26 aprile 2017

RECENSIONE "ALICE FROM WONDERLAND" di ALESSIA COPPOLA

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Come state amici? Siete anche voi in fase di smaltimento dolci e mangiate varie? Io decisamente si, tanto che tra una settimana sarà il mio compleanno e mi toccherà fare di nuovo spazio :-)
Tornando a noi, oggi vi parlo di un libro che ho letto con il Gruppo di Lettura GLI SNIFFA-INCHIOSTRO, pur non essendo riuscita a stare dietro alle varie tappe stabilite ho comunque completato la lettura prima di Pasqua quindi ci sono rientrata.
Ma non  mi perdo in chiacchiere, vi lascio al Post, Buona Lettura!!!


TRAMA: Una ragazza vaga per le strade di Londra senza ricordare nulla. Viene fermata da una coppia che decide di chiamarla Astrid e di farla abitare con loro. Astrid ha dei flash relativi ad una vita fatta di apparenti stranezze e il ricordo sfocato di persone e conversazioni. Saputo che è fuggita da un manicomio decide di andarsene anche dalla casa delle persone che l'hanno accolta per cercare di ricordare la sua vita. Arriva, così, a Londra dove l'incontro con una donna le permette di lavorare come bambinaia, ed è proprio nell'albergo di questa signora che, incontrando Edmund, il cappellaio, e Algar, il nobiluomo, ricorderà tutto, lei è Alice e viene da Wonderland.

Titolo: Alice from Wonderland
Autore: Alessia Coppola
Casa Editrice: Autopubblicato
Anno: 2016 
Pag: 346
Prezzo: 11,96 euro



VALUTAZIONE:



Fino all'ultimo ho creduto di non riuscire a leggere questo romanzo per la data che era stata stabilita, cioè il 18 Aprile, invece ci sono rientrata abbondantemente visto che poi non mi ero accorta che la quantità di pagine da leggere non fosse eccessiva, ma vediamo che posso raccontarvi di questa lettura.
Sicuramente è stata una lettura dal giudizio MOOOOLTO altalenante, premetto che io non ho amato per niente l'originale ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE, ma questo non preclude il fatto che io apprezzi molto di più le rivisitazioni che ne hanno fatto, come pure questo caso. 

Ci troviamo a leggere le avventure di una Alice che non è il personaggio che ci aspetteremo di trovare, l'Alice che ci presenta la Coppola è la protagonista del libro di Carroll che improvvisamente si ritrova nel mondo reale priva di ricordi e memoria di sé, di chi le sta intorno e del posto da cui proviene. La storia che ci racconta la Coppola è quella di personaggi eccentrici, sicuramente, ma allo stesso tempo di personaggi bui, cupi e privi della spensieratezza che ci si aspetterebbe.
Alice from Wonderland non è affatto una storia dal lieto fine, ma una storia che si tinge di gotico e macabro e che vede in sé personaggi molto diversi tra loro e allo stesso tempo simili nelle loro oscurità.

I protagonisti sono essenzialmente tre, Alice, Edmund ed Algar.
ALICE: Abbandona le vesti della fanciulla d'epoca vittoriana tutta merletti, vestitini e tazzine da te bevute alle cinque. E' una ragazza che vuole ritrovare la sua identità, le sue origini e che sente, dentro di sé la mancanza di qualcosa che più ogni altra cosa la rende sicura di sé. Ci troviamo davanti un personaggio che ha come unico timore quello di perdere la persona che ama e che allo stesso tempo si trova il cuore diviso tra due persone per le quali prova lo stesso affetto. E' una ragazza/donna che prova sentimenti adulti e che non si accontenta più di essere accompagnata nel suo pazzo e stravagante viaggio, ma diventa parte attiva di una avventura che, però, non la vede protagonista principale (almeno per come ho letto io questa prima parte).
EDMUND: Il Cappellaio Matto dai capelli Rossi ingestibili e dagli occhi bicolori che già a guardarlo dà un'idea di sé. Anche per lui non ci troviamo una figura priva di raziocinio, ma un personaggio che, a mio avviso è calcolatore, e che mostra la sua pazzia solamente in alcuni punti strategici della vicenda. Edmund è il primo che Alice ricorda e con lui tutto l'amore provato. Un amore che trasporta i due quasi in un mondo parallelo nel quale l'uno completa l'altro. Un amore forte che è frutto di una scelta, sbagliata o giusta, di Alice.
ALGAR: è il Brucaliffo. Un dandy che, mi immagino, non esitare davanti ad una pipa di fumo blu e un buon bicchiere di burbon bevuto ad un tavolo di un club londinese.
Algar è un uomo tormentato dai suoi mostri interiori e ossessionato da un amore, quello per Alice, ricambiato solo in parte e in modo diverso da lei. Algar è, forse, il personaggio che più di tutti mi ha colpito per il suo animo sofferente, attraversato da una continua lotta per l'accettazione di se stesso. Un animo che nella bellezza di una farfalla trova il tormento di un essere che è costretto a nascondere la sua vera natura.  
Insomma tutti i personaggi principali della vicenda sono ombrosi e tormentati, e questo è sicuramente l'elemento che mi è piaciuto di più della storia.
Il collocamento di questi personaggi in una storia fantascientifica l'ho apprezzato un po' meno, ma non significa che sia stata una lettura brutta o che non ho apprezzato, semplicemente di tratta di gusto personale e basta.

A livello narrativo la storia si articola in due sezioni essenzialmente, una prima che apre il libro è incentrata sulla vita di Astrid (l'Alice smemorata, per intenderci) e di come riesce a ritrovare la sua memoria e i personaggi che hanno popolato la sua vita.
Devo dire che tutta questa parte l'ho trovata un po' troppo lunga e alcune parti potevano essere evitate. Non posso non dirvi che appena ho cominciato a leggere questo romanzo ho subito pensato che fosse una copia dei film di Tim Burton. Infatti per tutto il tempo mi sono venuti alla mente i personaggi dei film e non del libro. 
Devo dire che questa cosa mi ha seccato un po' perché alla fine il lettore, quando legge qualcosa di nuovo, non dovrebbe riprendere in maniera così palese una storia già fatta e distribuita, ecco. 
Con il procedere della lettura mi sono poi trovata davanti a qualcosa di simile ma diverso da ciò che avevo visto. L'idea di fare dello stesso Carroll un personaggio è stata molto carina e anche l'idea del viaggio nel tempo mi è piaciuta molto. 
Anche in questo caso, però, la pecca che ho notato è stata che le parti legate ai discorsi tecnici sugli ingranaggi e della aeronave li ho trovati noiosi e ripetitivi. Ma nonostante sia stata tentata di lasciare definitivamente la lettura, sono andata avanti.

A livello di personaggi, il mio preferito è sicuramente Algar, Edmund mi sa di falso, di costruito, di persona poco incline alla sincerità. La gelosia eccessiva di Edmund me lo ha reso pesante, Alice non può neanche avere un pensiero suo che lui lo porta sempre ad Algar e all'amore che forse Alice può provare per lui. E baaastaaaa ha scelto te sta poraccia non le stare addosso no?!
Insomma Algar mi piace di più, anche se magari non è tutto questo mostro di santità è comunque molto più intrigante e interessante rispetto agli altri.
I personaggi di contorno sono simpatici, Wide e Rupert e i gemelli ricostruiscono l'atmosfera e sono ben inseriti nel contesto. 

Lo stile descrittivo mi è piaciuto soprattutto nei momenti legati alla vita di Algar e alla descrizione degli ambienti che vengono creati dall'autrice che è riuscita a farmeli immaginare davanti agli occhi come se ci fossi anche io in quelle stanze piene fumo e nella luce offuscata dai fumi di Londra.

Insomma credo che questa sia stata una lettura molto piacevole da fare, nonostante le pecche che ho trovato, ma quelle non sono altro che elementi di gusto personale che avrei preferito non trovare, ma non per questo un libro può essere distrutto per questo. Sicuramente leggerò anche lo spin-off e l'ultimo libro della storia perché voglio sapere come procede e finisce la vicenda.
Una lettura che sicuramente ho apprezzato molto più del libro di Carroll, e di solito è questo che mi succede con Alice, non riesco a stare dietro all'eccessivo non-sense dell'autore, cosa che provvederò a rimediare grazie all'edizione annotata della Bur che spero possa farmi cambiare opinione. 

Direi che ho detto tutto e ho parlato abbondantemente di tutto quello che ho pensato del libro, quindi spero che la recensione vi sia piaciuta, fatemi sapere se avete letto il libro o se ne avete sentito parlare. Se lo avete letto fatemi sapere cosa ne pensate qui giù nei commenti.
Anche in questo post, ne approfitto per dirvi che nei prossimi giorni non sarò presente sul blog e che verranno pubblicati solo i post che ho già programmato, qualche recensione, soprattutto. Per tutti gli altri ci rileggiamo a Maggio con una carrellata intensa appena li avrò preparati :-)

Adesso vi saluto, vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare bellissime letture!!!

6 commenti:

  1. Algar ha incuriosito un po' tutte, sicuramente uno dei personaggi più interessanti del libro!

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    1. Direi di si! Edmund, al contrario, è davvero soffocante :-/

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  2. Ciao Mikla! Io sono settimane che, con la scusa delle feste, mangio come un bufaloxD
    Sai che questo libro mi chiama da un po'? E, anche se hai evidenziato bene quali sono i punti deboli, la tua recensione ha anche evidenziato gli aspetti intriganti e continuo ad essere molto interessata. Aspetto l'occasione per comprarlo e leggerlo e vedere se condividerò o meno le tue impressioni:)

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    1. Fai bene, io sono stata in compagnia per il mio compleanno e ho continuato a magiare, mangiare, mangiare :-) Te lo consiglio se vuoi conoscere una storia alternativa a quella classica di Alice, io adesso sto leggendo il prequel e devo dire che non è affatto male!

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  3. Ciao Mikla!
    Anche io sono d'accordo nel dire che Algar è il personaggio più interessante e mi ha lasciato diviso tra amore e odio. Da un lato è affascinante e misterioso, dall'altro egoista e possessivo. Davvero, davvero intrigante!

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    1. Ciao :-) Forse ci intriga proprio per questa sua ambiguità, mentre gli altri si presentano ai nostri occhi in modo scontato, chissà! Io spero che la storia continui senza fare brutti scherzi :-)

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