14 aprile 2020

Recensione: "BROOKLYN" di COLM TOIBIN

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!

Come state lettori? Cosa state leggendo in questi giorni? Io sto recuperando qualche libro "muffetta", cioè quelli che stazionano sulle mie librerie da un bel po' di tempo, cercando di ridurre il numero dei libri accumulati anche perché di tempo adesso ne abbiamo e ho deciso di non fare ordini.

Anche oggi vi racconto una lettura di qualche mese fa così recupero un pochino le tappe di lettura che ho fatto sperando di darvi qualche consiglio per passare al meglio le giornate, BUONA LETTURA!!!




Trama: Eilis coglie la possibilità di andare in America per cercare di superare le difficoltà economiche che la guerra ha portato in Irlanda, la sua terra, ma anche alla sua famiglia, come tante altre.


Titolo: Brooklyn
Autore: Colm Toibin
Casa Editrice: Bompiani
Anno: 2016
Pag: 329
Prezzo: 14.00 euro







Cosa Ne Penso...


Non ho mai letto nulla di Colm Toibin e mi sembra che Brooklyn sia il suo più noto qui in Italia, così come non ho visto il film tratto da questo libro anche se mi sono accorta che lo hanno trasmesso proprio mentre stavo leggendo il romanzo, coincidenze...

Come primo impatto all'autore devo dire che non è stato molto d'impatto, nel senso che per capire che il libro mi è piaciuto ho dovuto far passare del tempo e ritornarci a distanza.

Siamo nell'Irlanda del Sud degli anni 50, ad Enniscorthy, la guerra è finita da poco e la ripresa comporta spesso difficoltà economiche. La soluzione, quando possibile, è quella di andare via da li in cerca di fortuna. E' questo quello che succede a Eilis, un incontro fortuito le permette di andare in America e studiare per diventare impiegata amministrativa.

Non sapevo cosa aspettarmi da questo romanzo, ho deciso di leggerlo perché avevo la necessità di qualcosa che avrebbe potuto farmi uscire dal blocco di lettura e devo dire che è decisamente riuscito nel suo interno.

BROOKLYN è la storia di una ragazza di provincia che si ritrova ad affrontare una realtà sicuramente nuova ma anche e soprattutto completamente diversa da quella che ha vissuto fino a quel momento.
L'America è il grande sogno di tutti coloro che vogliono una svolta nella loro vita ed Eilis coglie al volo l'occasione di raggiungere quella terra promessa cercando di migliorare la sua vita e crescere.

L'America riesce a cambiare Eilis, si abitua ad una visuale della vita più ampia, di una realtà che va fuori da molti degli schemi sociali imposti in Irlanda e soprattutto conosce l'indipendenza sia quella economica sia quella familiare. Diventa così protagonista di un cambiamento che non comporta solo una sprovincializzazione nelle sue abitudini, ma anche nella visione che aveva della vita.

Brooklyn è una storia che non si presenta come ricca di eventi, frenetica o particolarmente piena di attese. Toibin decide di creare una sorta di mondo confortante in cui le problematiche che Eilis incontra sono quelle giornaliere, come pure la sua conoscenza di quella realtà. Le amicizie, il lavoro, l'amore diventano eventi importanti ma mai sconvolgenti per il lettore di questa storia che ti fa sentire parte di una famiglia accogliente.

Con questo non voglio dire che si tratta di una narrazione piatta, all'improvviso l'autore ci catapulta in un trauma che riporta Eilis in Irlanda e da lì una serie di ripensamenti, di eventi nuovi che portano la nostra protagonista a farsi delle domande sulle scelte fatte.

Quello che mi è piaciuto di questo romanzo è il modo in cui la vita di Eilis ci viene raccontata, una narrazione lenta ma non noiosa (anche se devo ammettere che il momento del viaggio descritto nei minimi particolari mi ha rallentato la lettura). 
Quello che appare evidente è la rappresentazione di una generazione, cui Eilis appartiene, di non poter cambiare le scelte fatte, di tacere e reprimere i propri desideri lasciando così un senso di frustrazione, quel velo di tristezza del vorrei ma non posso.
Mi è piaciuto molto il modo in cui Eilis cresce grazie agli eventi che vive, il modo in cui affronta la difficoltà di una nuova vita e di come proprio questa sua scelta la porta a ragionare su tutto quello che inizialmente sente stretto.

Un racconto delicato che non pretende di sconvolgere la vita dei suoi lettori ma sicuramente riesce a farli stare con i piedi per terra in modo positivo.
Toibin ci racconta la normalità senza l'uso di un linguaggio fiorito o particolarmente ricercato. Ci racconta le esperienze di una ragazza che sta crescendo e tutte le cose che la crescita comporta, nel bene e nel male.




VALUTAZIONE:




Un romanzo che mi è piaciuto e che vi consiglio nel caso in cui vogliate leggere qualcosa di non molto impegnativo ma che allo stesso tempo vi soddisfi, o che vi possa far riavvicinare alla lettura se avete qualche momento del calo di interesse.

Fatemi sapere se avete letto questo romanzo, se avete visto il film. Avete letto qualche altra cosa di Toibin? Avete consigli?

Vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare bellissime letture!!! A presto! 

2 commenti:

  1. Ho visto il film anni fa e mi era piaciuto molto, ma non ho letto il libro.

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    1. Magari leggi anche il libro così puoi confrontarli ;-)

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