10 novembre 2017

RECENSIONE "I MEDICI. UNA DINASTIA AL POTERE" di MATTEO STRUKUL

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Ebbene si, anche io sono approdata nella Firenze del 1400 e ho conosciuto la sete di potere, gli intrighi, le passioni e l'amore di una delle famiglie più importanti del nostro paese.
Ho letto il primo capitolo di quella che, ormai, è una tetralogia grazie alla RUOTA DELLE LETTURE per l'obiettivo LEGGI UN LIBRO CHE HA VINTO IL PREMIO BANCARELLA ed eccolo qua, fresco fresco di premio.
Vi racconto le mie impressioni nel post, BUONA LETTURA!!!



TRAMA: Firenze 1439. La cupola di Santa Maria del Fiore è in costruzione, la città freme nel vederla terminata. Con il popolo anche Cosimo De Medici che vede in essa la realizzazione di un progetto ben più grande, riuscire ad affermare il prestigio della sua famiglia sulla città, e non solo. Ma Firenze è terra di conflitti e intrighi politici che iniziano con il sospetto avvelenamento di Giovanni (padre di Cosimo e Lorenzo) che la storia ci ha ben raccontato e di cui, questo romanzo, ci offre uno scorcio importante.



Titolo: I Medici. Una dinastia al potere
Autore: Matteo Strukul
Casa Editrice: Newton Compton 
Anno: 2016
Pag: 382
Prezzo: 9,90 euro




VALUTAZIONE:



Era da tempo che l'idea di leggere un romanzo storico si faceva strada nella mia mente e quando, con la sfida, mi è uscito questo obiettivo non ho esitato un secondo ad andare in libreria e prendere questo romanzo.
L'idea che si tratti di una serie di libri, da una parte non mi dispiace, così da avere un quadro completo, se vogliamo, di quello che è stata la famiglia Medici. Dall'altra non vorrei comprare altri libri, in vista del salone del libro sull'editoria indipendente che faranno a Roma tra qualche settimana, dove sicuramente qualcosa comprerò, se riuscirò ad andarci :-/.
Insomma, la mia curiosità barbina nel voler proseguire la serie è a livelli esagerati ma cercherò di trattenere le mie manine bucate, ecco!

I MEDICI è un romanzo storico che mi ha coinvolto fin dall'inizio. Il racconto di questa famiglia si concentra sul momento in cui la loro sete di potere si fa prepotente.
La morte improvvisa di Giovanni, il capostipite, porta la fine di una tranquillità che, molto probabilmente, la famiglia aveva solamente immaginato di vivere. Con la sua morte, infatti, Cosimo e Lorenzo cominciano ad indagare su chi possa essere stato e sulle ragioni che hanno portato a un gesto del genere evidenziando una idea di loro che non era rosa e fiori, da parte di tutti coloro che avevano intorno.

La Firenze che Matteo Strukul ci racconta è quella attraversata da una serie di lotte intestine tra le famiglie nobili della città. I Medici sono degli importanti banchieri e come tali hanno rapporti molto stretti con il papato e con altri rappresentanti dei ducati dell'epoca.
La fama porta invidia, e tale è il motore che spinge Rinaldo degli Albizzi, i Visconti di Milano e Palla Strozza (per indicare solo alcuni dei personaggi che appaiono nel romanzo) ad attaccare i Medici sia politicamente, sia personalmente. In particolare Cosimo costantemente oggetto di tentati omicidi da parte di Rinaldo degli Albizzi, il cui non riuscirci porta solo l'aumento di un'acredine che diventa percepibile in ogni pagina che lo vede protagonista.

Nel libro, però, non c'è solamente la rappresentazione delle congiure e degli intrighi di palazzo, c'è la vita di una città e quella di un uomo con la sua famiglia che vivono cercando di fare del bene per una città che, forse, non meritava tanta attenzione all'epoca.
La storia di Strukul è quindi quella di una famiglia, è vero, ma credo si tratti anche di quella di una città che si evolve con questa famiglia. Una città che insieme alla famiglia Medici subisce tradimenti, morti, passioni e gioie.
Gli eventi importanti per Cosimo corrispondono sempre ad un evento importante per Firenze e questo parallelismo tra i due mi è piaciuto molto.

Parliamo ora dei personaggi. Cosimo è chiaramente la mente della famiglia e Lorenzo il braccio, una suddivisione di compiti ben chiara fin dalle prime pagine. Così facendo l'autore decide di dare più spazio a Cosimo, anche per la longevità del personaggio stesso.
Cosimo è riflessivo e allo stesso tempo impetuoso nelle scelte che riguardano la sua famiglia. E' un uomo innamorato della sua donna e questo sentimento è forte e ricambiato. La figura di Cosimo è sicuramente quella che coinvolge di più, sebbene Contessina e la sua caparbietà mi hanno molto affascinato. Soprattutto la sua, di lei, capacità di mettere calma e ragione in situazioni difficili da gestire.
Mi è piaciuta molto anche la figura di Reinhard Schwartz, il cattivo tenebroso e prezzolato che sicuramente dà al romanzo l'aura di mistero giusta al clima degli intrighi che hanno caratterizzato quegli anni. Meno in luce sono Lorenzo e la sua famiglia, mentre Strukul sceglie di dare voce ad una donna, Laura, misteriosa e ammaliante assassina vendicatrice che tanta parte ha nel cuore del sicario.

Tutti vengono descritti in maniera dettagliata e minuziosa, e questo mi ha permesso di figurarmeli e di averli davanti a me, questo vale anche per gli abiti, e le stanze dei palazzi.
Proprio la minuziosità delle descrizioni, che sicuramente danno un valore aggiunto al romanzo, a mio avviso, mettono in evidenza la debolezza dei dialoghi tra i personaggi, quando questi non riguardano gli eventi storici, quindi accordi più o meno leciti o strategie di guerra. La narrazione piena e coinvolgente, a volte con eccessiva punteggiatura non ha rovinato comunque la riscoperta di questa storia.
Altro elemento che, seppure non gravissimo, mi è subito saltato all'occhio è legato soprattutto alla presenza di molti personaggi che vengono solamente nominati e solo in un secondo momento si dà qualche informazione sulla loro natura. Mi spiego meglio: il fatto che ci siano dei personaggi noti in una vicenda storica non necessariamente deve indurre lo scrittore a dare per scontato che il suo lettore debba conoscerli o comunque collocarli nella giusta posizione al solo vederne il nome sulla pagina, parlo essenzialmente della prima parte del romanzo. In questo senso, forse, una piccola nota o una sorta di appendice dei personaggi reali che ruotano attorno alla famiglia e che hanno un ruolo importante nello svolgimento della storia io l'avrei messa. Ovviamente anche cercarli in un momento successivo attraverso altre fonti è fattibile, ma perché dover interrompere la lettura?

A parte queste due piccole postille, direi che il romanzo è un buon modo per approcciarsi alla storia di questa famiglia. Un romanzo che, ovviamente, si concentra sugli eventi più importanti dell'epoca rappresentata e che sicuramente fa il suo dovere, nel senso che intrattiene e insegna allo stesso tempo.
Comprerò e leggerò i seguiti perché, come ho detto la curiosità è molta e poi sarebbe stupido non continuare a leggerla avendola apprezzata.

Voi avete già questo libro o l'intera serie? Che ne avete pensato? Credete che sia meritevole di tutto il successo che sta avendo? Insomma, fatemi sapere cosa ne pensate in proposito.
Vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare bellissime letture!!!  

2 commenti:

  1. Ciao! La storia narrata nel romanzo mi sembra piuttosto simile a quella raccontata nella fiction, giusto? Quest'ultima, sinceramente, mi è piaciuta così così; l'ho trovata interessante ma un po' lenta e non sono una grande fan di Richard Madden come attore. Comunque, quasi sicuramente il romanzo sarà più avvincente :-)

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    1. Ciao Silvia :-) Bhe la storia della fiction e del libro coincidono perché è storia vera, quindi non ci sono molte diversità. Io non ho visto la serie se non per qualche pezzetto, quindi non so dirti se trattano le stesse scene, ma la storia credo sia la stessa. Posso dirti che il romanzo mi è piaciuto e se ti piace il romanzo storico puoi sicuramente dargli una possibilità!

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