25 aprile 2020

Recensione: "La ragazza di Bube" di Carlo Cassola

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Come state? State facendo delle belle letture? Dalle mie parti il tempo è uno schifo ma è perfetto per leggere e guardare film o serie tv, a proposito, avete visto la serie UNORTHODOX? Mi è piaciuta tantissimo, ho trovato tutti i protagonisti molto convincenti ma soprattutto la possibilità di conoscere una cultura completamente ignota che mi ha incuriosito tantissimo, davvero una serie consigliatissima se non l'avete ancora vista!




Ma torniamo ai libri oggi, in occasione della Festa di Liberazione Nazionale ho deciso di dare il mio piccolo contributo con una delle letture che ho fatto proprio in questi giorni.

Voi avete fatto letture a tema in questo periodo?
Vi racconto le mie impressioni sul libro nel post, BUONA LETTURA!!!





TRAMA: Mara e Bube si conoscono e si innamorano subito, lei è una ragazza di paese di 16 anni, lui un ex partigiano di 20 amico del defunto fratello di lei. Una storia che subisce le angherie del tempo vissuto e le conseguenze di ciò che altri hanno scelto.




Titolo: La ragazza di Bube
Autore: Carlo Cassola
Casa Editrice: Oscar Mondadori
Anno: 2016ù
Pag: 219
Prezzo: 13.00 euro






Cosa Ne Penso...

Credo che, accanto al Partigiano Jhonny, LA RAGAZZA DI BUBE sia uno dei libri più conosciuti relativamente alla letteratura che ha caratterizzato il mondo della Partigianeria anche senza che si fosse realmente letto ponendosi degnamente nel pantheon del genere sia per la tematica sia per il modo in cui la storia viene raccontata. Ma di cosa parla questo romanzo?

Ci troviamo nella provincia toscana della fine della guerra, gli Alleati arrivano in Italia e i Partigiani scendono dalle montagne per tornare a riabbracciare i loro cari. Ed è proprio in questa occasione che Bube incontra Mara, una ragazza diversa dalle sue coetanee, espansiva a differenza di lui, ombroso e introverso. I due si innamorano di un amore che fin da subito conosce il sacrificio e la lontananza. Bube assume dei comportamenti sbagliati che lo portano a subire delle conseguenze dure e Mara è lì a vivere il dolore dell'evoluzione dei fatti con lui.

La lettura di un romanzo del genere non sarebbe stata molto nelle mie corde se non si fosse trattato di una storia che va ben oltre il solo sentimento amoroso.
Rappresentativo di un'intera generazione di giovani che, andando fermamente contro il potere fascista, avrebbe avuto la responsabilità di ricostruire un'intera nazione, La ragazza di Bube si fa portavoce di un sentimento di giustizia che porta a chiederci dove sia la verità, se si tratti di una giustizia dovuta, in un certo senso, o se siano stati fatti degli errori.
Mara e Bube rappresentano proprio questa realtà divisa nella quale la genuinità della promessa si scontra con il dovere politico che conduce le azioni, soprattutto quelle di Bube.

Tutto il romanzo si concentra su Mara in varie fasi della vita, la ragazza ingenua ma testarda, quella che prova a rifarsi una vita lontana dal pensiero di Bube e quella che a quel pensiero torna più coinvolta di prima.
Mara vive la sua vita sempre con un pensiero fisso che è quello di Bube, rendendo questo personaggio una presenza assenza che pesa sulle sue scelte e proprio pensando al futuro della sua vita con Bube rinuncia alla sua vita di ragazza, alla ricerca di una felicità più reale e concreta rispetto ad una perenne attesa.

Bube, come ho detto è una sorta di presenza assenza che rappresenta la permanenza e la fedeltà di un ideale che ormai non trovava più spazio nella quotidianità. E' sull'essere partigiano che Bube fa ricadere il suo atteggiamento e le sue scelte, giustificando il tutto con l'ideale necessità di liberazione dalle "impurità" politiche, passatemi il termine. Sulla base di ciò l'atteggiamento di Bube è sempre quello di una persona che agisce solo ed esclusivamente su indicazione di altri o di una provocazione che lo costringe a dover mantenere alta la sua nominata da partigiano.

Ipotizzando una tripartizione ideale della narrazione notiamo che la prima e la seconda parte sono dedicate alla vita anche sentimentale di Mara, nella terza parte Cassola ci porta nel mondo giudiziario del carcere, dei colloqui e del processo che Bube subisce.
Esce il lato politico della vicenda nella quale l'autore fa emergere questa continua idea di giustizia politica, della rivalsa contro uno stato impopolare e di come il pensiero partigiano fosse un motivo valido per agire in un determinato modo.

Sicuramente il personaggio di Mara è molto più interessante di quello di Bube che, al contrario, mi ha un po' irritato proprio nella idea che lo spinge a fare quelle determinate scelte nonostante il suo agire sulla base di un ideale sia la rappresentazione del tempo, mentre Mara ne va a rappresentare un po' il distacco, la novità, la diversità. 

Nella narrazione l'autore riesce a dosare bene le parti narrate e quelle dialogate così da far mantenere alta l'attenzione e la curiosità per la storia.
Mi è piaciuto lo stile che mira a raccontare una storia e non volere a tutti i costi meravigliare e stupire il lettore ma raccontare una storia reale e concreta anche perché si tratta di una storia storicamente avvenuta.
Mi è piaciuta la descrizione della realtà del periodo, di come da piccoli elementi usciva fuori la povertà di quegli anni ma anche la necessità di riprendersi e di mantenere alta la propria dignità pur non avendo nulla. 



VOTAZIONE:

 E MEZZO


Mara è sicuramente una figura che rimane impressa nella mente dei lettori sia per la sua semplicità che per la sua caparbietà e coraggio nell'affrontare una situazione molto più grande di lei. Una situazione diffusa in quegli anni e che l'autore è riuscito a raccontare benissimo senza peccare di presunzione.
Una lettura che vi consiglio a prescindere dall'interesse che si possa avere i meno per questo filone narrativo, una storia che insegna e che ci offre la testimonianza reale di un mondo che non c'è più e dal quale bisognerebbe imparare.

Fatemi sapere se sono la sola a non aver letto questo romanzo fino ad ora, se avete letto qualche altro libro del genere e se, nella contemporaneità ci sono degli autori che hanno scritto delle storie valide e realistiche ambientate in questi contesti.

Vi mando come sempre un abbraccio e vi auguro di fare dei bellissimi viaggi tra le pagine dei vostri libri!  A presto...

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