24 giugno 2017

RECENSIONE "LA SIGNORA DELLE CAMELIE" di ALEXANDRE DUMAS

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Ormai la mia latitanza sta diventando routine, purtroppo, e mi dispiace tantissimo, ma il mio tempo libero è notevolmente diminuito e quelle poche ore che ho a disposizione non ho sempre voglia di mettermi a leggere, quindi cerco di rifarmi nel weekend anche se non posso recuperare tutto :-( . Comunque, la recensione di oggi è su uno dei due obiettivi della RUOTA DELLE LETTURE che mi ha chiesto di LEGGERE UN CLASSICO DELLA LETTERATURA per questo ho scelto un romanzo relativamente breve che posso sfruttare anche per un'altra sfida, la SFIDA DI LETTURA LPS2017 per la quale ho letto un libro di UN GENERE CHE NON LEGGO SPESSO ed è proprio questo il genere, soprattutto negli ultimi paio d'anni.

Leggete il post così saprete quale opinione mi sono fatta dell'opera, BUONA LETTURA!!!






TRAMA: Armand Duval è un giovane borghese francese che si innamora, ricambiato, di una mantenuta, Marguerite Gautier in una Parigi piena di vizi, e falso perbenismo. Il racconto del loro amore anticonvenzionale in un tempo in cui le apparenze dovevano essere custodite ossessivamente e lo sviluppo di una storia dal tragico epilogo segnano le tappe di questa narrazione. 


Titolo: La signora delle camelie
Autore: Alexandre Dumas
Casa Editrice: Feltrinelli
Anno: 2013
Pag: 280 
Prezzo: 9,00 euro







VALUTAZIONE:



Magari andrò controcorrente, magari faccio parte di quella schiera che non capisce nulla, magari sono una brutta persona che non capisce che capolavoro ha tra le mani, ma: A ME, PERSONALMENTE, QUESTO LIBRO NON E' PIACIUTO PER NIENTE!!!
L'ho comprato per la fama e per la curiosità, all'epoca, (parliamo di un tre/quattro anni fa) e poi, visto che quando compro non lo faccio mai per un solo libro, ho letto tutto tranne questo. Ma purtroppo pur avendo avuto, adesso, l'ispirazione giusta, ho sbagliato la scelta.

Contestualizzando l'opera capisco perfettamente cosa voglia dire legger un libro del genere, soprattutto visto che ancora oggi ci si scandalizza quando si toccano determinati argomenti, ma credo anche che una storia del genere poteva essere articolata un po' di più.

Si leggono pagine e pagine di due amanti che dopo essersi visti per due giorni sono già follemente innamorati e non possono vivere l'uno senza l'altro, lei che sottolinea duecentomila volte che non può innamorarsi di un giovane come Armand e lui che le dice che non importa, lei che continua a farsi mantenere dal duca, nonostante stia ormai con Armand, e lui che ci si accomoda su questa situazione.

E' stata una lettura molto noiosa, lenta e piatta. Ho trovato il personaggio di Armand piuttosto insipido, prima ce lo ritroviamo follemente innamorato, poi follemente arrabbiato, e poi follemente rattristato, ma non ho trovato una rappresentazione del personaggio in maniera più approfondita. La stessa cosa vale per Marguerite, che passa l'ultima fase della sua vita o appiccicata ad Armand o al conte e poi quando tutto è perduto si ritorna agli stravizi che si è concessa in passato per poi morire lentamente lasciandone testimonianza attraverso le parole della sua domestica che ci racconta ogni momento.
La sensazione è stata quella di aver conosciuto dei personaggi che solo superficialmente ci mostrano quello che sono. Le loro reazioni le ho trovate ovvie, scontate, per la situazione che hanno vissuto, diciamo soprattutto la rabbia più che il colpo di fulmine, ma capisco che anche quello per l'epoca era un evento molto frequente. 
Ho trovato una maggiore attenzione al decorso della storia d'amore e non ai due protagonisti che, a mio avviso la costruiscono passo dopo passo. 

Pur capendo l'idea di fondo e il fatto che l'autore avesse voluto creare uno scandalo letterario, cosa che fece, ovviamente, credo anche che, leggendolo ai giorni nostri, sia difficile da apprezzare pienamente. Abituati, come siamo, a storie complicate, intricate e piene di misteri e sotterfugi, il racconto di un amore passionale che inizia e finisce nel breve lasso di tempo di un attimo, non colpisce più di tanto, pur trattandosi di un classico letterario.
Purtroppo è questo che mi è successo, o forse la delusione è dovuta al fatto che, proprio perché annoverato in questa categoria, mi aspettavo fosse più articolato nell'indagine sui personaggi.
Il vero protagonista di questo libro, per come l'ho interpretata io, diventa quindi, questa storia d'amore tra due persone completamente diverse che si ritrovano a vivere un amore forte  e allo stesso tempo, tormentato, impossibile, pieno di ostacoli sociali e familiari, che non ho visto come una novità, adesso. Per questo motivo mi aspettavo qualcosa di più articolato, ecco.

Insomma, una lettura un po' deludente, ma che sono stata comunque contenta di aggiungere al mio bagaglio e soprattutto di smaltire come una delle tante letture accumulate negli anni.
Io spero di aver spiegato le ragioni del mio dissenso nei confronti di questo romanzo in maniera esplicativa e comprensibile, perché sento di star perdendo un po' la concentrazione ultimamente. Voi comunque, fatemi sapere se avete letto questo romanzo, se vi è piaciuto e se si spiegatemi cosa non ho capito di questa storia.
Io adesso vi saluto e vi mando un grande abbraccio, fate bellissime letture, a presto!!!

2 commenti:

  1. Uh, ci sono rimasta male per il votoxD
    Non ho mai letto questo libro, però è in lista da ANNI e mi ha sempre ispirata moltissimo. Mi dispiace che tu l'abbia trovato così deludente, spero che non capiti così anche a mexD

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    1. Eh, purtroppo un flop proprio, non me lo aspettavo neanche io ma tant'è!
      Devo dire che non è una questione di pesantezza di stile perché si legge benissimo, è proprio la trama che non ha uno svolgimento... come dire... articolato. Non mi ha convinto, purtroppo!

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