16 maggio 2019

BIG or small?... QUESTA VOLTA COSA HO LETTO???

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Ma dalle vostre parti sembra che stiamo tornando a Dicembre? Il freddo, la pioggia, il vento e la nebbia sembrano non volerci abbandonare in questa metà di Maggio che avrebbe dovuto portarci già sole e temperature miti. Da parte mia sono contenta perché non sono amante del caldo dell'estate, però, direi che le belle giornate non mi dispiacciono, ecco.

Con il post di oggi vi parlo di una lettura che ho comprato spinta dalla curiosità delle recensioni positive, ma a me non è piaciuto affatto, fortunatamente è la prima lettura deludente dell'anno, quindi posso considerarmi comunque fortunata in questo... 
Vi lascio al post e ai miei perché di questa opinione, BUONA LETTURA!!!


IL CONDOMINIO
di
J.G. BALLARD



Titolo: Il Condominio
Autore: J. G. Ballard
Casa Editrice: Feltrinelli
Anno: 2018
Pag: 182
Prezzo: 2x9,90 euro

TRAMA: Tra le varie costruzioni londinesi un grande grattacielo di 40 piani viene costruito con l'intento di garantire, a cittadini medio-alto borghesi, la possibilità di essere autosufficienti all'interno della struttura senza che nasca in loro la necessità di uscirvi.
Una struttura abitata da tante persone che, spinte dal desiderio di protezione, si ritrovano improvvisamente a dover reagire alla decadenza della struttura stessa portando ad una continua violenza tra condomini.


Cosa Ne penso...


IL CONDOMINIO è stato il mio primo approccio all'autore, nonostante ne abbia sentito parlare molto e bene. Il libro è una sorta di racconto lungo nel quale veniamo catapultati in questa realtà particolare in cui ogni condomino è legato al suo piano al suo status e ai benefici dedotti da questo palazzo.

Il Grattacielo è in grado di ospitare 2000 persone all'interno dei suoi appartamenti garantendo loro la sopravvivenza con la presenza di ristoranti, banche, centri commerciali, alimentari, palestre e piscine e un giardino che sembra un parco dotato anche di giochi per i bambini.
Insomma tutti sono coccolati da questa struttura che gli garantisce sicurezza e protezione. Come da normale prassi, però, nonostante i vari agi di cui i condomini dispongono ci sono comunque delle liti che nascono per motivi spesso anche futili.
Litigi che cominciano gradualmente ad aumentare nel momento in cui il grattacielo comincia a dare segno di cedimento strutturale e la situazione degenera repentinamente.
Credo che la copertina del libro sia molto esplicativa nel far capire cosa succede!

Attraverso questo romanzo Ballard vuole muovere una critica sociale nei confronti di quanto accadeva già negli anni 80, anni di prima pubblicazione del libro, situazione tristemente continuata ancora oggi.
Il grattacielo diventa metafora di una suddivisione sociale nella quale i benestanti si trovano ai piani più alti, i borghesi al centro e gli operai ai piani più bassi. Ovviamente nello scendere di piano c'è anche una riduzione dei benefici offerti.
I vari cedimenti strutturali comportano lo scoppio di una violenza inaudita che prosegue per tutto il libro e che vediamo vissuta attraverso tre personaggi che rappresentano le tre categorie sociali suddette.

Royal è ideatore e costruttore del grattacielo, convinto di aver progettato una struttura perfetta finisce con il reagire alla violenza solamente quando questa gli arriva direttamente in casa. 
Laing un medico ricercatore che sembra rifuggire quella violenza cercando di reagire solamente quando è strettamente necessario e si barrica nel proprio appartamento sopravvivendo alla violenza che ogni sera finisce con il riprodursi.
Wilder è un cineoperatore che inizialmente decide di partecipare alle violenze per documentarle, poi diventa per lui una missione per raggiungere il punto più altro del grattacielo.

Per quanto mi riguarda, pur avendo compreso l'intento dell'autore nel volerci mostrare il cambiamento dell'uomo davanti ad una situazione di  sopravvivenza indipendentemente dalla classe sociale d'appartenenza, non ho apprezzato il modo in cui tutta la vicenda si svolge.
Fin dalla prima pagina ci ritroviamo a leggere di uomini e donne che si lasciano andare ad una serie di violenze prive di fondamento nei confronti di qualsiasi cosa e forma vitale, siano uomini, donne, bambini o animali. Una violenza che diventa pretesto per lasciarsi andare a a qualsiasi tipo di degenerazione fisica e mentale.
Tutti diventano senza freni, non c'è più una morale, non ci sono regole di convivenza, non ci sono vincoli sentimentali, tutti si sentono liberi di fare quello che vogliono senza il dovere di giustificarsi.
E tutto il volume si presenta in questo modo dall'inizio alla fine. L'autore, infatti ci immerge in una realtà che è già iniziata, in una narrazione in medias res che rimane tale fino alla fine.
La sensazione che ho avuto, infatti, è quella di aver letto un libro di cui l'autore ha "dimenticato" di mostrarci l'inizio e la fine. Non abbiamo alcun tipo di informazione iniziale, le cose che riusciamo a capire ci vengono da sporadici riferimenti sparsi nel testo.
Una violenza continua di cui non ho capito la necessita, soprattutto se spiegata in questo modo.

VOTAZIONE:



Mi aspettavo qualcosa di più coinvolgente alla Battle Royale per intenderci, avevo capito che poteva trattarsi di una cosa del genere ma mi sono evidentemente sbagliata.
Non so se riproverò mai a leggere altro di questo autore che so essere molto amato ma a me non ha convinto affatto.
Fatemi sapere se avete letto questo libro o qualcos'altro di Ballard, se ci sono dei titoli più interessanti o se lo stile è sempre lo stesso.
Vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare delle bellissime letture!!! 

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