29 agosto 2019

RECENSIONE "FRANKENSTEIN" di MARY SHELLEY

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Tra un paio di giorni partirò per le vacanze, una settimana di pieno relax sulle spiagge pugliesi sempre bellissime e accoglienti, ma ho deciso che, a differenza della settimana di ferragosto che ho preso proprio come pausa anche dal blog, ho deciso di programmare i due soliti post così da non rimanere troppo arretrata con le recensioni dei libri che ho letto nel mese scorso.
Voi vi siete già fatti le vacanze estive o, come me, avete deciso di aspettare momenti di maggiore tranquillità per farle?

Nel post di oggi vi racconto le mie opinioni su un classico che non credo abbia bisogno di molte presentazioni, anche perché negli ultimi tempi ha avuto una sorta di rinascita grazie anche alla sua ripubblicazione da parte della Neri Pozza, nonostante io non abbia letto quella versione.
Nel post vi racconto meglio quali sono state le mie impressioni su questo romanzo, buona lettura!!!




TRAMA: Affascinato dalla chimica e dalle scienze anatomiche il giovane Viktor Frankenstein prova, riuscendoci, a dar vita ad un essere umano senza considerare le conseguenze delle sue azioni.
Una creatura mostruosa si aggira nel nord Europa in cerca del suo creatore per vendicarsi di ciò che ha fatto di lui. Il creatore è in cerca della sua creatura per vendicarsi di ciò che ha fatto alla sua famiglia.
Una rincorsa folle e tormentata in un libro pieno di emozioni.


Titolo: Frankenstein
Autore: Mary Shelley
Casa Editrice: Feltrinelli
Anno: 2018
Pag: 311
Prezzo: 8.50 euro




Cosa Ne Penso...


Pur non essendo stata la prima volta che leggevo questo romanzo, devo dire che gli anni e le letture che ho fatto me lo hanno fatto dimenticare completamente anche influenzata da film e rifacimenti che hanno deviato i miei ricordi di questa storia.

Quando nel 2017 acquistai il libricino de L'orma editore dedicato proprio alla figura di Mary Shelley mi era sempre ritornata la voglia di rileggere il romanzo e di farlo con una versione più decente di quella vecchia di secoli acquistata da mio fratello. Decisi così, appena me lo sono trovato davanti, di recuperarlo in libreria e rileggerlo in questa versione corredata anche da una bellissima introduzione del traduttore.

Leggerlo di nuovo è stato come farlo per la prima volta e ne sono rimasta completamente affascinata.
Sicuramente i nostri ricordi e l'idea che ci facciamo di questo libro dipendono molto dall'immaginario di film e cartoni che abbiamo visto e trovarsi di fronte ad un romanzo che tutto è fuorché pieno di mostri e assassini di varie specie e natura è sicuramente fuorviante ma affascinante allo stesso tempo.

Non mi soffermerò sulla trama che è stra-nota, preferisco parlare delle sensazioni che mi ha lasciato leggere le pagine di questo libro.
Tutto è un racconto, quindi non abbiamo azioni che si svolgono nello stesso momento in cui le leggiamo. La storia è già successa e noi ci confrontiamo con dei ricordi dolorosi dei personaggi coinvolti.

Il salvataggio di Frankenstein da parte di un giovane ricercatore ci porta a conoscere la storia della sua vita e della sua creatura.
Un viaggio lungo alla ricerca spasmodica del "mostro" porta Viktor a perdersi tra i ghiacci e a raccontare di quando la creatura, dopo poco aver preso vita, scappa via allontanandosi da chi lo indicava come mostro.
Il suo aspetto non era quello di un uomo "normale", creato dall'unione di cadaveri e dalle sperimentazioni di Viktor, la creatura non può non destare paura, cosa che lo costringe a cercare un rifugio lontano dalla città.
E' nei boschi che, grazie all'osservazione di una famiglia francese andata in malora, conosce la lingua parlata, il significato di famiglia, di amore, di compagnia e il bisogno di non rimanere soli.
Un bisogno che lo porta a ricercare Viktor e a chiedergli di dare vita, per lui, ad una compagna che non si spaventi al solo guardarlo.

E' da qui che iniziano una serie di tormenti e tragedie che caratterizzano l'intera vicenda.
Il rifiuto di Viktor scatena la rabbia della creatura e la sua vendetta contro di lui. Questo si traduce in una serie di inseguimenti e fughe che danno ritmo alla storia.

Ma cosa ne ho pensato di questo romanzo senza tempo?

Frankenstein è stata una lettura che mi ha catturata lentamente  e quando lo ha fatto mi ha portato a fare una serie di riflessioni su quanto letto anche nelle parti precedenti.
E' un romanzo avventuroso e pieno di elementi torbidi che danno ad ogni pagina quella sensazione di tormento interminabile che non sembra abbandonarti mai.
Ogni volta che ripenso alla figura della Creatura è così, e mi sono spesso chiesta perché bisogna soffrire per qualcosa che non si è voluto.
Molte sono le riflessioni in questo senso, se ci pensate bene, la creatura, che non è Frankeinstein, ma un essere senza nome, non identificabile, non individuabile come persona, è stata creata sola, brutta e paurosa nel suo aspetto, e proprio questa bruttezza lo porta ad essere orripilante al punto da non poter avvicinare nessuno a sé, neanche il suo stesso creatore.
Nel suo egocentrismo e ambizione Viktor vuole mettersi al posto di un dio che crea dal nulla un essere ma senza considerare il fatto che proprio quell'essere possa avere un cuore e dei sentimenti.

Sono i sentimenti, infatti, che lo portano a compiere gesti indicibili sulla famiglia di Viktor, una vendetta che non sempre ho condannato come erronea, a dire la verità.
Frankeinstein ha cercato una compagna per non rimanere solo, è una persona ormai, e come tale ha necessità di confrontarsi con altri senza farli scappare, ha bisogno di qualcuno che lo aiuti a costruirsi una sua esistenza, qualcuno che non lo rifiuti, come ha fatto Viktor.

Una vendetta continua è, quindi, quella che si legge in questa storia di cui vi ho parlato solo da un lato della medaglia lasciando alla vostra volontà di leggerlo la sorpresa di scoprire cosa la mente della Shelley è riuscita a creare.

Quello che posso dirvi è sicuramente che ho apprezzato moltissimo i vari spunti di riflessione che si possono cogliere da questa storia cosi piena di dolore e sofferenza. Una storia che parla di vendetta, di famiglia, di amore per una "padre" che rifiuta il figlio, della ricerca di un amore impossibile, di un amore negato.
Mi è piaciuto molto il ribaltamento della situazione e di come Viktor e la Creatura ci vengano dipinti sapientemente come uno lo specchio dell'altro in un modo talmente sottile da non farcene rendere conto fino a quando non ci si stacca dalla lettura.

Mi è piaciuto il modo in cui la creatura viene tratteggiata e il modo in cui molte volte io mi sia rivista nell'uno e nell'altra. Leggere questa storia in maniera più consapevole e attenta mi ha sicuramente portato ad avere una nuova visione di tutta la vicenda e soprattutto a riflettere su chi sia dei due protagonisti il vero mostro.

La Shelley, che in alcuni punti mi ha portato a rallentare la lettura, utilizza comunque uno stile molto meno pomposo di quanto ci si aspetterebbe da un romanzo dell'800. Uno stile che cattura, che scorre via velocemente e riesce a rendere bene il senso di tristezza e tormento che c'è nei personaggi.
Personaggi che difficilmente possono essere dimenticati e scene, come quella del confronto tra i due, che rimangono indelebili nel mio ricordo.

Una storia piena di spunti di riflessione, che può essere letta in senso religioso come no, che può essere vista dal punto di vista meramente narrativo come la vendetta di chi non vede riconosciuto un "diritto", quello alla felicità, come pure quella di chi vede la sua famiglia massacrata e vuole la sua giustizia. Una storia che nasconde molto della vita dell'autrice, una vita allo stesso modo tormentata e difficoltosa che fin dalla giovane età l'ha portata a confrontarsi con situazioni più grandi di lei.
Insomma, Mary Shelley, con il suo Frankenstein, deve essere letta almeno una volta nella vita e vedrete che non ve ne pentirete assolutamente.



VOTAZIONE:



Non posso dare una votazione bassa ad un romanzo che mi ha rapita in maniera inaspettata.
Nella parte iniziale ho avuto qualche momento di panico, ma successivamente ho trovato una storia piena di eventi e di situazioni nuove che non mi hanno fatto lasciare la lettura neanche per un momento quando ne avevo la possibilità.
Una lettura da fare in ogni stagione cercando di liberarsi dalle idee e dalle immagini che il contesto culturale ci ha tramandato.

Fatemi sapere se avete letto questo romanzo e cosa ne pensate. Se avete letto dei romanzi che vi hanno sorpreso nonostante se ne sia parlato molto.
Fatemi sapere quali sono le letture che vi stanno accompagnando in questi giorni di fine estate e come le state trovando.

Io vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare delle bellissime letture!!!

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