Eccomi di nuovo con una recensione, sto leggendo molto in questo periodo e mi piace poter condividere i miei pensieri su quello che leggo, così a volte, non passa neanche un giorno che sono già davanti ad un foglio a buttare giù qualcosa per il blog!
Spero che questo mio entusiasmo traspaia almeno un pochino da quello che scrivo :-)
La recensione di oggi è sul primo libro di una trilogia che si prospetta davvero entusiasmante e ancora una volta, come nel caso di Miki Monticelli di cui vi ho già recensito un libro, il plauso va ad una autrice italiana e sono molto contenta di ciò!!!
Vi lascio al post così vi spiego tutto... Buona lettura!!
TRAMA: Merlino è figlio della principessa Gwyneth e di un uomo misterioso che appare all'improvviso e allo stesso modo scompare nella nebbia. Di lui non si sa nulla, ma il bambino che nasce è tacciato fin da subito di essere una creatura diabolica e pericolosa.
L'infanzia di Merlino, un bambino dai capelli rossi e gli occhi di ghiaccio, trascorre senza particolari intoppi , fino a quando le sue abilità magiche cominciano ad essere palesate e lui deve fare i conti con ciò che è la sua vera natura e le sue origini.
Titolo: Merlino. Il destino di un giovane mago
Autore: Luisa Mattia
Casa Editrice: Giunti
Anno: 2015 (Ristampa)
Pag: 331
Prezzo: 7,90 euro
VALUTAZIONE:
Primo libro di una trilogia per ragazzi davvero molto molto molto carina da leggere e adatta anche ad un pubblico più grande di quello dei nove anni di lettura, sinceramente.
Mi è stato regalato per Pasqua dalla mia dolce metà e con la Challenge ho avuto occasione di leggerlo e ne sono stata veramente entusiasta.
Chi non associa la figura del Mago Merlino del film Disney LA SPADA NELLA ROCCIA, ogni volta che viene nominato il suo nome??? Io lo faccio sempre, ma questa volta sono rimasta affascinata dal fatto che il libro tratti un Merlino che non ha ancora compreso la potenzialità del suo essere.
Luisa Mattia in questo romanzo ci narra le origini di questo personaggio che tanto fascino ha aggiunto alla figura di re Artù e della sua corte, quell'elemento in più che fa apprezzare le avventure della sua corte.
In questo caso, come ho detto, siamo ancora ben lontani dal grande e potente Merlino, ci troviamo alle prese con una biografia legata alla figura di un bambino che deve ancora trovare il suo posto e ruolo nel mondo degli adulti.
Tutto inizia nel 450 d.C., alla corte della Britannia Occidentale, nel Regno dei Demezi retto da re Deer. Merlino è figlio della figlia del re, la principessa Gwyneth e di un uomo che, apparso all'improvviso, la seduce lasciandole il fardello di un figlio in un periodo e in un luogo in cui, l'assenza di un uomo per una donna incinta, significava solo essere allontanata dalla sua casa assieme al bambino.
In realtà il tentativo di abbandonarlo viene sventato da un frate, frate Jon, che nonostante avesse visto la magia negli occhi di Merlino, impone al re di lasciarlo nella sua corte e di riconoscerlo.
E' così che Merlino, nipote del re, trascorre la sua infanzia all'oscuro di tutto quello che riguarda la sua nascita, i suoi genitori, e la sua natura.
Non preoccupatevi, non ho anticipato nulla, tutto questo si trova nelle prime pagine del libro, quindi avete ancora molte e molte pagine da leggere e scoprire ;-)
La figura di Merlino ha sempre avuto un fascino particolare su di me, non so neanche bene per quale motivo, il vecchino un pò rincitrullito del cartone ha sempre suscitato la mia simpatia e anche le altre rappresentazioni che ne sono state fatte al cinema, ad esempio, mi hanno attratto per il mistero che avvolge questa figura. L'occasione di conoscere di più di questo personaggio è stata per me una bellissima sorpresa e una scoperta molto piacevole da fare.
Attraverso le 331 pagine di questo libro, la Mattia ci presenta una serie di personaggi molto ben caratterizzati anche quando si tratta di semplici comparse. Una caratterizzazione che non si ferma solamente al loro aspetto esteriore, ma ad una indagine nel loro animo e soprattutto nei loro tormenti. Elemento che accomuna la maggior parte dei nostri protagonisti è la SOLITUDINE.
Quella di Merlino, legata alla sua natura e all'incomprensione che gli altri hanno verso di lui. La sua magia buona non viene compresa ma viene, al contrario, considerata come una maledizione, una cosa di cui aver paura, da temere.
Merlino è un bambino che vuole trovare la sua identità, e per farlo deve superare le prove che la sua pur breve vita gli riserva.
La ricerca di una storia, della sua storia, è l'origine dei tormenti di chi sente dentro di sé la mancanza di un pezzo della sua vita
" "Era così?" (parla della madre) "Lo è ancora". "Nel vostro ricordo, Blasius. Ma non per me. Io non ne ho memoria. Invidio quelli che possono ricordare anche soltanto un profumo, un sorriso". "E' una pena, per te, lo so". "Somiglia più a un dolore". "Molti dolori hanno visto le stanze di questo castello. Forse troppi. La memoria ne esce, a volte, appesantita". "Vorrei che fosse piena anche di ricordi su mia madre e mio padre. Invece, la mia è leggera come il polline dei prati". "
Il tormento è presente anche in altri personaggi, Gals, l'altro figlio di re Deer, è il figlio che non è mai stato apprezzato per la sua irruenza, la sua bramosia di potere che lo porta a compiere gesti e azioni inconsulte. E' il figlio che si sente perennemente in secondo piano, quello che non viene mai creduto e ora, con Merlino, è colui che può essere facilmente sacrificato, se vogliamo dire così.
Lo stesso re Deer è continuamente sottoposto a tormenti che non lo abbandonano mai, anzi lo travolgono completamente quando la verità viene fuori, e tutti devono così affrontare quei mostri che hanno sempre cercato di seppellire.
"Fosse stato l'uomo che non era, non avrebbe rimpianto le sue scelte del passato, tormentandosi sulla sorte di un figlio, forse traditore, su una figlia dispersa in terre lontane e sul futuro incerto di un ragazzino, partito alla ricerca di una madre perduta. Fosse stato un altro uomo, adesso non sarebbe rimasto solo, a chiedere perdono alla notte e a se stesso. Solo. Come sempre era stato. Come sarebbe stato ancora."
Un libro che lascia la curiosità di voler continuare ad assistere Merlino nelle sue avventure, di vedere che fine faranno i suoi altri personaggi. Un libro che dà la speranza di una svolta positiva nella storia dei personaggi che la stanno costruendo senza, però, tralasciare la sofferenza o le ferite che il suo raggiungimento può comportare.
Un libro ben scritto, con una prosa incalzante che ti lascia con il fiato sospeso per tutto il tempo che non lo leggi.
Un libro che unisce avventura e magia nelle giuste quantità. Un libro che può piacere a tutti, grandi e piccoli e che non esita a mostrarti il lato meno bello della vita.
Un libro che consiglio e che sicuramente mi ha portato a voler proseguire la lettura degli altri due volumi che spero di leggere a breve.
Sono stata molto soddisfatta di questa lettura, veramente, spero si sia capito da quello che ho scritto, voi lo avete letto? Avete pensato di farlo? Se si fatelo perché sicuramente vi piacerà ;-)
Penso di avervi detto tutto senza avervi rovinato il piacere della sua scoperta, un saluto a voi lettori e non e come sempre vi auguro di fare buon viaggio tra le pagine dei libri che leggerete!!! Un abbraccio virtuale a tutti voi miei cari Viaggialettori!!!
Questa trilogia ce l'ho da secoli, ma non ho ancora avuto tempo di leggerla e penso che prima di farlo ricomprerò i volumi nell'edizione tascabile, dato che ho i primo due in una versione diversa (il primo in copertina rigida e il secondo in copertina morbida ma grande)... appena li recupero tutti e tre li inizio :)
RispondiEliminaIo sto fremendo per prendere gli altri due ma sono strapiena di libri da leggere e che ho accumulati li da anni e anni... più o meno come le tue librerie, solo che io non ho tutta una stanza e li accatasto uno sull'altro :-/ Nonostante questo i due volumi saranno i miei prossimi "acquisti" ho dei punti da scaricare e li sfrutterò per finire la trilogia :-)
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