24 febbraio 2017

RECENSIONE "IL PROFUMO" di PATRICK SUSKIND

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!

Allora amici come state?? Io cerco di non congelarmi, adoro l'inverno ma sono una persona che soffre tantissimo sia il freddo che il caldo, per me il mondo dovrebbe avere solo Primavera e Autunno come stagioni, ma solo per poter vivere in tranquillità ;-)

Tornando a noi, oggi vi propongo una lettura moooolto particolare che non so dirvi quanto e se, effettivamente, mi sia piaciuta ... Vi spiego come al solito nel post, Buona lettura!







TRAMA: Jean Baptiste Grenouille è nato da una pescivendola che non sapeva fosse vivo. E' nato privo di odore, per questo la sua ossessione è cercarne uno che possa rappresentarlo al meglio. Come? Con l'uso delle più raffinate tecniche profumiere e l'uso di qualunque materia.



Titolo: Il Profumo
Autore: Patrick Suskind
Casa Editrice: Tea 
Anno: 2014 (Ristampa)
Pag: 265
Prezzo: 5,00 euro






VALUTAZIONE:



Ci sono dei libri che sembrano stati scritti da noi o da qualcuno della nostra famiglia. Ci sono quei libri che sembrano raccontarci la storia del nostro futuro. Ci sono quei libri che ci lasciano così sconvolti e rattristati, da condizionare la nostra vita per giorni e settimane. Ci sono dei libri che ci fanno arrabbiare, perché i comportamenti dei personaggi, che magari ci piacciono di più, sono talmente assurdi e stupidi che non possiamo pensare di accettare le loro azioni... E poi ci sono quei libri, come questo qui, che non si capisce cosa ci lasciano, se lo hanno fatto e soprattutto se ci sono piaciuti oppure no!
Questo è il caso di Il profumo di Patrick Suskind per me. Un libro molto particolare, che veramente mi ha messo in crisi nel dargli un giudizio.
Ad essere sincera, l'unica cosa che mi viene in mente, adesso che sto scrivendo, relativa a questo libro, è il disgusto.
Profumo parla di odori e nella maggior parte dei casi si tratta di odori disgustosi o talmente assurdi che a una mente razionale non è possibile accettare come potenzialmente trasformabili in profumi. In effetti credo che di razionalità qui dentro ce ne sia ben poca!

La storia che leggerete nel romanzo è quella di un bambino nato senza odore che passa tutta la sua vita alla ricerca di un odore che possa rappresentarlo al meglio. Per farlo, oltre all'insegnamento delle migliori tecniche di estrazione degli odori, prova ogni tipo di materiale, organico e inorganico, esistente sulla terra da lui calpestata. Se vi state domandando perché vi ho detto che ho provato disgusto, pensate alle cose più impossibili da cui poter ricavare un odore/puzza (per i comuni mortali) e avrete capito a cosa mi riferisco in questo senso.
Bene, Andiamo avanti!


"Certo non esisteva l'odore degli uomini, così come non esisteva il volto umano. Ogni uomo aveva un odore diverso, nessuno lo sapeva meglio di Grenouille, che conosceva migliaia e migliaia di odori individuali e distingueva al fiuto gli esseri umani già dalla nascita. E tuttavia esisteva una nota fondamentale dell'odore umano, del resto abbastanza semplice: una nota fondamentale di sudore grasso, di formaggio acidulo, nell'insieme assolutamente disgustosa, ugualmente propria a tutti gli uomini, e al di sopra della quale, più raffinate e più isolate, aleggiavano le nuvolette di un'aura individuale."

Non credo che questo libro mi sia piaciuto, l'ho trovato noioso, pieno di tecnicismi elencati e pesante, se pensate che 260 pagine le ho lette in 15 giorni è tutto spiegato.
Sono d'accordo con quelli che dicono che si tratti di un libro particolare, non facilmente comprensibile e forse la mia particella di sodio mentre lo leggeva non ha capito tutta la filosofia che si trova al suo interno. Io sinceramente di filosofico non c'ho trovato molto.
Posso capire che la ricerca di un profumo possa essere equiparata alla volontà di trovare una propria identità nel mondo e di conseguenza far sì che gli altri possano considerarci in qualche modo, ma non capisco il modo che l'autore attribuisce a questo personaggio per arrivare ad un tale risultato, ecco, l'ho detto.

Jean Baptiste Grenouille è un orfano che sviluppa il senso dell'olfatto in maniera più che innaturale. In base all'olfatto e agli odori che lo circondano, o meglio, sovrastano, vive la sua vita tra viaggi, ritiri eremitici e immersioni totali nell'arte della creazione dei profumi.
Durante il suo percorso incontra persone che mi sembrano ancora più folli di lui e tutto viene fatto passare come se fosse la normalità, cosa che posso capire associata al tipo di libro con cui si ha a che fare in questo caso.
Grenouille è un personaggio che mi ha infastidito e disturbato molto. Mi ha dato la sensazione di viscido e insulso e questo fin dalle prime pagine. E' vero pure che l'epoca che viene descritta e la città non aiutano molto a togliere o a rendere meno presente questa forte sensazione di disgusto, ma lui proprio è una cosa che... Diciamo che sono molto contenta di aver finito di leggere questo libro, ecco.
Parlando seriamente di questo personaggio, ci troviamo davanti una persona apatica, anaffettiva e l'unica cosa che lo rende vivo è l'odore, il buon odore, la cui ricerca diventa lo scopo della sua vita. Un personaggio che non riconosce nulla del mondo che lo circonda e che non mostra interesse per le cose che possono succedere, come la guerra che, anche l'autore lascia molto in disparte, solo accennata. 
Il romanzo è chiaramente basato su eventi assurdi, e molto immaginifici, ma non vengono associati ad un mondo che potremmo immaginare bello o comunque realistico, in un certo senso, no, qui ci troviamo nel mondo delle lordure e dell'eccesso (in senso negativo) e l'autore lo descrive molto bene.

Purtroppo non mi è risultato facile avere a che fare con lo stile di Suskind, caratterizzato qui da molte descrizioni, non tanto dettagliatissime, quanto caratterizzate dalla presenza eccessiva, a mio parere, di elencazioni, che rendono tutta la storia molto più pesante di quello che probabilmente sarebbe nel caso in cui avesse fatto delle scelte diverse.

Il fatto che il personaggio non sia molto propenso al colloquialismo, ha portato alla creazione di una narrazione con scarsa equilibratura, mi spiego meglio. La presenza maggiore di dialoghi avrebbe sicuramente reso meno pesante la lettura, non dico che dovevano esserci solo dialoghi, ma forse spezzare un po' di più la narrazione sarebbe stato meglio.
Ovviamente queste sono le mie opinioni personali, ho sentito molti pensare a questo romanzo e gridare al capolavoro, ma ormai sappiamo tutti che la critica è sempre personale, quindi posso liberamente dire che a me questo romanzo non è piaciuto per niente!


"Questo mondo fuso nel piombo, in cui nulla si muoveva tranne il vento, che talvolta passava come un'ombra sui boschi grigi, e in cui nulla viveva se non gli aromi della nuda terra, era l'unico mondo possibile per lui, poiché era simile al mondo della sua anima."

Un romanzo dalle atmosfere cupe, macabre e al limite del disgustoso che secondo me può essere amato o odiato, e io è palese da che parte mi trovi ;-)
Un romanzo che è difficile da consigliare per l'estrema particolarità del tema e dello svolgimento che l'autore decide di adottare. Consiglio magari di vedere il film che è stato tratto dal libro e vedere se possa essere il vostro genere, ecco, questo posso farlo.
Io sono rimasta un po' delusa, forse, ma se dovessi dirvi cosa mi sarei dovuta aspettare neanche so dirvelo. Purtroppo non mi ha coinvolto, o meglio, mi ha coinvolto ma solo per la parte negativa delle mie reazioni.

Io credo che a questo punto potrei anche salutarvi. E' stato molto difficile scrivere queste opinioni perché non sapevo neanche da cosa cominciare. Spero che possiate aver capito qualcosa e che mi facciate sapere cosa ne pensate a proposito di questo libro. 
Io vi saluto, vi ringrazio per le visite al blog, ISCRIVETEVI che più siamo e più ci divertiamo a scambiarci opinioni (sempre se vi va, eh)... Ci rileggiamo presto un abbraccio a tutti voi!!!

4 commenti:

  1. Ciao Mikla! Prima di leggere la tua recensione avevo alte aspettative nei confronti di questo libro, ma ora ho un po' timore di iniziare a leggerlo, soprattutto perché non vorrei provare anche io sensazioni di disgusto. Mi fido molto della tua opinione, quindi probabilmente non piacerà neanche a me, ma comunque sono curiosa leggere almeno le prime pagine..e poi mi regolo in base alle mie sensazioni se continuarlo o meno :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Maria :-) Anche io quando l'ho comprato pensavo che fosse un romanzo adatto ai miei gusti, ma decisamente no! Ti ringrazio per la fiducia :-) Ma è sempre bene iniziare a leggere i libri per proprio conto e vedere se il gusto può essere simile o meno! Fammi sapere cosa ne penserai appena avrai deciso di leggerlo ;-)

      Elimina
  2. Ciao:) Uh, quando ho visto quella stellina mi sono spaventata:(
    Non ho letto ancora il libro ma l'ho comprato, spinta dalla visione del film che, anni fa, mi aveva decisamente intrigata. La descrizione che ne hai dato un po' mi tranquillizza. Come dici tu, capisco che possa essere amato o odiato, non esistono vie di mezzo e, dalle parole che hai usato per parlarne, continuo a sperare di poterlo amare!
    In ogni caso, bellissima recensione;-*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie :-) In effetti non è un libro dalle mezze misure, o si ama o si odia anche se io non ho ancora ben capito da che parte sto, nonostante la recensione che ho scritto :-) Fammi sapere la tua opinione appena lo leggerai!!

      Elimina