01 novembre 2017

RECENSIONE "LA MISCELA SEGRETA DI CASA OLIVARES" di GIUSEPPINA TORREGROSSA

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Amici belli come state? Come stanno procedendo i vostri giorni? L'inverno è arrivato dalle vostre parti? Qui da me ormai sembra di stare a Trieste, e ne sono ben lontana... Ma andiamo avanti e parliamo di cose serie, anche oggi una nuova recensione per le sfide di lettura. Devo dire che, se nell'ultimo periodo io mi stia lasciando andare alla stanchezza e alla mancata voglia di leggere, le sfide mi danno sempre una spintarella per andare avanti pur leggendo molto più lentamente, quindi direi che è un bene la loro presenza!

Questa volta vi parlo di un libro che ho notato tantissime volte in libreria, ma non ho mai pensato di comprarlo, poi un giorno ho aperto il kobo e l'ho divorato. 
Vi racconto le mie impressioni nel post, BUONA LETTURA!!!




TRAMA: Roberto Olivares è padrone di una torrefazione che gestisce con pochi operai fidati e i sapienti consigli di sua moglie Viola. Viola è una donna sensuale, intelligente e caffeomante. La sua capacità di leggere i fondi di caffè l'ha portata ad avere il titolo di principessa del quartiere e come tale è rispettata e benvoluta da tutti.
Una famiglia numerosa, la loro, composta da cinque figli molto diversi, tra tutti spicca Genziana, cui il padre dedica una miscela preziosa. Una storia familiare e di rinascita accompagnata sempre dall'aroma del caffè in tante varietà.

Titolo: La miscela segreta di casa Olivares
Autore: Giuseppina Torregrossa
Casa Editrice: Mondadori
Anno: 2015 (Ristampa)
Pag: 332
Prezzo: 10,50 euro





VALUTAZIONE:



Libro letto per LA RUOTA DELLE LETTURE per la quale ho coperto un obiettivo non completato nella principale (OBIETTIVO 3: LEGGI UN LIBRO NEL CUI TITOLO SIA CONTENUTO UN AGGETTIVO).

La miscela segreta di casa Olivare è un romanzo che mi ha sempre attirato per la copertina, con i suoi colori autunnali, e la sensazione di casa che mi trasmetteva, una sensazione che mi ha accompagnato, poi, durante tutta la veloce lettura che ne ho fatto.
Secondo libro che leggo, durante questi ultimi giorni, che al suo interno racconta qualcosa legato alla guerra e alle sue conseguenze, cosa che mi fa pensare al fatto che la maggior parte delle volte la scelta dei libri che deciso di leggere seguendo l'istinto ha sempre un collegamento con quanto letto in precedenza... Doti sensitive che fanno capolino, mah!

Comunque, torniamo a noi...

In questo libro c'è un prima e un dopo. Un PRIMA caratterizzato da felicità, desideri, ambizioni, una situazione familiare tranquilla e priva di particolari difficoltà. Poi arriva il DOPO, la guerra, la morte, la distruzione,il dolore, la necessità di sopravvivere ad un dolore immenso, oltre che alla nuova situazione della città e alla necessità di sopravvivere.
Una storia che, nella seconda parte vede la crescita della nostra protagonista, Genziana, che va di pari passo con la ricostruzione della città di Palermo distrutta dai bombardamenti del 1941 e da una guerra che non ha guardato in faccia nessuno.

La vera protagonista del romanzo, in realtà, non è l'intera famiglia Olivares, ma Genziana, una ragazza che non sembra far parte di quella famiglia attenta alla comunità e alla necessità di mantenere buoni rapporti con le persone che si hanno intorno.
Genziana è ribelle, irriverente, testarda, ma è anche fragile e piccola nella grandezza della guerra.
Non starò qui a dirvi come procedono le vicende di questo romanzo perché si tratta una storia bella tutta da scoprire, se ancora non l'avete letta. Una storia che vi farà riconoscere nella famiglia Olivares, vi coinvolgerà nella vita di Genziana e nella sua voglia di mantenere alto il nome della sua famiglia e della sua tradizione.

Il romanzo non parla solamente di Genziana, la Torregrossa dà voce a molti altri personaggi che ruotano attorno alla famiglia Olivares e che diventano rappresentanti di varie situazioni sia prima che dopo lo scoppio della guerra. 
A mio avviso, questo è soprattutto un romanzo dedicato alle donne, alla loro forza di rinascere e riappropriarsi della loro vita. E' un romanzo nel quale le donne sono la forza motrice di un mondo, quello palermitano, devastato dalla guerra e attraversato dall'arrivo di forze amiche e nemiche che mettono comunque in evidenza la natura accogliente di quella terra. Un romanzo che ci permette di conoscere una parte delle storia italiana sconosciuta ai più. 
Un omaggio che si sente in ogni parola del romanzo, in ogni descrizione ed è anche un romanzo che alle donne associa il caffè con le sue varie miscele più o meno forti, più o meno saporite, che diventano metafora dei caratteri femminili dell'opera.

Quella della Torregrossa è una storia che commuove per la sua genuinità e per la forza e il coraggio di voler andare avanti anche nei momenti più bui della vita. Un romanzo che fa emozionare, sorridere e scendere la tristezza, come se fosse lì tra le strade dei quartieri di Palermo, le loro macerie e la loro povertà.
Mi è piaciuto molto il modo in cui l'autrice rappresenta il prima e il dopo la guerra mettendo bene in evidenza la necessità di collaborazione tra tutti coloro che hanno subito lo stesso destino. 
La figura di Giovanni, il bottegaio fidato, è forze quella che, dopo Genziana, mi ha colpito più di tutti. Un uomo che per amore prende l'importante decisione di portare avanti una tradizione altrimenti perduta e che da garzone, diventa un punto fermo per Genziana e Provvidenza, altro bel personaggio della storia.
A dare maggiore magia al romanzo è sicuramente l'utilizzo di una lingua musicale ed evocativa con la quale l'autrice realizza descrizioni dettagliate che vanno ad impreziosire le pagine di un romanzo che vi lascerà una sensazione di pienezza una volta terminato. O almeno questo è ciò che ha lasciato a me.

Insomma un romanzo che consiglio se vi piacciono le storie vere e intense, se amate le storie che raccontano di tradizioni familiari, ambientate in un periodo, quello della guerra, che sicuramente conosciamo ma che non necessariamente mette al primo posto la morte, la distruzione o il razzismo e la violenza che lo hanno caratterizzato.
Io spero di avervi incuriosito alla lettura di questo romanzo, se già conoscevate l'autrice, fatemi sapere quali sono gli altri suoi libri che mi consigliate di leggere perché credo che mi avvicinerò ancora alle pagine dei suoi libri.
Nel frattempo vi mando un grande abbraccio, e vi auguro di fare delle bellissime letture!!!

2 commenti:

  1. Ciao Mikla, bellissima questa recensione. Non ho mai sentito parlare di questo libro ma secondo me è incantevole anche perché è di un genere che di solito leggo e mi piace.
    Mi sa di storia vera che ti entra nella testa e nel cuore fin da subito! Segno subito il titolo in wish list, non me lo farò scappare! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Maria... Devo dire che è davvero una bella storia e racconta in maniera delicata ma incisiva allo stesso tempo una realtà che non conoscevo. Sicuramente sarà un'autrice che tornerà a far parlare di sé qui sul blog!!

      Elimina