30 maggio 2017

RECENSIONE "LA STAGIONE DELLE TEMPESTE" di ANDRZEJ SAPKOWSKI

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Sapete quando vi trovate a comprare tutti i libri di un autore perché sapete che piacciono ad una persona a voi cara e nel mentre pensate "Ma che roba sarà mai? Non lo leggerò neanche morta!"?? BENE LE ULTIME PAROLE FAMOSE. Il libro di cui vi parlo oggi è stato scritto da uno degli autori preferiti del mio fratellonzio e l'ho letto per una delle sfide di lettura. Il guaio è che adesso sono curiosa di sapere cosa succede e in tutto sono stati scritti sette libri di cui questo è l'ultimo in ordine di uscita, e NON HO TEMPO DI DEDICARMI A GERALT DI RIVIA, devo assolutamente trovare un rimedio a questa cosa!!!
Insomma, avete capito che mi è piaciuto si?! Se così non fosse leggete il post :-)



TRAMA: Geralt di Rivia è uno strigo alla continua ricerca di incarichi da portare a termine. Il suo compito? Scovare mostri, creature malvagie, demoni e tutto ciò che mette in pericolo la vita delle persone. Durante uno dei suoi viaggi Geralt viene incastrato da una potente maga, Lytta Neyd o Corallo, che lo fa imprigionare e poi rilasciare, il tutto per indurlo a collaborare con lei. Nel periodo di detenzione, però, Geralt subisce il furto delle sue preziose spade di strigo, riuscirà a trovarle? E cosa vorrà da lui una delle più potenti streghe di Skellige?

Titolo: La stagione delle tempeste
Autore: Andrzej Sapkowski
Casa Editrice: Nord
Anno: 2016
Pag: 484
Prezzo: 19,90 euro




VALUTAZIONE:



Ultima pubblicazione, per ora, di una serie di libri dedicati alla figura di Geralt di Rivia, da cui la serie prende nome, e che io ho letto per colmare un punto della THE HUNTING WORD CHALLENGE per la parola STAGIONE

La storia in sé è stata un po' strana da seguire, questo è sicuramente un mio errore, non avendo letto nulla dei volumi precedenti. In questo caso, infatti, ci troviamo in un momento centrale dello svolgimento della storia, e questo mi ha fatto perdere molte cose che, ovviamente l'autore ha dato per scontato.Un romanzo lungo, sono 484 pagine, ma allo stesso tempo molto veloce da leggere perché la curiosità che mette nel lettore è tanta.

Ci troviamo in un mondo creato un po' come se fosse un medioevo alternativo, un po' legato ai villaggi tra i boschi che mi hanno ricordato il fantasy classico dal quale derivano anche alcune delle creature che incontriamo nel corso della lettura, maghi, streghe, troll, nani, giganti. Accanto a questi ci sono, poi, dei mostri creati dall'autore cui va il plauso non solo di una fervida immaginazione in questo senso, ma anche di una conoscenza approfondita di moltissimi argomenti che nella lettura è molto presente. 
Ci troveremo a leggere descrizioni dettagliate di una vegetazione boschiva fatta delle piante più rare, oppure la perfetta descrizione di armi più o meno articolate, vestiario sia di popolazioni ricche che popolani, e poi pozioni, animali fantastici creati in laboratorio e piatti prelibati che il nostro protagonista mangia durante il peregrinare.
Insomma l'uso di un lessico molto ricco che va a riempire la velocità di lettura dei dialoghi e delle parti narrative.

L'autore ci fa conoscere un personaggio scorbutico, poco incline ai rapporto sociali, agli intrighi e alle trame politiche e familiari. Ma non disdegnoso di rapporti con le donne, per i quali non mostra alcuna ritrosia. Geralt di Rivia è uno strigo, un cacciatore di mostri e creature magiche, ma è anche una sorta di stregone che con filtri e pozioni riesce a migliorare le sue qualità e le sue capacità fisiche. Ma lo strigo è anche un viaggiatore, e come tale anche il lettore si troverà a leggere un libro nel quale gli eventi sono poco collegati tra loro.

La struttura del romanzo, almeno per come l'ho concepita io, è basato sulla presenza di una sorta di cornice dedicata al ritrovamento delle spade che sono state rubate a Geralt e poi all'interno della cornice ci sono tanti piccoli avvenimenti nei quali Geralt e Ranuncolo (un bardo) si trovano coinvolti.Il tradimento in varie forme è il filo rosso che collega tutte le microstorie tra loro, quello di mago nei confronti della sua congrega, quello dei figli nei confronti del padre. 

Purtroppo non posso dare un parere su tutta la saga e sicuramente molti elementi non posso considerarli dato che nella storia l'autore ha dato per scontato molte cose, alcune situazioni e personaggi vengono accennati o solo nominati senza approfondire, ma come ripeto, questo è un mio problema.
Per quanto riguarda questo volume in particolare e per quella che è stata la mia esperienza di lettura, posso sicuramente dire che leggerò l'intera saga, visto che i volumi sono tutti qui a casa, e che mano a mano che li leggerò avrò più chiare tutte le lacune che ho acquisito con questo volume.
Con questo voglio, però, anche dire che la storia si legge bene anche senza non aver letto i precedenti, come se fosse una sorta di spin-off, diciamo, sebbene credo che sia l'inizio di una nuova serie di avventure di Geralt di Rivia.
Un libro che consiglio se amate il fantasy classico, se vi piacciono i viaggi che attraversano villaggi e boschi impenetrabili e l'incontro di personaggi alquanto bizzarri di cui conoscerete nomi e caratteristiche.

Insomma una bella lettura che mi ha coinvolto e che mi ha dato la spinta giusta per prendere in mano anche gli altri volumi della serie che spero di leggere quanto prima, più che altro per evitare che la mia mente di concentri su altro e dimentichi tutto :-/

Bene Viaggialettori, fatemi sapere se avete letto questo libro, se avete intenzione di farlo, se conoscevate o meno Geralt di Rivia e, se sì, cosa ne avete pensato.Io vi mando un grande abbraccio e vi auguro di fare bellissime letture!!!

2 commenti:

  1. Ciao Mikla:) Conosco questa saga da tempo ma non ho mai letto neanche un libro. Ti dirò, mi ispira e non mi ispira. Se li trovassi in biblioteca sarebbe il topxD Però gira voce che vogliano trarne una serie tv... Vedremo. Diciamo che al momento non è una mia priorità, mi riservo di vedere l'eventuale trasposizione e di decidere poi:)

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    1. Ciao :) Anche a me non attirava tanto, ma adesso che ho letto questo volume una possibilità gliela voglio dare, a maggior ragione che i libri non devo comprarli e mi basta andare in un'altra stanza di casa mia e leggerli ;-)

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