Sono tornata di nuovo a parlarvi di Graphic Novel, quindi seconda puntata di questa nuova rubrica che mi piace molto portare avanti (si siamo alla seconda lettura ma fa lo stesso ;-) ). Ho scoperto che questa forma di letteratura fa per me molto di più rispetto ai manga e quindi perché non continuare?!?
Questa sarà una rubrica mensile, quindi non sarete subissati di recensioni, come succede per i libri, ma manterrò il contegno di una signora e mi limiterò ad una volta al mese... Anche perché le Graphic Novel costano un po' più dei libri e devo starci attenta (lo spirito camionista che è in me non mi abbandona mai, ovviamente)... Potreste dirmi che compro comunque tanti libri e che i soldi li spendo comunque... bhè si, ma con i libri riesco sempre a trovare qualche escamotage per pagarli meno di quanto costano in realtà, mentre invece le Graphic Novel vengono scontate pochissime volte, quindi questo è...
Ma vi lascio al post, spero vi piaccia... BUONA LETTURA!!!
TRAMA: Nel giorno del suo funerale Maria ci presenta la sua storia e quella della sua famiglia, composta da cinque figli. La particolarità è la presenza costanze di pietanze culinarie succulente condite e abbellite da un basilico dal gusto molto particolare, attraverso le quali ci presenta se stessa e i suoi figli.
Titolo: Basilicò
Autore: Giulio Macaione
Casa Editrice: Bao
Anno: 2016
Pag: 154
Prezzo: 15,00 euro
VALUTAZIONE:
Quello delle Graphic Novel è stato un mondo, per me, sconosciuto fino a qualche mese fa e che ogni volta mi sorprende.
Quella di cui vi parlo oggi è una storia molto particolare che unisce la storia di una famiglia ad un giallo di stampo culinario con protagonista indiscusso il Basilico, ma partiamo dal principio...
La voce narrante di questa storia è Maria che, nel giorno del suo funerale, decide di presentarci i suoi figli e la storia della sua e loro vita.
Maria è cresciuta in un monastero perché i suoi genitori, due fruttivendoli, decidono di volerle dare una educazione migliore della loro. Ci rimane per molti anni, fino a quando, nel 1969 incontra quello che poi è diventato suo marito. La volontà di Maria è sempre stata quella di creare una famiglia numerosa e vivere serenamente con il marito e i figli, cosa che purtroppo non avviene. Infatti Maria si trova da sola con quattro figli piccoli e uno in arrivo che non conoscerà mai il padre.
Accanto a Maria ci sono i figli, cinque, tutti diversi tra loro, ma accomunati da un senso di abbandono, da parte del padre,che li ha segnati nella loro vita e nei loro rapporti con la madre.
Non mi dilungo più di tanto a parlarvi ancora della trama altrimenti vi anticiperei tutto, ma vi posso dire che tutto il volume segue questa famiglia e la storia matrimoniale di Maria.
La struttura narrativa della storia prevede la presenza di capitoli che riguardano la storia di Maria alternati a capitoli dedicati ai figli, uno per ogni personaggio.
Altra particolarità è il colore che viene usato, una sorta di color seppia per i ricordi di Maria e suo marito e il bianco e nero per tutte le parti dedicate ai figli e al periodo pre - funerale.
I capitoli sono alternati, quindi abbiamo uno color seppia intitolato con un anno di matrimonio, e un capitolo dedicato ad uno dei figli e l'ultimo a Maria stessa.
Oltre a questo, altra particolarità che rende il libro una sorta di mini ricettario è, appunto, la presenza di ricette scritte da Maria e dedicate ad ognuno dei suoi figli. Ricette rigorosamente siciliane e rigorosamente condite con Basilico.
Attraverso i vari capitoli veniamo a conoscenza di questi cinque figli, partiamo da Giovanni, insegnante liceale dalla vita matrimoniale fallimentare. Un uomo poco ascoltato e poco considerato dalla moglie che non perde mai occasione per uscire con le sue amiche, piuttosto che vivere il suo matrimonio.
La seconda figlia è Agata, una artista di 34 anni che, pur cercando di sopravvivere con i suoi quadri, finisce con l'andare a lavorare in un call-center. Una donna che cerca, nei rapporti occasionali, di colmare un vuoto che la porta a considerare il suo atteggiamento come giustificazione all'abbandono paterno.
Diego Maria è gay, o "farfallina", come dice sua madre, e cerca anche lui di colmare il vuoto lasciato dal padre con rapporti sentimentali che non durano più di qualche mese.
Rosalia è infermiera, sposata ad un medico che mette al primo posto la carriera e non sua moglie, la quale per controbilanciare, lo tradisce.
Per ultimo c'è Santo, giornalista giramondo e l'unico, tra i suoi fratelli, a non aver mai conosciuto suo padre. Santo è anche l'unico che riesce a tenere testa a sua madre e a sopportare il suo modo di essere.
Maria, infatti, ci viene presentata come una donna molto dura con i figli. Giudica continuamente le loro scelte in maniera negativa, o i loro comportamenti sempre sotto il suo occhio giudicante.
Quello che ne viene fuori è il quadro di una madre arcigna, quasi anaffettiva, più attenta alla sua cucina che ai figli e sempre pronta a vedere se stessa su un gradino più alto rispetto a tutti gli altri.
Lo scarso rapporto con la madre è, però, compensato da un'unione maggiore tra loro figli che sono molto più comprensivi l'uno con l'altro.
I capitoli dedicati a Maria e al suo matrimonio (Ovviamente tralascio di parlarvi di quello dedicato a Maria perché altrimenti vi direi la fine della storia), ci fanno vedere una ragazza prima, e una donna poi, che segue la sua aspirazione nel voler creare una famiglia numerosa ed essere una donna rispettabile, anche a discapito di persone che fanno parte della sua stessa famiglia.
Questo sinceramente me l'ha resa poco simpatica, soprattutto perché credo che non sempre sia giusto inseguire il proprio volere o i propri sogni quando questo va a ledere le persone che ti stanno vicine, o i figli, in questo caso.
Per quanto riguarda la mia esperienza di lettura devo dire che è una storia che mi è piaciuta molto nonostante non abbia condiviso alcuni comportamenti di Maria che ho trovato egoisti e poco sensati.
I figli diventano un modo per rappresentare le varie sfaccettature della società moderna e soprattutto varie tipologie di reazioni ad un tema, quello dell'abbandono genitoriale, che è sempre molto duro da digerire per chi lo ha subito.
Sicuramente una storia realistica con dei personaggi molto ben caratterizzati a livello caratteriale ma anche grafico. Ci sono delle tavole che sembrano più fotografie che disegni. Si nota bene la somiglianza tra i vari fratelli e i loro genitori e anche quando si trovano tavole come quella relativa alle varie esperienze di Diego Maria, ad esempio, tutti i personaggi sono disegnati in modo tale da avere una loro propria fisionomia che li distingue e identifica.
Accanto a Maria e ai suoi figli ci sono poi altri due personaggi che fanno parte della storia ma di cui non vi dirò nulla perché starà a voi scoprirne di più, e anche in quel caso il disegno è particolareggiato e cattura proprio per l'attenzione ai particolari.
Insomma che altro dirvi se non che leggere questa storia vi farà passare un paio d'ore attaccati alle tavole e alla storia entrambe molto ben congegnate.
Come ho detto, il personaggio di Maria non mi è piaciuto particolarmente soprattutto per l'aspetto egoistico che rappresenta, perché alla fine, la sensazione che ho avuto è che tutto le era dovuto, e questo non mi piace assolutamente.
Detto ciò, leggete questa Graphic Novel per conoscere una storia bella quanto realistica, leggetela se volete conoscere qualche ricetta siciliana doc, leggetela se siete amanti di un tratto ben definito che mette in evidenza i volti dei personaggi creando delle fotografie disegnate.
Insomma leggetelo perché, anche in questo caso, si tratta di un giovane autore italiano e io sono sempre per il Made in Italy quando si tratta di bei progetti ;-)
Con questa reclame credo di avervi raccontato tutto quello che avevo da dire su questa Graphic Novel, fatemi sapere se l'avete letta, se avete letto qualche altra cosa dell'autore, se vi può attirare o se avete qualche altro titolo da suggerirmi :-)
Ci rileggiamo il prossimo mese con questa rubrica, nel frattempo vi saluto, vi abbraccio e vi auguro di fare belle letture e bellissimi viaggi tra le loro pagine... A presto!!!
Molto interessante questa graphic novel! L'avevo adocchiata tempo fa però la tua recensione, molto curata e approfondita, me ne ha restituito un quadro molto preciso e che mi tenta un bel po'! Purtroppo hai ragione tu, le graphic novel sono meno scontate. Il mio problema di base è che già costano normalmente un po' di più di un libro (siamo di media intorno ai 25/30 euro), inoltre si parla di tempi di lettura veramente minimi, un paio d'ore, come dici tu.
RispondiEliminaIn ogni caso, recensione molto bella, mi hai fatto proprio venire voglia di leggerlo!
Grazie :-) Sono contenta che ti ho convinto, è una bella lettura da fare :-)
EliminaIl problema è il costo infatti, anche se poi il lavoro che viene fatto è di più rispetto ad un libro e paghi anche l'uso dei colori e di carte particolare, insomma effettivamente i costi per la creazione sono più alti e si vanno a riversare su chi compra, ovviamente. Anche i libri non scherzano, ci sono delle volte in cui i prezzi sono veramente troppo eccessivi, per fortuna ci sono anche i mercatini e gli sconti ;-)