14 ottobre 2016

RECENSIONE "LA STORIA INFINITA" di MICHAEL ENDE

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Come va amici? Il week-end è alle porte, avete già fatto programmi o fate come me che fino a cinque minuti prima di fare una cosa non si sa nulla di quello che si farà??

A parte queste cose, oggi vi parlo delle mie impressioni su un classico fantasy senza tempo che, tra le altre cose, mi sono ritrovata a leggere nel periodo del suo 35 esimo anniversario di nascita ;-)!!! Ma leggete cosa ne ho pensato nel post, Buona lettura amici!





TRAMA: Il Regno di Fantàsia sta per scomparire, l'Infanta Imperatrice è malata, un eroe deve cercare il rimedio alla distruzione, un Figlio dell'Uomo, che darà un nuovo nome alle cose. Un viaggio della speranza e un viaggio alla riscoperta di se stessi attraverso una storia che non conosce età e tempo.


Titolo: La storia infinita
Autore: Michael Ende
Casa Editrice: Tea
Anno: 2014 (Ristampa)
Pag: 436
Prezzo: 10,00 euro






VALUTAZIONE:



Credo che chiunque faccia parte della generazione degli anni 80/90 abbia visto almeno una volta nella sua vita il film di questo libro. Non ricordo di preciso quali sensazioni provai, o meglio, ricordo che mi piacque tantissimo, che mi mettevo nella mia cameretta insieme a mio fratello (tre anni più grande di me) e ce lo guardavamo così presi da non riuscire a staccare gli occhi dal televisore. Ho sicuramente dei bei ricordi legati a questo film, anche per gli anni successivi e recenti anche, ho rivisto il dvd pochi giorni prima della fine del 2015 con la mia dolce metà :-)
Ritrovarmi il libro fra le mani ad un mercatino, poco dopo aver rivissuto l'esperienza del film, è stata una di quelle casualità che poche volte succedono a me personalmente, però, quella volta che succedono sono sempre piacevoli, fortunatamente.
La lettura del libro, invece è stata diversa. L'ho letto una prima volta all'età di 14/15 anni e poi non l'ho più considerato perché prestato e mai più tornato :-(, però, mi era sempre rimasta in testa l'idea di volerlo rileggere e vedere perché non mi era piaciuto o non mi aveva lasciato nulla.
Devo dire che a distanza di quasi venti anni, dalla prima lettura, il parere  è mooolto diverso dall'epoca.
Leggere La Storia Infinita di Michael Ende è stata si, un'esperienza, particolare, perché legata al ricordo, ma anche magica e coinvolgente.
Il romanzo è diviso idealmente in due parti, nella prima parte si raccontano tutte le peripezie di Atreiu con Fùcur (Falcor per chi ha visto il film) il Drago della Fortuna, per cercare di salvare Fantasia e l'Infanta Imperatrice. La seconda parte vede protagonista Bastiano (Bastian) che, divenuto parte di Fantasia, farà il suo personale viaggio per tornare nel suo mondo. 
In poche righe si potrebbe dire così la trama, ma La storia Infinita non è solo questo, è un romanzo pieno di magia, certo, di avventura, di personaggi che sono pronti ad aiutarsi ma anche di lati oscuri che servono a far capire come vanno le cose in realtà, anche se le vicende sono ambientate in un mondo fantastico.
I due viaggi raccontati sono uno diverso dall'altro, ma non possono essere visti come separati e distinti.
Il viaggio che compie Atreiu è un viaggio della speranza, un viaggio che spinge il nostro protagonista ad avere la necessità di salvare se stesso e il proprio mondo da qualcosa di ignoto, di spaventoso e distruttivo. Fantàsia è il regno della Fantasia, è il regno della felicità, del libero arbitrio ma anche della lealtà e del rispetto reciproco. Un regno in cui non ci sono distinzioni di razza, è composto da un numero infinito di specie diverse e sottospecie, che si rispettano pur non andando d'accordo. 
E' un regno che deve cercare di combattere per salvarsi dall'ignoto, il NULLA che attanaglia e ricopre tutto, inesorabilmente, senza preavviso.

" "Hai mai visto il Nulla, figliolo?" "Sì, più di una volta." "E com'è?" "E' come se si fosse ciechi." "Bene. E quando ci siete caduti dentro, vi rimane addosso, il Nulla. siete come una malattia contagiosa, che rende gli uomini ciechi, così che non distinguono più l'apparenza dalla realtà. Sai come vi chiamano laggiù?" "No", mormorò Atreiu. "Menzogne!" Abbaiò Mork. [...] "Che cosa sei laggiù, mi domandi? Ma che cosa sei qui? Che cosa siete dopotutto, voi abitanti di Fantàsia? Chimere, visioni fantastiche, immagini di fantasia, invenzioni del regno della poesia, personaggi di una storia senza fine! O forse che tu ti ritieni realtà, figliolo? Be' si, certo, qui nel tuo mondo lo sei. Ma una volta che sei passato attraverso il Nulla, non lo sei più. Allora diventi irriconoscibile. Allora sei in un mondo diverso. laggiù non avete più alcuna somiglianza con voi stessi. Voi portate nel mondo degli uomini accecamento e illusione. Indovina un po', figliolo, che fine fanno tutti gli abitanti della Città dei Fantasmi che si sono gettati nel Nulla?" "Non lo so", balbettò Atreiu. "Diventano manie, idee fisse nella mente degli uomini; immagini d'angoscia, là dove non c'è motivo d'angoscia; idee di disperazione, là dove non c'è ragione di disperarsi; desiderio di cose che poi fanno ammalare". "

La Storia infinita è una continua lotta tra l'esserci e il non esserci, che forse è anche peggio di quella tra bene e male. Il Nulla attanaglia la mente, la rende fragile, spaventata, perseguitata, Fantàsia invece è il mondo dei sogni e dei sonni tranquilli ma anche un Eden che nasconde i suoi pericoli.
Infatti, nel primo viaggio ci troviamo davanti ad una vicenda nella quale il protagonista, Atreiu, è consapevole del suo ruolo e dell'importanza che esso ricopre. Atreiu è l'eroe coraggioso che ci si aspetterebbe di trovare in un romanzo fantasy, perché è di questo che si tratta. L'anti-eroe è Bastiano che diventa protagonista della seconda parte del romanzo e del secondo viaggio raccontatoci dall'autore.
Bastiano è un personaggio che mostra il suo egocentrismo ed egoismo per tutto il viaggio che compie. La sua megalomania lo porta a creare un mondo, la nuova Fantàsia, nel quale lui si crogiola nell'idea di esserne il creatore, il Supremo Signore, L'infante Imperatore. 
La storia di Bastiano è anche ciò che ci permette di vedere La storia Infinita come romanzo di formazione. Bastiano ci mette davanti ad un progressivo decadimento della nobiltà d'animo che lo aveva caratterizzato durante la lettura del libro.
E', infatti, grazie a Bastiano che noi conosciamo la storia di Fantàsia. E' grazie al suo ingresso in una particolare libreria, che veniamo a conoscenza di questo fantastico e immenso mondo nel quale, appunto Bastiano diventa protagonista e creatore nella seconda parte.
Quello che fa Bastiano è dimostrarci come giungere al punto più basso di noi può, attraverso la riflessione, permetterci di "rinascere" e vedere le cose che abbiamo con uno sguardo molto diverso. Una riflessione che Bastiano fa aiutato da una serie di personaggi che diventano ottimi alleati di un cambiamento necessario affinché la sua presenza in Fantàsia ricostruisca l'equilibro tra i due mondi, quello reale dal quale Bastiano proviene e Fantàsia, appunto.
il viaggio di Bastiano è un viaggio a tappe obbligatorie verso uno sprofondamento morale che mi ha portato a considerarlo un personaggio odioso, antipatico, privo di qualsiasi accenno alla ragione e all'altruismo che aveva invece caratterizzato la sua versione umana. 

"Una volta, dopo aver impazzato a quel modo, Bastiano alla fine sedette un pò affannato e domandò: "Posso restare sempre qui con te?" Il leone scosse la criniera. "No, mio signore." "E perché no?" "Perché qui c'è solo Vita e Morte, solo Perelun e Goab, ma non c'è storia. E tu invece devi vivere la tua storia. Non puoi restare qui." "Ma non posso andar via", replicò Bastiano. "Il deserto è troppo grande perché qualcuno riesca mai a uscirne. E tu non puoi portarmi fuori, poiché rechi il deserto con te." "Le strade di Fantàsia", disse Graogramàn, "le puoi trovare solo grazie ai tuoi desideri. E ogni volta puoi procedere soltanto da un desiderio al successivo. Quello che non desideri ti rimane inaccessibile. Questo è ciò che qui significano le parole "vicino" e "lontano". E non basta volere soltanto andar via da un luogo. Devi desiderarne un altro. Devi lasciarti guidare dai tuoi desideri". "Ma io non desidero affatto andarmene da qui", ribatté Bastiano. "Dovrai trovare il tuo prossimo desiderio", replicò Graogramàn in tono quasi severo."

La storia Infinita è un tuffo nel fantasy vecchio stile con tutti gli elementi che lo caratterizzano, il tema dell'eroe senza paura (Atreiu), il tema del viaggio per la salvezza ma anche per ritrovare la giusta via, la creazione di un mondo strepitoso che l'autore ci descrive seguendo l'attraversamento di terre l'una completamente diversa dall'altra. 
Attraverso le pagine Ende ci trasporta in paludi intricate, città di bianco avorio, scenari lunari, città in rovina e abbandonate, boschi e e giardini ricoperti dalle più belle e particolari piante e i più dolci e gustosi frutti, deserti dalle dune di mille colori abitati da creature amiche e da terribili e sagge belve feroci.
Il paesaggio creato da Michael Ende è un caleidoscopio di colori, forme e creature che difficilmente, visto il film, o letto il libro, si possono dimenticare. Senza rendersene conto il lettore viene trascinato e rapito dalla storia e improvvisamente ti ritrovi lì, accanto ad Atreiu o Bastiano a vivere le loro emozioni,. le loro paure e la voglia di farcela o dimostrare la propria grandezza e successivo pentimento. 
Un altro elemento che mi ha piacevolmente colpito, e che probabilmente solo anni di studi possono permettere, è la presenza di molti riferimenti alla mitologia, all'arte, alla letteratura che rendono ancora più particolare la narrazione. A Ende si deve la creazione di un mondo che unisce la fantasia con la realtà, così come il principio che permette a Fantàsia di vivere a lungo anche attraverso il ricordo del lettori.

Posso dirvi che si è trattata di una lettura piacevolissima, che mi ha riportato all'infanzia e che mi ha dato, allo stesso tempo, spunti di riflessione che non avevo colto quando lo lessi a 14/15 anni. Una storia che permette di considerare come la presenza di valori quali l'amicizia, il coraggio, l'amore familiare, l'altruismo sono possibili anche se c'è la presenza di cose negative dalla grande forza intorno. Una storia che esalta, quindi i valori e i sentimenti puri e che emoziona proprio perché questi vengono messi in evidenza.
Una storia senza tempo che può trovare il suo posto tra varie categorie di lettori e non necessariamente adolescenti. Insomma una lettura che vi consiglio di fare se ancora non vi siete mai approcciati a questo libro o al film.

Allora amici, anche per oggi credo di avervi detto tutto quello che ho provato leggendo questo libro. E' stata una bella esperienza ritornare indietro nel tempo e rileggere qualcosa che non leggevo da tantissimi anni.
Spero che il post vi sia piaciuto, fatemi sapere se avete letto il libro, o se magari l'anniversario che è appena trascorso della sua nascita vi ha riportato a galla la voglia di immergervi nel mondo si Fantàsia. 
Vi ringrazio per le visualizzazioni, siete tanti, sempre di più, e mi rende felice tutto questo, quindi GRAZIE GRAZIE GRAZIE !!! 
Vi saluto amici Viaggialettori, fate delle buone letture e, fatemele conoscere, così ci scambiamo qualche consiglio ;-) 
Un abbraccio ad ognuno di voi... Ci rileggiamo presto amici!!!

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