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E' molto raro che io finisca un libro e mi metta subito a scriverne le mie impressioni. Soprattutto in questo ultimo anno, dopo il blocco che ho avuto, mi sembra sempre che ho altri libri da recuperare e non penso che potrebbe essere bello anche scrivere impressioni a caldo.
Non so se questa cosa mi porterà a dei risultati migliori o meno, ma ho deciso che voglio raccontarvi subito quello che ho pensato di questo romanzo finito di leggere da pochissimo (domenica 25/10). Un romanzo che ha unito le mie due passioni, l'arte e la lettura in un mix che mi ha incantata. Ma ve ne parlo meglio nel post...
"Il mio scopo, nel dipingere questa collezione di quadri sui pali totemici, è stato quello di descrivere queste vestigia impressionanti, monumentali, nella loro collocazione originaria. Voglio offrire un tributo alla creatività dell'arte e della vita dei primi abitanti della provincia. Quello che vedete qui rappresenta solo una piccola parte delle grandi comunità della Columbia Britannica..."
"Non saranno mai pronti. Sono stata una stupida a sperarlo. Tutti quegli imprenditori edili di Vancouver non vogliono che la gente veda la vitalità e la dignità della cultura dei nativi. I loro profitti provengono dalla distruzione degli indiani e io... Cosa sto facendo, io?" "Tu rendi loro onore" disse fermamente Jessica. " Ma se i bianchi non recepiscono la cosa, non ho fatto niente con questi dipinti per opporsi alla tragedia di Cumshewa e degli altri villaggi in rovina. Niente per oppormi al villaggio messo a fuoco a solo pochi isolati da qui. Niente per oppormi alle perdite, non solo dei bambini di Sophie, ma di tutti quelli lungo la costa."."
Ecco lo spirito di Emily, una donna che ha donato la sua arte a favore di una causa umana che l'ha segnata profondamente proprio grazie alla possibilità di essere accolta da loro. Sophie, una donna indiana, diventa la sua amica/sorella e più volte ci si rende conto di quanto lei sia molto più sorella di Emily delle sue reali sorelle. Sophie è un personaggio bellissimo della vicenda, una sorta di guida spirituale di Emily sebbene lo sia solo apparentemente. Anche Sophie è umana e come tale soffre, si addolora, e commette errori.
Sono rimasta totalmente avvinta e avvolta dall'atmosfera creata dalla Vreeland in questo romanzo sebbene io abbia trovato la prima parte un po' troppo tecnica per i non addetti ai lavori. L'autrice è riuscita a trasmettermi il cambiamento di Emily e il momento in cui riesce a capire quale sia la sua strada, quale sia il suo obiettivo e questo si dispiega anche davanti ai nostri occhi con una progressiva immersione nella natura. La Vreeland da voce alla natura dei boschi al punto che mi sono ritrovata a comprendere la magnificenza provata da Emily davanti agli spettacoli che la natura stessa le ha offerto.
Una storia che mi ha rapita non solamente per Emily ma anche per quella dei personaggi che le ruotano attorno e a cui la scrittrice riesce a donare il loro spazio nonostante la stessa Emily sia comunque una presenza molto carismatica a livello narrativo. Una donna piena di forza vitale ma allo stesso tempo di una fragilità enorme che ha sempre cercato di nascondere dietro ad una sorta di aggressività di difesa. Un romanzo molto accurato, molto realistico e dettagliato e per questo in grado di coinvolgermi pienamente nella storia che mi ha raccontato.
VOTAZIONE:
Devo ammettere che inizialmente ho pensato si trattasse di un romanzo un po' sottotono rispetto al precedente dell'autrice. Stavo rimanendo delusa dal fatto che ci fossero troppi elementi tecnici che io, avendo comunque studiato arte contemporanea all'università stavo capendo, ma non pensavo potessero essere adatti ad un romanzo. Invece ho dovuto ricredere a tutto questo mio iniziale pensiero in relazione poi a quanto è accaduto poi.
La Vreeland ci accompagna gradualmente nel mondo della Carr e lo fa di pari passo con l'artista che gradualmente riscopre la natura e la necessità e i messaggi lasciati da essa. A questo aggiunge l'urgenza fisica di salvare le popolazioni native e tutto ci diventa più viscerale, necessario. Tutte le sensazioni provate da Emily riusciamo a percepirle attraverso le pagine e il procedere di una storia che per quanto sia molto affascinante è anche costellata di molta sofferenza e dolore.
Percepiamo i dubbi di Emily nel perseguire così pedissequamente il suo scopo lasciando andare la sua vita, la possibilità di avere un affetto, la possibilità di creare una vita che non sia legata solamente all'arte. Ma allo stesso tempo ci troviamo anche a comprendere che questa è l'unica scelta plausibile per lei, l'unica che effettivamente la rende felice e completa.
Un romanzo molto bello, intenso, che vi lascia la sensazione di aver partecipato a qualcosa di grandioso e potente. Una storia commovente che gratifica e lascia con la voglia di correre fra i boschi.
Fatemi sapere se lo avete letto, se avete letto qualcosa di questa autrice. Mi dispiace se sono stata troppo prolissa nel parlarvene ma volevo rendere a pieno le sensazioni che mi ha trasmesso questo romanzo.
Vi auguro di fare bellissime letture, vi mando un abbraccio... A presto!
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