16 maggio 2019

BIG or small?... QUESTA VOLTA COSA HO LETTO???

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Ma dalle vostre parti sembra che stiamo tornando a Dicembre? Il freddo, la pioggia, il vento e la nebbia sembrano non volerci abbandonare in questa metà di Maggio che avrebbe dovuto portarci già sole e temperature miti. Da parte mia sono contenta perché non sono amante del caldo dell'estate, però, direi che le belle giornate non mi dispiacciono, ecco.

Con il post di oggi vi parlo di una lettura che ho comprato spinta dalla curiosità delle recensioni positive, ma a me non è piaciuto affatto, fortunatamente è la prima lettura deludente dell'anno, quindi posso considerarmi comunque fortunata in questo... 
Vi lascio al post e ai miei perché di questa opinione, BUONA LETTURA!!!


IL CONDOMINIO
di
J.G. BALLARD



Titolo: Il Condominio
Autore: J. G. Ballard
Casa Editrice: Feltrinelli
Anno: 2018
Pag: 182
Prezzo: 2x9,90 euro

TRAMA: Tra le varie costruzioni londinesi un grande grattacielo di 40 piani viene costruito con l'intento di garantire, a cittadini medio-alto borghesi, la possibilità di essere autosufficienti all'interno della struttura senza che nasca in loro la necessità di uscirvi.
Una struttura abitata da tante persone che, spinte dal desiderio di protezione, si ritrovano improvvisamente a dover reagire alla decadenza della struttura stessa portando ad una continua violenza tra condomini.


Cosa Ne penso...


IL CONDOMINIO è stato il mio primo approccio all'autore, nonostante ne abbia sentito parlare molto e bene. Il libro è una sorta di racconto lungo nel quale veniamo catapultati in questa realtà particolare in cui ogni condomino è legato al suo piano al suo status e ai benefici dedotti da questo palazzo.

Il Grattacielo è in grado di ospitare 2000 persone all'interno dei suoi appartamenti garantendo loro la sopravvivenza con la presenza di ristoranti, banche, centri commerciali, alimentari, palestre e piscine e un giardino che sembra un parco dotato anche di giochi per i bambini.
Insomma tutti sono coccolati da questa struttura che gli garantisce sicurezza e protezione. Come da normale prassi, però, nonostante i vari agi di cui i condomini dispongono ci sono comunque delle liti che nascono per motivi spesso anche futili.
Litigi che cominciano gradualmente ad aumentare nel momento in cui il grattacielo comincia a dare segno di cedimento strutturale e la situazione degenera repentinamente.
Credo che la copertina del libro sia molto esplicativa nel far capire cosa succede!

Attraverso questo romanzo Ballard vuole muovere una critica sociale nei confronti di quanto accadeva già negli anni 80, anni di prima pubblicazione del libro, situazione tristemente continuata ancora oggi.
Il grattacielo diventa metafora di una suddivisione sociale nella quale i benestanti si trovano ai piani più alti, i borghesi al centro e gli operai ai piani più bassi. Ovviamente nello scendere di piano c'è anche una riduzione dei benefici offerti.
I vari cedimenti strutturali comportano lo scoppio di una violenza inaudita che prosegue per tutto il libro e che vediamo vissuta attraverso tre personaggi che rappresentano le tre categorie sociali suddette.

Royal è ideatore e costruttore del grattacielo, convinto di aver progettato una struttura perfetta finisce con il reagire alla violenza solamente quando questa gli arriva direttamente in casa. 
Laing un medico ricercatore che sembra rifuggire quella violenza cercando di reagire solamente quando è strettamente necessario e si barrica nel proprio appartamento sopravvivendo alla violenza che ogni sera finisce con il riprodursi.
Wilder è un cineoperatore che inizialmente decide di partecipare alle violenze per documentarle, poi diventa per lui una missione per raggiungere il punto più altro del grattacielo.

Per quanto mi riguarda, pur avendo compreso l'intento dell'autore nel volerci mostrare il cambiamento dell'uomo davanti ad una situazione di  sopravvivenza indipendentemente dalla classe sociale d'appartenenza, non ho apprezzato il modo in cui tutta la vicenda si svolge.
Fin dalla prima pagina ci ritroviamo a leggere di uomini e donne che si lasciano andare ad una serie di violenze prive di fondamento nei confronti di qualsiasi cosa e forma vitale, siano uomini, donne, bambini o animali. Una violenza che diventa pretesto per lasciarsi andare a a qualsiasi tipo di degenerazione fisica e mentale.
Tutti diventano senza freni, non c'è più una morale, non ci sono regole di convivenza, non ci sono vincoli sentimentali, tutti si sentono liberi di fare quello che vogliono senza il dovere di giustificarsi.
E tutto il volume si presenta in questo modo dall'inizio alla fine. L'autore, infatti ci immerge in una realtà che è già iniziata, in una narrazione in medias res che rimane tale fino alla fine.
La sensazione che ho avuto, infatti, è quella di aver letto un libro di cui l'autore ha "dimenticato" di mostrarci l'inizio e la fine. Non abbiamo alcun tipo di informazione iniziale, le cose che riusciamo a capire ci vengono da sporadici riferimenti sparsi nel testo.
Una violenza continua di cui non ho capito la necessita, soprattutto se spiegata in questo modo.

VOTAZIONE:



Mi aspettavo qualcosa di più coinvolgente alla Battle Royale per intenderci, avevo capito che poteva trattarsi di una cosa del genere ma mi sono evidentemente sbagliata.
Non so se riproverò mai a leggere altro di questo autore che so essere molto amato ma a me non ha convinto affatto.
Fatemi sapere se avete letto questo libro o qualcos'altro di Ballard, se ci sono dei titoli più interessanti o se lo stile è sempre lo stesso.
Vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare delle bellissime letture!!! 

13 maggio 2019

CASSETTA DELLA POSTA... APRILE 2019... #1

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Con il post di oggi vi riporto una rubrica che sta occupando poco spazio sul blog da qualche tempo, ma con Aprile credo che faccio un recuperone anche se dividerò il post in due parti.

Ma facciamo delle premesse che servono più che altro a me per rendermi conto che DEVO DARMI UNA REGOLATA!!!
Aprile è il mese del mio compleanno, come ogni anno mi aspetto che la mia famiglia mi regali dei libri o un buono da spendere in libri e puntualmente la cosa non avviene... 
Così, quest'anno, ho pensato bene di farmi dei regali accostando, al fatto che sia il mio compleanno, quello che è stato un mese particolarmente difficile e ne ho approfittato per tirarmi su il morale comprando libri come se non ci fosse un domani.


Quando mi sono resa conto della situazione ho deciso che la musica cambierà, imbattendomi in un'impresa titanica che VOGLIO RIUSCIRE A PORTARE AVANTI, QUINDI TENTAZIONI ALLONTANATEVI DA ME!!

L'impresa che ho deciso di portare avanti è quella di non comprare più ne libri né Graphic Novel almeno fino a Settembre.
Si, lo so, sto facendo la sborona e sicuramente cederò ma io voglio impegnarmi seriamente questa volta, soprattutto perché ho delle motivazioni solide e ben precise...

  • La prima motivazione è che sono letteralmente sommersa dai libri che ho già comprato e ancora non ho letto, non si tratta di 10 o venti, NO, ne ho circa 300 (e non è neanche il numero preciso) da leggere e vi lascio solo immaginare le condizioni in cui riversano i miei scaffali nel dover aggiungere ancora altri nuovi libri, perché ovviamente mica compro gli ebook, noooo tutti volumi belli corposi che ti occupano mezzo piano solo mettendocene due, BENE!

  • Seconda motivazione principale è che devo ridurre le compere perché mi sono accorta che in questo periodo quando voglio o "posso" comprare un solo libro non esco dalla libreria con meno di tre, il che, oltre a legarsi al discorso numerico di prima, è anche deleterio per i miei averi che non possono, obiettivamente, andare a finire tutti in nuovi libri avendone tantissimi e interessanti da leggere!

  • Terza motivazione principale... mi sono prefissata un limite di 50 libri da poter comprare nell'arco dell'anno compresi quelli che comprerei alla fiera PIU' LIBRI PIU' LIBERI DI ROMA e mi sono accorta che ho raggiunto i 29 acquisti fatti solo da gennaio ad oggi che sto scrivendo il post, 01/05. Per questo motivo, che si lega ai precedenti, ovviamente, visto che quando vado alla fiera non mi trattengo quasi mai perché approfitto degli sconti e poi con una parola che tira l'altra va a finire che mi metto a comprare libri come se non ci fosse un domani, direi che è necessario calmarsi un attimo, giusto???

Ok adesso la parte noiosa del post è finita e possiamo passare al mostrarvi gli acquisti che ho fatto approfittando degli sconti BAO e anche di altri tre acquisti extra che mi sono concessa, due dei quali sempre con lo sconto.




Il primo volume che vi mostro è LO SCULTORE di SCOTT McCLOUD un volume che avevo visto almeno un paio di anni fa e che volevo comprare perché la storia mi incuriosiva ma poi ho sempre virato la rotta d'acquisto su altro, poi andando il fumetteria me lo sono trovato davanti e lìho preso.
LO SCULTORE racconta di un uomo che finisce con il fare un patto con il diavolo per riuscire a creare qualunque cosa lui voglia, ma questo porta delle conseguenze inevitabilmente difficoltose per lui. Come sapete ormai le trame non le leggo tutte e questo è ciò che ho recuperato.



                                       


Seconda immagine è quella che vi mostra due uscite più recenti, diciamo, la prima è TOSCA DEI BOSCHI di STEFANO RADICE e TERESA TURCONI di cui possiedo già il PORTO PROIBITO che ho comprato sempre approfittando degli sconti ma l'anno scorso.
L'altro titolo è I GIORNI CHE SCOMPAIONO di TIMOTHE LE BOUCHE che ho visto con un suggerimento di Goodreads e l'ho comprato. Si parla di circo e perdita di memoria... vedremo.



Nuova collana della Bao dedicata al fumetto cinese che prevede, tra gli altri titoli la pubblicazione di NIGHT BUS di ZUO MA. Una storia di viaggi nel tempo a quanto ho capito e la cosa mi incuriosisce abbastanza.



Titolo che è stato spammato ovunque è LA MIA COSA PREFERITA SONO I MOSTRI di EMIL FERRIS un fumetto che ho acquistato cedendo palesemente al marketing. Una forma particolare di struttura è quella di questo volume che sembra un diario e che non vedo l'ora di leggere!

Con il volume della Ferris termina la parte dedicata agli acquisti BAO e passo così a mostrarvi quelli extra che ho fatto soprattutto per curiosità e ho approfittato degli sconti Mondadori del 25% per due di questi volumi.





Partendo da sinistra abbiamo il primo volume di una serie di sei o sette, non ho ben capito. Una storia che unisce il fumetto americano a quello giapponese, sto parlando di MONSTRESS VOL1. RISVEGLIO di MARJORIE LIU e SANA TAKEDA. Anche in questo caso si tratta di due volumi ben noti ultimamente.
Secondo volume è FEMMES MAGNIFIQUES che ho comprato per curiosità, sinceramente, anche se ho sentito dei pareri un pò tiepidini nei suoi confronti, ma vedremo.
Ultimo volume che esce un po' dalla sfera della conoscenza diffusa è LA RAGAZZA SCOMPARSA di  JIRO TANIGUCHI che so essere uno dei più importanti maestri del fumetto giapponese.

Bene amici, con questa prima carrellata vi informo che gli acquisti non sono finiti. Nel post che farò più avanti vi mostrerò gli acquisti librosi che ho fatto, anche in quel caso ho approfittato degli sconti e delle iniziative che ci sono state in questo periodo, ma ve ne parlerò meglio nel post dedicato.
Fatemi sapere se avete letto qualcosa di questi volumi, se vi sono piaciuti, se avete approfittato degli sconti del periodo e cosa avete comprato.
Vi mando un grande abbraccio, vi ringrazio per le visite e vi ricordo che se volete, potete seguirmi anche su instagram con il nome MIKLA_TRA_I LIBRI
A presto!!!

09 maggio 2019

RECENSIONE "LE SETTE MORTI DI EVELYN HARDCASTLE" di STUART TURTON

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Ebbene si, ho ceduto completamente al marketing, senza ritegno e pudore e mi sono lasciata coinvolgere pienamente da uno dei casi letterari del momento.
Devo ammettere che la Neri Pozza ha davvero fatto un ottimo lavoro di persuasione nel presentarci questo libro e, nonostante qualche piccola riserva, devo dire che non si può dare loro torto. Vi racconto la mia esperienza di lettura nel post qui sotto, buona lettura!!!



TRAMA: La grande tenuta di Blackheath House, circondata da foreste immense, diventa teatro di un ballo in maschera organizzato dalla famiglia Hardcastle nello stesso giorno in cui, diciannove anni prima, i coniugi Hardcastle hanno perso uno dei loro figli assassinato.
Gli ospiti del ballo, rappresentanti dell'alta società, sono gli stessi che in quel giorno erano presenti, una commemorazione macabra quella che si terrà a Blackheat, nel giorno in cui un altro omicidio verrà compiuto...

Titolo: Le sette morti di Evelyn Hardcastle
Autore: Stuart Turton
Casa Editrice: Neri Pozza
Anno:2019
Pag: 523
Prezzo: 19,00 euro





Cosa Ne Penso...


Stranamente ho ceduto al fascino della novità nei confronti di un titolo che mi aveva intrigato fin dalla sua uscita in inglese.
Una storia molto particolare che tiene incollati alle pagine è quella che leggiamo all'interno di questo volume caratterizzato dalla presenza di numerosi personaggi e punti di vista differenti che esigono una particolare attenzione di lettura.

La scena che si apre ai nostri occhi è quella di un uomo nella foresta della tenuta che si ritrova lì alla ricerca disperata di una donna che chiede aiuto, un nome si fa strada nella sua mente, Anna, ma chi è questa donna di cui nessuno sa nulla? E perché l'uomo ha in mente il suo nome quasi fosse un'ossessione?
L'uomo è ospite degli Hardcastle così come altri invitati arrivati lì con la curiosità di ritrovarsi nello stesso luogo venti anni dopo e senza comprendere la reale motivazione di ciò.
Alle undici di sera, un nuovo omicidio viene commesso, Evelyn Hardcastle si ritrova morente nei pressi del lago già testimone della morte del fratello anni prima, la differenza è che la sua morte verrà ripetuta tutte le notti alla stessa ora per otto giorni di seguito.
Otto giorni nei quali uno degli ospiti del ballo, Aiden Bishop, il nostro protagonista, dovrà cercare di risolvere questo mistero.

Come potete vedere il libro in se non presenta una trama particolarmente complicata, quello che la rende tale è il suo svolgimento che si caratterizza per la presenza di tanti punti di vista differenti e di molti particolari che, pur apparentemente insignificanti, finiscono con l'essere determinanti per una specifica azione o evento.
Elementi gestiti in maniera chirurgica dall'autore che riesce a raccontarci gli stessi eventi ma in modi sempre differenti come se fossero degli episodi completamente nuovi e non la ripetizione della stessa giornata.

Sono pochi i punti fermi in questa sorta di ripetizione in loop, il primo è Aiden Bishop, il personaggio che ci racconta tutto lo svolgimento della vicenda permettendoci di raccogliere tutti i dati in nostro possesso così da creare una storia univoca.
Pur essendo un solo personaggio, però, Bishop ci fa guardare la storia da punti di vista differenti in quanto, per uno strano e terribile scherzo del destino, Bishop rivive le otto giornate utili per la risoluzione del mistero di Evelyn Hardcastle ogni volta in un corpo differente fondamentale per la risoluzione del caso stesso.
Il burattinaio di queste ripetizioni è un personaggio che ci appare in maniera inquietante indicato da Bishop come Il Medico delle Peste, riconoscibile in questo modo per la maschera medievale adottata da chi , a quei tempi, svolgeva quel ruolo. Una presenza che diventa sia provocatoria che risolutiva e meditativa per Bishop.

Non posso parlarvi oltre della trama e dei personaggi di questo romanzo perché il rischio spoiler è dietro l'angolo e dirvi troppo sarebbe un peccato per la lettura di questo romanzo che proprio per i suoi intricati elementi riesce a sorprendere ad ogni pagina.
Come ho detto il libro è sicuramente un buon intrattenitore, con i suoi personaggi tutti molto diversi gli uni dagli altri, con i vari elementi che ci trasportano da un pensiero all'altro in maniera repentina così come repentina è la possibilità di cambiare opinione sullo svolgimento degli eventi.
Più volte mi sono ritrovata a partecipare attivamente alla ricerca del colpevole e a venire smentita due pagine dopo. Da questo punto di vista si potrebbe dire, quindi, che Turton ha creato un libro interattivo che coinvolge a pieno il lettore nella ricerca del colpevole e delle motivazioni che lo hanno spinto a compiere tale gesto.
E' un romanzo che si può sicuramente consigliare a chi ama i misteri e le risoluzioni dei gialli legati alle storie familiari, come ho detto, infatti, l'attenzione della lettura deve essere un elemento imprescindibile se si vuole affrontare questa storia.

Tuttavia, ho trovato qualche piccolo difetto che mi ha lasciato con l'amaro in bocca...
Il seguire continuamente le avventure/disavventure di Aiden Bishop non ha comportato, almeno per me, la possibilità di affezionarmi al personaggio come pure a tutti gli altri che incontriamo lungo la lettura. Un senso di diffidenza nei confronti di tutti coloro che compongono il cast mi ha portato a leggere velocemente la storia per conoscere la verità e a non cedere all'"umanità" (se riuscite a capire il concetto che voglio esprimere).
Ho trovato "l'urgenza" di risolvere il mistero maggiore rispetto alla possibilità e volontà di conoscere il personaggio che effettivamente ci guida in questa avventura. Personaggio di cui non sappiamo mai nulla se non si arriva alle ultime pagine per avere un accenno, volendo anche banale nel considerare tutto il resto, del perché si trovi a Blackheat. E nonostante questo abbiamo comunque delle informazioni superficiali su di lui come di altri personaggi che vivono una situazione simile alla sua.
La risoluzione del caso, per quanto complicata, finisce con il risolversi in maniera poco chiara e mi ha lasciato con un senso di incompletezza.
La sensazione che ho avuto è stata quella di aver letto una storia nella quale l'autore si è concentrato tantissimo nel crearne la struttura iniziale e centrale per poi perdersi sul finale creando una risoluzione frettolosa che mi va a stonare con tutto l'intrigo della parte precedente.


VOTAZIONE:


Un libro che sicuramente attira per la storia e la sua evoluzione, un giallo che richiama le tinte di Agatha Christie e che sicuramente entusiasma e coinvolge chi è solito leggere storie di questo tipo. Un romanzo che unisce alle tinte gialle quelle del romanzo familiare che riesce ad avvicinare anche quei lettori che di gialli ne leggono pochi.
Ho riflettuto molto sulla votazione da dare a questo romanzo proprio perché pur apprezzandone la struttura mi è dispiaciuto molto per la parte finale che mi ha lasciato un po' con l'amaro in bocca.
E' comunque una lettura che consiglio se volete leggere una storia particolare e che intriga per la sua trama articolata.
Fatemi sapere se lo avete letto, cosa ne avete pensato e se c'è qualche dettaglio che mi sono persa e che non mi ha permesso di apprezzarlo a pieno.

Vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare bellissime letture!!! A presto!

06 maggio 2019

WWW... RECAP DEL MESE... APRILE 2019

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Ebbene amici è da poco passato il mio compleanno e nonostante, come al solito, i libri non diventano mai oggetto dei regali ricevuti, posso comunque affermare che i danni li ho fatti da me e che le letture del mese, vero oggetto del post di oggi, sono andate benissimo anche per il mese di Aprile 2019.

Passerò in rassegna tutto quello che ho letto in questi giorni di una primavera che ci fa credere che stia arrivando e, come al solito le recensioni di quanto letto, se sono già uscite sul blog, vi basterà leggerle cliccando sul titolo, le altre arriveranno prestissimo :-)

Cosa sto leggendo?








IL CONDOMINIO di J.G. BALLARD, devo ancora iniziarlo, in realtà, mi sto prendendo qualche giorno di pausa tra una lettura e l'altra. Un libro che ho comprato durante l'iniziativa Feltrinelli prendi due libri a  9,90 euro e che ancora staziona sullo scaffale solo che anche per me sia una lettura piacevole da fare.


Cosa Ho Letto?





Questa la foto di tutte le letture che ho affrontato durante questo mese...  pensavo di aver letto di meno e invece mettendo tutti i libri insieme sono riuscita a leggere un bel po', BRAVA ME ;-) 





INK di ALICE BROADWAY un libro che è stato molto discusso per la concezione del tatuaggio che l'autrice ci mostra, ma per me non c'è stato nulla di particolarmente "scabroso" in questo senso.

Considerando sempre che si tratta di un romanzo fantasy distopico ci sta che le idee espresse siano, in un certo qual modo , particolari o fuori da quella che potrebbe essere la normalità.
Per quel che mi riguarda ho gradito molto questa lettura, e credo che prima o poi recupererò gli altri due volumi usciti di questa trilogia perché sono molto curiosa di conoscere la fine della storia.
Il mio voto per questa lettura è stato  









Seconda lettura del mese è stata ILGIARDINO SEGRETO di FRANCES H. BURNETT che ho letto per il gruppo di lettura di IL filo di Arianna.

Una lettura molto scorrevole, molto stimolante dal punto di vista del messaggio che l'autrice ha voluto consegnarci attraverso le sue pagine.
Un libro che si può leggere soprattutto quando si vivono quei momenti no e si ha bisogno di una carica per tirarsi su, ecco, questa lettura è quello che ci vuole.
Premiando proprio questo elemento ho dato come voto   









Terza lettura del mese è stata ANIMA di WAJDI MOUAWAD un libro STRANISSIMO che racchiude al suo interno tanti generi e molti messaggi.
Un romanzo che mi ha tenuta incollata alle pagine e di cui pur volendone fare una recensione, non sono sicura che riuscirei a spiegarmi come si deve.
Un libro che, come al solito ho fatto stazionare sulla libreria per poi scoprire che è una lettura molto coinvolgente.
Per quanto riguarda la votazione è legata alla recensione, ma ve la anticipo così per non lasciare il discorso letture in sospeso, ma la recensione ancora non l'ho scritta, mi serve un po' di tempo per carburare... 







La quarta lettura del mese di Aprile, in realtà, è una rilettura perché (anticipazione degli acquisti fatti) ho finalmente recuperato gli altri volumi della trilogia e voglio leggerla per intero.
Si tratta di HANIA. IL REGNO DELLE TIGRI BIANCHE di SILVANA DE MARI un prequel degli eventi che si svolgeranno negli altri tre volumi che hanno come protagonista Hania.
Ho riletto il volume finendo con l'avere le stesse identiche opinioni della prima volta che l'ho letto e per questo non ho potuto fare altro che riconfermarne il voto













Infine, l'ultimo volume del mese di Aprile è stato LE SETTE MORTI DI EVELYN HARDCASTLE di STUART TURTON.

Una lettura che, stranamente, ho fatto poco tempo dopo la sua uscita in libreria. Questo perché avendo avuto dei giorni un po' stressanti avevo deciso di farmi un regalo e trovandomelo davanti non ho potuto non comprarlo, a maggior ragione che avevo appena terminato le letture di Hania e Anima e mi serviva una nuova lettura da fare.
Di questo non vi dirò nulla, né cosa ne penso né tanto meno la votazione che ho dato anche perché è una lettura terminata troppo di recente e devo ancora capire cosa ne penso.
ovviamente vi rimando alla recensione per quando uscirà.





Cosa Leggerò?




Nella speranza che io non faccia come il mese scorso nell'inserire l'immagine di un libro che non ho letto effettivamente, una delle mie prossime letture sarà il primo volume della trilogia di Hania che voglio assolutamente completare entro quest'anno intitolato HANIA IL CAVALIERE DI LUCE di SILVANA DE MARI.
Anche in questo caso si tratterà di una rilettura ma la cosa non mi da per niente fastidio, anzi mi aiuterà a riprendere il filo del discorso per continuare a conoscere la storia di questi personaggi.


Bene amici, queste sono state le letture che ho affrontato e affronterò nei prossimi giorni. Fatemi sapere se avete letto qualcuno dei titoli che ho menzionato qui nel post e cosa ne avete pensato. Fatemi sapere anche quali letture avete affrontato e quali sono i vostri programmi librosi, nel caso in cui siate soliti farli.
Vi mando un grande abbraccio, e vi auguro di fare delle bellissime letture!!! A presto!

02 maggio 2019

LIBERAMENTE LIBRI... FAZI EDITORE

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Con il post di oggi ritorna la rubrica dedicata ai libri pubblicati dalle case editrici indipendenti di cui mi fa sempre molto piacere parlare.
La lettura che vi presento è la prima che faccio pubblicata da questa CE anche se i loro libri li ho comprati spesso e come al solito li lascio poi aspettare sulla libreria per qualche strano motivo che ancora non ho capito.
Ma comunque l'importante è che il momento della loro lettura prima o poi arriva e adesso è arrivato per quella che è stata un'avventura stranissima da affrontare. ma ve ne parlo meglio nel post... BUONA LETTURA!!!




"ANIMA"

WAJDI MOUAWAD





Titolo: Anima
Autore: Wajdi Mouawad
Casa Edistrice: Fazi
Anno: 2015
Pag: 504
Prezzo: 18,50 euro

TRAMA: Wach Debch torna a casa e sul e sul pavimento trova sua moglie in un lago di sangue. la disperazione lo porta a rimanere inerte quando lo prendono e lo portano in ospedale per calmarlo e ridargli una parvenza di vitalità. La sua reazione a tutto questo dolore diventa la necessità di trovare l'assassino per guardarlo in faccia. Inizia così un viaggio attraverso le zone di confine tra Stati Uniti e Canada, un viaggio che lo porterà a ripercorrere anche la sua vita passata.



Cosa Ne Penso...


Devo ammettere che leggere questo romanzo ha messo a dura prova la mia capacità di sopportazione visiva. Credo, infatti, che la prima cosa che si debba sapere se si vuole affrontare questo romanzo è che ci sono molte scene disgustose che possono essere difficilmente tollerate da un animo sensibile, e non è una cosa su cui sto scherzando.
Questo non vuol dire che l'autore ha utilizzato uno stile da schifo, ma proprio che le scene che vengono descritte, in alcuni momenti del romanzo, sono molto forti e se siete persone che davanti a scene di omicidi già si allontanano questo libro non fa per voi.
Io, però, l'ho letto e ve ne voglio parlare perché non è stata affatto una lettura spiacevole, per me.

Dopo questa premessa doverosa cercherò di parlarvi di quanto contenuto in questo romanzo.
La prima scena che  vi si mostra fin dalle prime pagine è la figura di una donna brutalmente uccisa e oltraggiata che diventa motore di tutte le altre azioni compiute dal nostro protagonista.

E' difficile dare una identificazione precisa al genere cui appartiene questo romanzo, al suo interno ci sono talmente tante cose che per ognuna si potrebbe associare un genere.
Ci troviamo davanti ad un thriller, se consideriamo l'uccisione della moglie.
Ci troviamo a leggere di un romanzo di viaggio, in quanto il nostro protagonista parte da casa sua alla ricerca dell'assassino della moglie in territori aridi e sterili regolati da leggi proprie. Poi affrontiamo un romanzo di approfondimento psicologico nel lungo percorso che il protagonista affronta.
Insomma un romanzo con tanti elementi che l'autore riesce ad unire in maniera sorprendente e sapiente.

Sicuramente affrontare questa lettura è stato molto difficile, sia perché sembrava di vivere pienamente le sensazioni che il protagonista viveva e che ci vengono, tra l'altro, mostrate da un punto di vista esterno; sia perché la storia è ricca di altre sotto trame che portano come loro bagaglio altre Storie che si intrecciano alla vicenda personale di Wahhch Debch. 
Potrei definire Anima anche come un romanzo di denuncia che non si limita a parlare di eccidi, ma anche di violenze gratuite, di ghettizzazione volontaria, di menzogne e verità taciute, di difficoltà familiari e una serie di sensazioni e sentimenti così primordiali che sembra di fare un viaggio di scavo profondo nell'animo umano.
Sensazioni che si sono palesate molto intensamente anche perché l'autore decide di raccontarci tutta la vicenda dal punto di vista degli animali, testimoni silenziosi e pensanti di cui conosciamo non solo il pensiero ma anche i comportamenti legati al loro essere.

Le testimonianze animali rendono tutto ancora più primordiale, a mio avviso, in quanto la descrizione è obiettiva, non ci sono sensazioni che vanno a influenzare il racconto. ci ritroviamo, così, a vivere la discesa di una vedova nera dal muro, come pure la paura di un orsetto lavatore che deve attraversare un'autostrada nel deserto, l'eccitazione di cavalli in fuga dopo la loro liberazione come pure l'amore e l'affetto di un cane per i suoi padroni.
Sono delle sensazioni forti e potenti che l'autore riesce a descrivere con uno stile tagliente, diretto, che non usa mezzi termini e non lascia nulla all'immaginazione.

La sensazione che mi è arrivata prepotente alla fine della lettura è stata che l'uomo e l'animale si fondono a tal punto da non distinguere più l'uno dall'altro, una sensazione che non so quanto posso far comprendere attraverso le parole ma è davvero forte.
Ci troviamo davanti alla storia di un uomo che vuole conoscere la verità e allo stesso tempo  rincorre l'assassino di sua moglie finendo con il vivere delle situazioni che, a ripensarci, sembrano eccessivamente assurde e improbabili.
Il tutto considerando il fatto che Debch stesso viene spesso associato agli animali, non tanto come atteggiamento ma come animo.

La storia di Wahhch Debch si intreccia ad una Storia più ampia fatta di violenza, trasgressione, assenza legislativa, o meglio un mondo in cui le leggi sono personali e fuori dalla normalità. Bassezze, violenze, soprusi sono alla base di queste terre di confine e di perdizione per il nostro protagonista che proprio attraverso questo suo viaggio, che si tinge anche di tinte mistiche, finisce con il ricordare un episodio di atroce violenza legato agli anni della sua infanzia in Libano. Episodio che si fa ulteriore petrolio che alimenta il suo stato animale e la sua sete di vendetta.

Un romanzo pesante da digerire, non c'è altro modo per definirlo. Allo stesso modo, però, ricco di sensazioni che per quanto possano essere violente, brutali, carnali, feroci e animali, lasciano comunque qualcosa al lettore.
L'autore ci regala una storia che ha un suo finale decisivo per il suo svolgersi e che allo stesso modo ci permette di ricostruire anche l'omicidio che apre il romanzo. Nessun particolare viene lasciato in sospeso o abbandonato. Tutto ha una sua collocazione e questo ci permette di tirare anche un sospiro di sollievo a fine lettura.


VOTAZIONE:



E' stata davvero una prova difficile da portare avanti questa lettura, ma la curiosità di conoscere la verità mi ha spinto a continuare a leggere quasi fosse diventata una necessità.
Un romanzo potente Anima, che ci parla di violenza e lo fa in modo spudorato necessario anche, in un ambito in cui spesso le cose vengono limate per renderle meno aspre e dure da metabolizzare.
Credo che ogni tanto sia necessario ricordarci di quante storie ci siano al mondo dietro agli eccidi, alle violenze spesso gratuite, alle brutalità che riportano l'uomo al suo stato brado. 
Anima è un libro che ci ricorda proprio questo, ci ricorda di come sia facile per l'uomo inquinare il suo animo e farlo tornare al suo stato primitivo e istintuale che, seppur esternamente lo rende simile agli animali, mentalmente tutto ciò è facilmente smentibile.

Fatemi sapere se avete letto questo romanzo, se vi è piaciuto, se conoscete l'autore e avete letto altro di suo, cosa ne pensate di questo romanzo, insomma tutto quello che vi passa per la testa.
Spero che abbiate capito qualcosa dalle mie parole perché anche avendo tutto ben chiaro nella mia testa è difficile riuscire ad esprimerlo a parole.
Vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare bellissime letture!!!