Come state amici? Come state trascorrendo l'estate? Vi siete già abbronzati? Io sono versione fantasma o mozzarella, decidete voi, non che quando prenda il sole diventi chissà che colore, ma diciamo che una sorta di color ambra pure ci divento.
COMUNQUE... Visto che se vedrò il mare per due giorni sarà grasso che cola, nel frattempo vi racconto la mia esperienza di lettura con questo romanzo della Gazzola che, abbandonate le vesti della giovane dottoressa Allevi, si è cimentata nel raccontarci la vita di una trentenne di oggi.
Vi lascio al post e vi auguro, come sempre, BUONA LETTURA!!!
TRAMA: Emma ha trent'anni, fa la stagista, da tre anni, presso una casa di produzione cinematografica con la speranza di un contratto vero e proprio. Il momento sperato non arriva ma, al contrario, un licenziamento inaspettato la costringe a trovare una soluzione alternativa.
Una ragazza tenace che vuole raggiungere gli obiettivi che si era prefissata nel migliore dei modi e senza essere disposta a vedere sminuito il suo ruolo.
Titolo: Non è la fine del mondo
Autore: Alessia Gazzola
Casa Editrice: Feltrinelli
Anno:2017 (Ristampa)
Pag: 220
Prezzo: Due libri 9,90 euro (Promozione 2017)
VALUTAZIONE:
La Gazzola mi ha conquistata con la scrittura de L'ALLIEVA e gli altri libri della serie che cominciai a leggere ben prima che ne fosse tratta una serie televisiva. Questa volta, invece, non ci troviamo alle prese con una imbranata anatomopatologa, ma con una stagista trentenne che ben rappresenta la situazione di molti giovani di oggi.
Una lettura, questa, che ho affrontato riuscendo ad unire due sfide di lettura con un solo volume, la prima è la LPS2017 SFIDA DI LETTURA per la quale ho letto UN LIBRO NON ANCORA LETTO DI UN AUTORE CHE AMI. La seconda è LA RUOTA DELLE LETTURE per la quale ho conseguito l'obiettivo di LEGGERE UN LIBRO DI UNA AUTRICE ITALIANA VIVENTE.
Tornare alla Gazzola dopo tanto tempo è stato come ritornare a casa. E' una autrice che mi piace leggere, magari non sarà quanto impegnata nelle sue storie, ma a me piace e diverte molto. In realtà questa idea me la sono fatta leggendo i libro della serie de L'allieva.
Quando mi sono avvicinata a questo libro, invece, ho avuto certamente la stessa sensazione ma l'ironia e la finta leggerezza della storia mi hanno coinvolto meno.
Chi ha già letto le avventure di Alice Allevi, infatti, non potrà non ritrovare qualche similitudine nella storia di Emma de Tessent, brillante stagista in una casa di produzione, una madre (la nonna per Alice) per confidente e una storia d'amore apparentemente impossibile da cui sopravvivere. Insomma, elementi simili ci sono ed è, purtroppo, inevitabile fare anche sei paragoni.
Ma vorrei cercare di raccontare qualcosa di quello che ho pensato in relazione a questo romanzo.
Non ci troviamo davanti ad una storia pretenziosa, ma ad un racconto di vita che richiama la situazione attuale dei trentenni che si trovano a dover sopravvivere alla giungla del lavoro e della disoccupazione imperante.
E' un libro che ha un chiaro stampo favolistico, con un lieto fine piuttosto prevedibile ma si può comunque leggere una storia che ci faccia compagnia per un paio di giorni senza doverci necessariamente impegnare la testa.
Questo è ciò che fa questo breve romanzo, intrattiene e lo fa abbastanza bene, seppure ho trovato alcune cose un po' arronzate e lasciate al caso.
A volte ho avuto la sensazione che la trama dovesse essere riempita per forza con qualcosa e allora ci si mette un evento che cambia il ritmo, ma poi non è presente un collegamento e se c'è è blando.
Purtroppo, rispetto a L'allieva ho trovato questa storia meno curata, ma non per questo si tratta di un libro illeggibile.
Una lettura perfetta per l'ombrellone perché non impegnativa, non è neanche una di quelle storie che ti fanno fremere per conoscerne il finale, però. E' un libro che si legge come se si stesse ascoltando qualcuno raccontare un avvenimento della propria vita, ecco.
Mi aspettavo qualcosa in più anche dai personaggi che danno la sensazione di essere un abbozzo di quelli degli altri libri, magari è proprio così, chissà. Decisamente la lettura delle storie di Alice va ad intaccare un giudizio che, pur essendo positivo è comunque un positivo da appena sufficiente, quindi parliamo di due farfalle e mezzo.
Io lo consiglio comunque perché in estate fanno bene queste letture leggere e che danno la sensazione di freschezza, poi fate voi, io credo che valga più la pena di leggere L'allieva, ecco, l'ho detto!!!
Ma voi avete letto qualcosa della Gazzola? Avete letto questo romanzo? Cosa ne avete pensato? Fatemi sapere nei commenti, se vi va.
Vi mando un grande abbraccio e vi auguro buone letture!!!
Ciao Mikla! Ho letto questo libro forse l'anno scorso, ma non L'Allieva, quindi non posso dirti le differenze. Però sono d'accordo con te in tutto. A me non ha trasmesso più di tanto, nonostante l'abbia trovata comunque una buona lettura. In realtà non ricordo neanche tanto bene la storia, ma ricordo che il finale mi ha deluso. Sicuramente leggerò L'Allieva perché tutti, compresa te, ne parlano benissimo, quindi sono un po' curiosa :)
RispondiEliminaCiao :-) La serie de L'ALLIEVA è perfetta per l'estate quindi leggila! Purtroppo questo volume le aspettative non le riesce a colmare. La sensazione di incompletezza è troppo presente durante la lettura. D'altronde qualche colpo basso è concesso a tutti :-)
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