08 dicembre 2020

LIBERAMENTE LIBRI... FAZI EDITORE

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Mi sono resa conto che era da un po' di tempo che non prendevo in mano le mie rubriche, è per questo motivo che in questo mese mi sono organizzata facendo un programmazione che desse un po' di varietà, nonostante vi stia parlando sempre di libri, ovviamente.

Oggi vi racconto le mie impressioni su un libro pubblicato da Fazi editore che, per quanto sia una casa editrice indipendente, sta diventando molto nota per le tante pubblicazioni fatte.

Ma vi lascio al post e alla scoperta del libro di oggi, BUONA LETTURA!


FOSCHIA

di 

ANNA LUISA PIGNATELLI



Trama: Una donna in fin di vita racconta il suo passato di ragazza fragile e incompresa. Un padre egoista, una madre problematica, un fratello apatico e una nuova famiglia con cui convivere.

Titolo: Foschia
Autrice: Anna Luisa Pignatelli
Casa Editrice: Fazi
Anno: 2019
Pag: 206
Prezzo: 16.00 euro


Cosa Ne Penso...


Questo libro mi ha attirato fin dalla sua uscita sebbene io non ne sapessi il motivo ben preciso. 
Il titolo, fin da subito, mi è parso azzeccatissimo e dal momento in cui ci addentriamo nella storia ci ritroviamo catapultati in una atmosfera che fosca è dire poco.

Una donna in fin di vita è la voce narrante di questa storia, una donna ormai adulta con una figlia e che dopo una serie di vicissitudine decide di andarsene dall'Italia per vivere negli Stati Uniti. E' proprio il racconto di queste vicissitudini che vi terrà incollati alle pagine come se vi trovaste davanti ad una narrazione piena di avventure pur non essendo così.

La protagonista, Marta, decide di fare un salto indietro nel tempo e mettersi a nudo raccontando la sua vita di sofferenza e dolore continuo. Figlia di genitori fortemente problematici e sorella di un ragazzo che subisce anche lui questa situazione diventando apatico ed assente in ogni cosa che succede in casa.

Marta ci racconta dei suoi genitori, di come si sono conosciuti, della iniziale passione nata anche dall'amore comune per l'arte, la madre è un'artista e il padre è critico d'arte diventato poi un nome importante del settore.  La vicenda inizia nella Toscana degli anni 50, sua madre e suo padre Lapo decidono di prendere una sorta di magione in campagna all'insegna di una vita libera che la madre cerca di portare avanti alla ricerca continua della giusta ispirazione, nonostante venga costantemente buttata giù dal marito e dalla sua scarsa fiducia in sé.
La situazione non fa che peggiorare quando arrivano i bambini, la madre, infatti, inizia a dare segno di squilibrio mentale, di depressione post partum e la conseguenza di ciò è che i bambini sono abbandonati a se stessi e il marito si crea una serie di relazioni extraconiugali.
Insomma, la vita di Marta non si mostra generosa con lei fin da subito, ma anche lei comincia a sviluppare dei comportamenti che con lo scorrere delle pagine finiscono con il rendersi dubbi.

La foschia di questo romanzo è un elemento perennemente presente nelle pagine, tutta la vicenda è torbida e non nego di aver provato un senso di fastidio e disagio nel momento in cui la sua ossessione per il padre diventa eccessiva.

Le parole della Pignatelli colpiscono in maniera tagliente e diretta, Marta diventa ossessionata dalla necessità di avere una relazione con il padre e questo lo percepiamo in maniera pressante diventando per noi lettori un qualcosa di tangibile e fortemente intenso quasi ci stessimo immedesimando in lei.
L'ossessione di Marta è l'elemento che vi travolgerà e trascinerà nella necessità di capire in che modo andrà a finire la storia e fino a dove la sua ossessione arriverà.

La Pignatelli crea una storia disturbante e disturbata che non so fino a che punto dipenda dal tipo di relazione che c'è tra i due personaggi in questione, non STO DICENDO CHE SIA GIUSTIFICABILE IL COMPORTAMENTO DI MARTA, ATTENZIONE.
Quello che mi ha provocato disagio è proprio la sensazione di trovami nella testa di una persona che, chiaramente, ha dei disturbi e che fino a che non si spinge al limite estremo non riesce a fermarsi, in questo caso una figlia nei confronti del padre ma può essere anche in una situazione non familiare.

Ovviamente c'è anche la figura di Lapo che è un personaggio ODIOSO all'ennesima potenza, un uomo egoista, volubile, menefreghista che fa dei figli di cui non si interessa minimamente. Tutto gira attorno alla sua necessità di egocentrismo di cui si deve nutrire in ogni singolo gesto o decisione che non ha migliorato affatto la situazione.

In poche pagine, che si leggono davvero in un pomeriggio, la Pignatelli finisce con il rendervi inquieti e infastiditi, vi racconta una vicenda torbida nella quale la ricerca ossessiva di un oggetto del desiderio vi accompagna per tutte le pagine fino ad un epilogo che vi lascerà senza parole.


VOTAZIONE:



Foschia è la storia di un disturbo e di una ragazzina che ne è affetta nonostante questo sia la conseguenza di una serie di circostanze decisamente poco felici. 
Una storia che vi lascia con un senso di amarezza e tristezza che non riuscite a comprendere se, come me, avete una famiglia "normale" per quanto si possano definire così le famiglie che non hanno questo tipo di problemi.
E' un romanzo pieno di tematiche importanti quali il disturbo mentale, il rapporto genitori-figli, l'accettazione di cambiamenti legati alla perdita di un genitore, la necessità di crescere da soli senza una guida valida.
Una storia amara, fosca, triste e disturbante, che non so se sia da tutti ma per me è stata davvero una bella esperienza di lettura, immersiva e coinvolgente.

Fatemi sapere se avete letto qualcosa di questa autrice, se conoscevate già Foschia. Spero di non avervi annoiato troppo nella lettura.
Vi mando come sempre un grande abbraccio e vi auguro di fare delle bellissime letture, A PRESTO!!!

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