SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!
Voglio cominciare il post di oggi facendovi un piccolo aggiornamento sulla Sfida impossibile che sto facendo, in realtà ho completato quattro libri e un quinto (Il conte di Montecristo) lo sto per terminare il tutto SENZA ACQUISTARE NULLA dalla metà di Agosto... BRAVA ME... Speriamo che duri!
Ma passiamo allo scopo di oggi, vi mostro le mie impressioni su un romanzo che mi è capitato per caso tra le mani quando andando a Più Libri Più Liberi mi sono ritrovata a parlare con un signore della stand della Splen. Più che parlarci è stato un ascolto incantato delle sue storie e trame al punto che avrei preso tutti i volumi di cui mi ha parlato, ma non potevo farlo, dai... Vi lascio al post così scoprirete di che titolo vi parlerò oggi... BUONA LETTURA!!!
L'ALTRA LUNA
di
IRENE GIUFFFRIDA
"Il tribunale è la metafora esatta dell'anima. Eppure in questo giorno senza sole è soprattutto la cornice che mi tiene in posa. Io, pronta all'istantanea lo sono stata sempre, come le mie labbra rosso fuoco, una gonna troppo stretta spinta giù ad ogni passo, e i boccoli biondi da arricciare nervosamente tra le dita, come adesso faccio qui, in questa aula grigio fumo dalle pedane malferme, e il pavimento che scricchiola, non meno di questi illogici ragionamenti, ad ogni imporsi malato del mio tacco dodici, nelle sue carni di cemento."
E' così che mi si è presentata Luna, la protagonista di L'ALTRA LUNA una donna provocante, bellissima, il ritratto della sicurezza e della consapevole bellezza del suo corpo. Capace di far girare gli uomini ad ogni passo, capace di rigirare chiunque voglia al proprio volere.
"Una città ferma sulla linea del tempo, che in qualche modo tiene sotto incantesimo i suoi protagonisti, rendendoli ostacoli anacronistici, altezzosi e inquieti. La loro naturalità li rende paradigmi eterni, frammenti di un vetro rotto, le cui schegge esistono sotto pelle in ciascun lettore, producendo altrettante ferite".
A Mongio Servino, un luogo in cui tutto sembra appartenere ad un tempo sospeso, abita Luna una ragazza di vent'anni affetta da bipolarismo insorto a seguito di una forte depressione che l'ha portata alla convivenza, in lei, di due lati di una medaglia: Luna e Lunetta.
Il luogo della narrazione di partenza è quello di un'aula di tribunale nella quale è Luna a prendere la parola e a raccontarci i fatti per come sono andati, non posso dirvi per quale motivo Luna stia testimoniando altrimenti vi anticiperei tutto, ma vi posso assicurare che la rivelazione vi lascerà senza parole.
Come vi dicevo Luna prende la parola e comincia a raccontare la sua vita e soprattutto il suo complesso rapporto con sua madre. Un rapporto marcio fin dal principio e che con il tempo non fa altro che continuare a lacerarsi. Per raccontarci tutto questo l'autrice utilizza un viaggio nella memoria, una sorta di flashback con il quale si da voce a tutti i personaggi.
Il tema principale di questo romanzo diventa, quindi, il complesso rapporto madre-figlia che rende la storia complessa da capire e comprendere. Luna è "costretta" in un rapporto che sente stretto ma allo stesso tempo non riesce a farne a meno. Una costante ostilità, una serie di ripicche, vendette, dispetti e angherie finiscono con l'alimentare questo continuo odio tra le due.
Vittoria, la madre appunto, ne emerge come una donna insoddisfatta, infelice, alla costante ricerca della giovinezza che invidia in sua figlia, capricciosa come i bambini e continuamente alla ricerca della relazione perfetta. Tutto questo contribuisce alla creazione di un rapporto che è tutto fuorché salutare, sia per Vittoria ma soprattutto per Luna che, oltre a questo patisce anche la mancanza della figura paterna.
Il padre di Luna è una figura molto presente nel romanzo, ma è assente fisicamente al punto da diventare quasi un personaggio leggendario. Luna non conosce suo padre, non sa nulla di lui o della sua storia e questo non ha fatto che aumentare le sue insicurezze.
Un altro tema molto presente nel romanzo è quello della ricchezza. Vittorie e Luna sono sfacciatamente ricche, il denaro diventa un mezzo, per loro, per potere comprare tutto e tutti.
"Che il mondo fosse bizzarro, come gli esseri umani, lo sospettavo già. Ma adesso iniziavo a raccoglierne le prove. Ogni cosa dalla mia prospettiva era capovolta. Si affannavano alla villa perché tutto doveva funzionare. Li disprezzavo, ma solo perché non ero mai stata accolta nel loro piccolo mondo autentico, fatto di concretezze. Il mio era un universo astratto che non sapevo abitare, e che miravo a distruggere. Quantp buona sarei stata dentro le loro case, nei loro abbracci. Ma con noi diventavano statue di cera, riservandoci quella freddezza che ci caratterizzava nel profondo. Poi li vedevo da lontano, tra di loro erano altre persone. Si confidavano a vicenda, erano una vera famiglia. E lo erano contro noi."
Nella rappresentazione di questa divisione sociale che viene più volte rimarcata da Luna c'è un momento in cui tutto viene appiattito e reso paritario, ed è da quel momento che Luna comincia a guardare la sua vita in modo diverso e più profondo.
Per quanto mi riguarda devo dirvi che leggere L'ALTRA LUNA è stata una esperienza molto particolare, la storia mi ha rapito fin da subito per la sua particolare attenzione al tema della malattia mentale che, però, non si limita questo offrendo molti spunti di lettura anche nella complessa rete di tematiche e relazioni che la protagonista intesse nel corso della sua vita.
Ne emerge sicuramente il fatto che Luna è una ragazza con problemi seri che cerca in tutti i modi di allontanare da se, ma quello che si nota è anche, purtroppo, il fatto che le persone che la circondano non le offrono una realtà molto più equilibrata. Una instabilità, questa, che va ad intrecciarsi in tutte le pagine della storia oltre che alle sue scelte di vita, relazionali e familiari.
Ad Irene Giuffrida va il plauso di aver saputo sondare e analizzare minuziosamente il mondo del bipolarismo soprattutto nella società. Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui riesce a dare voce ad un'anima profondamente ferita e tormentata da una situazione che non le permette in alcun modo di avere delle certezze nella sua vita.
Ci troviamo davanti ad una ragazza che non riesce a gestire i rapporti con gli altri, che non è in grado di intessere una relazione senza andare ad intaccare il suo rapporto con la madre. Luna assume atteggiamenti moralmente discutibili che portano ad un facile giudizio e soprattutto a chiederci cos'altro può fare questa ragazza per essere considerata.
I suoi errori le ricadono addosso in modo sempre più imponente, ogni decisione è una ulteriore spina nel fianco e questo mi ha portato spesso a vederla come una piccola donna indifesa in un mondo di lupi.
VOTAZIONE:
Ciao! Una storia difficile che però credo abbia molto da insegnarci :-) Grazie per il consiglio!
RispondiEliminaDifficile e sicuramente da comprendere :-) Mi fa piacere averti dato uno spunto!
RispondiElimina