Non mi piace lasciare cose in sospeso, lo sapete bene, ogni volta che parlo di letture non concluse il mio stomaco si riempie di serpenti che mi mettono il malumore e mi lasciano un senso di antipatia profonda verso me stessa.
Vi dico questo perché anche in questo caso stava succedendo la stessa cosa, e NON MI ANDAVA BENE PER NIENTE. Per questo motivo mi sono messa lì, pian pianino e ho finito di leggere questo libro che non so dirvi se si tratti di una storia più inquietante o assurda. Facciamo che me lo direte voi alla fine della lettura del post, va... BUONA LETTURA!!!
TRAMA: Rori, diminutivo di Aurora, vive in una comunità di sole donne che hanno il compito di venerare Selene, la luna.
Rori è la scriba, un personaggio importante e privilegiato rispetto a chi le sta intorno. Il suo compito è rendere imperitura l'adorazione della dea attraverso i libri sacri riempiti col il nome di Selene. Rori è anche una bambina che viene portata lì a seguito di un forte trauma familiare che le sarà di peso nel momento in cui avrà contatti con il resto del mondo.
Ma quanto è possibile mantenere in vita una comunità tutta al femminile? Quanto è possibile sopravvivere seguendo la regola dell'adorazione e dell'attesa che Selene possa salvarle da un destino avverso e difficile?
Autore: Torsten Krol
Casa Editrice: ISBN EDIZIONI
Anno: 2012
Pag: 381
Prezzo: 16,90 euro
VALUTAZIONE:
Il romanzo racconta una storia ambientata in un mondo post apocalittico di una comunità di donne che si sono salvate grazie all'intervento di una di loro che ha tratto in salvo, secondo lei, le donne più meritevoli. Le regole della comunità sono piuttosto rigide, pur avendo la "presunzione" di essere giuste.
La comunità si costituisce di sole donne che hanno il dovere di adorare Selene, la dea che le protegge dall'arrivo di nuove ed eventuali catastrofi seguite all'avvicinamento della stessa alla Terra. In questa comunità non sono ammessi membri di sesso maschile, con tutto ciò che questo comporta, quindi nessuna relazione che non sia lesbica e non approvata dal consiglio che decide, appunto, di rendere le adepte compagne di letto.
Insomma, questi sono alcuni dei principi basilari sul modo in cui la vita viene gestita all'interno di una comunità che, si scoprirà poi, non è la sola ad essere sopravvissuta alla catastrofe.
Questo libro mi ha portato ad avere reazioni diverse e particolari sia durante la lettura che dopo giorni dalla sua conclusione.
La storia ci mostra una sorta di comunità di vittime della natura e degli uomini, da loro considerati come esseri inutili, una sorta di misoginia al contrario, di estremo femminismo, se mi lasciate passare il termine. Però, qui non c'è nulla di sano o di naturale, a mio avviso.
La sensazione che mi ha dato la storia è quella di un gruppo di donne che fanno capo ad una sola visione del mondo, forse, creata sulla base di un dolore personale e unico trasmesso poi a tutte quelle ragazzine che avrebbero composto la comunità.
Tutto questo viene prima accettato a testa bassa da Rori e dalle altre, poi quando qualcuno o qualcosa arriva a sconvolgere la vita della comunità c'è un progressivo cambiamento in tutte, cosa che mette subito in dubbio la fedeltà ai principi comunitari.
Queste sono mie riflessioni sulla lettura, quindi non prendetele come oro colato, ovviamente.
L'altra cosa che mi ha colpito molto è l'innocenza della protagonista, l'unica che romane fedele ad un ideale utopico della vita anche quando tutto crolla intorno a sé.
Una ragazzina che si fa portatrice di valori morali (che sono poi amorali nella storia, a detta di altri personaggi) e che non esita a lasciarne traccia in una sorta di diario personale che avrebbe dovuto far luce su chi l'avrebbe succeduta.
Un romanzo che mi ha inquietato e allo stesso tempo mi ha portato a rivalutare la visione dell'uomo in quella società. Per una volta l'orco non è altro che la ragione mascherata e le donne non sono vittime, ma "aguzzine" di un sistema che fa acqua da tutte le parti.
Una lettura molto particolare, come vi dicevo, che mi ha lasciato molto da pensare e allo stesso tempo, una sensazione di necessaria pulizia di pensiero da un'idea sbagliata di mondo, un mondo che dal mio punto di vista, risulterebbe asfissiante per la monotonia e per l'assurda immobilità che prospetta.
Nonostante tutto ciò credo che sia una lettura gradevole e spiazzante proprio per le idee e la scelta di una protagonista che fa tenerezza per il suo candore e innocenza.
I pensieri scritti da Rori ci permettono di conoscerla a fondo e con lei tutta la bizzarra comunità che la circonda.
Un romanzo molto particolare che mi ha affascinato, nonostante la ritrosia iniziale, e allo stesso tempo turbato. Un romanzo scritto da un autore che rimane nell'anonimato e che già di per sé è inquietante come cosa ma che vi lascerà con una sensazione di disagio per giorni.
Dopo questo lungo sproloquio non mi rimane da chiedervi se avete letto questo romanzo, cosa ne avete pensato, se conoscevate questa casa editrice o l'autore.
Nel frattempo vi lascio e vi auguro di fare bellissime letture, un abbraccio!!!
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