27 maggio 2019

RECENSIONE: " IL BACO DA SETA" di ROBERT GALBRAITH

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Anche oggi domenica di pioggia intensa e la primavera tarda ad arrivare... MAH!!!
Vi scrivo dopo aver completato la lettura di altri due libri di cui vi parlerò presto, spero, che mi sono piaciuti moltissimo, così da colmare un po' le ultime delusioni.
Come avete potuto vedere dal titolo, oggi vi racconto un po' quale è stata la mia esperienza di lettura con il secondo volume delle indagini legate alla figura di Cormoran Strike. 
Non mi resta, quindi, che lasciarvi alla lettura del post, sperando che possa piacervi!


TRAMA: Uno scrittore al centro di uno scandalo editoriale viene ritrovato barbaramente ucciso dopo dieci giorni dalla sua scomparsa. La modalità della sua morte viene descritta dettagliatamente all'interno del suo ultimo romanzo mai pubblicato Bombix Mori (Baco da Seta). Pochi sono coloro che hanno letto il libro ma molti i personaggi che, attraverso metafore, vengono coinvolti nella storia diventando oggetto di spudorate ed esplicite confessioni scandalose. Una nuova indagine per Cormoran Strike che, con la sua assistente Robin, si ritroverà ancora una volta a fare i conti con il suo passato da figlio di.

Titolo: Il baco da seta
Autore: Robert Galbraith
Casa Editrice: Tea
Anno: 2017
Pag: 554
Prezzo: 5,00 euro





Cosa ne Penso...


Finalmente dopo anni dall'acquisto di questo libro sono ritornata a leggere di una figura particolarmente attraente per la sua non convenzionalità.
Cormoran Strike è un investigatore privato con un passato difficile da gestire e da digerire, soprattutto perché in ogni parte del suo lavoro c'è qualcosa che lo riporta inevitabilmente a dover fare i conti con la sua vita.

Secondo libro dedicato alle sue indagini, quindi, che questa volta lo vedono entrare a conoscenza di un mondo, quello dell'editoria, che gli permette di conoscere ancora una volta il marciume sociale che si nasconde in ogni dove.
La vittima dell'omicidio è uno scrittore conosciuto più per i suoi comportamenti sui generis che per le sue opere, solamente una era stata il suo capolavoro e poi un declino profondo e irrecuperabile.

Tanti sono i personaggi coinvolti in questa vicenda, come possibili sospettati, come posti a conoscenza dei fatti e come indiziati e accusati, proprio in quest'ultima categoria viene inserita la moglie, la donna che cerca e ingaggia Cormoran per ricercare lo scrittore.
Conosciamo così una donna che, pur accettando le stranezze del marito, le sue relazioni extraconiugali, i suoi tentativi di risalire la china, rivela una fragilità enorme che vede, nella figlia disabile, il suo punto debole.

Una storia che ci permette di affrontare molte tematiche, oltre alla conoscenza del mondo dell'editoria come un mondo di squali che puntano alla ricerca della pubblicazione perfetta anche a scapito di un argomento interessante o di una storia ben scritta, quello della disabilità, della difficoltà di trovare qualcuno che possa credere nelle capacità del proprio compagno/a, la fiducia che si ha nell'altro, il superamento di un passato difficile.

Ma cosa ne ho pensato io di tutta la storia?

Ancora una volta Robert Galbraith mi ha trascinato per le strade di Londra all'inseguimento di indizi e sospettati superando le intemperie e le difficoltà dell'avere una gamba e mezza nella forte nevicata che si è abbattuta sulla città. Le descrizioni realistiche e dettagliate al punto da rendere vividi ambienti e situazioni mi hanno coinvolto completamente nelle varie scene.
Ad ogni indagine conosciamo un tassello in più della storia personale di Cormoran e della sua vita familiare e sentimentale, come pure le difficoltà di Robin nel far valere l'amore per il suo lavoro con il suo compagno.

Ci troviamo davanti a dei personaggi normali e senza una particolare costruzione fittizia alle spalle, Cormoran e Robin sono due personaggi che hanno, oltre il lavoro, una vita personale che si riflette inevitabilmente sul loro modo di agire ma questo non va mai a scapito delle indagine, anzi.
Se con Cormoran e Robin ritroviamo la sensazione di casa e della sicurezza di aver ritrovato delle persone familiari, allo stesso modo tutti i personaggi coinvolti vengono descritti in maniera tale da renderli perfettamente noti e familiari allo stesso modo.
Tutto viene reso in maniera eccellente e spiegato benissimo così da rendere anche la risoluzione del caso facilmente comprensibile alla fine della lettura.

Io credo che l'abilità di questa autrice sia proprio quella si aver saputo staccarsi completamente dalla sua produzione precedente ricreando un nuovo personaggio, seriale, questo si, ma all'opposto del personaggio di Harry Potter. Nulla è riconducibile a quella scrittrice se non si conoscesse la sua reale identità, e credo che in questo secondo volume la cosa sia ancora più evidente.


VOTAZIONE:




Bene, io credo di aver tessuto abbastanza pienamente le lodi di questo libro, quindi che mi è piaciuto si è capito, che ve lo consiglio se amate i thriller con una storia personale dei protagonisti dietro anche, e ovviamente se amate la scrittura descrittiva di questa autrice che riuscirebbe a rendere elegante e coinvolgente anche una lista della spesa.

Fatemi sapere se avete letto questo libro e cosa ne avete pensato.
Io, come al solito, vi ringrazio di essere passati di qua e se vi va lasciate un segno del vostro passaggio... Un abbraccio a tutti voi... A presto!!!

2 commenti:

  1. Ciao! J.K.Rowling "dopo Harry Potter" per me, purtroppo, è stata solo la delusione de "Il seggio vacante"...magari con questi libri potrei cambiare idea!

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  2. Io il SEGGIO VACANTE non l'ho letto proprio perché non mi ha mai ispirato troppo, e a sentire la tua opinione non è che mi sia perso molto, sicuramente potresti dare una possibilità a questa serie che ti piacerà!

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