06 gennaio 2017

RECENSIONE "DIECI PICCOLI INDIANI" di AGATHA CHRISTIE

SALVE A TUTTI VIAGGIALETTORI BENVENUTI O BENTORNATI SUL MIO BLOG!!!


BUONA EPIFANIA A TUTTI VOI AMICI  :-D Come state? Avete già aperto le vostre calze? Oggi, pur essendo l'ultimo giorno di festa, sono molto contenta di poter iniziare l'anno con una recensione positiva, soprattutto perché il 2016 non è che l'ho chiuso tanto bene in fatto di recensioni, però, può capitare pure questo ;-)  Vi lascio al post Buona lettura!!!






TRAMA: Dieci persone, estranee l'una all'altra, vengono invitate, da un misterioso ospite, a trascorrere un periodo di vacanza su un'isola, Nigger Island. Tutti accettano, nonostante non conoscessero l'ospite che, tra l'altro, non li accoglie sull'isola ma fa trovare loro una poesia sul caminetto.
La sera stessa del loro arrivo una voce imperante, proveniente da un grammofono, accusa tutti gli ospiti di essere degli assassini.

Titolo: Dieci piccoli indiani
Autore: Agatha Christie
Casa Editrice: Mondadori
Anno: 2015 (Ristampa)
Pag: 230
Prezzo: 9,00 euro 




VALUTAZIONE:



Come vi ho già detto ad inizio post sono molto contenta di poter cominciare l'anno con una recensione positiva, spero che sia di buon augurio per un anno di letture con bilancio positivo per me, chissà :-)
Allora... allora... Comincio col dirvi che Dieci piccoli indiani è il primo libro che leggo della Christie, un'autrice che, non so per quale motivo, ho sempre ignorato, forse perché non pensavo potesse piacermi il suo genere di romanzi o magari sempre per le mie tare mentali nell'ignorare un po' gli autori che vanno di moda, e qui parliamo di una scrittrice che non credo ci andrà mai, fuori moda dico. Vabbè fatto sta che anche per me è arrivato il momento di leggere Agatha Christie e devo dire che il bilancio è molto positivo :-)

Altro elemento positivo è che avevo inserito questo libro nella TBR del mese di Novembre e sono riuscita a portarla a termine, quindi Brava me! Ma parliamo del libro e di cosa ne ho pensato.
Credo seriamente che Agatha Christie sia un genio del male e che faccia il suo ruolo benissimo.
Se andiamo a vedere con occhi obiettivi, la trama non è di particolare novità, per un lettore di adesso, dico, sono stati fatti molti film, molti libri sono stati costruiti partendo probabilmente da questa trama. Quello che mi è piaciuto e che mi ha colpito di più è come si svolge tutta la vicenda. Partendo dagli inviti che vengono fatti a queste persone, l'accoglienza con la poesia, il fatto che si tratti di un'isola deserta, la voce inquietante e penetrante del grammofono, e le varie reazioni all'accusa di assassinio che vengono rivolte ad ognuno dei nostri protagonisti. Una genialata vera a mio avviso.
La storia che ci si palesa davanti è quella di un gruppo di persone che vengono accusate di crimini apparentemente non considerati tali da loro o da chi legge la loro storia avendo tutte, in un certo senso, una giustificazione logica.
Tutti e dieci i personaggi vengono accusati di colpevolezza come se fossero su un banco del tribunale senza poter negare le loro azioni, ma dando la possibilità al lettore di conoscere le reazioni che le persone hanno di fronte a tali accuse.
Il libro è, infatti, un catalogo di atteggiamenti umani, un insieme di rimorsi, rimpianti, omissioni volontarie e non, ripensamenti, pentimenti o affermazioni dei loro gesti.
Tutti i personaggi hanno una loro complessità e importanza nella vicenda, tanto che tutti diventano investigatori e cercano di risolvere il caso.
Non credo di fare una anticipazione nel dirvi che ci saranno dei morti sull'isola e questo porta i rimanenti a vedere crescere la tensione e la paura dell'ignoto.
L'unica cosa che cambia nel corso della storia e che segna il passaggio dell'assassino è la diminuzione del numero di statuine presenti sul tavolo da pranzo.
Ecco, a me già questa cosa metteva ansia, non so a voi...

"Sei persone, in apparenza nel pieno dominio di sé e normali. Ma... internamente? I più diversi pensieri correvano intorno alla tavola come scoiattoli in gabbia...  "Chi sarà il prossimo? Chi? Chi? E come?..."   "La cosa riuscirà? Non lo so. Ma vale la pena di tentare. Se si è ancora in tempo. Dio mio, se si è ancora in tempo..." 

La Christie riesce a tenerti incollato alle pagine dandoti le informazioni che servono a mandare avanti la vicenda e probabilmente anche i dettagli che ti permetterebbero di scoprire la verità, ma è l'attenzione del lettore che non coglie i particolari perché troppo attento a sapere come finirà. La voglia di leggere cresce parallelamente all'angoscia dei piccoli indiani che spariscono e ogni volta che un delitto efferato viene eseguito.
La bellezza del romanzo è trovare una storia e la descrizione dei delitti molto delicatamente, nel senso che non ci sono descrizioni splatter che ti portano a dover chiudere il libro e respirare, no! Tutto viene descritto con una serenità e tranquillità tale che sembra che ad essere fuori posto è il lettore, diventato testimone di tali delitti.

La scrittura della Christie è molto coinvolgente, descrittiva al punto giusto, una scrittura che dà al libro la possibilità di lasciare il lettore sempre con il pensiero fisso di cosa potrebbe succedere di li alla pagina successiva. Ci sono delle descrizioni ma non sono eccessivamente dettagliate, voglio dire non è un eccessivo che disturba ma tutto è ben dosato ed equilibrato alla storia.
Un libro che mi è piaciuto anche per il modo in cui i personaggi vengono rappresentati e per l'indagine psicologica che sta attorno ad ognuno di essi. I ricordi di ciò che hanno o non hanno fatto li porta spesso a dover assumere un atteggiamento guardingo nei confronti degli altri, essendo gli unici abitanti dell'isola.

Il finale della storia vi sorprenderà e vi renderete conto di aver avuto la soluzione dei delitti sempre davanti ai vostri occhi senza che niente vi abbia dato la possibilità di capire.
Un ulteriore elemento di gradimento, notato ora che ho letto più gialli/thriller insieme, è il fatto che la concentrazione della storia all'interno di una sola scenografia ha permesso alla scrittrice di concentrarsi molto proprio sui personaggi. Trovo infatti che, nei gialli moderni, l'attenzione del lettore viene spesso distolta dalla presenza di un numero eccessivo di personaggi che interagiscono coi vari protagonisti, un numero eccessivo di spostamenti in varie zone del paese di ambientazione, quando non si muovono per il mondo. Insomma tutta la scelta strutturale che la Christie ha costruito nel suo romanzo mi è piaciuta molto, nonostante ci siano molti protagonisti.

Credo che non posso fare altro, a questo punto, che consigliarvi di leggere questa storia, se ancora non lo avete fatto, e lasciarvi coinvolgere totalmente dalle vicende e dai ragionamenti che i vari personaggi fanno. Vi assicuro che chiunque di loro esporrà il suo pensiero vi sembrerà di stare a sentire un discorso più che logico per il momento che stanno vivendo, e questo è sicuramente un punto a suo favore :-)
Insomma LEGGETELO se volete passare delle piacevoli giornate a risolvere efferati delitti senza che questo comporti dei corpi trucidati o soggetti a sevizie che durano un'infinità di tempo (tradotto in pagine per noi).

Spero di avervi convinto a leggere il libro perché è davvero un gioiellino, credo siano letture perfette anche per l'estate, o quando non si vogliono fare letture troppo impegnative ma allo stesso tempo sorprendenti nei loro risvolti finali.
Bene amici lettori e non, fatemi sapere se avete letto il libro, cosa ne avete pensato e se magari vi ho invogliato a farlo. Come sempre risponderò a tutti i vostri commenti, perché sono loro a darmi il coraggio di andare avanti e parlare di tutto questo. Spero che vogliate lasciare un segno del vostro passaggio, vi abbraccio e vi auguro, come sempre di fare delle bellissime letture!!! A presto... 

6 commenti:

  1. Ciao Mikla!
    Adoro la Christie (e chi non lo farebbe!) ed ho letto gran parte dei suoi romanzi. Questo è stato una delle prime letture e lo ricordo nitidamente. Se non li hai ancora letti ti consiglio "Assassinio sull'Orient-Express" e "Corpi al sole", oltre a tutti gli altri :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Anna :-) ASSASSINO SULL'ORIENT - EXPRESS ce l'ho quindi posso leggerlo a breve, l'altro vedrò di recuperarlo! Grazie dei suggerimenti

      Elimina
  2. Resta l'unico romanzo della Christie che ho letto, ad ora, ma senz'altro devo leggere altro! Concordo con tutto ciò che hai scritto, soprattutto con l'ansia suscitata dalle statuette o_o" un vero giallo di qualità, tra l'altro come hai giustamente sottolineato bisogna pensare a che gran novità abbia costituito questa trama all'epoca in cui fu pubblicato! Oggi forse ci può sembrare "normale" una storia "a stanza chiusa", ma credo che la Christie fu una delle prime se non la prima in assoluto ad aver utilizzato questo espediente.
    Ti auguro che l'anno di letture prosegua con questo entusiasmo, alla prossima! ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io per il momento sono a quota due con IL NATALE DI POIROT che mi è comunque piaciuto tanto, ne ho fatto la recensione qualche giorno fa ti metto il link se ti va di leggere cosa ne ho pensato http://miklatrailibri.blogspot.it/2016/12/recensione-il-natale-di-poirot-di.html ... Non so come ho fatto a snobbarla per così tanto tempo a dire la verità, è una scrittrice che riesce, attraverso le sue storie, a intrattenere il lettore senza annoiarlo, fantastica!!!

      Elimina
  3. Ciao Mikla, buona epifania! Questo è il primo libro della Christie che leggi ma tranquilla, i suoi romanzi sono una settantina e quindi avrai modo di fare altre tante piacevoli letture :) Io li ho letti tutti e, chi più chi meno, sono perfetti.
    Un abbraccio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah che bella notizia, ho tutta la vita per farmi accompagnare dai suoi libri allora Ah ah ah... Bene bene... devo tornare al mercatino e vedere se trovo qualche altro romanzo :-) Un abbraccio a te cara :-)

      Elimina