05 aprile 2017

RECENSIONE "INNAMORARSI A PARIGI" di ROSA VENTRELLA

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Questa volta sono più determinata che mai a portare a termine le letture di questa seconda tappa... Come? Di cosa parlo?? Ah si, della THE HUNTING WORD CHALLENGE per la quale, OGGI, vi porto la prima recensione di questa seconda fase, spero vi piaccia :-)





TRAMA: Parigi 1932, Giulio è un ragazzo italiano che si è trasferito a Parigi con la sua famiglia. Per mantenersi fa due lavori, la mattina è il tuttofare di un avvocato, la sera musicista al Luxure, uno dei locali più brillanti e alla moda di Parigi. E' lì che incontra Annette, femme fatale del locale, ed è lì che la rivalità con suo fratello Antonio si fa sempre più prepotente.


Titolo: Innamorarsi a Parigi
Autore: Rosa Ventrella
Casa Editrice: Newton Compton
Anno: 2015
Pag: 278
Prezzo: 9,90 euro




VALUTAZIONE:




Appellandomi al fatto che un libro non si giudica dalla copertina, vi parlo di una lettura davvero bella che non ha niente a che vedere con i romanzi rosa o i chick lit. 
In questo caso posso dirvi con certezza che quando ho comprato questo libro, poco dopo la sua uscita, mi sono fidata solo del nome dell'autrice e basta, fortunatamente mi è andata benissimo, direi!
Come ho già detto nell'introduzione del post, la recensione di oggi è fatta per la THE HUNTING WORD CHALLENGE con la quale continua la nostra caccia alla parola e questa volta sono riuscita a spuntare BICICLETTA.
Vi ricordo che potete iscrivervi in qualsiasi momento perché ci sono delle sfide nel corso delle varie tappe che permettono ai partecipanti di accumulare punti in vari modi, quindi pur non avendo partecipato alla prima tappa potete comunque superare chi invece lo ha fatto. Per iscrivervi cliccate sempre sul banner di lato e vi troverete sul post in cui vengono date tutte le regole del gioco!

Dopo aver dato le dovute spiegazioni vi parlo di questa lettura davvero bella che ho fatto!
Secondo lavoro che leggo di questa autrice pugliese che mi aveva già incantato con IL GIARDINO DEGLI OLEANDRI e riesce a farlo di nuovo con questo romanzo.
Come vi ho detto, la storia non ha niente a che vedere con il classico romanzo d'amore scontato, c'è molto di più dietro a questa storia che vede protagonista soprattutto un rapporto tra fratelli.

Giulio e Antonio sono quanto di più diverso possa esserci in una coppia di fratelli. Giulio è timido, introverso, impedito con le donne e dall'animo sensibile del musicista. Antonio è sfacciato, sfrontato, eccessivamente primadonna e con un senso di superiorità che porta Giulio a sentirsi perennemente in soggezione quando c'è lui nei paraggi.
Ma le cose non sono sempre andate così tra loro, l'arrivo a Parigi ha cambiato molte cose e soprattutto ha messo in evidenza la differenza che c'è tra loro. Antonio si dedica alla malavita, anche se lo fa in maniera, potremmo dire, infantile? Immatura? Insomma deruba i passeggeri dei metro che circolano per la città. Un giorno Giulio si accoda a lui e questo crea una profonda frattura tra loro e la consapevolezza che vivranno una vita separata.
Poi c'è Annette, la femme fatale del Luxure, locale molto in della Parigi dandy e sofisticata degli anni trenta. Una donna bellissima, dalle curve messe al posto giusto e con una malinconia negli occhi che solo in pochi riescono a vedere.
Questi sono i personaggi che agiscono in questo mondo scintillante di lustrini e bourbon, di musica jazz e sigarette fumate con i bocchini d'oro e d'argento. Un mondo di eccessi, di vizio, di lusso e lussuria in cui Giulio sembra essere un pesce fuor d'acqua.

Non c'è una vera e propria trama che possa raccontarvi senza finire con l'anticiparvi tutta la vicenda, quindi penso che mi concentrerò sul dirvi cosa è stata per me questa lettura.

Erroneamente nel post del RECAP MENSILE ho parlato di romanzo familiare, ma in realtà, più che di una intera famiglia, l'autrice si concentra soprattutto sul rapporto che si instaura tra questi due fratelli nel momento in cui crescendo le cose cambiano radicalmente.
Quella che ho pensato nel momento in cui ho chiuso l'ultima pagina è stato che questa fosse una storia basata sui contrasti, quella tra i due fratelli che, come vi ho detto più volte, sono totalmente diversi l'uno dall'altro; quella di Annette, personaggio ammaliante, lussurioso, conturbante, che provoca incanto ad ogni passaggio in tutti coloro che si trovano nel locale, ma allo stesso tempo è Annina, la ragazzina timida dalle gambe lunghe e sottili che tutti prendevano in giro. La ragazzina malinconica dalla famiglia difficile e dalla incapacità di aprirsi totalmente a chi le mostra di voler andare oltre la sua apparenza. Ed infine il contrasto della Parigi imbellettata di lustrini e ricchezza e quella dall'odore putrido e umido in cui si muovono, realmente, i nostri personaggi al di fuori del Luxure.
Un romanzo che sembra costruito sull'apparenza ma non è così. 

Centrale è il rapporto tra i due fratelli, ma è soprattutto Giulio a sentirne il peso del cambiamento. Molte volte nei suoi pensieri, soprattutto dopo i loro incontri, Giulio ricorda di come suo fratello non fosse così borioso nei suoi confronti, ma si comportava come un fratello maggiore che vuole sostenere in fratello nella sua crescita. Ma questo accadeva solo quando erano a casa loro, a Peschici. Parigi ha cambiato tutto e tutti. Antonio è più concentrato ad apparire quello che non è, ad avere una vita lussuosa e agiata fatta di donne, alcol e denaro. Il fratello non è più qualcuno da aiutare ma qualcuno di cui burlarsi davanti agli altri, sottolineando in maniera denigratoria il fatto di avere un fratello più piccolo, quasi fosse un peso. 
Il rapporto con suo fratello non è l'unico "problema" per Giulio, c'è anche Annette, la cantante del Luxure. Giulio e Annette si conoscono fin da bambini quando tra loro inizia un rapporto speciale interrotto bruscamente dalla lontananza improvvisa di Annina dal quartiere in cui si sono conosciuti. Si ritrovano dopo molti anni e ritrovano anche la sinergia che li aveva colpiti da piccoli. Ma le cose cambiano, la posizione di Annette è "scomoda" e non si può permettere di frequentare uno come Giulio.

Quello che ci racconta la Ventrella è una storia di rapporti umani che cambiano inevitabilmente con il tempo e con le circostanze. 
Quello tra fratelli che, pur avendo la stessa genia, scelgono di vivere diversamente, cosa che capita spesso tra fratelli. 
L'altro è quello di un amore acerbo che si ritrova e che deve, però, sottostare a delle convenzioni che chiamerei "torbide" se vi può far capire meglio cosa intendo. Ma anche in questo caso è frutto di scelte che, evidentemente, mettono la relazione in secondo piano. Magari perché non è un sentimento così profondo o perché, al contrario, è così prezioso e importante che si vuole tenere nascosto dietro una maschera più spessa della realtà. Non so, queste sono conclusioni a cui arriverete anche voi alla fine della lettura.

L'ultima cosa che mi sento di dirvi riguarda lo stile che l'autrice ha utilizzato in questo libro. Ne Il giardino degli oleandri mi sono ritrovata a leggere il libro ad alta voce per la musicalità che le pagine mi trasmettevano. In questo caso, invece, ci troviamo davanti ad un linguaggio più diretto, meno armonico, più sfrontato, poco filtrato e sicuramente più maschile, senza fronzoli, per intenderci. Cosa che mette bene in evidenza il fatto che la voce narrante sia quella di un uomo (con questo non voglio essere denigratoria nei confronti degli uomini). 
Insomma io ho amato questa lettura profonda e dolorosa, con personaggi che costruiscono la vicenda anche sui loro silenzi, su sguardi che dicono tutto, su parole mezze pronunciate con, sullo sfondo, una realtà frenetica in netto contrasto con il loro animo.
Una storia bella, che vi lascerà con un senso di malinconia nel cuore, ma allo stesso tempo contenti di aver conosciuto un'altra storia.

Se non si è ancora capito è una storia che vi consiglio per l'autenticità dei personaggi, anche di quelli la cui condotta è molto discutibile. Insomma leggetelo così poi leggerete anche l'altro che è ancora più bello di questo ;-)
Bene amici lettori anche per questa lettura tutto quello che ho sentito ve l'ho raccontato, spero che vi abbia istillato un po' di curiosità nel recuperarlo.
Fatemi sapere se avete letto questo romanzo, se conoscevate la scrittrice se conoscete qualche suo altro lavoro o che avete pensato se avete letto i suoi libri.
Lasciatemi un commento se vi va, io vi mando un abbraccio e vi auguro di fare delle bellissime letture e bellissimi viaggi tra le pagine dei vostri libri!!!

4 commenti:

  1. Ciao Milka, questo è il classico romanzo che non acquisterei mai per la copertina e il titolo ma da come ne parli tu è tutt'altro e mi fa piacere! Penso che potrebbe piacermi quindi magari lo prendo in considerazione dopo aver smaltito la mia infinita pila di libri che mi aspetta su comodino!!! Mi sono unita volentieri ai tuoi lettori e inserito il tuo blog tra quelli che seguo!!! A presto Rosa

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    1. Ciao Rosa :-) Grazie per essere passata da qui e BENVENUTA NEL MIO ANGOLO :-) Si anche io non lo avrei comprato se non avessi letto altro di questa autrice, per questo l'ho specificato anche nel post che guardando la copertina non lo avrei comprato ;-) A presto!

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  2. Ciao Mikla, se non avessi letto la tua recensione non mi sarei mai interessata a questo libro e invece penso che si tratti di una lettura molto bella e profonda. L'autrice mi sembra di averla già sentita nominare, ma non ho mai letto niente di suo. Sicuramente ci farò un pensierino, grazie del consiglio e complimenti per la recensione ^_^

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    1. Ciao Maria :-) Sono contenta che la recensione faccia il suo dovere, decisamente la copertina non invogliava neanche me all'acquisto, ma l'autrice era una garanzia :-) Fammi sapere la tua opinione quando lo leggerai!!!

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