07 aprile 2020

Liberamente libri... GIULIO PERRONE EDITORE

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Come stanno procedendo i vostri giorni di quarantena? Spero stiate tutti bene in compagnia di qualche buon libro, di un film da vedere sul divano e di qualche dolce a tirarvi su il morale, se siete un po' giù.

Con il post di oggi voglio raccontarvi una lettura che in realtà ho fatto gli ultimi giorni di Dicembre dello scorso anno, ho comprato il volume alla fiera PIU' LIBRI PIU' LIBERI e per la prima volta mi sono avvicinata ad una casa editrice che non conoscevo affatto. 
Il mio obiettivo in quest'anno di partecipazione alla fiera è stato quello di comprare dei libri che stuzzicavano la mia curiosità senza essere derivati da consigli recuperati qua e là ma solo da quello che il mio istinto mi avrebbe suggerito.
E questo volume è stato uno di quei suggerimenti, ma vediamo insieme di cosa vi parlerò...


CASE VUOTE 
di
BRENDA NAVARRO





Titolo: Case Vuote
Autrice: Brenda Navarro
Casa Editrice: Giulio Perrone Editore
Anno: 2019
Pag: 173
Prezzo: 15,00

VOTAZIONE:




Nell'ottica di una realtà in cui essere madri significa vedere la realizzazione di una donna, questo libro finisce con il rompere gli schemi precostituiti andando a scavare nella mente di due donne che ci mostrano il loro modo di essere madre, anche se questo non corrisponde al canone più diffuso.

Tema principale di questo romanzo è quindi la MATERNITA' che non viene sempre vissuta in maniera convenzionale. Due voci femminili che si alternano vengono messe a confronto continuamente attraverso la storia della loro vita che è così diversa da rimanere affascinati da entrambe.

La donna che apre il romanzo è una madre a cui rapiscono il figlio, improvvisamente nel parco non lo vede più. Come è potuto succedere? Il telefonino tenuto in mano per leggere un messaggio è più importante che controllare il proprio figlio di 3 anni che gioca? E' colpa della sua distrazione ad aver comportato tutto questo? 

La donna inizia quindi con il porsi le domande che ci si aspetta di farsi in una situazione del genere, il dolore del non sapere più nulla del proprio figlio, il senso di vuoto, di angoscia che la attanagliano sono ben palpabili nella narrazione. Ma ci sono anche altre cose che la narrazione lascia intravedere.

Questa donna non vuole essere madre, non accetta questa condizione e le responsabilità che la cosa comporta nonostante l'idea della perdita di suo figlio sia straziante per lei.
C'è una lotta continua nel suo animo, se da una parte ci troviamo a conoscere la sua reazione alla perdita, dall'altro sembra come se sentisse dentro di se una sensazione di liberazione nel non doversi più occupare del bambino.
Una donna che diventa madre prima in modo "imposto", il marito accoglie in casa loro la figlia avuta da una precedente relazione, quindi la nostra protagonista finisce con il doverla accettare. Poi diventa madre in modo naturale ma nonostante tutto non lo accetta appieno.

La voce di questa donna controversa, complicata, sicuramente insoddisfatta, ci permette di conoscere il suo mondo, la sua storia di moglie e di amante, di donna lasciata e di donna che non riesce a reagire alle conseguenze delle sue azioni. Vediamo progressivamente che si lascia andare, trascura tutto e tutti attorno a lei al punto che la contingente perdita del figlio e dell'amante mi hanno portato spesso a chiedermi quale sia stata effettivamente la perdita maggiore per lei.


"Non si scompare tutti allo stesso modo e ognuno prende la forma della scomparsa che gli è toccata: Daniel è scomparso, Fran inizia a scomparire, io scomparirò. Eravamo quelli che non c'erano, quelli che sfumano, che sono sfumati, che sfumeranno. Scomparsi: distanti, svaniti, evaporati, assenti, senza nessuna voglia di comparire davanti alla nostra esistenza."


L'altra voce che parla in questo romanzo è quella di una ragazza che vive nei quartieri malfamati del Messico, una voce che fin da subito ci accorgiamo essere piena di dolore e sofferenza.
Una ragazza abbandonata dalla famiglia, con il grande sogno di diventare madre e di farlo con il ragazzo che ama, nonostante tutto.
Questa seconda voce è quella di una donna che subisce molte ingiustizie nella sua giovane vita e ce le racconta tutte. Dall'abbandono del padre, alla scarsa importanza che la madre le ha attribuito,alla morte del fratello, al tradimento del compagno con il quale vuole avere un figlio e dal quale subisce violenze fisiche e psicologiche.

Quello che, però, colpisce di questa donna è la forza che la spinge ad agire non volendo sottostare alla sua vita. Cerca un modo per guadagnare e risollevarsi dalle difficoltà derivanti da un compagno nullafacente che si è unito ad un gruppo di teppisti locali. Una ragazza che nonostante tutto vuole raggiungere il suo sogno.

"Non ti fidare nemmeno di tua madre. Era la frase che mia mamma ripeteva a me e mio fratello ogni volta che poteva. Ma, se non ci si può fidare nemmeno della propria madre, di chi ci si può fidare? E lei diceva di nessuno, di nessuno ti puoi fidare, anche quando stai per morire non pensare che qualcuno verrà ad aiutarti. Questo, per esempio, mio fratello lo ha capito, ma a me sembrava davvero brutto pensare che nel mondo non ci si poteva fidare; in ogni caso, non mi sono mai fidata di nessuno. Segreti? Non è che ne avevo tanti, ma non ero di quelle che andava in giro a raccontare come si sentiva, come andava la vita, per cosa? Poi il rischio è che quello che pensi e quello che ti fa male viene usato contro di te."


Quello che questo romanzo trasmette è sicuramente un dolore profondo che scava nell'animo di queste due donne. Un dolore che sicuramente nasce da un elemento comune, la maternità che riesce a far uscire fuori anche tante altre tematiche legate al mondo femminile.
Una vita infelice è quella della prima donna che, nonostante abbia tutto non vive nulla di quello che ha con serenità e soddisfazione. Una vita sofferta è quella della seconda voce che attraverso la sua produzione di barrette di cioccolata e caramelle riesce a vedere del buono in sé nonostante tutto.

Una lettura che mi ha profondamente colpito per la sua capacità di far apparire le due donne come pari nonostante i loro ruoli nella storia non lo siano, o almeno questo nella logica di una morale comune. Eppure io non riesco a giudicare nessuna delle due per le scelte di vita e per i loro pensieri.
Una donna che non vuole essere madre non per questo è meno donna di chi invece vuole esserlo a tutti i costi. Una relazione normale non è detto che sia più felice di quella in cui la violenza fa da sfondo, nonostante, SIA BEN CHIARO, io non riesca proprio a capacitarmi di come si riesca ad accettare una cosa del genere.
Ma crearsi una vita alternativa di menzogne per un amante, quanto poi è meno violento di uno schiaffo? Perdere un figlio per una disattenzione quanto è diverso dal perderlo perché il proprio corpo non riesce a gestire la gravidanza? 

Queste sono solo alcune delle domande che mi sono nate dopo la lettura di questo libro che per quanto sia così breve è stato sicuramente un carro armato di emozioni e sensazioni contrastanti.
Un libro che parla di donne, di quello che pensano attraverso una profonda introspezione che ha reso questi due personaggi come qualcosa di caro e prezioso. 
L'analisi che la Navarro fa dei pensieri di queste due figure le rende vivide agli occhi del lettore che nel girare le pagine si trova ogni volta a dover superare un pugno nello stomaco.
Inutile parlare di questo libro nascondendo il fatto che non si tratta di un romanzo dal lieto fine, la sofferenza e le riflessioni che suscita rimangono incollate alla nostra capacità di giudizio che inevitabilmente diventa fallace e incapace di esprimersi.

E' obiettivo, sempre ritornando ad una visione di comune moralità, il pensare che la perdita di un figlio da parte di una madre sia un evento straziante, eppure non riesco a non accettare anche la possibilità che essere madre non sia una scelta obbligatoria.

Credo che con questo post mi sia lasciata andare un po' troppo alle parole, spero di non avervi annoiato e di non aver espresso delle opinioni che possano offendervi perché non era affatto mia intenzione il farlo.
Ho passato molto tempo a scrivere di questo libro cancellando e riscrivendo ma alla fine ho deciso di lasciare libera la mia mente di esprimere tutto quello che la lettura mi ha suscitato.

Spero che con i miei pensieri sia riuscita ad incuriosirvi un po'!

Devo dire che come esordio di lettura  non è andata affatto male spero di leggere altro di questa casa editrice di cui ho già adocchiato altri titoli  che sicuramente recupererò appena possibile.

Fatemi sapere se avete letto qualcosa della Giulio Perrone Editore, se vi sono piaciuti i miei pensieri e se avete qualche libro da consigliarmi in questo periodo di quarantena.

Vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare tante bellissime letture!!! A presto!

05 aprile 2020

RIPENSAMENTI, INCORAGGIAMENTI, RITORNI E LETTURE NUOVE DI CUI PARLARE!!!

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

O forse dovrei dire anche BENVENUTA E BENTORNATA A ME?!

In questi giorni (e la quarantena obbligatoria mi ha aiutato) ho pensato tantissime volte di voler ricominciare a mettere per iscritto i miei pensieri qui sul blog, anche perché su carta ho continuato a farlo nonostante mi sembrasse di non riuscire a dargli un senso logico.

In questo periodo di fermo sul blog ci sono stati giorni in cui non riuscivo a leggere nulla, neanche una pagina, una riga, non riuscivo a trovare la voglia di ritornare a viaggiare tra le pagine, cosa che mi ero proposta di fare parlando delle letture fatte proprio qui, nel mio angolo.

Da questo ho pensato che fosse inutile riempire pagine di parole che non trasmettevano nulla di quello che leggevo neanche a me stessa. Ho deciso di aspettare, ho lasciato perdere i libri, ne ho comprati di nuovi pensando che fosse la necessità di trovare dei nuovi stimoli, delle nuove avventure che si confacessero meglio ai miei nuovi interessi a non darmi più emozione, ma neanche in questo modo riuscivo a superare la crisi.

Poi, all'improvviso, nonostante avessi avuto un incontro deludente con L'ALBERGO STREGATO di WILKIE COLLINS ho pensato che questo nuovo anno di letture sarebbe andato malissimo e invece piano piano, cercando di leggere libri che DAVVERO riuscivano ad attira le mia attenzione sono ritornata a sentire la voglia di scrivere e riappropriarmi di un mio spazio, questo.

Ecco, non che io mi senta pienamente sicura di quello che sto facendo, ma spero che, in qualche modo, io riesca a trasmettere la mia passione per quello che faccio in questa mia parte di vita che è essenzialmente solo mia e di chi vorrà condividerla con me.

Da quando ho ricominciato a leggere con un certo ritmo devo dire che ho incontrato ben poche delusioni, sono stata brava a scegliere le storie e i personaggi da incontrare, forse, non so!
In realtà non ho fatto nulla di particolare, ho solamente eliminato qualsiasi tipo di costrizione nella scelta del libro che avrebbe accompagnato le mie giornate e soprattutto non mi sono imposta alcun limite di lettura. Pensate che un libro di 150 pagine sono arrivata anche a leggerlo in una settimana e NON ME NE E' FREGATO NULLA!!!

Anche leggere per raggiungere la sfida di Goodreads o portare a termine i buoni propositi librosi, NO! Non ne ho raggiunto neanche uno, SAPPIATELO, ma anche in questo caso CHISSENEFREGA!!!

Quindi, quando ho cominciato a ragionare in questo modo, sono tornata a vivere a pieno le letture e le storie che leggevo, sono riuscita ad empatizzare meglio con i personaggi, questo non sempre in maniera positiva, ma anche arrabbiandomi o provando antipatia e disgusto, voleva comunque dire che la lettura mi stava facendo uscire dal mio stato di apatia.

Questo è solo un post chiacchiericcio con il quale vorrei dirvi che proverò a tornare in questo piccolo angolo di mondo virtuale, proverò ma senza promettere nulla, di raccontarvi le mie letture come un tempo, anche se spero che sarete Voi a dirmi qualcosa sulla riuscita o meno di questo mio scopo.
Ho molte letture di qui parlarvi, letture che mi sono piaciute molto e che vorrei farvi conoscere, anche se di alcune sicuramente avrete già sentito parlare, ma una opinione in più non fa mai male per convincervi a leggere, no?!

Spero vogliate ricominciare con me questa avventura, soprattutto adesso che ognuno di noi sta facendo i conti con la propria solitudine. Prendiamo un libro e viaggiamo nel suo mondo, tra le sue pagine, le sue storie e poi condividiamo il più possibile.


Nel salutarvi mi scuso per l'enorme quantità delle parole scritte qui sopra, ma mi sembrava doveroso farmi conoscere o riconoscere  dopo tutto questo tempo di assenza.
Ringrazio tutti coloro che sono passati da queste parti, spero che con il tempo riuscirò a conquistare un posto nel cuore di altri lettori come me!

A presto amici lettori... Rimanete collegati che arriveranno presso nuovi post!

02 gennaio 2020

LETTERA APERTA A TUTTI VOI!... BUON 2020!!!

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Lo so, lo so, sono una brutta persona, la mia coerenza in fatto di articoli pubblicati è andata a farsi benedire ampiamente nel mese di Dicembre e di questo mi scuso e mi dispiace tantissimo.
Non sono stata nel pieno delle forze fisiche e mentali per mettermi davanti al computer e buttare giù le mie idee letterarie e questo ha inevitabilmente comportato un allontanamento da tutto questo mondo, Instagram compreso.

In questi giorni ho pensato spesso di chiudere completamente con tutto questo, di lasciare andare al ricordo le letture che faccio senza fermare i miei pensieri e le mie emozioni.
Ho pensato che è inutile portare avanti una cosa che non interessa e che non mi sta rispecchiando più.
L'entusiasmo dell'apertura, ormai nel lontano 2016, si è appassito nonostante continui ancora a leggere.
Sembra quasi che io non riesca più a dare voce ai miei pensieri in maniera soddisfacente, come se mi autolimitassi nel provare emozioni davanti ad una storia che sto leggendo, come se la lettura diventasse un obbligo e non un piacere.

Questo mi dispiace molto, mi dispiace perché ho sempre pensato che la lettura fosse un modo, per me, di superare la solitudine, di superare i miei momenti bui, di trovare tra le pagine quelle mancanze che la vita reale non riesce a colmare, invece negli ultimi tempi sento che anche avventurarmi nelle storie degli altri mi risulta molto difficile da fare.

La conseguenza di tutto ciò, è che il blog è trascurato, le idee per rendere tutto più interessante non ci sono,  mi trascino dietro libri di cui vorrei parlarvi ma non ho voglia di mettermi lì a scrivere per nessuno...

Non offendetevi se ci siete dietro questi schermi e tastiere, se fosse per me vi ringrazierei uno ad uno per tutto il tempo che vi affacciate sulla mia pagina o per essere anche solo passati di qua.
Quello di cui parlo è qualcosa di più profondo di un numero di visualizzazione, è qualcosa di più intimo e personale che, purtroppo, non si limita solo alla lettura.

So che magari iniziare l'anno con un post del genere non è che sia la  famosa botta di vita che tutti si aspettano all'inizio di un nuovo anno, ma è questo quello che sento in questo momento, un buio dentro che non so da dove nasce ma mi riprometto di scoprirlo presto.

Io, nonostante tutto, cercherò di tirarmi su, di pensare ad una rinascita che comprenda ancora la lettura di tanti libri che ho acquistato e di cui spero di parlarvi presto.

Vorrei affrontare questo 2020 con una leggerezza maggiore, con una forza nuova che nasca da me, che non sia legata ad altro che a me stessa.

Auguro a tutti voi che leggerete queste mie parole di avere un 2020 scoppiettante, di essere pronti a tutti i cambiamenti che la vita porta, che sappiate affrontare al meglio le cose brutte che possono capitare e di sorridere pienamente davanti ad ogni piccolo gesto, sguardo, attenzione che vi viene rivolto.
Vi auguro che siate felici o che cerchiate di raggiungere la vostra felicità che sia da soli o in compagnia, che abbiate sempre un sorriso per chi invece lo ha perso, che regaliate momenti da ricordare e che vi vengano allo stesso tempo regalati.

Passate un bellissimo 2020 amici Viaggiatori tra le pagine, che sia pieno di belle letture e ancora GRAZIE PER AVER LASCIATO UNA TRACCIA DI VOI QUI NEL MIO MONDO!!!

05 dicembre 2019

GRAPHIC NOVEL... UN POLPO ALLA GOLA di ZEROCALCARE

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Solitamente le Graphic Novel non sono la lettura che prediligo, non perché non mi piacciano, anzi, ma sono brevi, e questo me le fa associare ai racconti, di cui invece non sono un'amante.
A differenza dei racconti, però, riesco a gestire meglio una storia illustrata proprio perché sono le illustrazioni a darmi quel qualcosa che invece il racconto non mi da.
Insomma, le Graphic Novel finiscono per essere quella scelta, per me, che va un po' a smussare gli angoli quando ho la necessità di leggere qualcosa che mi coinvolga ma che non mi tenga attaccata a se per molto tempo.
Una sensazione strana che non so se sono riuscita a spiegare per bene, fatto sta che le Graphic Novel mi piacciono comunque molto di più rispetto ai racconti, ecco!
Ma vi lascio al post, dopo questa lunga e forse inutile spiegazione, buona lettura!!!




TRAMA: Il polpo avvinghia quello che abbraccia, lo tiene stretto e lo accompagna per molto tempo fino a "stritolare" la sua vittima.
Il rimorso di aver detto una bugia avvinghia Zerocalcare fin dagli anni della scuola e lo accompagna tutta la vita.



Titolo: Un polpo alla gola
Autore: Zerocalcare
Casa Editrice: Bao publishing
Anno: 2012
Pag: 188
Prezzo: 16,00 euro





Cosa Ne Penso...



Ancora una volta Zerocalcare non mi ha deluso. Sto leggendo un po' alla volta tutto quello che questo autore ha scritto, ma non sto facendo per ordine cronologico, ci vado a sentimento, quando ho voglia di leggere un fumetto che mi faccia ridere e riflettere vado sempre a colpo sicuro e scelgo una sua opera.

Zerocalcare ci regala anche con UN POLPO ALLA GOLA un piccolo pezzetto della sua vita, una vita che, per chi ha vissuto negli anni 90 condivide pienamente con lui.
Ogni pensiero e ogni elemento che racconta, come pure gli atteggiamenti mi riportano ad un passato che sembra razionalmente così lontano ma che in realtà è solo poco tempo fa... diciamo.





Nella storia che ci racconta qui Zerocalcare c'è un mix di mistero e tanta tanta ironia e vita vissuta.
Nel corso della narrazione Zero ci racconta di quando a scuola per non prendersi la colpa ha finito con il fare sgridare una sua compagna e amica, Sara. 

Ed è proprio con questo suo atteggiamento che entra in campo il polpo che non è altro che il senso di
rimorso che Zero ha per non aver detto la verità sulla sua compagna. Un rimorso che lo accompagna per tutti gli anni in cui ha continuato a vedere Sara e che, con un pausa, è tornato poi nell'età adulta quando ha dovuto incontrarla di nuovo.

Se da una parte ci troviamo quindi a leggere di una storia di adolescenti che ha un fondo di serietà nella consapevolezza di non aver agito nel modo giusto, allo stesso tempo, però, anche la vigliaccheria di non aver avuto il coraggio di dire le cose come stavano.






VOTAZIONE:




Quello che mi piace di queste storie è la verità che ci viene raccontata, quella di un ragazzo che si trova ad affrontare le "difficoltà" della sua vita adolescenziale come pure adulta e la sua ingenuità nel ritrovarsi in alcune situazioni che a noi da fuori fanno sorridere ma allo stesso tempo sono comunque degli episodi capitati a tutti.

La forza di questo autore credo sia proprio questa, quella di essere vicino alle persone che leggono le sue storie, per la genuinità delle vicende.

Ancora una volta Zero calcare e' riuscito a farmi fare un salto nel passato e a farmi rispecchiare nella sua contemporaneità in maniera semplice e divertente.
Allo stesso tempo, però, è riuscito anche a farmi riflettere su una tematica importante, mai nascondersi dalle cose, affrontare le proprie colpe come pure le proprie paure in maniera leale soprattutto nei propri confronti e nei confronti degli altri.

Fatemi sapere se avete letto qualcosa di Zerocalcare, se avete letto questa storia e cosa ne avete pensato.
Fatemi sapere anche se leggete Graphic Novel e quale idea vi siete fatta di questi racconti.

Vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare tante e bellissime letture!!! A presto!

02 dicembre 2019

TBR... DICEMBRE 2019...OBIETTIVI IRRAGGIUNGIBILI E DOVE TROVARLI 😏

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Con il post di oggi vado a parlarvi delle letture che avei intenzione di portare a termine per questo mese. Ho fatto delle scelte molto a sentimento CHE ma mi stanno chiamando incessantemente e quindi ho deciso che leggerò prima della fine di questo 2019 che è letteralmente volato nonostante mi fossi fatta in precedenza dei programmi differenti.







Vi mostro nel dettaglio le letture che ho intenzione di fare anche se sarà molto difficile con i ritmi natalizi a lavoro, comunque BE POSITIVE e  iniziamo!!!




Il primo libro che voglio leggere in questo mese è BULL MOUNTAIN di BRIAN PANOWICH che è il primo di una trilogia se non mi sbaglio pubblicato dalla NN EDITORE.
Un romanzo d'esordio nel quale l'autore decide di raccontare una storia difficile e profonda.
In Italia abbiamo già il secondo volume che, nel caso in cui questo mi piacerà, recupererò in fiera a Roma la prossima settimana, quindi capite anche l'urgenza di affrontarlo.
Vorrei prendere altro di questa casa editrice, se avete dei suggerimenti sarei contenta di riceverne.





Il secondo libro che voglio leggere è UNA LUNGA ESTATE CRUDELE di ALESSIA GAZZOLA edito da LONGANESI (TEA) che sarebbe il quinto volume della serie dedicata ad Alice Allevi. 
Un libro che in realtà ho letto appena uscito ma che voglio rileggere per poi completare la serie nel prossimo anno, visto che in questo 2019 non sono riuscita a farlo. 
Mi volevo divertire leggendo qualcosa di leggero visto che ultimamente l'umore non è dei migliori e così ho pensato di leggere questo, speriamo di aver fatto bene!






Infine un libro che mi incuriosisce da morire e di cui non so molto MISTERI di KNUT HAMSUN. pubblicato da IPERBOREA.
Un romanzo legato alla figura di un uomo che arriva in un villaggio ma che non lascia nessuna traccia di sé per permettere agli altri abitanti di sapere qualcosa di lui.Mi incuriosisce sapere la sua storia, quasi fossi già un abitante di quel villaggio! Spero mi possa piacere e incuriosire ancora quando comincerò a leggerlo.


Bene amici, queste sono le letture che ho intenzione di fare in questo ultimo mese dell'anno. Inutile dirvi che ci sono altri mille mila libri che vorrei leggere contemporaneamente ma spero almeno di fare poche letture ma buone, senza considerare la quantità che decisamente non è importante.

Fatemi sapere se conoscete questi libri, se conoscete gli autori, quali programmi e se li fate di lettura affronterete o se siete dei lettori che fanno letture a tema di questo periodo.
Io, come avete visto dalle scelte, tendo a non farmi condizionare dai periodi e a leggere quello che mi va quando mi va.

Adesso vi saluto che ho da preparare qualche altro post per il blog, vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare tante bellissime letture!!!