09 maggio 2019

RECENSIONE "LE SETTE MORTI DI EVELYN HARDCASTLE" di STUART TURTON

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Ebbene si, ho ceduto completamente al marketing, senza ritegno e pudore e mi sono lasciata coinvolgere pienamente da uno dei casi letterari del momento.
Devo ammettere che la Neri Pozza ha davvero fatto un ottimo lavoro di persuasione nel presentarci questo libro e, nonostante qualche piccola riserva, devo dire che non si può dare loro torto. Vi racconto la mia esperienza di lettura nel post qui sotto, buona lettura!!!



TRAMA: La grande tenuta di Blackheath House, circondata da foreste immense, diventa teatro di un ballo in maschera organizzato dalla famiglia Hardcastle nello stesso giorno in cui, diciannove anni prima, i coniugi Hardcastle hanno perso uno dei loro figli assassinato.
Gli ospiti del ballo, rappresentanti dell'alta società, sono gli stessi che in quel giorno erano presenti, una commemorazione macabra quella che si terrà a Blackheat, nel giorno in cui un altro omicidio verrà compiuto...

Titolo: Le sette morti di Evelyn Hardcastle
Autore: Stuart Turton
Casa Editrice: Neri Pozza
Anno:2019
Pag: 523
Prezzo: 19,00 euro





Cosa Ne Penso...


Stranamente ho ceduto al fascino della novità nei confronti di un titolo che mi aveva intrigato fin dalla sua uscita in inglese.
Una storia molto particolare che tiene incollati alle pagine è quella che leggiamo all'interno di questo volume caratterizzato dalla presenza di numerosi personaggi e punti di vista differenti che esigono una particolare attenzione di lettura.

La scena che si apre ai nostri occhi è quella di un uomo nella foresta della tenuta che si ritrova lì alla ricerca disperata di una donna che chiede aiuto, un nome si fa strada nella sua mente, Anna, ma chi è questa donna di cui nessuno sa nulla? E perché l'uomo ha in mente il suo nome quasi fosse un'ossessione?
L'uomo è ospite degli Hardcastle così come altri invitati arrivati lì con la curiosità di ritrovarsi nello stesso luogo venti anni dopo e senza comprendere la reale motivazione di ciò.
Alle undici di sera, un nuovo omicidio viene commesso, Evelyn Hardcastle si ritrova morente nei pressi del lago già testimone della morte del fratello anni prima, la differenza è che la sua morte verrà ripetuta tutte le notti alla stessa ora per otto giorni di seguito.
Otto giorni nei quali uno degli ospiti del ballo, Aiden Bishop, il nostro protagonista, dovrà cercare di risolvere questo mistero.

Come potete vedere il libro in se non presenta una trama particolarmente complicata, quello che la rende tale è il suo svolgimento che si caratterizza per la presenza di tanti punti di vista differenti e di molti particolari che, pur apparentemente insignificanti, finiscono con l'essere determinanti per una specifica azione o evento.
Elementi gestiti in maniera chirurgica dall'autore che riesce a raccontarci gli stessi eventi ma in modi sempre differenti come se fossero degli episodi completamente nuovi e non la ripetizione della stessa giornata.

Sono pochi i punti fermi in questa sorta di ripetizione in loop, il primo è Aiden Bishop, il personaggio che ci racconta tutto lo svolgimento della vicenda permettendoci di raccogliere tutti i dati in nostro possesso così da creare una storia univoca.
Pur essendo un solo personaggio, però, Bishop ci fa guardare la storia da punti di vista differenti in quanto, per uno strano e terribile scherzo del destino, Bishop rivive le otto giornate utili per la risoluzione del mistero di Evelyn Hardcastle ogni volta in un corpo differente fondamentale per la risoluzione del caso stesso.
Il burattinaio di queste ripetizioni è un personaggio che ci appare in maniera inquietante indicato da Bishop come Il Medico delle Peste, riconoscibile in questo modo per la maschera medievale adottata da chi , a quei tempi, svolgeva quel ruolo. Una presenza che diventa sia provocatoria che risolutiva e meditativa per Bishop.

Non posso parlarvi oltre della trama e dei personaggi di questo romanzo perché il rischio spoiler è dietro l'angolo e dirvi troppo sarebbe un peccato per la lettura di questo romanzo che proprio per i suoi intricati elementi riesce a sorprendere ad ogni pagina.
Come ho detto il libro è sicuramente un buon intrattenitore, con i suoi personaggi tutti molto diversi gli uni dagli altri, con i vari elementi che ci trasportano da un pensiero all'altro in maniera repentina così come repentina è la possibilità di cambiare opinione sullo svolgimento degli eventi.
Più volte mi sono ritrovata a partecipare attivamente alla ricerca del colpevole e a venire smentita due pagine dopo. Da questo punto di vista si potrebbe dire, quindi, che Turton ha creato un libro interattivo che coinvolge a pieno il lettore nella ricerca del colpevole e delle motivazioni che lo hanno spinto a compiere tale gesto.
E' un romanzo che si può sicuramente consigliare a chi ama i misteri e le risoluzioni dei gialli legati alle storie familiari, come ho detto, infatti, l'attenzione della lettura deve essere un elemento imprescindibile se si vuole affrontare questa storia.

Tuttavia, ho trovato qualche piccolo difetto che mi ha lasciato con l'amaro in bocca...
Il seguire continuamente le avventure/disavventure di Aiden Bishop non ha comportato, almeno per me, la possibilità di affezionarmi al personaggio come pure a tutti gli altri che incontriamo lungo la lettura. Un senso di diffidenza nei confronti di tutti coloro che compongono il cast mi ha portato a leggere velocemente la storia per conoscere la verità e a non cedere all'"umanità" (se riuscite a capire il concetto che voglio esprimere).
Ho trovato "l'urgenza" di risolvere il mistero maggiore rispetto alla possibilità e volontà di conoscere il personaggio che effettivamente ci guida in questa avventura. Personaggio di cui non sappiamo mai nulla se non si arriva alle ultime pagine per avere un accenno, volendo anche banale nel considerare tutto il resto, del perché si trovi a Blackheat. E nonostante questo abbiamo comunque delle informazioni superficiali su di lui come di altri personaggi che vivono una situazione simile alla sua.
La risoluzione del caso, per quanto complicata, finisce con il risolversi in maniera poco chiara e mi ha lasciato con un senso di incompletezza.
La sensazione che ho avuto è stata quella di aver letto una storia nella quale l'autore si è concentrato tantissimo nel crearne la struttura iniziale e centrale per poi perdersi sul finale creando una risoluzione frettolosa che mi va a stonare con tutto l'intrigo della parte precedente.


VOTAZIONE:


Un libro che sicuramente attira per la storia e la sua evoluzione, un giallo che richiama le tinte di Agatha Christie e che sicuramente entusiasma e coinvolge chi è solito leggere storie di questo tipo. Un romanzo che unisce alle tinte gialle quelle del romanzo familiare che riesce ad avvicinare anche quei lettori che di gialli ne leggono pochi.
Ho riflettuto molto sulla votazione da dare a questo romanzo proprio perché pur apprezzandone la struttura mi è dispiaciuto molto per la parte finale che mi ha lasciato un po' con l'amaro in bocca.
E' comunque una lettura che consiglio se volete leggere una storia particolare e che intriga per la sua trama articolata.
Fatemi sapere se lo avete letto, cosa ne avete pensato e se c'è qualche dettaglio che mi sono persa e che non mi ha permesso di apprezzarlo a pieno.

Vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare bellissime letture!!! A presto!

2 commenti:

  1. Ciao! Io avevo aspettative altissime per questo libro (la mia recensione qui, se vuoi dare un'occhiata), la trama mi aveva conquistata da subito e l'ho davvero divorato fino a giungere... Alla fine. La delusione più totale. Una soluzione che a mio parere stona terribilmente e che ahimè mi ha rovinato il libro ç.ç
    Uffi! Peccato!
    Rainy

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    1. Hai pienamente ragione sul finale, troppe aspettative per una risoluzione troppo semplice e tanti interrogativi lasciati aperti.. Andrò sicuramente a leggere cosa ne hai pensato ;-)
      Grazie per essere passata di qua!

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