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Nel momento in cui vi scrivo è finalmente arrivato un po' di fresco dalle mie parti e questo per me vuol dire riuscire a "vivere" in modo decente senza dovermi trovare a recuperare la mia pressione un giorno si e l'altro pure.
Con il post di oggi voglio raccontarvi di quando ho deciso di approcciarmi alla scrittura della Canavan e alla sua Trilogia del Mago Nero imparando ad apprezzare una storia che, seppure richiama alla più famosa avventura potteriana, in realtà, se ne distacca completamente. Vi lascio al racconto sul prequel di questa storia di maghi e magia, BUONA LETTURA!
Trama: Il sogno di Tessia è quello di diventare una guaritrice, come suo padre. Ma alle donne non è permesso svolgere tale attività. Nonostante ciò, riesce a conquistare la fiducia di alcuni signori locali presso i quali svolge le medicazioni che suo padre le indica di fare. E' proprio durante una delle medicazioni assegnatele che subisce un tentativo di stupro e dalla sua reazione scopre di avere dei poteri magici. Nel frattempo nel mondo fervono delle battaglie tra grandi potenze magiche...
Titolo: L'apprendista del mago
Autore: Trudi Canavan
Casa Editrice: Tea
Anno: 2013
Pag: 689
Prezzo: 12.00 euro
Cosa Ne Penso...
Leggere la Canavan è una esperienza molto particolare per quanto mi riguarda. Se diamo retta alle copertine dei suoi romanzi immaginiamo solamente di trovarci davanti ad un fantasy pieno di battaglie magiche e scontri epocali. Non posso non dirvi che così non è per quanto le battaglie ci siano, diciamo che non ci troviamo davanti a delle storie che basano tutta la loro evoluzione su scontri fisici nel senso letterale del termine, ecco!
L'APPRENDISTA DEL MAGO è un prequel molto particolare, creato quando la trilogia era già in essere, credo che la Canavan si sia resa conto di qualche lacuna e abbia così deciso di rimediare creando un libro che spiegasse alcune delle cose presenti nei tre libri successivi (se deciderete di leggere la trilogia vi consiglio di iniziare proprio con questo romanzo perché vi aiuta molto nella lettura!)
L'autrice crea un romanzo molto interessante, a mio avviso, sebbene vi abbia trovato dei difetti, riuscendo a pieno nel suo intento di creatrice di mondi e storie. Ne L'APPRENDISTA DEL MAGO , infatti, troviamo un'introduzione a ciò che significa far parte del mondo dei suoi maghi.
Ma di cosa ci parla la Canavan in questo volume? Ci introduce in un mondo vastissimo e costituito da fazioni e territori completamente diversi gli uni dagli altri, ci permette di conoscere le fondamenta della Corporazione dei Maghi che sarà poi l'elemento centrale della sua trilogia, ci mette a conoscenza delle leggi e delle usanze dei popoli che vivono sui territori da lei creati.
La storia comincia a Mandryn, una piccola comunità appartenente al più ampio territorio di KYRALIA. Un territorio molto civile e civilizzato nel quale il mago è rispettato al pari del comune cittadino, dove ogni mestiere è rappresentato dalla sua corporazione, che non è altro che una sorta di gilda o sindacato, per parlare in termini più recenti. Kyralia è, però, in contrasto con un altro grande territorio SACHAKA, dove la situazione è completamente diversa. La legge non è equa, si tratta di una terra di soprusi, battaglie, imposizioni, suprematismo e violenza. Non c'è rispetto per le persone, qualunque sia la loro categoria di appartenenza, e l'unica forma di rapporto è quella della schiavitù. Accanto a questi due territori ce n'è uno che sembra quasi una sorta di isola felice, almeno in apparenza, si tratta di ELYNE il mondo delle possibilità, della libertà personale, ideale, politica. Una libertà che si riduce drasticamente quando si ha a che fare con Sachaka, di cui diventa alleata.
Come vedete la Canavan riesce a creare un intero mondo nel quale ogni componente viene reso vivo dai particolari segni distintivi che lo rendono subito riconoscibile, ma anche dall'attenzione al dettaglio che la scrittura rende in modo splendido. Attraverso le pagine si sentono i rumori delle strade, le voci delle persone che le percorrono, si sentono i rumori delle battaglie, quelli delle fughe tra i boschi, quelli della ricerca di sopravvivenza come pure delle voci di chi sta vivendo quegli eventi.
L'accuratezza al dettaglio non deve farvi pensare che si tratti di un romanzo lento o noioso, ci sono comunque molti episodi che vi terranno con il fiato sospeso e la curiosità non solo di conoscere di più i protagonisti della storia, ma proprio di entrare nelle loro vite.
Nella panoramica generale di questa storia non posso nascondervi alcuni difetti, sicuramente la grande quantità di descrizioni dei luoghi e degli eventi mi ha fatto sorgere spesso la domanda sul dove si sarebbe andati a finire con la lettura. Ho trovato che la presenza di alcuni personaggi potessero risultare superflui e di molti, che magari vengono trattati un po' come meteore, ne avrei voluto sapere di più.
Sicuramente questi sono pensieri personali che potrebbero anche farvi storcere il naso nella scelta di lettura, però devo anche dirvi che la Canavan riesce ad usare la sua storia come veicolo di importanti tematiche.
Quello che colpisce è soprattutto il tema del trattamento della donna. Ci troviamo davanti ad un fantasy e molte volte mi sono resa conto di non riuscire a cogliere i segnali che essi mandano, sicuramente è un mio limite, ma credo anche che ci siano storie di questo genere che si limitino al puro intrattenimento, ecco. Ma torniamo a noi...
C'è un personaggio in particolare che l'autrice "usa" per questo scopo, si chiama Stara, figlia di un ricco imprenditore di Elyne, la ragazza giunge a Sachaka dovendo affrontare una situazione di limitazione completa e sarà proprio questo che porterà l'autrice a creare ad hoc un interessante espediente narrativo in questo senso.
Protagoniste femminili forti sono quelle che la Canavan ci descrive in questo romanzo, Tessia che vuole contrastare l'impossibilità di diventare guaritrice e Stara che vuole continuare l'attività imprenditoriale del padre pur dovendo vivere in un mondo in cui le donne sono essenzialmente oggetti da esposizione. Nonostante ciò ci ritroviamo a leggere di protagoniste che non rimangono legate ad un ruolo imposto, che cambiano ed evolvono con il proseguire della storia facendolo in maniera intelligente.
Intelligente è il modo in cui tutto viene costruito, tutto ha una sua collocazione all'interno della vicenda, la presenza dei maghi che con le loro sfide avvincono la lettura arricchendola di intrighi politici e misteriosi, le descrizioni di un mondo così ben dettagliato da sembrare reale e i personaggi che si trovano ad affrontare difficoltà tali da farli crescere in maniera costruttiva.
VOTAZIONE:
Leggere la Canavan, nonostante io abbia spesso pensato di non farlo più, è stata davvero una esperienza molto interessante. Un fantasy vecchio stile basato sui maghi, la magia e gli uomini, più che su strane creature è stato sicuramente particolare più che altro perché l'ho letto completamente a scatola chiusa, quindi non sapevo cosa avrei potuto aspettarmi.
Ad oggi, che ho letto anche i primi due volumi della trilogia, posso dire che la Canavan è riuscita a crescere anche narrativamente parlando, ha saputo limare i difetti e rendere molto più completa una narrazione che, in questo volume introduttivo, si è persa in alcuni punti.
Nonostante questo ci troviamo davanti ad una storia avvincente che se inizialmente vi risulterà un po' lenta e ostica in realtà punta a farvi conoscere al meglio ciò di cui vorrà parlarvi. Una storia itinerante è quella di questo volume che ci introduce al mondo dei Maghi e lo fa in maniera completa e soddisfacente.
Fatemi sapere se avete letto qualcosa della Canavan, se conoscevate già la sua trilogia o questo romanzo.
Spero che la mia opinione vi abbia interessato, vi mando un grande abbraccio e vi auguro, come sempre, di fare delle bellissime letture! A presto!!!
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