27 novembre 2020

RECENSIONE: "CIME TEMPESTOSE" di EMILY BRONTE

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!    

Se il 2020 non si è rivelato il massimo per quanto riguarda la nostra vita quotidiana, direi che dal punto di vista delle letture mi ha portato a fare scoperte che avrei voluto recuperare da tantissimo tempo.

Dopo aver recuperato Il conte di Montecristo, mi sono dedicata a CIME TEMPESTOSE grazie anche alla partecipazione alla #READINGTHEDARKCHALLENGE con la quale si deve leggere un libro gotico, weird o horror al mese ed io per iniziare il mio viaggio in questi generi ho deciso di recuperare proprio questo romanzo. Vi lascio al post così vi espongo le mie opinioni, BUONA LETTURA!!!




Titolo: Cime Tempestose
Autrice: Emily Bronte
Casa Editrice: Feltrinelli 
Anno: 2014
Pag: 428
Prezzo: 9.50 euro


Trama: Due famiglie che si intrecciano in rapporti di amore e matrimoniali attraversati da una verve rabbiosa che nessuno di loro riesce a placare. Un amore che supera il tempo e lo spazio.


Cosa Ne Penso...


Era un po' di tempo che sentivo la volontà di leggere CIME TEMPESTOSE, in realtà non ne so il motivo, ma quando mi sveglio con un titolo in testa è sicuro che nell'arco di un breve periodo finisco per leggerlo. Per fortuna, diciamo così, mi capita con i libri che già possiedo, così non devo andare a fare acquisti e smaltisco quelli che ho in casa.

Ammettiamolo, parlare di un classico così chiacchierato, amato e odiato allo stesso tempo è sempre difficile. Nel senso che l'opinione di ognuno è condizionata sicuramente dalle proprie esperienze di lettura e personali, ma alla fine il perché un classico diventa tale lo si capisce sempre.

CIME TEMPESTOSE, per me, è stata una sorpresa essendo riuscita ad evitare, negli anni, eccessive anticipazioni su ciò che sarei andata a leggere.
Difficile da collocare in una categoria ben definita, CIME TEMPESTOSE è un po' romanzo familiare, un po' romanzo d'amore, un po' romanzo psicologico e un po', secondo il mio punto di vista, una vetrina per pazzi, diciamocelo.

Purtroppo, fin da subito ho avuto un'impressione negativa. Il Signor Lockwood, l'affittuario di Heathcliff, per capirci, mi è risultato subito antipatico per la sua insistenza, la sua eccessiva invadenza e  la scarsa discrezionalità nei confronti di persone che non conosceva e andando avanti le cose non sono affatto migliorate, non ho trovato neanche un personaggio che mi potesse suscitare un minimo di simpatia, ma neanche per sbaglio. 
Devo ammettere, però, che questo non mi ha condizionato poi nella valutazione generale dell'opera. Ho continuato a leggere il libro perché poi effettivamente la curiosità ce l'ho avuta di conoscerne l'evoluzione e non mi è dispiaciuto affatto leggerlo.

E' innegabile l'impronta nuova che questo romanzo ha apportato prima di tutto nel raccontarci una storia che non ci presenta neanche un elemento positivo. Tutti i personaggi, protagonisti o meno, ci si presentano attraversati da emozioni esasperate di odio e amore. Quasi come fossero posseduti da entrambe e nello stesso momento, figure rabbiose, indemoniate, afflitte da incomprensione, ira, rabbia diventano uno strumento di continuo confronto per il lettore che si vede messo a dura prova dal dover mandare giù tutto quello che succede.

Cime tempestose è un romanzo violento, nei modi, nelle parole, nelle azioni che vengono compiute, nei sentimenti provati, addirittura nella rappresentazione stessa dei personaggi. Heathcliff, ad esempio, ci viene presentato come un bambino e poi uomo, sempre ingrugnito, con i capelli nerissimi, occhi che sembrano famelici  come quelli di una bestia affamata. 

Altro elemento che caratterizza questo romanzo è la costruzione narrativa utilizzata,  la storia è formata da vicende che si ripetono sebbene in epoche differenti anche grazie all'uso del doppio che era una caratteristica molto presente nei romanzi di quegli anni.

La Bronte ci vuole raccontare una storia d'amore e di vendetta attraverso la figura di un personaggio, Heathcliff, che non è affatto l'uomo perfetto ma un'anima tormentata, continuamente attraversata da turbamenti interni che si riversano nei suoi bruschi modi di rapportarsi anche nei confronti di chi ama.

Insomma, sicuramente non è stato facile per me capire se questo romanzo mi sia piaciuto o meno. Non sono riuscita ed empatizzare con i personaggi nonostante io volessi conoscerne la storia.
E' un romanzo molto doloroso psicologicamente parlando, nel senso che dalle pagine si percepisce benissimo il tormento di Heathcliff come pure quello di Hareton e Linton che si ritrovano a vivere con un uomo così rude, chiuso, introspettivo che non ha mai avuto una parola gentile per nessuno. 
La rabbia di Heathcliff è un sentimento che traspare in ogni comportamento, anche quando non lo riguarda direttamente e questo è sicuramente un plauso all'autrice che ha reso meravigliosamente questo sentimento.



VOTAZIONE:

 E MEZZA


Insomma per me leggere Cime tempestose ha significato un po' salire su una montagna russa e questo sicuramente perché ci sono state molte cose che mi hanno dato fastidio e molte che invece ho apprezzato tanto. Sono stata molto felice di aver conosciuto questa autrice e aver colmato una grande lacuna.
Pur riconoscendone i valori, però, non mi è andato proprio giù il comportamento associato ai personaggi, i loro caratteri sono stati tutti odiosi per me. Anche la governante mi si è rivelata antipatica e questo mi ha bloccato nel dare una votazione più alta di una sufficienza piena.
Credo che, come ho detto più volte, la piacevolezza di una lettura dipenda anche da quanto abbiamo vissuto e da come vediamo la natura delle cose e in questo caso mi sono trovata davanti a delle situazioni che, per me, non trovano nessuna giustificazione.
La violenza gratuita non può essere  giustificata con un semplice "il suo carattere è quello" senza dirci niente di quel personaggio, insomma ho trovato nelle carenze che non mi hanno permesso di rimanere totalmente convinta da questa romanzo.

Fatemi sapere se lo avete letto, se lo avete apprezzato o meno. Io vi mando un grande abbraccio e, come sempre, vi auguro di fare tante bellissime letture. A PRESTO!

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