03 marzo 2017

RECENSIONE mini "IL ROGO DELL'INQUISITORE" di WOLFGANG HOHLBEIN

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Dopo un tempo relativamente breve ho deciso di portare a termine la lettura di una sorta di trilogia, di cui vi ho detto di possedere solamente gli ultimi due volumi, avviando uno dei BUONI PROPOSITI che ho fatto per questo 2017, ovvero portare a termine le trilogie/saghe/serie che ho cominciato negli anni scorsi... Bene non mi resta che augurarvi una buona lettura :-)







TRAMA: Durante uno dei loro viaggi attraverso l'Europa, Andrej e Abu Dun si trovano in un villaggio di Trentklamm.
Un paesino abitato da persone apparentemente tranquille che nascondo un segreto molto inquietante. Nel frattempo il nostro cavaliere Andrej scopre qualcosa di nuovo sulla sua origine, pur continuando nelle sua ricerca della verità.



Titolo: Il rogo dell'inquisitore
Autore: Wolfgang Hohlbein
Casa Editrice: Tea
Anno: 2008 (Ristampa)
Pag: 303
Prezzo: 8,60 euro







VALUTAZIONE:



Penso che i libri che si leggono durante il corso della propria vita di lettori siano molto variegati e rispecchino il nostro stato d'animo, il nostro modo di pensare e i nostri gusti, ovviamente... In tutto questo ci saranno libri che adoreremo per tutta la nostra vita e altri che non ci piacciono per niente, soprattutto quando le letture sono state posticipate di anni e decenni. 
Purtroppo in questo caso, la lettura posticipata ha portato solamente a delusione. Oddio, non che con il primo libro letto di questo autore avessi avuto molta empatia, diciamo che speravo in qualcosa di convincente e invece no... EEE VABBE'!!!

Terzo romanzo di una pseudo trilogia, di cui non sono veramente convinta che sia tale, intitolata LE CRONACHE DEGLI IMMORTALI, è appunto Il rogo dell'inquisitore.
Dico questo perché, a lettura ultimata, mi sono accorta che non c'è una continuazione tra i due libri che ho letto, ma sono storie completamente diverse l'una dall'altra e l'unica cosa che rimane in comune sono i due personaggi, il cavaliere Andrej Delany e Abu Dun, ex pirata e mercante di schiavi.
Sono trascorsi dieci anni e i due protagonisti continuano il loro viaggio alla ricerca di qualcuno o qualcosa che possa favorire un dettaglio in più sulla storia e l'origine di Adrej. Durante il viaggio si imbattono in un villaggio piuttosto particolare, abitato da persone non molto accoglienti, inizialmente, che nascondono un segreto a dir poco inquietante e sconvolgente.

Questa è a grandi linee la trama di un romanzo che in realtà mi ha deluso ancora più del precedente, IL PRINCIPE VLAD , se fosse possibile. Probabilmente sono io che, essendo convinta di essere davanti ad una trilogia, mi aspettavo una continuità, o magari qualcosa che potesse quantomeno favorire un proseguimento a quanto detto nel libro precedente, invece... NO!
Il libro in sé scorre molto velocemente, se pensate che l'ho cominciato una sera e due giorni dopo era terminato. Il problema è che non ci viene raccontato nulla di particolarmente interessante, se non un piccolo particolare che può essere interessante se contestualizzato in una storia personale del protagonista più approfondita, cosa che non c'è.

"A volte arrivava a domandarsi quanto fosse effettivamente se stesso. Come tutti quelli della sua specie, conosceva perfettamente i pericoli che comportava ogni TRASFORMAZIONE. Naturalmente l'aggressore era in vantaggio, perché la sua vittima era ferita e indebolita; ogni vita assorbita dal vampiro ne aumentava la forza, così diventava sempre più potente quanto più lunga era la sua esistenza, e diventava sempre più invincibile quante più vite assorbiva. Eppure a volte Andrej credeva di sentire le urla smorzate di tutti quelli cui aveva rubato la vita, le suppliche disperate delle anime perdute divenute vittime della bestia acquattata nel profondo della sua anima; una bestia alla quale doveva la sua forza e l'immortalità, ma che allo stesso tempo temeva come nient'altro al mondo. Forse ormai non era più se stesso, aveva solo l'aspetto dell'uomo che dieci anni prima aveva lasciato il proprio villaggio natale." 

Per quanto riguarda la mia visione di questo romanzo posso sicuramente dirvi che l'idea di partenza era stata molto convincente. Il fatto che si parta da una storia diversa nella saghe è normale. Poi andando avanti con la lettura, mi sono accorta sempre più, che le cose prendevano una strada lontana da quello che era stato detto nel secondo libro.
Da qui l'idea che non si trattasse di una trilogia ma di una serie di storie, di Cronache, appunto, che hanno un personaggio comune, in cui l'autore ha buttato qualche informazione nuova qui e lì per mantenere un "filo conduttore", ma manco tanto.
La delusione maggiore sta nel fatto che di Andrej scopriamo un aspetto nuovo ma non è che sia spiegato nel migliore dei modi. Tutto viene accennato o solamente indicato come se il lettore fosse fisicamente davanti al personaggio, quindi leggendo ci ritroviamo davanti a dei fatti accaduti in un tempo e in un luogo diverso da quello di cui stiamo leggendo.
Non so se ho reso l'idea. Insomma è una lettura veloce e confusionaria che purtroppo non ha lasciato nulla delle grandi speranze iniziali.
Di questa serie non è stato pubblicato altro, almeno qui in Italia, quindi non so se ci sia qualcosa in altre lingue o se l'autore abbia voluto lasciare la narrazione senza una fine... perché si! Questo libro non ha un finale!!!
Insomma non vi sto qui a parlare molto di più di questo libro perché SINCERAMENTE non ne vale la pena.
Un romanzo che racconta di due personaggi che, come niente, si conoscono da dieci anni (nel precedente si erano appena conosciuti :-/ ), in cui si accenna a Maria (presunto amore di Andrej) di cui non si sa nulla, in cui Abu Dun da feroce e spietato pirata, mi si è trasformato in un agnellino e Andrej che praticamente ha paura pure della sua ombra. 
Considerando il fatto che sto parlando di un romanzo in cui il protagonista è un vampiro, mi sembra che sia poco credibile che, il tizio in questione, abbia solamente dei picchi di coraggio quando la bestia si sveglia.
Insomma un libro che secondo me si poteva evitare o quantomeno gestirne meglio la trama, trascorrono dieci anni da un libro all'altro e tu non mi dici niente di quello che succede? Mi parli come se fosse tutto ovvio??!! NO, DECISAMENTE no!!!

Bene amici Viaggialettori, vi saluto con una recensione poco, molto poco, entusiasmante e con una serie di letture da fare che spero non mi deluderanno allo stesso modo, visto che sono acquisti decennali, quindi altri gusti e aspettative. Mah... Vedremo cosa mi riserveranno questi libri, anche perché avendoli non voglio levarli senza avergli dato anche una sola possibilità.
Allora, per un caso fortuito, avete letto questo autore?? Io non ve lo consiglio, se non lo avete ancora letto, ma ovviamente siete liberissimi di leggerlo per vedere se ho detto delle baggianate :-D
Nel frattempo io vi saluto, vi mando una grande abbraccio e vi auguro di fare 
BUON VIAGGIO TRA LE PAGINE DEI VOSTRI LIBRI!!!

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