Mentre scrivo questo post, domenica 19 Maggio, fuori dalla mia finestra imperversa una tempesta come se fosse pieno inverno. Vento, lampi, tuoni, e una pioggia battente come se non avesse fatto altro da due anni.
In questo clima mi sono anche svegliata facendo una riflessione sulle mie ultime letture, mi sono accorta che sono tutte un po' troppo macabre così ho pensato che, magari, leggere una storia un po' più divertente poteva tirarmi su il morale e mi sono buttata su questo fumetto. Vi racconto la mia impressione nel post!
Trama: Samantha è un eroe della guerra in Iraq. Lavora presso uno sfasciacarrozze e fa il meccanico.
Non è mai sola, con lei c'è un grande gorilla parlante, Mike, che la protegge e le da sicurezza. Ma un giorno tutto cambia...
Titolo: Motor Girl
Autore: Terry Moore
Casa Editrice: Bao punlishing
Anno: 2018
Pag: 215
Prezzo:19.00 euro
VALUTAZIONE:
Ho comprato questo fumetto spinta dalla curiosità di leggere qualcosa di quello che è un autore molto conosciuto e apprezzato per una STRANGERS IN PARADISE, Terry Moore.
Un autore di cui ho sempre sentito parlare bene, ma avventurarmi in una storia lunga sei volumi non mi sembrava il caso, così approfittando degli sconti del 25% ho comprato questo volume davvero carino.
Terry Moore utilizza la figura di Sam per parlarci di tematiche come la guerra, l'appropriazione indebita di terre per le ricerche statali segrete, lo stress post traumatico, la guerra in Iraq, il tutto gestito in modo leggero e divertente a tratti.
Sam è un ex marines che gestisce uno sfasciacarrozze per una signora buffa, Libby, che diventa per lei una sorta di madre adottiva. Si preoccupa per Sam, per i suoi frequenti mal di testa cercando di convincerla a farsi vedere da un medico, inutilmente.
Mike è un grosso gorilla parlante che le tiene compagnia nella sua vita quotidiana e nei suoi momenti difficili, un amico, un protettore, un'immaginazione.
Sam, infatti, fa di Mike una rappresentazione delle sua coscienza ed è per questo che a vederlo è solo lei.
Ma non tutto è immaginazione, una notte torrida e con le stelle nel cielo, Sam sente bussare alla sua porta e aprendo vede davanti a se dei piccoli omini che parlano in modo incomprensibile.
Cosa mi è piaciuto di questa storia?
Innanzitutto la protagonista, Sam è una ragazza caparbia, testarda, che vuole essere autonoma e forte, ma nasconde una grande fragilità che la porta a cercare in maniera quasi ossessiva, il sostegno in una immagine che è una proiezione di se stessa priva delle sue debolezze.
Un gorilla è l'immagine della forza che Sam ha nell'affrontare la sua vita, ma è anche un ricordo legato alla sua attività di guerra, un ricordo che non riesce a lasciare allontanare da sé.
Ho apprezzato molto la scelta di parlare di un argomento serio come può essere quello di una esperienza traumatica smorzando il tutto con la presenza di un argomento più "frivolo" come possono essere gli omini alieni.
Una storia molto carina che mi ha lasciato con un po' di tristezza e allo stesso tempo sollievo, una sensazione strana che, però, ogni volta che ci ripenso mi fa sorridere.
Terry Moore ci rende noti fin da subito alcuni particolari che avranno una spiegazione successiva, ma vi posso assicurare che la cosa si rende palese solamente andando avanti con la lettura.
Una lettura che coinvolge nella risata ma anche nella presa di coscienza di una situazione più difficile di quello che si vede e questo da un valore aggiunto alla storia.
Ve la consiglio sicuramente come una lettura che vi intrattiene strappandovi un sorriso.
Fatemi sapere se avete letto questa storia, se vi è piaciuta e se avete letto altro dell'autore, io sarei tentata di iniziare Strangers in Paradise, me lo consigliate?
Vi Mando un abbraccio e vi auguro di fare delle bellissime letture!!!
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