10 novembre 2020

RECENSIONE: "LA TRILOGIA DEL MAGO NERO" di TRUDI CANAVAN

 SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Come state? In che parte d'Italia vi trovate e come state vivendo questi giorni di restrizioni? Io sono in zona gialla ma in realtà non credo che ci faranno stare in "libertà" ancora per molto tempo visto che le persone continuano a comportarsi come se non ci fosse nulla nel mondo e nel proprio luogo di abitazione.

Ma bando alle polemiche... Oggi vi racconto della mia esperienza di lettura con una trilogia che stazionava da tantissimi anni nella mia libreria e che ho finalmente deciso di leggere. Ho deciso di parlarvene in maniera generale e di tutti e tre i romanzi insieme in modo da non dover fare dei post con tre righe cercando di non anticipare troppo delle trame. Vi lascio al post, BUONA LETTURA!




Titoli: La corporazione dei maghi - La scuola dei maghi - Il segreto dei maghi
Autrice: Trudi Canavan
Casa Editrice: Tea
Anno: 2007/2008


Trama: Ogni anno arriva il giorno dell'Epurazione, un giorno che porta i Maghi a fare pulizia della città. Durante l'Epurazione vengono cacciati tutti i banditi, i vagabondi, i poverie i barboni così da rendere la città più sicura e, per i maghi, mantenere un'aura di superiorità. Nell'anno in cui avvengono i fatti del primo libro, però, qualcosa cambia, un mago viene colpito alla tempia, nonostante il muro di protezione che li accoglie al suo interno. L'unica possibilità che ciò avvenga è che chi ha lanciato la pietra ha dei poteri magici e non lo sa. Non è possibile lasciare un mago in libertà senza la gestione del potere e per questo è necessario trovare il detentore di tale potere.


Cosa Ne Penso...


Sono passati moltissimi anno da quando ho comprato questa trilogia eppure ogni volta che mi veniva voglia di fantasy ho sempre pensato che potesse essere una bella avventura da intraprendere per me. 
Leggere la trilogia della Canavan iniziando dal suo sequel L'APPRENDISTA DEL MAGO di cui vi ho già parlato, è stato davvero un viaggio completo che mi ha permesso di apprezzarlo ancora di più, ma partiamo dal principio.



I fatti che la Canavan ci racconta in questo primo volume, LA CORPORAZIONE DEI MAGHI, accadono moltissimi anno dopo il sequel, in un periodo in cui la divisione sociale e storica ha portato ad un consolidamento dello status di opposizione tra Kyraliani e Sachakani e una netta divisione sociale tra i Maghi, visti come entità superiori e intoccabili, e il popolo suddiviso a sua volta tra popolani e dwell, quelli di un gradino ancora più in basso, quello dei Ladri e di coloro che vivono nell'ombra.
Una suddivisione importante all'interno di un romanzo che si basa molto proprio su questa distinzione.

La protagonista è Sonea, appartenente al popolo e frequentatrice dei Ladri che la coinvolgono nei tentativi di opposizione ai maghi che vogliono pulire la città. Con estrema incredulità Sonea lancia una pietra e colpisce un mago. Evidente e velocissima è la reazione di tutti e la fuga per Sonea è l'unica via di fuga.
Una fuga e la morte di un ragazzo colpito al suo posto caratterizzano i primi momenti di lucidità di Sonea nel comprendere la sua "diversità" rispetto a Cery, amico fidato e ladro, e agli altri che li hanno accompagnati. La presa di coscienza è difficile soprattutto in vista di una nomea estremamente negativa e lugubre dei Maghi. Ma veramente, poi, sono così cattivi e paurosi come vengono descritti?




La Canavan, nel raccontarci questa storia, decide di prenderci per mano e accompagnarci lentamente e approfonditamente in quella che è la mentalità e la vita di due categorie molto più simili di quanto non si creda. Protagonisti indiscussi di questa storia, infatti, sono i Maghi e i Ladri che si oppongono ma sono speculari gli uni agli altri.
I Maghi vivono all'interno della città universitaria, hanno una struttura che gli permette di essere legati alla città e allo stesso tempo protetti da essa. I Ladri vivono sotto la città, molti infatti sono i cunicoli che attraversano tutto il regno e si dimostreranno utilissimi per l'evoluzione della storia.
Nel prenderci per mano e raccontarci in maniera accurata e precisa quello che succede in questo mondo l'autrice ci offre la rappresentazione di una realtà completa in tutti i suoi aspetti, dalla vita delle persone a quella della politica del regno e delle varie nazioni che lo compongono. 




Quello che mi ha colpito maggiormente di questa trilogia è stata proprio l'attenzione nei confronti di tutti i dettagli della sua costruzione. Attenzione che ha portatp alla costruzione di un mondo nuovo e pieno di sfaccettature a livello sociale, politico, degli usi e dei costumi dei vari territori toccati nella storia. Come pure una differente caratterizzazione dei vari personaggi che incontriamo. A questo elemento aggiunge l'attenzione alle tematiche sociali quali i razzismo, il bullismo, la povertà, la violenza, l'omofobia il tutto inserito all'interno di una struttura narrativa che ha un incastro perfetto.

Tutto quello che la Canavan ha inserito nella storia ha una sua valenza, una giusta collocazione e fornisce un elemento importante per lo svolgimento di una narrazione che non si dimostra mai banale o scontata. Tutti i momenti in cui si potrebbe pensare di avere un'ovvietà viene subito smentito da quanto l'autrice ci racconta.

Mi è piaciuto moltissimo lo stile utilizzato, descrittivo ma mai pedante, ricco, pieno ma mai legato alla volontà di dover piacere o stupire noi lettori che comunque rimaniamo colpiti da come questo mondo prenda vita progressivamente davanti ai nostri occhi.
E poi, ovviamente anche la storia dei personaggi che ruotano attorno a Sonea la quale pur essendone la protagonista credo fermamente sia stata soprattutto un tramite di conoscenza.
In un quadro di libri che riportano molte prodezze e particolari poteri soprannaturali, credo si debba dare spazio ancora ad un tipo di storia in cui le cose possano sembrare reali o perlomeno legate a delle capacità ancora "umane" e in questa trilogia succede questo nonostante la magia, chiaramente un elemento poco umano, sia molto utilizzata.

Mi è piaciuto molto il modo in cui l'autrice sia riuscita a farmi allontanare da una realtà che in questo periodo mi sta stretta e che mi abbia saputo intrattenere in modo intelligente e coinvolgente.
Leggendo di Sonea e Cery e Akkarin e Rothen e Dannyl entriamo a contatto con una società complicata che non si limita a far crescere la nuova schiera di maghi ma si prova a dare vita alla consapevolezza di avere un grande potere che può essere utilizzato deliberatamente per il bene o per il male.


VOTAZIONE:



Insomma che dire, leggere la Canavan mi ha permesso di capire che il fantasy, soprattutto quello di stampo classico è un genere che mi piace molto e che mi permette di riflettere su tematiche importanti pur non avendo il tutto spiattellato in maniera eccessivamente "violenta" davanti.
Ho capito che leggere i volumi delle saghe a poca distanza l'uno dall'altra aumenta la mia curiosità nel leggere e conoscere la storia, ma quando è troppo è comunque troppo. 
Infine ho capito che fa bene, ogni tanto, allontanarsi dalla propria comfort zone letteraria e buttarsi a capofitto in qualcosa di diverso e soprattutto poco acclamato.

Fatemi sapere se avete letto questa trilogia, se conoscevate la Canavan e se vi ho incuriosito abbatanza da farvela recuperare.
Vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare delle bellissime letture. A presto!!!

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