Nell'articolo di oggi vi racconto le mie impressioni su un romanzo di cui ho sempre sentito parlare e che mi sono decisa a leggere grazie all'iniziativa delle STREGHE LETTERARIE un gruppo di lettura creato su Instagram da Francesca del profilo Lunalovebook e questa è la nostra seconda lettura insieme.
Vi lascio al post raccontandovi un po' la mia esperienza con questa storia, BUONA LETTURA!
TRAMA: Beloved è una ragazza molto particolare, beve tantissima acqua e parla pochissimo. Quando viene trovata senza forze al 124 Sethe e Denver non esitano ad ospitarla nonostante Paul D. trovasse in lei qualcosa di poco chiaro ed inquietante.
Titolo: Amatissima
Autrice: Toni Morrison
Casa Editrice: Pickwick
Anno: 2017
Pag: 406
Prezzo: 10.90 euro
Cosa Ne Penso...
Non è la prima volta che leggo dei romanzi dedicati alla vita degli schiavi neri americani ed ogni volta che l'ho fatto ho sempre pensato che trovandoci davanti ad una delle tante barbarie compiute dall'uomo nel corso della sua vita sembra che la Storia non venga mai utilizzata nel migliore dei modi.
Ci troviamo davanti ad una storia al femminile in cui la protagonista si trova a doversi confrontare con l'orrore, il dolore, la paura e la sofferenza di dover essere considerata una cosa e non una persona.
Sethe, la nostra protagonista si trova all'improvviso a fare i conti con il suo passato quando arriva alla sua porta Paul D, un uomo che aveva vissuto con lei un periodo della loro schiavitù, ma non è il solo ad essere accolto in casa sua, improvvisamente arriva una ragazza il cui atteggiamento si mostra fin da subito essere molto particolare. Beloved è il suo nome e fin da subito Sethe ne è completamente ammaliata e avvinta e intreccia con lei una relazione estremamente morbosa nella quale non c'è spazio per nessuno altro che non siano loro.
Questa relazione finisce con il creare una dipendenza morbosa che porta la stessa Sethe a modificare il suo atteggiamento anche nei confronti di Paul D e Denver che si accorgono che c'è in quella ragazza qualcosa che non va.
Non mi posso prolungare molto sulla trama altrimenti avrete possibilità di scoprire da soli quale sia la natura di questi eventi. Quello che voglio cercare di fare è raccontarvi le mie impressioni su questo romanzo in generale.
Se volessimo categorizzare questo romanzo potremo dire che si tratta di un romanzo storico nel quale la Morrison ci racconta a suo modo cosa è significato essere uno schiavo nero sul finire dell'800.
E' sicuramente una definizione azzeccata considerando il fatto che molte delle parole e delle pagine contenute nel romanzo sono effettivamente dedicate al modo in cui gli schiavi venivano trattati.
Quello che ci ho visto io, però, non si limita a questo. Ci troviamo davanti ad una storia d'amore che trae la sua forza nella rappresentazione dei rapporti umani.
Sethe è una donna che calamita attorno a sé tutti i protagonisti di questo romanzo pur essendone lei stessa una protagonista. Baby Suggs, la suocera, è una donna che la accoglie in casa sua sulla fiducia che Denver sia sua nipote, Paul D è un uomo che è sempre stata innamorato di lei e che dopo diciotto anni è la prima persona che va a cercare. Poi ovviamente c'è Beloved che si attacca a Sethe, ricambiata, creando un rapporto madre-figlia che supera quello che realmente c'è con Denver reale figlia di Sethe (un personaggio che non ho compreso molto).
AMATISSIMA è principalmente una storia al femminile nonostante la presenza di Paul D, unico personaggio maschile, al quale viene attribuita una comprensione e una complicità simile a quella di una madre o una sorella. Il personaggio di Paul D mi è piaciuto moltissimo, è un uomo che subisce maltrattamenti non dissimili da quelli delle donne e nonostante questo cerca di ritrovare la sua serenità non senza difficoltà. Il suo passato lo porta ad avere delle relazioni fugaci, che non lo legano eccessivamente a nessuno, a parte Sethe. E' quindi un personaggio che evolve nel corso della vicenda e questo è un elemento che mi è piaciuto molto.
Amatissima è sicuramente una storia affascinante per la sua aurea di misticismo ma è anche una storia che nel raccontarci dello schiavismo mette in evidenza cosa questo dolore ha portato a chi ne è stato vittima. E' un romanzo difficile da "digerire" nel suo essere così cristallino. Una storia che ha un suo inizio e una sua fine e che nel mezzo si fa portatrice di un messaggio d'amore, un amore che è allo stesso tempo un motore narrativo e un'arma a doppio taglio.
La Morrison è riuscita a regalarmi una nuova tessera nella conoscenza della schiavitù rendendomela in modo diverso dalle normali narrazioni. Permeare le pagine di una specie di sortilegio mi ha affascinato ma non vi nego che la figura di Beloved mi ha abbastanza inquietato.
Devo, però, ammettere una cosa per me negativa di questa lettura, non mi è piaciuto il modo in cui i fatti vengono esposti. Non so se si tratta di una scelta propria dell'autrice o se sia un problema di impaginazione.
La narrazione procede tutta in maniera continuata sia quando si racconta il presente sia quando vengono inseriti dei ricordi o le scene del passato. Non ci sono degli spazi, non c'è un espediente che permetta di capire che ci troviamo a leggere un ricordo, ho trovato questa cosa un po' troppo confusionaria e non mi è piaciuta molto.
VOTAZIONE:
Come vedete non sono riuscita a dare un voto pieno a questo romanzo. Sicuramente mi è piaciuto il modo in cui vengono caratterizzati i personaggi, la Morrison riesce a tratteggiarli benissimo, ma non so se questo basta, c'è qualcosa che non mi ha convinto pienamente per questo non so Toni Morrison sarà un'autrice che rileggerò, almeno non credo che lo farò a breve.
Fatemi sapere se avete letto questo romanzo, e quali sono gli elementi che vi hanno colpito di più o quali non vi sono piaciuti per niente.
Vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare tantissime e bellissime letture. A presto!
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