Stacey, una ricercatrice che se ne è andata da New Canaan e che proprio andandosene è riuscita a conoscersi e a farsi accettare dalla sua famiglia per quello che è, una lesbica. Non che questo, ad oggi, sia un elemento identificativo, ma leggendo ci si rende conto di quanto lo sia stato vivendo a New Canaan e soprattutto per Stacey e la sua famiglia.

Poi c'è Dan veterano di guerra, è in Iraq che ha perso un occhio ed è da lì che arrivano tutti i suoi problemi. Sicuramente è il personaggio che ne ha meno in relazione al posto ma questo non significa che la sua figura sia noiosa.

Infine c'è Tina, la più ingenua dei quattro, la ragazza che nonostante abbia raggiunto la maturità continua ad essere sempre un pò la "svampita", passatemi il termine, ex cheerleader del gruppo, una ragazza molto fragile e amareggiata. 

Ma di cosa ci vuole parlare Markley in questo romanzo? Di una intera generazione di ragazzi che diventano in un certo senso rappresentanti di quello che è la scuola americana e la popolarità che essa ti porta nonché quanto sia effettivamente utile o durevole quella popolarità e cosa essa comporta nel tempo.

Il libro è molto corposo, inutile negarlo, ma l'autore riesce a raccontarci la vita e l'animo di questi ragazzi con una maestria che mi ha lasciato davvero con il fiato sospeso per tutto il tempo.
Una storia costruita come se fosse un puzzle è quella che si snocciola tra le varie pagine. Ogni tessera si compone di un episodio ricordato, un momento della vita dei protagonisti dopo la scuola, a cui si associano anche momenti della modernità, di quella modernità che riporta a New Canaan.
E proprio New Canaan credo che sia una protagonista ulteriore di questo romanzo. Quasi la città diventasse una melma avvolgente che travolge e stravolge la vita di tutti i suoi cittadini.
A Markley va il plauso di aver avuto saputo raccontare una vicenda estremamente dolorosa attraverso una narrazione caratterizzata dal ricordo. Un elemento questo che permette ai protagonisti e a noi di crescere e renderci conto di quanto la bolla che ci si costruisce attorno in realtà possa scoppiare molto facilmente.

Una storia molto toccante nella quale i protagonisti non sembrano avere alcuna possibilità di riscatto morale proprio perché vivono legati ad una realtà che li ha completamente assorbiti in un mondo negativo pieno di alcol droga e violenza.
Un romanzo che colpisce molto anche perché noi lettori ci troviamo ad essere completamente ignari di quello che sta per succedere fino a quando non succede e questo me lo ha reso ancora più avvincente.
Mi sono ritrovata spesso a dovermi fermare a respirare perché davanti ad una scrittura immersiva che mi ha rapito isolandomi da tutto quello che avevo intorno.

Una storia che mi ha lasciato un solco profondo nel quale non so se disperarmi o se abbracciare tutti e dire loro che una soluzione uscirà fuori. Con questo voglio dirvi che non vi dovete aspettare un libro da happy ending, assolutamente no. 
OHIO è sicuramente un libro pesante da digerire, un romanzo che vi riempirà di pugni allo stomaco e di sberle in faccia per farvi svegliare da un senso di torpore che avvolge noi tutti felici nella nostra normalità.
Stephen Markley è riuscito in 500 pagine a dare un quadro estremamente negativo e dettagliato di una società che nonostante voglia farsi conoscere come la più all'avanguardia sia ancora avvinta da pregiudizi e stupide convinzioni. 


VOTAZIONE:

E MEZZA



Una storia di crescita improvvisa e violenta nella quale ogni cosa è coperta da un velo di ipocrisia e falsità con la quale i protagonisti si ritrovano a fare i conti. Un libro potente scritto da un penna graffiante, affilatissima, senza peli sulla lingua e molto diretta anche nei momenti di maggiore dolore e atrocità.
Un quadro sociale complesso e allo stesso tempo analizzato nei suoi elementi più peculiari. Un romanzo d'esordio che sicuramente merita di essere letto proprio per la violenza della sua storia, per la sua capacità di buttare il lettore al di fuori di un mondo dorato.

Fatemi sapere se avete letto questo romanzo cosa ne avete pensato, se vi è piaciuto o meno...
Spero che non vi abbia annoiato con questo articolo lunghissimo e di avervi fatto capire l'atmosfera che si respira tra le pagine di questo romanzo.

Vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare delle bellissime letture. A presto!

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