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Come state? Siete rientrati dalle ferie? Avete ricominciato il vostro tran tran quotidiano o siete ancora in attesa di riposo?
Quello di oggi è un post dedicato ad una Cassa Editrice che ho scoperto proprio grazie a questo volume comprato alla fiera di Roma. In realtà è una lettura fatta ad inizio anno e mi sono accorta di non avervene ancora parlato pur meritando tantissimo, a mio parere.
Continuate a leggere il post per scoprire di quale libro sto parlando... BUONA LETTURA!!!
IL SENTIMENTO DEL FERRO
di
GIAIME ALONGE
Trama: Negli anni 40 l'Europa, preda della potenza nazista, si fa crogiolo di potenziali cavie da laboratorio per uno dei vari esperimenti scientifici operati dal Nazismo. L'operazione Gardenia porta la ricerca di Lichtblau soprattutto nell'Europa dell'est. Negli anni 80 l'America latina è colpita dalla vendita di droga e traffico d'armi e la CIA ed altri organismi internazionali collaborano per porvi fine.
Titolo: Il sentimento del ferro
Autore: Giaime Alonge
Casa Editrice: Fandango Libri
Anno: 2019
Pag: 462
Prezzo: 20.00 euro
Cosa Ne Penso...
Se mi leggete da un po' saprete ormai che ogni anni nel periodo di Gennaio leggo sempre qualcosa inerente all'Olocausto o comunque al periodo dei rastrellamenti e della Seconda Guerra Mondiale.
Un argomento che mi piace scoprire sempre di più, di cui leggo spesso storie legate anche marginalmente ad esso. Cerco di trovare libri nuovi e sono aperta a suggerimenti perché voglio saperne sempre di più.
Quest'anno, in fiera, mi sono avvicinata per la prima volta alla casa editrice FANDANGO e appena ho visto la copertina di questo romanzo ho subito pensato che lo avrei preso con sicurezza e così ho fatto!
La storia che ci racconta l'autore in questo libro è ambientata in due epoche diverse ma con gli stessi protagonisti. Due momenti che si alternano sempre nel procedere con la narrazione e che ci permettono di conoscere la vicenda in entrambi i momenti in parallelo.
Ci troviamo negli anni 40 nel clima delle epurazioni da parte dei nazisti che nel fare dei rastrellamenti nella zona dell'Europa orientale decidono di avviare delle ricerche scientifiche utilizzando gli ebrei come cavie, ci troviamo quindi a seguire la creazione dei laboratori appositi e del personale che avrebbe aiutato nello svolgimento dell'esperimento.
Parallelamente ci troviamo anche negli anni 80 in America Latina durante uno dei più grandi traffici di droga e armi avvenuti a livello internazionale. Non sono fenomeni rari, allora come ora, e le più importanti organizzazioni internazionali e non decidono di collaborare per sventare l'organizzazione che se ne sta occupando.
I protagonisti di questa storia sono principalmente tre, LICHTBLAU che è il maggiore dell SS a capo del progetto di ricerca, SHLOMO polacco convertitosi al sionismo nel Lager e ANTON EPSTEIN un socialista praghese. Di loro conosciamo tutta la storia dal momento in cui arrivano ad assumere i loro ruoli, Anton e Shlomo, infatti, diventano aiutanti nel laboratorio di Lichtblau.
Grazie proprio alle loro tre figure l'autore riesce a farci conoscere l'evoluzione della vicenda sia dal punto di vista delle vittime che dei carnefici.
Quello che mi ha colpito molto di questo libro è il modo in cui la storia dei singoli personaggi va ad intrecciarsi con la Storia in senso più ampio. Alonge, infatti, riesce si a creare un romanzo storico a tutti gli effetti, ma anche una narrazione quasi d'intrattenimento soprattutto nella parte dedicata agli anni 80 che diventa una sorta di romanzo poliziesco, volendo.
C'è quindi una compresenza di generi la cui differenza è sicuramente percettibile ma non da alcun fastidio perché risulta come naturale conseguenza di ciò che è stato.
Altro elemento che mi è piaciuto è come Alonge riesce a dare lo stesso spazio a tutti e tre i protagonisti nel senso che noi conosciamo la storia di ognuno di loro non solo per il ruolo nella vicenda ma anche a livello umano. Infatti svolgendosi nell'arco di circa 40 anni, anche se non in maniera pedissequa, ci troviamo sia a vedere i momenti salienti della disfatta del nazismo, sia cosa ha comportato per alcuni gerarchi l'arrivo dei russi e cosa ne è stato di loro dopo tutti quegli anni.
Giaime Alonge costruisce una perfetta ambientazione anche attraverso l'inserimento di digressioni e paragrafetti nei quali ci racconta di come gli eventi siano stati effettivamente. La narrazione libresca, passatemi il termine, viene completata da quella storica ricca di dettagli ed elementi che non risultano noiosi ma che nel loro complesso cercano di permettere una maggiore immersione del lettore nella storia caratteristica che a me è piaciuta molto perché mi ha permesso di conoscere nuovi elementi e nozioni che non conoscevo e allo stesso tempo la possibilità di intrattenermi leggendo quello che è a tutti gli effetti un romanzo.
La "pesantezza" della narrazione degli anni 40 viene infatti alleggerita un po' proprio da quella degli anni 80 finendo con il seguire le vicende dei nostri protagonisti quasi come se stessimo seguendo una spy story ma senza perdere la mordacità e la curiosità che si genera nella parte storica.
Insomma IL SENTIMENTO DEL FERRO è stata una lettura molto bella per me. Solitamente ho dei timori quando presente e passato vengono uniti in una singola storia ma in questo caso credo proprio che l'autore sia riuscito ad equilibrare benissimo le parti creando una narrazione fluida e molto interessante.
L'unica piccola pecca che devo indicare, in tutta onestà, è che se vi avvicinate a questo libro dovete avere almeno un'infarinatura generale di quello che è stato il periodo della seconda guerra mondiale e di cosa è successo altrimenti potreste trovarvi a non capire bene tutti gli elementi della narrazione.
Io non ho avuto questo problema ma mi sono resa conto che a volte alcune cose vengono date per scontato e non ci viene detto nulla nella narrazione, narrazione che per quanto mi riguarda rimane comunque molto apprezzata.
VOTAZIONE:
Avete letto questo romanzo? Conoscete la casa editrice Fandango? Avete qualche bel titolo da consigliarmi?
Come al solito io arrivo sempre dopo trilioni di anni alle cose, però, direi che posso ritenermi comunque soddisfatta perché prima o poi ci arrivo, dai!
Spero che l'articolo vi sia piaciuto, vi ringrazio per essere passati di qui, vi auguro di fare delle bellissime letture e vi aspetto qui al prossimo post. Un abbraccio, A presto!
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