21 settembre 2016

RECENSIONE "PER DIECI MINUTI" di CHIARA GAMBERALE

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI E BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


Come state? Questo periodo per me è pieno di cambiamenti belli e brutti, ma il blog mi aiuta a passare qualche momento di spensieratezza anche se non lo si è mai in certi casi...
Oggi, al posto della rubrica aggiornamento letture, WWW...WEDNESDAY, che purtroppo è uguale a quello della settimana scorsa,  voglio parlarvi di un libro che parla di rinascita e di soddisfazioni personali, ma vi spiego meglio nel post che segue, Buona lettura!



TRAMA: Chiara è una donna sposata, scrittrice e giornalista che dopo 18 anni di relazione e matrimonio, viene improvvisamente lasciata dal marito e, contemporaneamente, sostituita nella rubrica giornalistica che ha sempre tenuto. Inutile dire che le è crollato il mondo addosso, ma a distanza di un anno si è ritrovata a dover superare le sue perdite con un supporto più efficace. La sua psicologa le propone di usare dieci minuti al giorno della sua vita di un mese  per sperimentare nuove esperienze, scegliendo cose che non ha mai fatto nella sua vita.


Titolo: Per dieci minuti
Autore: Chiara Gamberale
Casa Editrice: Feltrinelli
Anno: 2013
Pag: 187
Prezzo: 16,00 euro





VALUTAZIONE:



Ebbene si, ho cominciato ad approcciarmi a tanti nuovi autori e devo dire che mi sta piacendo allargare i miei gusti letterari, anche se a volte proprio non ce la posso fare... Comunque...
Ho ricevuto questo libro come regalo da una persona per me speciale e l'ho letto, casualmente, nel momento ideale della mia vita. Questo non è un periodo positivo per me, possono capitare a tutti questi momenti, ma trovare la forza di andare avanti attraverso un libro è una esperienza che non avevo mai provato prima d'ora.
Non credo si debba parlare per forza del capolavoro del secolo per trovare la giusta spinta, credo, infatti, che questo libro sia stato il classico oggetto che si è materializzato nelle mie mani nel momento giusto e per uno scopo ben preciso e sono molto contenta.

Devo dire la verità, quando ho preso in mano il libro ero un po' scettica, non so perché in effetti. Di solito quando non sento parlare molto di qualche scrittore mi incuriosisco e lo leggo, adesso, invece, non è stato così. Il libro l'ho visto tante volte in libreria, aveva attirato la mia attenzione con la promozione della Feltrinelli che hanno fatto questa estate. Poi, però, ho preferito altri titoli. Qualche giorno dopo averlo visto mi arriva tra le mani e ho capito che dovevo leggerlo e basta senza aspettare troppo tempo.

Il libro in sé non ha nulla di particolarmente complicato nella sua struttura o nella trama. E' un diario di come Chiara, la protagonista, riesce a superare diversi eventi negativi della sua vita attraverso l'applicazione di un metodo che sembra essere una stupidaggine, ma che poi si rivela come la via giusta.
Sicuramente non è il capolavoro del secolo ma è stata una lettura che mi ha divertito molto e mi ha permesso di pensare con più leggerezza a quello che mi è successo.
Mi è piaciuto molto il personaggio della Zia Piera, e per chi ha letto il libro è un personaggio familiare.
Anche lui, perché si, è un lui, è un personaggio che soffre per la sua storia personale ma cerca comunque di trovare un appiglio per andare avanti.

La scelta di utilizzare un tema NORMALE per la scrittura di un libro è un'idea molto carina che ho apprezzato, proprio perché il lettore non si trova davanti ad una storia particolarmente intricata. Il libro è da suggerire a chiunque voglia svagarsi un po', ma, vi ripeto, a me ha aiutato molto anche nel prendere le mie decisioni o alleggerire i miei pensieri anche se rimangono comunque dove sono.

Come ho detto è una lettura fresca che mi ha coinvolto molto, in alcuni punti mi è sembrato di far parte della piccola cerchia di personaggi che ruotano attorno alla nostra protagonista e si divertono con lei aiutandola, inconsapevolmente a volte, a superare le sue difficoltà. 
Potrebbe essere un'esperienza da fare soprattutto per superare più facilmente qualcosa che in quel particolare momento può sembrare insormontabile.
Ho apprezzato il libro anche perché le tematiche trattate sono molto vicine a noi, una separazione, la perdita di un lavoro che si è portato avanti con passione, l'affidamento di una figlio, la paura di non riuscire a superare le difficoltà, sono tutte tematiche molto attuali credo e per questo sapere cosa succede a questo personaggio mi è sembrato come sapere come va la vita di una persona che si conosce da tempo. La protagonista è una persona qualsiasi che ha i suoi momenti di sconforto, i suoi momenti di gioia, di solitudine e di profondo sconforto, ma è anche una persona che vuole in un certo senso "sfidare" se stessa per trasformare il dolore in ricordo.
Ecco forse potrei dire che la sensazione che ho avuto leggendo questo piccolo volume è stata proprio quella di ascoltare la confidenza di un'amica e mi è piaciuto, che vi devo dire!!! :-)

Non è una lettura da cui aspettarsi chissà cosa a mio avviso, è il racconto di una esperienza personale narrata con tanta spontaneità e che mi ha regalato tanto risate e la spensieratezza che mi ci voleva grazie anche ad una scrittura senza particolari orpelli, che riprende la quotidianità di un discorso in famiglia, molto genuina e reale.
Insomma direi che come primo approccio all'autrice mi è piaciuto quindi sicuramente leggerò altro. Non credo che sia tutta così la sua produzione, ma se pure lo fosse, almeno è una scrittrice italiana contemporanea che mi fa passare dei bei momento di spensieratezza e mi sta benissimo così :-)

Spero che la recensione vi sia piaciuta, fatemi se avete letto questo libro, se vi è piaciuto oppure no, se, come me,avete avuto l'esperienza di leggere qualcosa che ha potuto aiutarvi in un momento particolare della vostra vita.
Io sono qui e mi fa piacere conoscere le vostre esperienze :-)
Vi mando un grande abbraccio e vi saluto con l'augurio che facciate bellissimi viaggi attraverso le pagine di un libro... Ci rileggiamo presto Amici!!!

2 commenti:

  1. A me non era piaciuto per niente, ma darò un'altra chance alla Gamberale :)

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  2. Sicuramente non è il capolavoro del secolo ma mi ha aiutato a tirarmi su :-)

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