Finalmente è arrivato il caldo e possiamo cominciare a toglierci coperte e pigiamoni!
Eccomi qui dopo un bel po' di giorni di assenza a parlarvi di una nuova lettura che mi è piaciuta ma mi aspettavo qualcosa in più forse, non so, ma vi spiego tutto nel post...
Buona lettura!!!
TRAMA: Jacob ha sedici anni, un solo amico e una vita agiata verso la quale prova solo noia. In questa sua esistenza la figura più importante per lui è suo anno Albert. Fin da piccolissimo Jacob ha sempre sentito il nonno raccontargli di un orfanotrofio da cui è riuscito a sfuggire dai tedeschi. Un posto osservato e custodito da un "uccello saggio" e abitato da tanti altri bambini piuttosto particolari. Un giorno Albert chiama suo nipote tutto agitato dicendogli che non avrebbe dovuto raggiungerlo per nessun motivo a casa sua. Nonostante tutto Jacob va dal nonno e lo trova morto in un prato. Il nonno non è l'unica persona che Jacob ritrova, c'è anche un uomo, in lontananza, che gli ricorda alcune creature di cui il nonno gli ha sempre parlato.
Inizia così l'avventura di questo ragazzino cinico e annoiato attraverso un'isola sperduta del Galles e la compagnia di tanti nuovi amici speciali alla ricerca della verità raccontata dal nonno.
Titolo: La casa per bambini speciali di Miss Peregrine
Autore: Ransom Riggs
Casa Editrice: Best BUR
Anno: 2016 (Ristampa)
Pag: 383
Prezzo: 10,00 euro
VALUTAZIONE:
Ho saputo dell'esistenza di questo libro all'incirca un paio di anni fa e non so perché guardando l'immagine di copertina, senza farlo con attenzione, mi metteva un'angoscia addosso che non mi ha mai portato a volerlo leggere.
Non si sentivano ancora tanti pareri sul romanzo, quindi non sapevo se sarebbe stata una lettura piacevole da fare oppure no, solo negli ultimi tempi, sentendone parlare da alcune ragazze che seguo, mi è venuta voglia di recuperarlo per sapere di cosa si parlasse al suo interno.
Non si sentivano ancora tanti pareri sul romanzo, quindi non sapevo se sarebbe stata una lettura piacevole da fare oppure no, solo negli ultimi tempi, sentendone parlare da alcune ragazze che seguo, mi è venuta voglia di recuperarlo per sapere di cosa si parlasse al suo interno.
Ovviamente l'angoscia ha continuato a farmela venire, soprattutto perché poi ho osservato bene la copertina eh eh eh (la lince che è in me si è svegliata)...Ma non potevo più comprarlo perché era uscito fuori catalogo. Poi il giorno del famoso bottino di aprile (vi lascio il link al post qui)l'ho visto, l'ho preso e l'ho letto relativamente subito :-) Brava me !!!
In realtà la spinta maggiore per la lettura è stata la prossima uscita del film che dalle immagini, e a lettura ultimata, devo dire mi attira più del libro, strano ma vero.
Forse le troppe aspettative che ho maturato sentendo e leggendo le recensioni su questo libro mi hanno caricato molto e ne sono rimasta un pochino delusa, a dirla tutta.
La storia, per la sua parte fantasy non è male, anzi, ma la cosa che mi è dispiaciuta è che per più della metà del libro si leggono le vicende di un ragazzino cinico e annoiato.
Non so se questa mia recensione avrà un esito positivo o meno, diciamo che lascio a voi lettori decidere, io scrivo quello che ho provato leggendolo e la valutazione di tre farfalle mi è sembrata una cosa giusta per un libro che non ho intenzione né di bocciare e abbandonare né di esaltare al massimo livello, diciamo che è stata una via di mezzo.
Non mi sono trovata difronte ad una lettura particolarmente coinvolgente, nel senso che sono riuscita benissimo a stare lontano dal libro per alcuni giorni, nonostante tutto, però, sono riuscita comunque a trovare empatia con Jacob e gli atri personaggi della storia.
Jacob è un ragazzino solitario, annoiato da una vita preorganizzata, con un solo amico, anche se non sa se lo possa ritenere tale, e la testa piena di storie su un'isola misteriosa e su bambini dalle particolari capacità che il nonno gli raccontava fin da quando era bambino.
La figura del nonno, Albert, nel romanzo è la presenza/assenza dei personaggi coinvolti. Riggs ci racconta di lui attraverso le azioni svolte da Jacob dopo averlo ritrovato con la sola forza di dare al nipote degli indizi di cui Jacob non capiva il senso.
Riusciamo a conoscerlo anche grazie ai racconti, in un momento successivo, dei vari bambini Speciali che Jacob incontrerà nella sua ricerca, Emma in particolare.
Come ho detto, nonostante non fossi particolarmente attratta dalla storia, sono riuscita ad immedesimarmi nelle emozioni provate da Jacob durante gli eventi. Come se l'autore fosse riuscito ad usare le parole giuste trasferendo su di esse la noia, la curiosità la contentezza e le atlre emozioni e sensazioni provate da Jacob.
Il romanzo può essere suddiviso in tre grandi momenti. Il primo momento è quello relativo al mondo REALE, è molto impregnato del senso di insoddisfazione di Jacob e della sua battaglia per salvaguardare il nonno e assisterlo nella sua "infermità mentale".
Allo stesso modo, dopo la morte del nonno, si sente la rabbia provata da Jacob per non essere creduto dagli adulti e da chi avrebbe dovuto farlo (I genitori soprattutto), trovandosi così a comprendere il nonno e i suoi stati d'animo.
Nel secondo momento c'è la scoperta dell'isola, di un mondo completamente diverso da quello cui è stato abituato, e lì inizia la meraviglia e l'attesa spasmodica di riuscire a scoprire la verità sulle storie del nonno:
In realtà la spinta maggiore per la lettura è stata la prossima uscita del film che dalle immagini, e a lettura ultimata, devo dire mi attira più del libro, strano ma vero.
Forse le troppe aspettative che ho maturato sentendo e leggendo le recensioni su questo libro mi hanno caricato molto e ne sono rimasta un pochino delusa, a dirla tutta.
La storia, per la sua parte fantasy non è male, anzi, ma la cosa che mi è dispiaciuta è che per più della metà del libro si leggono le vicende di un ragazzino cinico e annoiato.
Non so se questa mia recensione avrà un esito positivo o meno, diciamo che lascio a voi lettori decidere, io scrivo quello che ho provato leggendolo e la valutazione di tre farfalle mi è sembrata una cosa giusta per un libro che non ho intenzione né di bocciare e abbandonare né di esaltare al massimo livello, diciamo che è stata una via di mezzo.
Non mi sono trovata difronte ad una lettura particolarmente coinvolgente, nel senso che sono riuscita benissimo a stare lontano dal libro per alcuni giorni, nonostante tutto, però, sono riuscita comunque a trovare empatia con Jacob e gli atri personaggi della storia.
Jacob è un ragazzino solitario, annoiato da una vita preorganizzata, con un solo amico, anche se non sa se lo possa ritenere tale, e la testa piena di storie su un'isola misteriosa e su bambini dalle particolari capacità che il nonno gli raccontava fin da quando era bambino.
La figura del nonno, Albert, nel romanzo è la presenza/assenza dei personaggi coinvolti. Riggs ci racconta di lui attraverso le azioni svolte da Jacob dopo averlo ritrovato con la sola forza di dare al nipote degli indizi di cui Jacob non capiva il senso.
Riusciamo a conoscerlo anche grazie ai racconti, in un momento successivo, dei vari bambini Speciali che Jacob incontrerà nella sua ricerca, Emma in particolare.
Come ho detto, nonostante non fossi particolarmente attratta dalla storia, sono riuscita ad immedesimarmi nelle emozioni provate da Jacob durante gli eventi. Come se l'autore fosse riuscito ad usare le parole giuste trasferendo su di esse la noia, la curiosità la contentezza e le atlre emozioni e sensazioni provate da Jacob.
Il romanzo può essere suddiviso in tre grandi momenti. Il primo momento è quello relativo al mondo REALE, è molto impregnato del senso di insoddisfazione di Jacob e della sua battaglia per salvaguardare il nonno e assisterlo nella sua "infermità mentale".
Allo stesso modo, dopo la morte del nonno, si sente la rabbia provata da Jacob per non essere creduto dagli adulti e da chi avrebbe dovuto farlo (I genitori soprattutto), trovandosi così a comprendere il nonno e i suoi stati d'animo.
Nel secondo momento c'è la scoperta dell'isola, di un mondo completamente diverso da quello cui è stato abituato, e lì inizia la meraviglia e l'attesa spasmodica di riuscire a scoprire la verità sulle storie del nonno:
"L'isola di mio nonno.Incombeva minacciosa, nascosta dalla nebbia, sorvegliata a vista da un milione di uccelli schiamazzanti: sembrava un'antica fortezza costruita dai giganti. Ammirando quelle scogliere a precipizio sul mare, le cui vette svanivano in un banco di nubi spettrali, l'idea che fosse un posto magico non mi parve più tanto ridicola"
L'isola è mistero, avventura e la giusta ambientazione per una storia dal gusto macabro e burtoniano che unisce il fantasy all'horror (non pensate che sia un horror spaventosissimo, ma dipende sempre da chi lo legge, diciamo così).
L'isola è anche luogo di felicità per i Bambini Speciali cui è dedicato il titolo del romanzo.
I bambini vivono in un orfanotrofio gestito da Miss Peregrine, una donnetta apparentemente debole e malandata che nasconde una grandissima forza interiore derivata dalla sua storia personale.
Anche la donna ha conosciuto Albert, ed è proprio grazie ad una lettera da lei scritta molti anni prima al nonno, che Jacob riesce a ritrovarli. Trovare la donna e gli altri bambini non è solo conoscere un pezzo della vita del nonno, ma entrare in un mondo completamente diverso e lontano dalla realtà.
Chiara è, per il lettore, la presenza di un mondo parallelo di cui Jacob non percepisce la presenza e che lo trasporta in una realtà che solo apparentemente è uguale a quella vissuta da lui.
Il terzo momento è quindi quello del FANTASY, vissuto nel mondo dei Bambini Speciali. Bambini solo in apparenza, ma nella realtà uomini e donne che maturano e diventano grandi pur rimanendo sempre nella stessa realtà
L'isola è anche luogo di felicità per i Bambini Speciali cui è dedicato il titolo del romanzo.
I bambini vivono in un orfanotrofio gestito da Miss Peregrine, una donnetta apparentemente debole e malandata che nasconde una grandissima forza interiore derivata dalla sua storia personale.
Anche la donna ha conosciuto Albert, ed è proprio grazie ad una lettera da lei scritta molti anni prima al nonno, che Jacob riesce a ritrovarli. Trovare la donna e gli altri bambini non è solo conoscere un pezzo della vita del nonno, ma entrare in un mondo completamente diverso e lontano dalla realtà.
Chiara è, per il lettore, la presenza di un mondo parallelo di cui Jacob non percepisce la presenza e che lo trasporta in una realtà che solo apparentemente è uguale a quella vissuta da lui.
Il terzo momento è quindi quello del FANTASY, vissuto nel mondo dei Bambini Speciali. Bambini solo in apparenza, ma nella realtà uomini e donne che maturano e diventano grandi pur rimanendo sempre nella stessa realtà
"Era come se la regolarità della loro vita e i giorni sempre uguali - quella perpetua estate senza morte - avessero congelato le loro emozioni oltre ai loro corpi, sigillandoli nella giovinezza"
Nonostante questa caratteristica i Bambini si presentano come tali e come tali sono vissuti da noi e da Jacob che subito si affeziona a tutti loro alle loro specialità e alla loro storia.
Non manca la presenza dell'amore tra il protagonista e Emma, la co-protagonista e guida fondamentale per Jacob nel loro mondo. Emma in realtà era stata la persona che più di tutti aveva sofferto per l'allontanamento di Albert dal suo mondo e, nonostante la rabbia provata per quell'abbandono e l'iniziale astio nei confronti di Jacob, successivamente diventa, per lui, una figura fondamentale nella sua vita.
Nei confronti di Emma Jacob si sente prima come un sostituto del nonno, ma poi scopre e capisce la spontaneità di quei sentimenti che condiscono la storia di quella giusta dose di dolcezza che serve ad equilibrare il lato magico della vicenda.
Non manca la presenza dell'amore tra il protagonista e Emma, la co-protagonista e guida fondamentale per Jacob nel loro mondo. Emma in realtà era stata la persona che più di tutti aveva sofferto per l'allontanamento di Albert dal suo mondo e, nonostante la rabbia provata per quell'abbandono e l'iniziale astio nei confronti di Jacob, successivamente diventa, per lui, una figura fondamentale nella sua vita.
Nei confronti di Emma Jacob si sente prima come un sostituto del nonno, ma poi scopre e capisce la spontaneità di quei sentimenti che condiscono la storia di quella giusta dose di dolcezza che serve ad equilibrare il lato magico della vicenda.
"Non stavo più nella pelle: non solo perché lei mi stava toccando, ma al pensiero della giornata che mi attendeva, ricolma di infinite possibilità. In un milione di piccole cose sarebbe stata identica al giorno prima - avrebbe soffiato la stessa brezza, le stesse foglie sarebbero cadute dagli alberi -, ma la mia esperienza di quella giornata sarebbe stata nuova. E anche quella dei bambini Speciali. Erano le divinità di quello strano piccolo paradiso, e io ero loro ospite"
L'avventura, la magia e l'amore sono gli ingredienti che condiscono la storia scritta da Ransom Riggs in questo libro. Una storia che sicuramente attira per la linearità delle vicende e dello stile utilizzato dall'autore, ma che a tratti mi è sembrato come se l'autore avesse voluto correre troppo per dire tutto.
La sensazione provata in alcuni punti è stata proprio quella di uno scrittore che vuole parlare di tante cose ma non ha trovato il momento e il punto preciso per inserirle nella storia.
Ho trovato una pecca anche nella descrizione che fa dei bambini, avrei voluto saperne e in modo più diluito e non concentrare il tutto nelle ultime cento pagine, non so.
Sicuramente leggerò i seguiti perché la storia non finisce in maniera conclusiva e comunque, almeno il secondo volume, che è già uscito in Italia, ma sinceramente mi aspettavo qualcosa di più.
La sensazione provata a lettura ultimata è stata quella di sentire qualcosa di mancante ma non saprei definire con certezza di cosa si tratta.
Indubbiamente la scelta di aver ambientato la parte fantasy della storia durante il periodo della guerra è una trovata molto carina come pure, allo scrittore, va il plauso di aver corredato il libro di fotografie antiche che accompagnano la lettura dando la possibilità di identificare al meglio i personaggi di cui parla nel romanzo nonostante proprio queste foto sono la parte più inquietante del tutto, almeno per me.
Bene le mie considerazioni sono un po' tanto ingarbugliate, ma non so veramente dare un giudizio positivo o negativo su questo romanzo, o meglio non so metterlo nettamente nell'una o nell'altra parte.Ci sono state cose che mi sono piaciute e altre che non mi hanno attirato particolarmente, forse le due cose si sono equilibrate e questo mi rende difficile il giudizio.
Quello che posso dire è che sicuramente leggerò il seguito perché voglio conoscere il progredire delle vicende. Sarò impopolare, magari sono una delle poche a cui il libro non è piaciuto granché, ma alla fine sto qui per esprimere il mio personale punto di vista e non quello di altri. Ovviamente posso discuterne con chiunque abbia opinioni diverse dalle mie :-)
Spero che anche questa recensione sia di vostro gradimento e che abbiate fatto una piacevole lettura del post. Alla prossima Viaggialettori... Fatemi sapere se vi è piaciuto questo libro, se lo avete letto e cosa ne avete pensato... BUONE LETTURE AMICI UN ABBRACCIO A TUTTI VOI!!!
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