22 agosto 2019

RECENSIONE mini "IO SONO HANIA" di SILVANA DE MARI

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Quest'oggi sono qui a parlarvi di una lettura che, stranamente, mi sono decisa a portare a termine a breve distanza dal suo acquisto.
Devo dire che ultimamente faccio spesso così, nel senso che leggo anche cose che acquisto, mentre prima tendevo a comprare e a mettere da parte, vallo a capire per quale motivo.
Teoricamente se si comprano nuovi libri è perché la storia ci incuriosisce, ma ovviamente quando sei affetto da acquisto libroso compulsivo non si riesce comunque a stare dietro a tutto quello che si compra e leggerlo nell'immediato.
Comunque... la lettura di cui vi parlo oggi è servita a portare a termine una delle tante saghe che ho iniziato e lasciato in sospeso... Devo ricordarmi di fare l'aggiornamento a fine anno, chissà che gli esiti non siano migliori di quanto credo... 
Vi lascio al post di oggi... BUONA LETTURA!!!



TRAMA: Hania deve riconquistare il suo regno ormai governato dalla Reggente, una donna guidata dalla malvagità e dalla cattiveria.
Il Regno delle Sette Cime è ormai andato in malora ma continua ancora la caccia alla bambina con la macchia sul polso, simbolo del Signore Oscuro, portatore di sventure e malanni.



Titolo: Io sono Hania 

Autore: Silvana De Mari
Casa Editrice: Giunti
Anno: 2018
Pag: 352
Prezzo: 13.50 euro






Cosa ne penso...


Capitolo finale della trilogia dedicata ad Hania, nel quale la De Mari ci porta di nuovo nel Regno dell Sette Cime diventato ormai il suo spettro dolente.
Il Signore Oscuro ha perso solamente una delle sue battaglie contro Hania e sua madre e ci sono ancora molte frecce nella sua faretra pronte ad essere scoccate.
Non potendo dirvi molto di quello che accade, essendo il terzo e ultimo volume della trilogia, posso raccontarvi cosa è stato per me leggere di questa storia.

Partendo dal presupposto che l'idea di leggere un fantasy vecchio stile per di più italiano mi ha subito attratto, devo dire che con l'andare avanti nella letture le mie aspettative si sono un po' ridotte.

Se il primo volume e il suo prequel mi avevano indotto a voler leggere subito i seguiti aspettando impazientemente la loro uscita, il secondo e terzo volume potevano essere tranquillamente compattati in uno solo eliminando molte parti morte della narrazione.
Ovviamente queste sono mie opinioni personali, e non sto dicendo che sia così per tutti coloro che leggeranno la storia.

La storia di Hania è quella della lotta tra il bene e il male che si insinua anche dove non ci si aspetterebbe, è la storia di una madre e di una figlia che non accetta la sua famiglia e che con difficoltà cerca di comprendere la sua natura arrivando ad accettarla.
Perché Hania non è una bambina come tutte le altre è la figlia del Signore Oscuro e come tale si ritrova a svolgere un ruolo, quello di figlia "indifesa", che non sente suo, di conseguenza non lo accetta e non riesce, per questo, ad accettare sua madre.
Al suo avere oscurità in lei, si aggiunge il suo essere muta, una condizione invalidante per chi sente dentro di se la forza e l'energia di una reggente impulsiva e poco incline alla ragionevolezza quale è Hania anche in giovane età.

Quello che sicuramente mi è piaciuto dell'intera trilogia è il modo in cui l'autrice ci racconta l'evoluzione di Hania, la sua crescita e la sua accettazione di se e di chi le sta intorno.
Un grande passo avanti per chi sente dentro di se di essere al di sopra di tutto e tutti.
Hania è una bambina e poi una ragazza che rimane sempre distaccata dagli altri pur riconoscendo la presenza di una affetto naturale che nasce nella famiglia.

Ho apprezzato molto anche le descrizioni dei paesaggi come pure delle situazioni che i personaggi incontrano e l'uso di punti di vista differenti nella narrazione ha reso tutta la storia più movimentata andando anche a sopperire alle mancanze di altri elementi.

Passo quindi alle note dolenti che mi hanno portato ad una lenta discesa nella valutazione della storia nel suo complesso.

La cosa che sicuramente ho apprezzato meno è il modo in cui Hania tratta sua madre per tutti e due i primi romanzi. Un continuo insultarla e maltrattarla come se fosse una pezza da piedi, un atteggiamento odioso che me l'ha resa antipatica fin da subito, e purtroppo la simpatia non è nata neanche nei libri successivi, pur apprezzandone la sua evoluzione.
I personaggi attorno a lei sono stati molto più realistici e sfaccettati mentre lei ha una sua evoluzione solamente quando è stato necessario far evolvere la vicenda in qualche modo.

A questo proposito, infatti, mi sono ritrovata spesso, soprattutto nel secondo e terzo volume, a rallentare anche di giorni la lettura legata proprio ad una eccessiva ripetitività a vacuità delle vicende raccontate.
Ad esempio nel secondo libro stiamo per quasi la sua metà a seguire la vita di Hania e sua madre in una casa sul mare e non succede nulla a parte la nascita dei suoi fratelli.

Con questo non posso negare che ci sono stati anche momenti in cui l'evoluzione della narrazione è stata del tutto inaspettata e sicuramente questo ha migliorato il livello di gradimento.
Lo stile dell'autrice scorre molto e si arricchisce di termini poco utilizzati che, secondo me, è difficile da far capire ad un pubblico di giovani, cosa che mi ha messo il dubbio su quale sia effettivamente il destinatario della storia.

Nel complesso devo dire che sicuramente mi aspettavo qualcosa in più date le premesse del primo volume, è anche possibile che le mie aspettative fossero troppo alte, anzi sicuramente sarà così, fatto sta che la storia si legge piacevolmente anche se ci sono delle pecche che non ho potuto non rendere note. 


VALUTAZIONE:



La valutazione in questo caso è del singolo volume, cioè di Io sono Hania.
Potete leggere le mie opinione sugli altri due volumi cliccando qui sui titoli

Non sono riuscita a dare più di tre farfalle all'intera trilogia nel complesso proprio per la graduale mancanza di elementi che mi avrebbero reso la narrazione più completa.
La sensazione che provo, infatti, è una compresenza di "ha scritto troppe cose inutili" e "ha scritto troppo poco della storia e della sua evoluzione" facendomi trovare spesso davanti a fatto compiuto senza darmi il tempo di abituarmi all'idea che stava per succedere qualcosa.
Per carità, solitamente apprezzo questa caratteristica, ma se dietro ci sono degli elementi che fanno capire cosa succede con un filo logico, ecco.
Insomma, leggete questa trilogia se volete fare una lettura che intriga il giusto senza esagerare, se vi serve una lettura da vacanza, se vi serve una lettura che vi faccia allontanare i brutti pensieri o se volete leggere un fantasy dal sapore retrò  con dame e cavalieri.

Fatemi sapere se avete letto la trilogia, cosa ne avete pensato, se avete letto altro della De Mari e, soprattutto, se sono io a non avere capito nulla della storia e della sua autrice.

Vi mando un grande abbraccio e di fare sempre delle bellissime letture!!! A presto!

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